Il mercato Le Tre Terre apre i battenti: sarà lo spazio privilegiato in cui i produttori mediocampidanesi potranno vendere le proprie specialità, senza mediazioni, direttamente ai consumatori finali.
La cerimonia d’inaugurazione, avvenuta oggi alle ore 10, ha rappresentato un primo passo su cui lavorare per comprendere le possibilità di utilizzo della struttura. “Dovranno essere gli stessi produttori che si affilieranno al progetto – ha detto il presidente della provincia del Medio Campidano Fulvio Tocco – a programmare le attività del mercato, rendendole funzionali alle loro stesse necessità”. La prima apertura del mercato rurale, quindi, è servita per tastare il terreno e attrarre l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori su un progetto che è ancora tutto da definire. “Sicuramente – ha detto Raffaele Loru, assessore al commercio villacidrese – il mercato dovrà tener conto della stagionalità delle produzioni locali”. Il punto forte del progetto rimane la vendita diretta di prodotti a chilometro zero. “Questo sistema di vendita, che ha i suoi proficui esempi un po’ in tutta Italia – ha detto Efisio Lasio, segretario provinciale CGIL – potrà essere d’aiuto per sostenere un settore, quello agricolo, particolarmente in crisi nel nostro territorio”. L’idea del mercato è venuta a seguito dell’abbandono di quella di creare una centrale ortofrutticola. “La riconversione del progetto è stata geniale – ha detto il parlamentare Siro Marrocu – permettendo di far fare e premiare a chi sa fare”.
Dalla foto si vede il cartellino del prezzo dei clementini;1,80 euro al kg.E’ questo sarebbe il mercato a km zero?per carita’ qualcuno mi spiega perche’ dovrei comprare in questo mercato piuttosto che in frutta e verdura,se i prezzi sono li stessi?e non tirate in ballo la solita solfa della qualita’:
Si XD …e il melone a 0.80 ??? per non parlare del tipo che affettava il prosciuto con le unghie nere, senza guanti e con un dito ferito avvolto a scotch ! ! !
Ma quale mercato delle tre terre, questo è il mercato delle tre pattacche.
Perchè nessuno racconta cosa è successo antecedentemente con i grossisti villacidresi, quando volevano rifilargli i box oppure delle celle frigo che come al solito si sono accorti dopo averle fatte che non ci passa manco una pedana.
Ma ti sembra che un commerciante per portare in cella una palet di frutta deve scomporlo e ricomporlo dentro la cella.
@ Pensiero libero – Questa è bella, dove trovi ora i mandarini a 1,80? é già troppo che li trovi in commercio…
giusto per chiarire, ‘gli’ stessi e non ‘li’ stessi
le solite pagliacciate, sazzadurasa e buffadurasa e chi ci ha guadagnato?????????????????
vorrei dire la mia: i prezzi non sono gli stessi, la verdura e la frutta che abbiamo acquistato sono di qualità e sono tutte fresche. La zucca costa 1 euro al kg, prezzo che non trovi sicuramente al supermercato. I mandaranci li vendono a 1,80 perchè sono primizie, ho pagato 2 mazzi belli grandi di cardi 2 euro, 10 bellissimi carciofi 5 euro (50 centesimi l’uno, è un ottimo prezzo!!!) 3 kg di patate a 0.80 il kg (al discount a fianco a casa le patate le vendono a 90 centesimi e non supportano sicuramente l’economia locale). In più ci è stato regalato un bel mazzo di sedano.
La signora che ci ha venduto la maggior parte delle verdure era estasiata al pensiero di avere una cella frigo così capiente e comoda. Il progetto è stato riconvertito per piccoli produttori e secondo me è un progetto che dovremmo supportare tutti!
Per la cronaca, pagare 80 centesimi al kg un melone non è un furto, dovreste andare più spesso a fare la spesa, smetterla di parlare per sentito dire, supportare l’economia locale e anche imparare a scrivere in italiano.
ah, tra l’altro è una tristezza infinita leggere i vostri commenti. cercavo notizie dopo essere rimasta affascinata da questa iniziativa e vedi cosa mi tocca leggere..
io confermo: i prezzi sono molto alti, considerando anche che sono stati eliminati gli intermediari, se poi ci aggiungiamo il carburante per arrivare sino al mercato la quota aumenta. Però per contro ho constatato ottimi prodotti di qualità e sopratutto diamo una mano all’economia locale.
ottima iniziativa. prodotti freschissimi, operatori cordiali. E pur vero che i costi potrebbero essere più vantaggosi.
in ogni caso complimenti
Io mi riferivo ai clementini ,che non sono la stessa cosa dei mandarini avana e ritengo che primizia o no 1,80 e al kg e’ troppo.Vorrei sapere a quanto vengono venduti al grossista,di sicuro a meno di un euro al kg.Per il resto non mi esprimo,io non ero presnte all’inaugurazione.Ho fatto una considerazione sulla base del prezzo che ho visto nella foto.Va bene supportare l’economia locale .ma a patto che il consumatore trovi convenienza.Per la cronaca i meloni si trovano a 0,65-0,70 in frutta e verdura.
se il consumatore non trova convenienza compra altrove, non Le pare?
non è giusto fare polemica solo sulla base di quello che si è letto da un cartellino su una cassetta di clementini. Sarebbe bene, invece, partecipare a certe iniziative prima di dare un parere. Siccome, a mio parere, è una bella iniziativa, mi sembra che Lei, col suo commento, abbia fatto una pessima pubblicità, e tutto senza nemmeno essersi preso la briga di andare a vedere di persona. Non è la polemica sul prezzo che mi nausea, è la polemica sterile che non porta a un bel niente se non ad allontanare eventuali persone che cercano di avvicinarsi ad un mercato più umano.
l’iniziativa può esser anche bella, ma se non è conveniente, rimane solo una bella iniziativa fine a se stessa!
Come la fiera di villacidro in concomitanza con la festa di Sant’Ignazio… finiva li e stop! (meno male)
Altro spreco di denaro! una chiesa fuori dalla portata dei fedeli “non motorizzati” aperta una volta all’anno! per sant’ignazio ? da Laconi per giunta, manco da Villacidro!
Per la serie Chiesa e Denaro si trovano nuovamente a braccetto!!
Continuiamo a prendere per i fondelos le persone! 😀 uhauhauh
Gentile signora Roberta ma quale pulpito prla?ora ho notato lo strafalcione che ho fatto,non certo per ignoranza grammaticale ,mi creda.Peraltro “e anche” si scrive “e’ anche”,verbo essere non congiunzione,ma mi faccia il piacere!
“e anche” era giusto come l’ha scritto Roberta.. non era verbo ma proprio congiunzione!! 😛
non mi venga a dare lezioni di italiano, per carità.le semplifico il periodo in modo da agevolarla nell’analisi logica:
“Per la cronaca, pagare 80 centesimi al kg un melone non è un furto, dovreste andare più spesso a fare la spesa, smetterla di parlare per sentito dire, supportare l’economia locale e imparare a scrivere in italiano.”
Se ha un figlio che va alle elementari, può farsi aiutare nella comprensione di questi concetti basilari, visto che lui dovrebbe averli imparati da poco.
Lei dev’essere una grande presuntuosa.Mi creda in fatto di cultura ,oltre che accademica con tanto di titoli ,credo che non potrebbe reggere il confrontocon il sottoscritto.Vada a scuola d’umilta’,conosco bene i personaggi come lei.
Quindi cara Roberta tutti i grossisti di villacidro che partono alle 3/4 del mattino per recarsi al mercato ortofrutticolo di cagliari non fanno parte dell’economia locale????
Come ha detto Antonio.S se si elimina questo passagio non puoi vendermi un melone a 0,80 il km ne tantomeno i clementini a 1.80 visto che arrivano buonissimi dalla spagna per la metà.
E poi per quale motivo dovremmio incentivare questo tipo di commercio??? I centri commerciali ci hanno assicurato la frutta e la verdura svincolata dalla stagionalità, ci hanno permesso di mangiare il pane di giornata la domenica. Ma quando mai i panettieri si sognavano di panificare la domenica, adesso stranamente si. “s’abisongiu potta sa beccia a curri”
Non esiste motivo ne pratico (di prezzo) ne logistico per tornare a un sistema di mercato basato sullo sfruttamento delle piccole botteghe.
supportare l’economia locale significa esattamente comprare da chi le cose le produce qua e non in spagna o in africa. esattamente di cosa stiamo parlando?credo che Lei abbia le idee un po’ confuse.
i grossisti di villacidro (ma penso anche quelli di tutta la zona) che vendono al mercato ortofrutticolo di cagliari venderanno i loro prodotti a cagliari e starà a chi compra a cagliari supportarli.
Lei continui a comprare dalla Spagna, ma poi non si venga a lamentare del fatto che l’economia va a rotoli.
Infatti io non mi lamento che l’economia va a rotoli, l’economia va benissimo. Siete voi che ancora non avete sintetizzato il fatto che siete fuori dal tempo.
Continui a non chiarire il perchè. Cosa me ne frega a me se il produttore di mandarini di villacidro fa la fame perche vuole vendere i suoi mandarini al doppio del prezzo di mercato…
Gli devo qualcosa a quel contadino? non mi risulta… Compro cio che mi pare dove mi pare e soprattutto da chi mi fa il prezzo migliore
abbiamo due visioni diverse relativamente alla qualità dei prodotti e della vita.Il perchè non l’ho chiarito per il semplice fatto che mi sembra evidente che comprare a km zero (che non vuol dire aprire la porta di casa e acquistare dal primo strozzino che ti si piazza davanti, ma dare la PRIORITà a beni che vengono prodotti nell’intorno di un centinaio di km) abbia un impatto su scala un po’ più larga del suo disappunto relativamente al fatto che il suo vicino di casa vende la frutta a 20 centesimi in più rispetto al centro commerciale sant’ignazio. consumare quello che si ha a portata di mano riduce le emissioni di co2 dei mezzi pesanti che li trasportano e ti permette di respirare un po’ meglio. vincolandoci alla stagionalità mangiamo prodotti freschi e più sani, diamo un contributo all’economia nostrana ed evitiamo che le persone smettano di coltivare la terra. Forse sei stato abituato a sentirti dire che grande è bello ma io credo che non sia necessariamente così.
anche il freezer ci ha svincolato dalla stagionalità. Il sabato provi a mettere il pane in freezer per la domenica, vedrà come è fresco… Credo che i panettieri si sbattano già abbastanza durante la settimana per doverli far scomodare anche la domenica, non trova?
Il pane messo in freezer??? per i cani!!! si certo ma lo mangiano anche duro.
Tu hai le idee molto confuse cara… Conosco personalmente un panettiere, titolare di 4 o 5 rivendite. Ogni giorno doveva farsi un mazzo per seguire tutto, spendere in furgoni, dipendenti, tasse, affitti etc…
Un bel giorno arriva il signor PAN e gli dice… senti caro mio tu sai fare bene il panettiere, fai solo il panettiere a tutto il resto ci penso io.
Da quel giorno il panettiere ha licenziato i dipendenti, si è liberato dei locali in affitto dei furgoni e ha concentrato la sua produzione in un cappannone dove 7 giorni su 7 produce solo pane. Non si preoccupa piu di doverlo piazzare, che rimanga invenduto. Guadagno pulito lui produce tot tonnellate di pane e tot tonnellate gli vengono pagate. Non deve nemmeno preoccuparsi della consegna, i camion vengono direttamente a prenderselo al cappannone…
Questa si chiama Economia
ma il pane che metti in freezer lo compri da questo signor PAN?? perchè allora si spiega come mai lo devi dare ai cani.
quindi il panettiere che conosci tu è passato da imprenditore a dipendente. però penso che il discorso che gli ha fatto il signor pan sia stato: senti facciamo così: io ti pago il pane che produci la metà del prezzo a cui lo vendi e così non ti devi preoccupare della distribuzione e di gestire i tuoi dipendenti.
questo signore oggi guadagna meno di prima e ha meno sbattimenti di prima. è uno scambio e comunque il prodotto DEVE essere a km 0, altrimenti ti stanno spacciando per fresco un prodotto che fresco non è.
‘E poi per quale motivo dovremmio incentivare questo tipo di commercio???’ [cit.]. Infatti per quale motivo? Perché trasportare dalla Spagna dei prodotti che stanno dietro casa? Che senso ha? E poi se vogliamo parlare della qualità dei prodotti parliamone pure. Perché sinceramente ho notato grandi differenze tra la frutta e verdura d’importazione e quella locale. Stiamo parlando di prodotti ‘plastici’ senza quasi più nessun odore e sapore, già ma dove stava il sapore?
‘Ma quando mai i panettieri si sognavano di panificare la domenica’ ‘ci hanno permesso di mangiare il pane di giornata la domenica.’ Sinceramente questa affermazione mi fa sorridere.Perché prima cosa si faceva? Si comprava il pane il sabato per due giorni. E cosi il panettiere poteva godersi il suo giorno di riposo. Ah devo dirle una cosa, io penso che quello che chiamano pane, intendo quello dei supermercati, non è vero pane. Per questo motivo se voglio del pane che dura anche 3 giorni con vero sapore di pane, beh in questo caso preferisco spendere 15 minuti della mia vita. Mi rimbocco le maniche e lo faccio da me.
‘Non esiste motivo ne pratico (di prezzo) ne logistico’ [cit.]
Esattamente non esiste un motivo pratico ne logistico, ma devo cambiare la fine della sua frase in questo modo: nel trasportare su gomma dei prodotti a basso costo e bassa qualità, aumentando l’inquinamento e lo spreco di risorse. Non ha senso produrre verdura e frutta fuori stagione. E non ha molto senso lavorare la domenica.
“cit: nel trasportare su gomma dei prodotti a basso costo e bassa qualità, aumentando l’inquinamento e lo spreco di risorse. Non ha senso produrre verdura e frutta fuori stagione. E non ha molto senso lavorare la domenica.”
Dovresti rivederti il concetto di domanda è offerta. Stai affermando che chi lavora anche la domenica non è un virtuoso ma un pirla, e farebbe meglio a oziare come gli altri (che poi sono quelli che si lagnano di non arrivare a fine mese).
Trasportare su gomma significa comunque dar lavoro ai trasportatori, e sostenere di conseguenza un economia che sia che vi piaccia o meno oggi va letta in chiave europea.
Sulla qualità dei prodotti non hai nessuna possibilità di dimostrare cio che affermi. Se devo comprare le pere biologiche per pagarle il doppio e avere in omaggio le proteine dei vermi dentro allora preferisco 100.000 volte mangiare pere piene di medicina ma 100%pera anche se arrivano dal burundi
casomai 50% pera e 50% pesticidi. Mangiale pure, così no dobbiamo buttarle e sprecare tutto quel ben di dio.
Va bene, va bene mi hai convinto. La prossima volta che avrò bisogno di un logo o dell’aiuto di un grafico chiederò in Spagna. Bisogna far girare l’economia. 🙂
scusa, ma proprio non capisco…prima giustifichi il panettiere che licenzia i suoi 7 dipendenti per produrre il pane per il supermercato PAN..poi mi vieni a dire che il trasporto su gomma da lavoro ai trasportatori..e quindi conviene!!
Credo che tu non abbia le idee poi così chiare in merito..
se posso dire anche io come la penso…la sardegna è la prima regione in italia per la disoccupazione (secondo gli ultimi dati siamo arrivati alla triste percentuale del 50%!!!). La nostra regione dovrebbe far tesoro delle proprie risorse, credo che la filiera corta sia un’ottima opportunità per sostenere i nostri produttori. credo inoltre che instaurare un rapporto con l’agricoltore sia molto importante e l’unico modo per conoscere veramente cosa si mangia…e la vendita diretta in questo senso è un vantaggio per il consumatore..e anche per il produttore!
mi mancava la faccia di bassola di giovanni muscas! auhhuaa che ridicolo!
Io credo che voi abbiate tutti quanti le idee un po confuse di cosa significhi mercato.
I clementini che arrivano dalla spagna non sono mica clementini coltivati dai cinesi, ma bensi dagli spagnoli che con molto meno ego di noi stanno cercando di risollevare un economia rimboccandosi le maniche.
Un mio amico qualche tempo fa mi caziava perchè stavo benendo acqua levissima.”Ma te ne rendi conto che per portarti quell’acqua quelle casse viaggiano per tutta italia su gomma!”
Il personaggio in questione guarda caso va in giro con una macchina euro zero che da sola inquina piu di quanto incida tutta l’acqua che io posso consumare in un anno.
Ma torniamo ai clementini.. Come è possibile che degli spagnoli riescano a coltivarli, trasportarli, imbustarli con un signor packaging, passare atttraverso chi sa guandi intermediari e comunque metterli in vendita alla meta di quanto non riesca a fare un conpaesano che deve portarli solo dall’orto alla vendita.
Il produttore spagnolo sta muovendo economia, perche ha datto lavoro ai trasportatori, ai grossisti, ai venditori di packaging, ai designer che gli hanno disegnato i pack e in ultima analisi al supermercato.
Achi sta dando lavoro il coltivatore di villacidro apparte che a se stesso. Mi risulta che metà delle famiglie di villacidro mangino grazie ad uno stipendio che vi piaccia o no esce o dalla ISA o dal CSD
Come è possibile che aziende venete e lombarde mi commissionino lavori di grafica, design, web , e qui se provi a chiedergli 1500 euro per un logo storcono il naso.
Concludo ricordando che qualsiasi societa che tende a isolarsi è destinata a estinguersi, e isolare la nostra economia o solo pensare di farlo è suicida oltre che fortemente stupido
io scelgo di dare una mano qua e non in Spagna.
scelgo di bere l’acqua dal rubinetto e non dalla bottiglia di plastica.
sicuramente non ci sei stato, ma ieri c’erano gli assaggi e li distribuivano su piatti di carta e bacchette di legno.
è chiaro che non basta evitare che il cibo faccia tanta strada, bere acqua dal rubinetto e così via, ma ti assicuro che cominciando si prende coscienza e che da qualche parte si dovrà pur cominciare. Io non dico di tornare indietro e isolarci dal resto del mondo, sono contenta di scambiare ricette anche con gli spagnoli e anche coi cinesi. Ma il cibo lo prendo qua.
…per curiosità quale società che ci stai ricordando si è estinta perchè si è isolata?!?!
Ecco vedi è proprio questo il problema. Siamo una società globale non esiste lo prendo la o lo prendo qua, è antitettico. E lo stesso tuo discorso delle primizie. Le primizie non esistono. Si chiama un frutto primizia solo per fartela pagare di più. Quando sul mercato ci sono 10 milioni di tonnellate di mandarini che arrivano da ogni dove il tuo mandarino anche se è giunto a maturazione 5 minuti prima della vendita e solo un altro mandarino su un mercato già saturo di mandarini.
Ma cosa c’è di cosi difficile da capire?? I villacidresi se vogliono davvero vendere i loro mandarini devono portarli dove mandarini non ce ne sono oppure investirci sopra, te li incarti uno per uno li lucidi, li ceri, ti paghi uno studio di design per la confezione, e ti cerchi un mercato che possa trovare appettibile il tuo prodotto.
Qui non centra nulla la coscienza o l’ideale è economia, sono numeri, sono soldi.
‘Antitettico’? Importazione di seni? Roba dell’altro mondo…
antitetico 1 (agg.) Che è in antitesi, in contrasto. ~ opposto.
Sinonimi: avverso, contrapposto, contrario, contrastante, discordante, opposto!!!
come disen a Milàn…’gnurant!
Infatti voleva essere una battuta. Visto che il sig.Nonnis ha raddoppiato le ‘t’ su antitetico… Ma non hai colto 😉
ok, scusa!
caro Luca non ti conosco a maggior raggione non voglio entrare in polemica con te ma da come parli mi srge un dubbio ,ma tu ci vivi in Sardegna? se è sì dovresti sapere che i costi di produzione che abbiamo in Sardegna sono 5 volte tanto a quelli della Spagna a cominciare dall’acqua che usiamo per irrigare i campi quindi per favore evitiamo almeno questa umiliazione ai nostri agricoltori .Poi dovresti andare in campagna per vedere quanti agrumeti ci sono abbandonati. continuamo csì che andiamo bene ehhhhhhh
questo discrorso è stato proprio fatto per tutelare i conumatori, conprodotti di qualità a prezzi migliori, poichè c’è il discorso da produttore a consumatore, saltando tutta la catena intermedia e km zero…e dall’altrolato aiutare il produttore…una catena insomma…
beh io la spesa la so fare….e dico che i prezzi che ho letto sopra sono normali, ma se acquistiamo al supermercato!!!!!non dal produttore………cosa volete che costino un kg di clementini al produttore????e allora perchè fa questo ricarico???dai! e poi mi fa tanto ridere che dice di voler aiutare l’economia sarda e poi magari vanno a comprare dai cinesi…..ma lasciamo stare.diciamo le cose come stanno….il comsumatore compra dove il prezzo è conveniente e la merce buona….
il discorso fatto come “politica” di questo mercato era appunto dal produttore al consumatore con vanatggi sia per l’uno che per l’altr…..allora o è una grandissima presa per i fondelli o chi ha aperto il mercato con questo scopo deve rivedersi come funziona la legge di economia e cambiare mestiere.il cliente non è stupido……..se non cambia il discorso del prezzo….e di mantenere ciò che si è presupposto……..è destinatoa chiudere.
Esattamente, oppure se realmente si vuole vendere un prodotto locale allo stesso prezzo o superiore qualcuno deve anche vedere di certificarne la qualità. Chi mi assicura che il prodotto locale sia realmente di qualità superiore a quello di importazione. Al supermercato troviammo pasta fresca, prodotti di qualità elevatissima, che costano un pacco di soldi. In tutti i casi questo discorso non porta a nulla visto che il vostro mercato delle trè pattacche è gia chiuso e probabilmente non riaprirà mai.
Trovo esilarante vedere un primo cittadino, l’ex Danza, Fulvio Tocco e persino il Mega Siro Galattico a un taglio di un nastro che ha sancito cosa???
Un fallimentare sperpero di soldi dei contribuenti, l’ennesima presa per il culo all’italiana.
…che strano… Muscas, Siro, Danza, Tocco… mi sembra tanto una lobby! La piccola Famigghia Sarda…
Comunque nella video intervista del nostro orgogliosissimo EX-sindaco c’è una pezzo agghiacciante delle sue dichiarazioni in risposta alla domanda del giornalista “se questa non era concorrenza” e il caro Giorgio che dice: Il centro delle Tre Terre non vuole essere concorrenziale! e allora per cosa hai fatto spendere 4 milioni di euro ??? TU presidente del consorzio ??? Poi un altro passo bello bello della sua interview dice che questo nuovo “Polo Ortofrutticolo” vuole essere l’aggregazione delle tre terre … ad aver voluto unire tutti i produttori di campidano, marmilla and company sono stati gli unici due soci della struttura, UNICI due soci… ossia il comune di Villacidro e la Provincia… Ma Villacidro è anche Provincia! oltre che comune! non vi sempra una presa per il Cùl?? e da quello che mi risulta la provincia Medio Campidano, da organico mi pare un covo di Democratici di Sinistra, Rifondazione Comunista, Federazione Sardegna, Italia dei Valori… vado avanti ??? ci sono 2/3 mosche bianche del Centro destra… vabbè non ne voglio fare una questione politica.. però! 😀
Ahhh ecco cosa ho trovato in rete:
guardate cosa significa fare economia, imprenditoria costruire, offrire posti di lavoro…
http;//www.policentro.it/site/realizzazioni.cfm
Come mai c’è una grande “richiesta” di posti di lavoro, ma l'”offerta” è così bassa ?? anche quella del lavoro è mercato, economia… addirittura CSD si è inventata la Lotteria per i posti di lavoro!!
Il problema è che tutti aspettano di poggiare il proprio fondoschiena sul cestino di nonna isa! Girare, compilare curriculum! Vendersi! Vendere la propria professionalità, le proprie capacità e i propri studi al miglior offerente! E offerta ce n’è!
maahh… no faidi, poitta deu seu cidresu, cidresu tzugu longu! Guardo tutti dall’alto e ne vado fiero! uhauhaa ma mi faccia il piacere mi faccia!
Il problema di fondo è un altro, e si materializza nella diffidenza tipica sarda. E’ impossibile mettere più persone d’accordo attorno ad un progetto comune, motivo per esempio del perchè le cooperative qui non funzionano. Ma se non si riesce a far funzionare una semplice cooperativa come si può solo pensare di mettere assieme tanti “imprenditori” indipendenti in Join venture…
Lasciate ogni speranza o voi che entrate
Su questo sono d’accordo.
…e mercoledì tutti a Cagliari per sostenere i Pastori!
Spero in un po di elemosina anche per te? Che vergogna!!!
Il discorso di Luca Nonnis non fa una piega! Purtroppo l’economia sarda e la sua industria è povera… e non ha abbastanza soldi per mandarla avanti. Allora arrivano i magnati Lombardi/Americani.. vedi Corte del Sole, Hp e Dell a Cagliari, Warner Village Carrefour, Auchan ecc ecc ma da Sardi Genuini e orgogliosi dei nostri prodotti evitiamo tutto ciò che non è Sardo! Ottimo! torniamo alle Botteghe quindi 15/20 anni fà…
Ho vissuto per 25 anni in sardegna e a villacidro, l’ho vista cambiare, crescere, fallire e rialzarsi.. ehh ??? Rialzarsi ? ma dove? Criticarsi al massimo! Qua in Lombardia funziona diversamente, e anche se non lo volete mandare giu, i sardi sanno lavorare, ma non in sardegna! Qua ci sono interi capannoni di Circoli Sardi come a Saronno, Besnate e altri dove si mangiano comprano e consumano prodotti tipici sardi e originali che a momenti si pagano meno che in sardegna! Imprese edili con cognomi sardi, come Piras di Solaro, Madeddu… Ristoranti Sardi sparsi per Milano e Hinterland!! Dirigenti di Apple Italia, IBM, Microsoft.. come vedete il sardo si sa muovere in ogni settore, ma non in sardegna, perchè è la mentalità che non ti fa andare avanti!
Se in un supermercato qua in zona capita che l’addetto ai salumi ti prepara du etti de cotto con unghie in lutto e cerotti approssimativi senza guanti per garantire igiene e professionalità al banco, TI FANNO PAGARE LE MULTE!! la gente non compra! ma in sardegna va tutto bene, tutto per parola e per stretta di mano, tanto siamo tutti amici… amici amici e ti rubbano pure la bici!
“mi oh! hanno aperto un altro supermercato… ada abarrai apettu meda! no ada pentzai de fai concorrentzia a disariu, no…” invece di essere contenti che ci sono posti nuovi di lavoro, una nuova piazza su dove scegliere e fare la spesa a prezzi diversi, vedere nascere nuove realtà… siamo pronti a criticare! criticare e fare i diffidenti! perchè su cidresu drommiri con du ogu apettu e unu serrau! dico siamo perchè io sempre cidreso sono, ma per fortuna vivo in una realtà diversa! una realtà dove l’imprenditoria è comunitaria e non monopolista! perchè quando ho saputo che CSD si stava espandendo ero contento, perchè almeno c’era più gusto vedere due grosse realtà lottare e concorrere sulla piazza! ISA vs CSD! solo ISA non c’è gusto 😉 hauhuahuaa
dimenticavo… tempo fa il Magnate IKEA aveva intenzione di paire piazzain Sardegna.. ma giustamente l’associazione artigiani sardi ha detto NO, altrimenti i mobili sardi chi li compra!! ma vuoi mettere un comò svedese a 150 euro invece che uno sardo a 400 fatto interamente a mano ?? ma sti ca**i il como sardo fatto a mano, pur mantenendo il dovusto rispetto per l’artigianato del posto.. le cose sono due:
avevamo la possibilità di offrire oltre a due tipologie di prodotti diversi, ossia il grande marchio IKEA e i suoi relativi prezzi e il prodotto artigianato sardo, anche una realtà nuova, posti di lavoro (visto che in sardinia ne mancano assai) e la possibilità di far girare tanta economia!
ma come sempre, l’orgolio sardo ha detto NO! e intanto rimaniamo a scannixeddusu de raffia e parastaggiusu de ollastu! Complimenti all’ Associazione Artigiani Sardi!
Riferendomi a un marchio che ho nominato nel post precedente, ossia “La Corte del Sole” volevo informarVi che tutta la struttura è stata realizzata da un’azienda di Agrate Brianza (MI).. pensavate che era tutto frutto dei 4 mori ??? seee
Amen. Eppure non è cosi difficile da capire
Quindi è giusto bocciare anche un minimo di iniziativa locale? Se voi lavorate in Sardegna farò a meno di darvi da mangiare. Eppure non è cosi difficile da capire.
Per mia fortuna anche se vivo qui il 90% dei miei clienti sono tutti del nord italia. I sardi devono ancora scendere dall’albero
…non credo assolutamente che sia da bocciare ogni minima iniziativa locale, bisognerebbe piuttosto prenderla per buona, incentivarla e piantarla di fare i diffidenti e criticoni quando qualcuno ha una nuova e originale idea! ma come dice L.Nonnis è difficile unire diverse unità per mandare avanti qualcosa, questo perchè il sardo sa fare tutto!! Esempio pratico:
Io fabbrico mobili, ok ? fabbricando però mobili ho bisogno di cerniere, pannelli, vernici, pomoli, staffe, viti ecc ecc… Quello che riduce l’economia e industria sarda è che il Mobiliere sardo VUOLE FARE TUTTO LUI, ossia pannelli, viti, cernieire, staffe ecc ecc.. mentre in un regime imprenditoriale comunitario ci sono le aziende che fanno solo cerniere, vedi il Salice S.p.A. di Novedrate (350 dipendenti no sindacalizzati) oppure chi produce solo pannelli per mobili come il Porro di Montesolaro, oppure solo sedie come diversi mobilieri di Cantù … e così via!
Invece l’artigiano sardo cosa fa ? produce tutto lui! sedie, pannelli, viti… e gli altri si attaccano!
Io decido di aprire la mia azienda che fa cerniere per mobili nella Zona Ind.le di Villacidro, sono un miliardario che ha voglia di investire, impienti di ultima generazione, uffici super tecnologici, galvanica, lucidatura, stampaggio ecc ecc, tutto MADE IN ITALY… offro posti di lavoro e do una mano agli industriali villacidresi! creo merce, creo economia!
per la mentalità sarda e cidresa in questo caso, portando avanti un’iniziativa del genere, io imprenditore che metto i miei capitali al servizio della società, sto disturbando l’artigiano sardo, perchè faccio qualcosa che fanno gia… ecco quanto!
Quindi, Sandro… ben vengano le iniziative locali, ma che abbiano un senso e che siano apprezzate in ogni loro parte!
Vero… non hanno iniziativa… a sto tipo che ha il pollaio le ho detto vuoi fare soldi??? comprati un macchinario per imbustare tetrapack e vendi uova gia sbattute in brick….
Mi ha riso in faccia, dopo meno di un anno tho… le uova sbattute in brick al supermercato fatte da una ditta di bustarsizio XD
@Luca: però si scrive Busto Arsizio! se ti legge un bustocco ti ammazza! auhauha sono troppo patriotici!
Signori secondo il mio punto di vista nessun mercatino occasionale potrà mai sostituire lo sforzo enorme che compie ogni mattina il Nostro fruttivendolo sotto casa.
Ricordatevi che la mattina prestissimo e da noi a Sestu per comprare i prodotti freschi e con i prezzi quotidianamente agiornati, e non sfioriamo il discorso della frutta fuori stagione o estera o troppo costosa.
Quelli si chiamano sfizi che quando ho iniziato io a lavorare in questo settore, si toglievano solamente le persone più illustri.
Ancora una cosa e vi saluto, ad ognuno il proprio mestiere il contadino deve produrre al meglio delle sue potenzialità,il fruttivendolo ADDOBARE di prodotti freschi e con prezzi aggiornati ogni giorno, e noi grossisiti svegliarci prestissimo per fare i n modo che questa catena non inutile venga a meno, anche perchè non è fattibile che manchi un solo passaggio. Può accadere per una manifestazione ma non per 365 giorni .
Ciao
O.K. ma pensa a quanti abitanti siamo in Sardegna e quanti solo a Milano.
A parer mio questo è il nostro più grosso deficit
che poi il meridionale si dia da fare furi dalla sua terra è risaputo da tempo.
per legge poi i ristoranti con cucina annessa devono avere le uova gia sbattute e pastorizzate, bianco diviso dal rosso oppure insieme… distinte in lotti di produzione con relative date di scadenze ecc ecc… fesso il pollaro che non ha colto l’iniziativa! poi però è su primu a prangi fammini… per cosa ? per non investire sullo scarto e renderlo vendibile sotto altra forma ???
del petrolio quanta roba si ricava ??? degli scarti di produzione quanta roba si ricava ?? le plastiche da cosa derivano ?? i polimeri da cosa derivano ??? oppure si pensa che dal petrolio ne esca fuori solo gasolio e benzina ?? Aprite gli occhi! chi non risica non rosica!
qui nessuno sta parlando del lavoro e lo sforzo del fruttivendolo e del lavoro dei grossisti…..si sta parlando dei prezzi delemrcato che sono esosi…un prezzo per esempio a 1.80 è comprensibile ma al supermercato……o se il fruttivendolo non produce epr se e viene da voi grossisti…………allora è acettabile……ma NON se produce direttamente e vende direttamente al consumatore…….allora il discorso cambia……e il mercato le tre terre se non sbaglio….era aoerto con questo scopo……da produttore a consumatore…..con cnseguenti prezzi piu convenienti, a km zero…..e allora di cosa stiamo parlando!
Questa mattina:meloni verdi delizie del Sinis da 0,84 a 0,89 al supermercato.Clementini da 1,86 a 1,90 spagnoli.Qualcuno puo’ cercare di convincermi che il kg d clementini colto negli agrumeti di Leni,Saboddus e altre localita’,ovvero dalla pianta alla cassetta,ha dei costi di pruduzione maggiori che un kg di clementini prodotto in Spagna e commercializzato in Sardegna?
pensiero libero……di fatti non è cosi…..è tutta una presa in giro e basta. un kg di clementini qua a leni quanto costa produrli?80 centesimi?quanto si possono vendere diretamente al consumatore pur avendone un guadagno, 1.50?anche meno? e allora…..è ovvio che non viene rispettata la politica per cui è stato aperto ilmercato…….e poi sicuro quei mandarini vengono dalla spagna dai…..per avere un costo del genere…… aprite gli occhi !