FLI: “Le competenze non sono date da un trascorso politico”

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Futuro e Liberta, il partito capeggiato da Gianfranco Fini, apre la propria campagna elettorale nel capoluogo mediocampidanese.

Giuseppe Sedda, responsabile per il comune di Villacidro, attuale consigliere di maggioranza, annuncia la rottura con il Popolo delle Liberta, perché “ se vogliamo un cambiamento radicale, non possiamo affidarci al consigliere regionale di turno. L’aria di cambiamento c’è ed è ancora molto forte nella popolazione. Villacidro ha bisogno di un governo che abbia delle capacita gestionali certe, che non sempre sono date da una precedente esperienza politica. Saper governare significa anche ascoltare la popolazione, ma non per questo ogni richiesta deve essere forzatamente assecondata. Abbiamo un comune con dipendenti dalle grandi capacità, che vantano esperienze decennali nei vari campi istituzionali, questo è il cuore del sistema, al governante spetta solo l’indirizzo politico. Sono loro il cuore dell’intero “sistema”. Al momento non abbiamo ancora un nome come candidato a sindaco, ma entro il mese di febbraio lo annunceremo.”

Villacidro.info  –  14 febbraio 2011

196 COMMENTI

  1. TOTO in merito alle tue osservazioni sul mio precedent, dico semplicemente che occorre essere realisti e concreti nel presente; è il modo giusto per sporcarsi le mani. Ora la proposta di una lista FLI, proprio perchè velleitaria, rischia di non dare niente per il presente e di bruciarsi anche il futuro.

    • Vedi Nico è proprio il realismo ad aver spinto un gruppo di persone valide ed oneste a proporre una lista alternativa denominata VILLACIDRO FUTURA, con candidata sindaco GESSICA PITTAU. Tu sei liberissimo di chiamarla proposta velleitaria, io invece la chiamo democrazia e libertà di espressione. A proposito del tuo aver citato la proposta come proposta FLI, spero di fare cosa gradita a te e a tutti lettori, riportando la seguente precisazione, pubblicata dalla redazione di questo blog:

      Riceviamo è pubblichiamo una precisazione di Gessica Pittau:
      “In riferimento all’articolo pubblicato su vostro sito in data 11 marzo 2011, si chiarisce che la mia candidatura a Sindaco non è espressione di nessun partito politico e che la lista che si vuole presentare sarà a tutti gli effetti una lista ad indirizzo civico, comprendente diverse sensibilità politiche ma soprattutto aperta a chiunque si voglia impegnare per lo sviluppo e il benessere di Villacidro”.
      Gessica Pittau

      • Mi risulta che a Villacidro ci siano in formazione 4 o 5 liste “civiche”, compresa quella del PDL che voi contestate, non sarà il caso che vi chiariate? Questo lascia pensare che o siete velleitari o state cercando un modo per conquistarvi qualche poltrona. Non so darmi altre spiegazioni. Non venite a dirmi che pensate di vincere le elezioni….. Non è velleità questa?

        • 4 o 5 liste? Sul serio? Caspita!! finalmente un po’ di scelta. Se tu noi sai darti spiegazioni non è problema mio, ma desidero farti notare che chi propone la lista non ha sete di conquiste. La sete di potere la lasciamo a chi ha già gustato l’ebrezza del comando e ne è rimasto così inebriato da volerlo riconquistare a tutti i costi. Le persone impegnate nel progetto sono cittadini che non hanno bisogno della politica per vivere e, quello che hanno, lo hanno conquistato con le loro sole forze; sono persone che si stanno muovendo spinte esclusivamente dalla voglia di contribuire al bene del proprio paese e che non appartengono alla cerchia di quei politicanti senza mestiere che al di fuori della politica sarebbero meno che zero. Quindi Nico stai sbagliando completamente bersaglio. Davanti alla solita e noiosa obiezione che la lista avrebbe propositi velleitari, non mi resta che risponderti sempre allo stesso modo: che questa è democrazia e libertà di espressione.

  2. Dipende cosa intendi per progressista, oramai la volgare politica si è approppriata di tutti i termini e li ha sviliti del loro significato: demcorazia è votare ogni tot anni, progressismo e progresso cambia significato a seconda delle convenienze, politica, ugualmente entrare in un partito e nuotare nella melma partitocratica…Il contesto globale non c’entra niente? certo certo, perchè villacidro è una relatà a se stante, totalmente indipendente dalle strutture economiche globali? Così, caro TOTO, tu fai torto alla tua intelligenza. saluti e buon voto.

    • Zapata, tu invece stai continuando a far torto a te stesso perché, per essere uno che odia la politica politicante, ti sei lasciato andare ad un vero e proprio comizio. Per me ad esempio c’è progresso ogni volta che qualcuno la smette di lamentarsi e decide di rimboccarsi le maniche, impegnandosi in prima persona. E bada che non parlo esclusivamente di impegno politico, ma sopratutto di impegno nella vita quotidiana; tutti giorni c’è chi si ingegna ad andare avanti nonostante le difficoltà e c’è chi invece se ne sta seduto a lamentarsi in continuazione dei problemi del mondo, senza muovere un dito per provare almeno a cambiare qualcosa. Anche far bene e onestamente il proprio mestiere, è progresso. Troppo comodo appellarsi ai problemi globali per giustificare la propria rassegnazione. Saluti e buon non voto.

      • @ TOTO, temo che tu non capisca affatto quello che dico. Odio la politica politicante, questo è vero, perchè falsa politica (che sarebbe il governo della città e quindi non implicherebeb affatto la delega), inoltre i comizi li fanno quelli che si stanno candidando alle elezioni e non certo io. Io dico che votare è inutile, i fatti stanno dalla mia e mi danno ragione. Candidarsi alle elezioni non è fare qualcosa, come tu ingenuamente credi, bensì ben che vada è NON FAR NIENTE. Tu quindi non stai facendo niente e non puoi accusarmi di un bel niente, perchè io dicendo che la politica politicante è inutile sto semplicemente dicendo ciò che è. Tu invece, probabilmente in maniera inconsapevole, stai dicendo falsità..quindi vedi di non farmi alcuna predica e se non capisci ignorami.

        • @TOTO, tengo ancora a precisare che non sono affatto rassegnato, altrimenti non sprecherei un secondo del mio tempo a scrivere in questo spazio. Proprio perchè non sono rassegnato sto dicendo di non votare. Proprio perchè non sono rassegnato che sto chiedendo di non delegare ad altri la propria vita. Votare è rassegnazione perchè significa ancora una volta reiterare gli sbagli del passato. Votare è rassegnazione perchè si pensa di non avere alternative. Tu sei rassegnato, io no. Buona apatia a te.

          • @ Zapata, non è gentile dire al tuo interlocutore che non capisce quello che dici, semmai puoi dire che non ti sei spiegato bene. Vedi, io sono sempre per la responsabilità personale di cui ti parlavo in occasione di un’altra discussione e queste tue generalizzazioni e giudizi su quelli che vogliono fare politica non mi piacciono affatto. Aggiungo che fare politica non significa per forza candidarsi. Tu sei liberissimo di non andare a votare, ne hai tutto il diritto, ma non cercare di convincere gli altri a fare altrettanto perché non sei detentore di nessuna verità rivelata. Riempire un blog di deliri di matrice anarchica non lo vedo un grande passo avanti per l’umanità, per cui mettiti l’anima in pace perché al mondo non esiste solo il tuo punto di vista (per fortuna). Dopo i tuoi appelli a disinteressarsi della politica è quantomeno ridicolo che tu ti permetta di accusare gli altri di essere rassegnati e apatici. Mi piacerebbe tanto sapere quali sarebbero le alternative al voto a cui fai accenno senza mai palesarle apertamente. Comunque sarà un piacere ignorarti, ma non perché non capisco quello che dici, al contrario, proprio perché ho capito benissimo. Saluti.

  3. correggo: politica significa ugualmente entrare in un partito e nuotare nella melma partitocratica e non “governo della città”, come dovrebbe essere e che quindi non necessiterebbe l’iscrizione ad un partito.

  4. siamo molto contenti del fatto che il nostro articolo è stato aperto per ben 1844 volte…..più di quello di Michele Cuccui, e 3 volte tanto quello di Teresa Pani. E’ stato un luogo dove ci siamo confrontati in maniera abbastanza tranquilla…..questo deve essere lo spirito delle discussioni!

  5. Nico il 13 marzo alle 22,26 cita il caso della borsa in stoffa anzichè in pelle. Personalmente aspetterei di avere i soldi, poi ognuno fa come può; ripeto che non penso sia quello il problema. In ogni caso anche per la borsa in stoffa, per come la vedo io, occorre: 1) Filiera corta; 2) Produttore stoffa identificabile; 3) Trasformatore stoffa (che poi è il produttore della borsa) identificabile; 4) Possibilità per il consumatore di analizzare tutti i passaggi della produzione (dalla materia prima sino al prodotto finito); 5) Certezze circa le condizioni lavorative degli addetti (che non abbiamo affatto coi prodotti che arrivano dai cosiddetti paesi poveri, nei quali sono spesso le aziende estere a farla da padrone sfruttando i lavoratori locali, e non è detto che ci siano ovunque in neanche in Italia). Comunque non intendo sostituirmi ogni volta a chi dovrebbe pensare a queste cose dall’alto con delle iniziative mirate e serie. Salve.

  6. @TOTO, lascia perdere le etichette con cui pretendi di bollare quello che dico. Perchè tu hai il diritto di dire “vota” e anche di dire “vota questo e quello” e io non ho il diritto di dire: non votare. Spiegami, perchè mica capisco questa tuo concetto di libertà. Ho detto mille volte che non verità rivelate per il popolo, dico che è ridicolo pensare che questa volta le elezioni possano rislvere qualcosa (perchè questa volta sì e le altre no?). E’ evidente che la tua forma mentis non vada oltre il voto (e qui non c’è nessuna offesa), perchè pensi che villacidro sia un’entità a se stante, isolata da un contesto economico che, anche se l’amministrazione vincitrice sarà formata da superintelligentoni, non permetetrà il sostanziale cambiamento delle cose. Villacidro si trova in una società occidentale che ha determinate strutture economiche, oppure mi è sfuggito che villacidro si trova su marte? Non ho nemmeno professato il disinteresse, piuttosto sono i politici che invitano al disinteresse: votate che poi ci pensiamo noi – dicono. Io dico, non votiamo, poi vediamo tutti insieme il da farsi. Ora tu puoi non essere d’accordo, ma mi infastidisce che mi si stravolga il pensiero. Io non ho ricette magiche, ma nemmeno tu le hai e nemmeno le hanno x, y e z. Credere che invece qualcuno possa risolvere i tuoi problemi, questo sì che è delirantemente apatico. saluti

  7. Resta il fatto che se non riesci a produrre e quindi a vendere una quantità di prodotti superiore alle esigenze interne sarai sempre in deficit, e l’organizzazione della produzione e quant’altro saranno sicuramente importanti ma solo se rapportati al primo spetto.

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