Prova a comprarsi la patente, denunciato un ragazzo residente a Villacidro

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Un cinese di 28 anni è stato denunciato con l’accusa di aver tentato di corrompere un’esaminatrice della Motorizzazione civile per convincerla ad attestare falsamente il superamento dell’esame di guida. L’integerrima funzionaria non ha ceduto e ha subito avvertito la polizia. Il cinese avrebbe detto: «È uno scherzo»

CAGLIARI. «È da un anno che provo a prendere la patente e non ci riesco, amica aiutami». Ma più che un aiutino cercava una corsia preferenziale a suon di mazzette per superare il temuto esame di guida. Davanti a lui, però, c’era un’esaminatrice integerrima che senza batter ciglio ha chiamato la poliza.

«Sperava di comprare la patente? A me non comprano proprio niente», racconta oggi Maria Dolores Ecca, coriacea funzionaria della Motorizzazione civile di Cagliari. Il 10 dicembre ha rifiutato una manciata di banconote offerte da un cittadino cinese che sperava di ottenere la licenza. Jim Peishu, 28 anni, arrivato dal Paese di Mezzo a Villacidro con la sua famiglia, voleva disperatamente la patente di guida.Non poteva farne a meno, soprattutto per aiutare mamma e papà col loro negozio. Avrà pensato che se tutto ha un prezzo, anche quell’addetta al controllo del test per la patente poteva essere comprata. Candidamente, gliel’ha detto in faccia.

Il pomeriggio del 10 dicembre, nella sala esami della Motorizzazione, alle porte del capoluogo, era tra gli ultimi tre aspiranti conducenti rimasti davanti al computer per rispondere a quesiti. Era alle prese con precedenze, cartelli e segnaletica orizzontale. Immagini confuse che si affastellavano nella sua testa. Prima che scadessero i 30 minuti a disposizione era già disperato. Entro poco sarebbe arrivato il responso dal cervellone che corregge in tempo reale le risposte e riferisce il risultato. Ma sapeva già che sarebbe stato un fallimento.

«Non ci riuscirò mai. Sono da un anno in Italia e non ho ancora preso la patente». Poi, rivolto all’esaminatrice, ha tentato un cauto avvicinamento: «Non capisco bene l’italiano, dai amica aiutami». La signora Maria Dolores Ecca pensava si trattasse di una delle tante esortazioni sentite a volte da cittadini stranieri che temono di essere discriminati e supplicano per un occhio di riguardo, racconterà poi lei stessa. Invece era solo un approccio preliminare.

«Ad un certo punto ho invitato gli ultimi tre ad uscire dalla sala, per completare la procedura – spiega oggi la funzionaria – il ragazzo cinese si è avvicinato all’appendiabiti per prendere la sua borsa, ma poi si è girato e stretti nel pugno aveva delle banconote da 20 o 50 euro. È venuto verso di me e me li ha offerti. Mi ha detto ‘Io compro’. Non ci potevo credere. Mi ha spiazzato!». Non proprio, visto che senza pensarci un solo istante, la funzionaria l’ha cacciato dalla sala in malomodo, ha avvisato un collega e chiamato subito il 113.

Jim deve aver capito che la situazione si stava mettendo davvero male, ma non si è mosso e ha aspettato gli agenti della Volante – guidata da Gianfranco Murgia – silente, senza protestare. Davanti alle divise che gli chiedevano se si rendesse conto di aver appena tentato di corrompere un funzionario dello Stato italiano, ha prima provato a dissimulare. «Ma no, stavo scherzando».

Alla fine, però – ricorda la funzionaria – ha dovuto ammettere che stava offrendo del denaro in cambio di una promozione al test». Era disposto ad investire tutti i soldi che aveva quel giorno in borsa, circa 175 euro. Ma non aveva fatto i conti con l’integrità della sua esaminatrice. Del resto erano falliti anche i tentativi di comprare la licenza direttamente in un’agenzia di pratiche auto, l’Isola Sarda, ha poi raccontato un istruttore presente quel pomeriggio alla prova. Ma neanche per la signora Ecca è stata la prima volta.

«Tanti anni fa, quando ero addetta allo sportello, il dipendente di un’impresa che chiedeva una licenza mi infilò una banconota da 100 mila lire tra i documenti che depositava». L’incorruttibile funzionaria non fece finta di nulla. «Assolutamente, chiamai la polizia».

L’onestà dell’esaminatrice però non ha avuto prezzo e il giovane orientale è stato accompagnato negli uffici della Questura per l’identificazione. Dopo la segnalazione del fatto al pm, Alessandro Pili, il ventottenne è stato denunciato per tentata corruzione.

21 dicembre 2010  –  Fonte: www.lanuovasardegna.it

4 COMMENTI

  1. Quando si compra la patante devi offrire molto di più! Io negli anni novante, per comprare la patente C, ho speso un milione e mezzo di lire. Con 100 euro mica si sporcano. Però io sono bravo a guidare, a parte quando mi trovo di fronte i cartelli con un cerchio rosso attorno: quelli non sono mai riuscito a capirli…

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