A due settimane dalla scomparsa del Dott. Ignazio Fanni, pubblichiamo una lettera della figlia Annalisa, la quale, oltre a ricordare il padre, ringrazia tutte le persone che hanno reso meno doloroso questo momento così difficile.
Gentili amici e cittadini di Villacidro,
Vorrei cogliere l’occasione a nome di tutta la mia famiglia per ringraziarvi per aver partecipato così numerosi all’ultimo saluto di mio padre.
Un ringraziamento particolare vorrei farlo a voi tutti da parte di mia madre Eva che ha deciso di non essere presente al funerale, un addio in pubblico al suo adorato marito sarebbe stato troppo doloroso e faticoso a causa dei suoi problemi di salute.
Un ringraziamento particolare a tutta la giunta Comunale e in modo particolare al Vice Sindaco Giannina Orrù che in questi ultimi mesi si è prestata a sostituire mio padre sempre con grazia e gentilezza.
Un ringraziamento sincero al Dottor Pioletelli dell’ospedale San Gerardo di Monza e al Dottor Gentile dell’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo che vi posso garantire fino alla fine hanno cercato in tutti modi di salvare la vita a mio padre.
Penso sia un grave lutto e un grave dolore non solo per la famiglia Fanni ma per tutte quelle persone che avevano imparato negli anni a conoscere mio padre.
Un ringraziamento al Vescovo Monsignor Giovanni Dettori e a tutti i sacerdoti per le belle parole espresse su mio padre durante la funzione religiosa.
Come figlia il mio dolore è indescrivibile e penso che molti di voi possano capire le nostre sensazioni perché bene o male in tutte le famiglie qualche caro è venuto a mancare.
Ma come donna e persona il mio dolore è ancora più grande perché la perdita di un uomo come mio padre provoca un grande vuoto non solo affettivo ma anche di tipo intellettuale. Forse non tutti voi avete avuto modo di conoscerlo veramente ma per chi lo conosceva può capire cosa sto cercando di dirvi. Uomini come lui ce ne sono veramente pochi, la sua freschezza intellettuale la sua grande cultura e la sua immensa onestà e semplicità hanno caratterizzato la sua intera vita. La sua ricerca di nuove conoscenze e scoperte, l’amore per la tecnologia e tutto ciò che fosse progresso ed avanguardia erano per lui fonte di vita ed ispirazione. Pensate che nella sua ultima notte uno dei suoi pensieri era quello di accendere Facebook per poter salutare tutti suoi amici della rete virtuale. Ovviamente non ha avuto la forza di farlo ma ho voluto condividere con voi questo piccolo ma prezioso particolare per farvi capire chi era mio padre.
Un uomo corretto che ha difeso le sue idee con determinazione senza mai scendere a compromessi fino alla fine. Per questo motivo non è stato sempre apprezzato da alcune persone che hanno quindi deciso di ostacolarlo in difesa dei loro vani ideali o perché accecati da un eventuale potere da loro tanto agognato. A queste persone posso solo dire che hanno perso l’occasione di conoscere un uomo che aveva qualcosa da insegnare a tutti noi. Vi siete preclusi la possibilità di arricchirvi intellettualmente e moralmente e mi dispiace per voi.
A tutti coloro che invece con umiltà e amicizia si sono messi nelle sue mani condividendo con lui gioie e dolori posso solo dire grazie e spero che abbiate da lui imparato che le proprie idee vanno sempre sorrette e difese con onestà. Spero anche che abbiate capito che dietro quell’aspetto di severa austerità si nascondeva invece un uomo allegro generoso e vitale. Mi vengono in mente due nomi a cui vorrei veramente dire grazie gli assessori Dario Piras e Franco Mura che negli ultimi tempi sono stai degli amici sinceri perché anche nei momenti più bui hanno cercato di rasserenare e rallegrare mio padre con le loro chiacchierate e risate.
Vi prego di non essere tristi perché mio padre non lo era. Lui era molto grato al Signore perché diceva di aver avuto una seconda possibilità di vita e averla sfruttata in pieno. Forse non tutti sanno che all’età di 4 anni mio papà ha rischiato di morire a causa della meningite e che solo l’arrivo degli americani, con un ora famoso ma all’epoca innovativo antibiotico (streptomicina), gli ha salvato la vita. Le sue condizioni erano così gravi tanto che il prete aveva già provveduto ad effettuare l’estrema unzione. Invece grazie al farmaco giusto mio papà ha potuto vivere una vita felice e ricca di affetti, amore e soddisfazioni personali.
Vi prego di non criticare la sua scelta legata alla cremazione così lui voleva e così noi abbiamo provveduto ed è così spiegato il perché di una bara così semplice: queste sono le procedure standard legate ala cremazione.
Dedico un pensiero a tutta la famiglia Fanni: siamo e siamo stati una grande famiglia e molti di noi se ne sono andati e spero ora che Nonno Nino , Nonna Adele , zio Pier Michele e i miei cugini Roberto e Giorgio possano accogliere tra loro nella casa di Dio il mio papà.
Per concludere vorrei leggeste un suo tema scritto in terza elementare solo così poter capire chi era mio padre.
Annalisa Fanni
Villacidro come lo vedono gli alunni della III classe. Anno scolastico – 1951-1952.
Maestra Laura Ganci Pilia.
L’igiene è una gran bella cosa, ma nel mio paese non tutti lo conoscono e lo praticano. Infatti non ci sono le fognature e nelle cunette lasciano scendete l’acqua sporca e si formano i pantani. In certi cortili ci sono muchi di letame, dai quali si levano nugoli di mosche e di insetti. Nelle strade buttano involti di carta a straccio con dentro sporcizia. Le stalle sono come quelle del re Ougia. Perché il letame non lo ritirano mai e le bestie vivono in mezzo agli insetti. Quando sarò grande se riuscirò ad arrivare al potere del comune di Vilacidro ci sarà un popolo civile: ci saranno le macchine per l’immondizia e a chi terrà il letame nei cortili farò mettere una bella contravvenzione perché i popoli civili vivono in mezzo alla pulizia.
Ignazio Fanni
Villacidro.info – 13 gennaio 2010
Se fai il bene, ti attribuiranno
secondi fini egoistici
non importa, fa’ il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici e veri nemici
non importa realizzali.
Il bene che fai verrà domani
dimenticato.
Non importa fa’ il bene
L’onestà e la sincerità ti
rendono vulnerabile
non importa, sii franco
e onesto.
Dà al mondo il meglio di te, e ti
prenderanno a calci.
Non importa, dà il meglio di te .
ciao Ignazio sindaco buono.
franco zaccheddu
Il tema scolastico davvero toccante, grazie per compartirlo con tutti noi