Quello che in molti pensano, ma non hanno il coraggio di dire, sono raccontati in questa intervista “esplosiva”.
Classe 1981, laureata in storia dell’arte col massimo dei voti all’università di Bologna, ha girato il mondo tra cui Stati Uniti e Spagna dove ha vissuto per svariati anni. La sua grande passione: il canto. Stiamo parlando di Claudia Aru. L’abbiamo incontrata al mulino Cadoni durante la proiezione del documentario “Oil”.
In questi 8 minuti, da non perdere assolutamente, ci spiega cos’è l’IRS e racconta il suo punto di vista sulla politica villacidrese e il coinvolgimento dei giovani. “Solo promesse, favole e storie”, così definisce il modo di fare politica a Villacidro, “se non ci saranno dei cambiamenti radicali, rischiamo di vederci riscaldata per l’ennesima volta la stessa minestra”. Non risparmia nemmeno questo coinvolgimento sfrenato dei giovani nel mondo della politica “I giovani sono stanchi di essere presi in considerazione solo due mesi prima delle elezioni”.
Villacidro.info – 25 marzo 2011
brava Claudia,un voto di coscienza mi piace.
Gentilissima Claudia vorrei chiederti una cosa? Ti piace il maialetto con pane abrustolito, un pò di formaggio ecc.. Questi sono frutti del lavoro fatto dai tuoi compaesani.Non discuto La tua cultura ma i giovani talenti non possono vivere di sola musica, fotografia, cinema ecc.. La cultura serve a dare spazio alle conoscenze del futuro prossimo, ma anche la cena (politica)con il Maialetto è cultura, è frutto del vivere insieme a gruppi di amici, politici e non. Gentilissima Claudia, se oggi tu sei arrivata e continui a stare a Villacidro, devi avere orgoglio di essere Villacidrese, devi ringraziare ( oltre la tua Famiglia) tutte quelle persone che hanno contribuito alla crescita tua e del mondo che ti circonda allevando maialetti, arando grano e facendo una fotografia fatta di sudore e poco cinema. ti auguro una maturità veloce perchè tu possa capire di cosa è costruito il tuo paese.
Cordiali saluti
Elia
vai sa sposaaaaaa!!!! sei il meglioooooo!!!!
Claudia aru Sindaco
..brava Claudietta…URLALO che le cose non ci piacciono..URLALO che ci vuole un cambio di rotta…URLIAMOLO…che ci siamo stancati di questo vecchio e becero modo di fare politica….e VOTIAMO PER IL CAMBIAMENTO!…
Nel ’68 i giovani sapevano cosa chiedere e si muovevano, bene o male, con delle rivendicazioni precise.
Claudia per Villacidro chiede…. IL SEPARATISMO? Può essere considerata anche una cosa nobile. Non discuto. E più concretamente, a Villacidro, alle favole degli altri cosa si contrappone?
scusa nico, ma forse non hai ascoltato bene…separatismo?sei fuoristrada..
rimani nel ’68 che al 2011 ci pensiamo noi!
L’impegno non può chiudersi in un recinto per anime belle.
Apprezzo la grinta e la freschezza di Claudia, e non rispolvererei certo al ’68, ma forse sporcarsi un pò le ali non farebbe male neanche a quei giovani che demandano la rimozione della spazzatura ad altri che magari non hanno colpe.
Contento tu…. Criticate chi si lamenta, ma poi anche voi continuate a lamentarvi di chi le ali se le sporca.
Vorrei vedervi, invece, impegnati sui problemi concreti, anche aleggiando sull’aria ristagnante. Siate comunque riconoscenti con chi quei problemi intende aggredirli, magari sbagliando.
Non è un lamento questo, è un invito a fare un altro passo avanti.
Shardan, può essere anche che io non capisca.
Lasciare a te il 2011…? Non sarai un po’ spocchiosetto.
Almeno dicci che fai e che intendi fare, può succedere di vedermi al tuo fianco.
Gentile dott.ssa Aru, concordo con Lei circa il fatto che questi vecchi schematismi ideologici ancora in voga lascino oggi il tempo che trovano. Eppure ancora ci si dà del comunista o del fascista a mò di insulto o di complimento. Anche il fatto che la dignità delle persone sia stata ridotta a merce di scambio è sotto gli occhi di tutti; la svendita delle coscienze è una pratica quotidiana di molti. Questo è proprio un capitolo lunghissimo riguardante le attuali diffuse modalità tipiche nei rapporti tra politica e società civile(cosiddetta)nella attuale era. Ma circa il fatto che “la campagna elettorale deve esserci tutti i giorni” mi sorge qualche dubbio. Forse intende dire che i politici o chi amministra la cosa pubblica devono dimostrarci coi fatti quotidianamente cosa fanno e cosa vogliono fare.
Se è così concordo con Lei, il distacco della politica dalla cittadinanza è sempre più forte, si tratta del solito segno della cosiddetta arroganza del potere. Ho più volte paventato il ricorso alle associazioni in varie forme per poter garantire un rapporto più diretto tra chi governa e chi è governato, ma la battaglia è dura. Credo che anche il Vostro movimento, come altri possa aprire una strada di dialogo e di risveglio delle coscienze dormienti.
Un saluto a tutti.
Angelo, siamo d’accordo che si utilizzano frequentemente a sproposito certi termini (comunismo, fasicmso) ma solo perchè la stragrande maggioranza delle persone non conosce il significato di questi termini (per esempio comunismo non è sinonimo di marxismo e tanto meno di marxismo-leninismo..per cui dire che il comunismo ha fallito è falso. Ha fallito in parte il marxismo e totalmente il marxismo-leninismo). Il comunismo (nel senso più ampio dle termine, cioè nelle sue varie espressioni), l’eguaglianza, la giustizia sociale oggi più che mai devono essere rilanciati.
p.s Hai visto che il nuovo ministro dell’agricoltura (Romano) è laureato in giurisprudenza? Anche il suo predecessaroe, Galan, lo è…
Sì, ovviamente mi riferivo più all’accezione politica o se preferisci partitica dei due termini che non a quella storica o politologica. Per quel che riguarda il discorso delle competenze, Zapata, ci sono anche le eccezioni. Ma non credo sia il caso dei due politici da te citati, i quali si sono trovati ad occupare quella determinata poltrona (dato che di questo si tratta) più o meno per caso.
Complimenti Claudia. Diretta e schietta come sempre. Ed è proprio quello che serve.
Finalmente un po’ di energia e passione , anche se non sono d’accordo su alcuni punti credo che sia una bella botta di vita ad una politica ormai stantia dove ormai si vede di tutti. Un punto di vista indipendentista interessante che esprime coerenza rispetto a chi si professa progressista e indipendentista e poi appoggia la lista dell’onorevole Piras (pdl) prestandosi a questi giochetti. Preferisco sicuramente chi continua a lavorare sul territorio per conquistare coscienze piu’ che voti, quando poi saranno maturi i tempi allora questi giovani avranno le carte per cambiare davvero anche questo bel paese che merita di piu’. Complimenti a Villacidro.info che da voce a tutti , veramente un bel servizio.
Claudia, come puoi dire che destra e sinistra sono categorie superate?Per me la sinistra è quella forza che storicamente ricerca l’eguaglianza sociale, invece la destra è quella forza che invece pongono in primo piano: la patria, la famiglia, dio, il lavoro, ecc. (tutti “valori” che poi portano alla salvaguardia degli interessi di pochi nei confronti della moltitudine). Per me oggi più che mai gli sfruttati e gli sfruttatori ci sono ed oggi più che mai è necessario una scelta di campo. Con chi si vuol stare? Con gli oppressi e con gli oppressori? Che la sinistra in Italia sia quasi morta o che si definisca sinistra un partito come il PD è un altro paio di maniche…ma non si tratta di categorie superate, al limite si tratta di ridefinirle. Poi riguardo ai giovani: l’essere giovani non è un merito e nemmeno è un indice di valore in sè. Hai ragione nel dire che i politici ci si riempiono la bocca, ma è sbagliato anche epnsare che se si apre ai giovani le cose cambiano automaticamente solo perchè i giovani sono giovani. Io credo che giovani e vecchi capiscono che le cose non stanno come ce le raccontano, però pensano che questo modello sociale ed economico sia l’unico e il migliore possibile (ce lo dicono sin dalle elementari le bravi maestrine) allora o subentra il disinteresse (bar, discoteca, sport, tv, consumismo, moda..tutti buoni per distarre il popolo) o si pensa che ci si deve adattare o ci si aggrappa ad altri “valori” (dio, patria, famiglia). In ogni caso permane lo status quo che fa bene solo ad un’esigua minoranza. Ciao
Zapata, scusa se mi intrometto; naturalmente non intervengo al posto della dott.ssa Aru ma approfitto per esprimere la mia opinione su una, secondo me, notevole questione da te posta. La distinzione tra destra e sinistra credo anch’io abbia un senso, in quanto è concettualmente indiscutibile. Ma in pratica? Anche solo stando in Italia vedi bene a che si riduce oggi partiticamente la sinistra, stesso dicasi per la destra. Che fine hanno fatto, ad esempio, liberalismo (non “liberismo”, occhio eh…) e socialismo, partiticamente parlando. Ti ricordo che quello egemonizzato da Craxi si chiamava Partito Socialista Italiano. “Socialista”? Anche un tale responsabile di un famoso ventennio (ricordato dal giustamente censurato nick name di un frequentatore di questo portale) si dichiarava socialista prima che venisse espulso dal partito, ma poi…
Per chiudere: in sostanza partiti e fazioni dei partiti (vedi anche e soprattutto il caso della vecchia DC) in Italia nella maggior parte dei casi hanno avuto poco a che vedere col loro stesso proprio marchio. Hanno rinnegato il loro stesso logo, per usare un termine oggi più in voga: si fa fatica a trovare la corrispondenza partitica delle correnti di pensiero, chiamiamole così, di cui sopra. In questo, soprattutto oggi, a poco valgono e servono le distinzioni tra le varie fazioni ideologiche. Occorre muoversi per rispondere alle esigenze di una società sempre più complessa; diffondere l’informazione e la cultura, la consapevolezza. Mirare alle soluzioni che non servano ai soliti quattro o cinque potenti e rispettive famiglie, più o meno grandi. Le persone hanno bisogno di risposte pratiche e certe e sono stufe di beghette da mercatino rionale (con tutto il rispetto) tra quelli che sono pagati (da noi) per lavorare sulla cosa pubblica. Non tutti hanno la fortuna di avere un lavoro od un’attività, tantomeno un lavoro piacevole e adeguatamente remunerato, non tutti hanno la possibilità di guardare serenamente al futuro; capisco e giustifico anche, e me ne dispiace, quel non tanto vago pessimismo che pervade certi commenti che leggo su questo sito. Una nota positiva sono senz’altro gli applausi che sono seguiti alla visione del filmato. Saluti.
Sono un pò imbarazzato perchè scrivo malissimo…Comunque, chiaramente gran parte dei partiti hanno tradito la loro storia, ma di questo sono consapevoli, semplicemente giocano con le parole. Il PD, a volergli bene, è un partito di centro, SEL è di centro sinistra, abbiamo addirittura il paradosso di un partito fautore di “ordine e legalità” (IDV) che viene considerato di sinistra, invece spezzoni del partito socialista stanno a destra. Vabbè, non serve proseguire ancora…La questione è che entro questo sistema è impossibile sperare in un cambiamento sostanziale. Il capitalismo può benissimo sopravvivere all’indiepndenza della Sardegna. La questione sta tutta nel rapporto tra struttura e sovrastruttura, per avere sovrastrutture diverse è necessario cambiare la struttura. Tu, Angelo, questo lo capirai sicuramente…Pur non essendo marxista bisogna ammettere che su questo Marx non ha per nulla torto.
p.s Riguardo al fatto che se i giovani entrano in politica le cose cambiano automaticamente ho qualche dubbio, non foss’altro perchè mi viene in mente il giovane Renzo Bossi…
Tranquillo per il tuo modo di scrivere, la forma conta poco. Circa il fatto che i giovani non automaticamente, solo per il fatto di essere tali, abbiano gli strumenti per risolvere le questioni urgenti (almeno quelle) anche solo di un paese come il nostro, concordo con te. Se poi consideriamo il comico esempio che porti, lasciamo perdere. Ma sono ottimista, bisogna dare fiducia alle persone. L’importante è che l’atteggiamento sia sempre quello della persona disposta ad apprendere, altrimenti non si va da nessuna parte. Ecco perchè ne faccio meno una questione di strutture: credo nelle potenzialità della, cosiddetta, gente. Dico e ripeto, a costo di essere noioso, che le associazioni di cittadini, di studenti, di lavoratori, di imprese e quant’altro devono svolgere una continua azione di controllo e di proposta incisiva anche sulle Amministrazioni locali; dico locali dato che qui sembra che siamo isolati dal mondo e quando si parla di interessi più generali non vada bene e non serva a nulla. Evidentemente il termine “locale” esalta da un lato le rapaci fantasie di alcuni, dall’altro ricorda ad altri (che queste cose subiscono) la triste situazione dei senza lavoro, dei cassintegrati e così di seguito. Salve.
Claudia il tuo intervento mi è piaciuto molto brava
bravaaaa!!!! complimenti!
brava claudia! la nuova generazione politica villacidrese sta nascendo . non so se siete d’accordo . Ma villacidro futura e la lista del cambiamento
Siro e Sisy son al termine della carriera,.!
Adesso arriva Disario! Lista Nonna ISA! Vota NONNA ISA UHAHUAUHAUHAHUAHU RI DI CO LI!
Spera che vincano i SIRIANI almeno sonno come muoversi in politica ,basta perdite di tempo bisogna darsi una mossa ,e LAVORARE LAVORARE e basta. Tanto non ce nessuno in grado di fare meglio puzza puzza !!!!
Bravissima Claudia, ti faccio i miei complimenti!
cara Claudia complimenti!!!Spazio ai giovani…baci da tutti noi
Avendo sentito e ascoltato l’intervista non posso esimermi dal dire che a villacidro continueranno a vincere i soliti noti e non per capacità loro. E’ facile dire le cose che dice Aru.
Il problema vero è che sono scontate e che partono da una cantonata colossale, non esiste una destra e una sinistra…ma che dici?
Un conto è che i partiti siano in crisi ma che destra e sinistra siano categorie obsolete…e, ne passa. Suggerisco di intervistare un giovane vero…
Cara Claudia sei fotogenica, sai parlare, come si dice oggi “buchi il video” e ne sei consapevole, se non fossi dell’IrS saresti il tipico prodotto di scuola berlusconiana. Hai detto un sacco di cose non vere consapevolmente, però devo darti atto che le hai dette meravigliosamente bene! Come puoi inondarci di tante parole per poi dire “per coerenza non ci candidiamo”! Assurdo!
i Villacidresi non si vendono per un pezzo di maialetto… non puoi pensare questo
hai ragione, molti si sono venduti solo per la promessa di un pezzo di mailetto, altri più furbi il maialetto se lo sono mangiati e poi hanno votato tutt’altro.. 🙂
complimenti finalmente si parla chiaro
Eh…però ci si altera parecchio, vedo. Proviamo a vederla un pò più estesa. Tutti sanno che certo consenso popolare, specie in concomitanza degli appuntamenti elettorali, viene abitualmente anche conquistato col pane e gli spettacoli, per più o meno dirla con un famoso detto latino. Lasciamo da parte l’orgoglio villacidrese e prendiamo atto di quello che succede effettivamente. Devo dire alla dott.ssa Aru che è stata subito smentita circa il non-senso della distinzione destra-sinistra che oggi si identifica con la triste imperante distinzione “berlusconiani-comunisti” [Triste perchè contraddistingue un’era (storicamente breve ma politicamente lunga) ed è stata determinata proprio da quel meccanismo del pane al popolo sotto varie forme]. Ha visto? E’ già stata classificata come una quasi berlusconiana…
Aggiungo che ogni processo serio, quindi anche quello di crescita politica delle persone, dovrebbe richiedere tempo ed attenzione. Una cosa sono i Movimenti e le Associazioni, altra i Partiti. Ognuno stabilisce poi cosa vuol fare. Buongiorno.
claudia sta a berlusconi, come un nuraghe ad un magazzino…giusto per capirci!
è molto bello vedere che su villacidro.info la pluralità di voci e teste è garantita: grazie ragazzi per questa intervista!
mi piacerebbe ricordare alle persone che hanno sottolineato quanto sia ancora evidente la differenza fra destra e sinistra le liste elettorali villacidresi, negli anni: ci sono stati nomi e cognomi che hanno saltato sponda parecchie volte, chi per le provinciali, chi per le amministrative e lo sappiamo bene tutti.
i programmi elettorali, destra sinistra centro, hanno poche differenze sostanziali, se non – talvolta!- nella scelta del modulo comunicativo: dove una lista di destra parla di ‘impresa’, magari quella di sinistra dice ‘lavoro’, ecc.; ma a livello di realizzazione dei programmi elettorali, durante il mandato i gruppi politici sono stati abbastanza simili: poche iniziative concrete per valorizzare il territorio, per migliorare il rapporto fra cittadinanza e amministrazione del comune, pochissima attenzione nei confronti di agricoltura e allevamento (che dovrebbero essere il nostro punto di forza, la nostra ECCELLENZA!), quasi nessun progetto attivo per sport e cultura, scarsissima attenzione all’aggregazione come strumento di crescita sociale e civile e consapevolezza civica.
Claudia è genuina, giovane e forse non parla in politichese stretto, ma DI CERTO rappresenta quella larga fetta di giovani villacidresi disamorati dalla politica attiva, e arrabbiati per questo: giovani che con la loro testimonianza quotidiana e silenziosa lavorano per il bene di un paese che invece li estromette.
e sapete benissimo a cosa mi riferisco!
mi auguro che Claudia cambi idea, perché dopo anni di vita all’estero, sono tornata nella mia terra, nel mio paese, non per ritrovare un ‘Paese D’Ombre’, ma semmai per trapiantare quei ‘cedri’ che sono andati sparendo negli anni, per riportare alla luce tutta quella forza e quella passione che ci appartengono e non posso farlo se non partendo da un VOTO DI COSCIENZA e un percorso di cittadinanza attiva e felice.
ricordiamoci sempre che ci si deve divertire ad amministrare la cosa pubblica, il divertimento che viene dalla soddisfazione di FARE un buon lavoro, senza perdersi in chiacchiere.
Ciao Manuela, se puoi, contattaci tramite mail all’indirizzo: villacidro.info@gmail.com
Grazie
Premesso che senza la libertà di parola, di associarsi, di srivere, di confrontare le opinioni diverse, vivremo in un regime totalitario, prendo atto con piacere del dibattito che si sta sviluppando in merito alla nuova prospettiva politica che – spero auspicata da tanti giovani – dovrebbe garantire e migliorare il sistema democratico. Del passaggio, per via giudiziaria, dalla prima alla seconda Repubblica sono ancora molto scettico, tant’è che i mali della prima (ingovernabilità,corruzione, disoccupazione),si sono sommati a quelli della seconda (commistione tra politica e affari, plorificazione dei partiti, evasione fiscale, debito pubblico stratosferico.)Ciò denota che il trasformismo dei partiti ha lasciato sostanzialmente le cose come stavano e,l’ascesa al potere di Berlusconi con taglio liberale, si è rivelata un flop! Che fare? certo centrodestra e centrosinistra hanno dimostrato di essere conservatori: dopo essersi costruiti il sistema elettorale per essere eterni alternndosi al potere, si contendono io controllo di tv, giornali, banche e grandi enti, candidando i più servili al sistema. Abbiamo visto che per essere eletti basta essere nelle grazie del capo,avere molti soldi e il gioco è fatto. Un sistema perverso e vessatorio del buon senso, da cui prima se ne esce e meglio è. La Sardegna, che ha consumato sessant’anni di autonomia speciale sprecando risorse in lungo e in largo senza costrutto, assiste sconcertata al fallimento generale del sistema produttivo e alla disperazione dei senza lavoro. L’inettitudine è totale e l’asservimento della giunta al governo nazionale indigna anche gli sprovveduti. A Villacidro si è riusciti a interrompere il trentennale potere del centrosinistra, ma la lista civica di Fanni non è riuscita a marcare il cambiamento atteso. Che fare? Penso che sia necessario avere il coraggio di uscire dalla trappola in cui ci hanno cacciato i detentori del sistema di potere. Uscirne trasversalmente e favorire il ricambio generazionale della classe dirigente con i neolaureati che sanno esprimere il meglio delle loro conoscenze. L’importante è che si tutelino i valori della democrazia e della libertà. Il concetto tradizionale di destra e sinistra nel terzo millennio ha poco senso e lo scntro violento del conflitto tra le classi sociali rischierebbe di relegarci a colonia degli esclusi. L’onestà intellettuale e le capacità non si misurano dall’appartenenza agli schieramenti ideologici, ma da come si riesce a interpretare i reali bisogni di un popolo e dai comportamenti conseguenti.
1)Il trasformismo non è figlio della prima o seconda repubblica, ma dell’assurdità parassitica della politi Non si tratta di uomini\donne\giovani o di partiti\movimento, ma del sistema in sè. Il trasformismo nasce immediatemente copo l’unità d’Italia.
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20101103080642AAXS7QG
2)I neolaureati sono stati istruiti negli istituti del sistema dominante capitalistico, la loro forma mentis è quindi funzionale a questo sistema (fatte le debite eccezioni).
3)Il concetto di destra e sinistra può essere riveduto, ma sta di fatto che certi schieramenti hanno oggi più senso che mai.
4)La trasversalità politica e l’interclassismo (in una società pienamente classista come questa) sono nemici da combattere e non principi da abbracciare.
5)Domanda: Come e perchè l’indipendentismo può guarirci da questi mali?
voi dell’irs siete dei buffoni. Avete fatto il convegno proprio il giorno del 150° anniversario dell’unità d’ITALIA….Volete stare soli? andatevene in mezzo all’oceano pacifico….Qui a Villacidro non ci serve gente come claudia aru che parla per stereotipi e per giunta con il suo stile di vita si contraddice.Perchè te ne se andata a Bologna e poi all’estero se hai così tanto a cuore la nostra amata Sardegna e sdegni il resto d’Italia?Non ti resta che cantare…..
“milo”, modera i termini.
zapata,non ti va bene nulla! sei un tritattutto!sembri un anarchico in cerca di leggittimazione. Ammesso che il trasformismo abbia radici nel regno sabaudo cosa cambia alla sostanza del mio ragionamento? O sconfessi pure i risultati dei moti risorgimentali (tanto per stare sul tema dell’unità d’Italia), pensi che Giorgio Asproni combatteva i giudicati per fare il regno sardo, come un fesso qualunque? Secondo te, visto che i neolaureati sono il prodotto del becero sistema capitalistico, li facciamo migrare in altri Paesi? In quanto alla trasversalità dei disponibili al cambiamento, è sempre meglio che aspettare sulla sponda del fiume che passi il cadavere del capitalismo.L’opzione indipendentista, a mio modestissimo modo di vedere, mi pare sia, oggi, dopo il fallimento della specialità autonomistica, lo strumento per costruire il futuro dei sardi in piena dignità. Sicuramente lo stato non lo regalerà a Natale, ma se riesce quel trasversalismo, e i sardi si presentano uniti col progetto in mano, l’indipendenza può essere negoziata e raggiunta. Certo,con tanti sacrifici, ovviamente con il protagonismo dei giovani, dei produttori locali e dei lavoratori.Senza fare prigionieri.
Credo di essere realista e non pessimista. Io dico che o si cambia il sistema sociale ed economico oppure ogni ipotesi di cambiamento è pura utopia. Il trasformismo, essendo trasversale ad ogni epoca storica, è la dimostrazione dell’assurdità della politica parlamentare. Angelo dice che ha fiducia nella gente, come se la gente fosse effettivamente libera di scegliere il proprio destino e come se i pensieri della gente fossero veramente pensieri liberi. In alccuni casi può esser così, ci sono persone che sono più libere di altre e ci sono persone che effettivamente sono in grado di autodeterminarsi. Si tratta però di minoranze. Il discorso volontaristico ha significato solo per pochi…I laureati vengono educati a pensare in un certo modo e non in altro. Questo modo di pensare è funzionale a qualcosa di ben specifico, cioè il mantenimento dello status quo. L’indipendentismo non porta a niente, se lo si poggia sul trasversalismo e sull’interclassismo, proprio ora che più che mai il mondo è drammaticamente diviso in classi (anche qui si tratta forse di ridefinire il concetto di classe, ma le classi ci sono). Mi sento più vicino a uno sfruttato ed emarginato del Nepal o del Burundi o della Terra de Fuoco piuttosto che a uno sfruttatore sardo. Non si tratta quindi di dividere il mondo in italiani, sardi, francesi, tedeschi, ecc. ma di abbattere le divisioni tra i popoli e di unire gli sfruttati e gli emarginati del mondo. Il patriottismo è elemento di divsione. La storia ci dice che non è utopia pensare una società diversa, giacchè la guerra, il nazionalismo, la violenza, la discriminazione, ecc. (tutti sottoprodotti del patriarcato) sono fatti che nella storia dell’uomo sono apparsi solo in un periodo relativamente recente e quindi non sono fattori di cui non si possa fare a meno.
Sei Fantaghirò……..hai scoperto l’acqua calda brava.
Non credo che Destra e Sinistra siano obsolete, sono la Destra e la Sinistra italiane ad esserlo e inoltre sono anche inutili non solo per Villacidro ma per la Sardegna tutta. Essendo italiane infatti fanno gli interessi degli italiani e dell’italia, che per il 90% sono tutto il contrario degli interessi dei Sardi. Gramsci stesso parlando di Sardegna (che distingueva dall’italia) diceva che qui la lotta sociale doveva per forza andare di pari passo con quella di emancipazione e di libearazione Nazionale e che il ruolo del Partito Comunista in italia l’avrebbe dovuto prendere il Psd’Az. Che poi il Sardismo abbia preso tutt’altra strada è un altro paio di maniche, ma guarda caso nella nostra Isola i ricchi e chi sta bene sono di solito fierissimi di essere italiani…. Forse un suggerimento per chi sta male e non riesce ad arrivare alla fine del mese con stipendio o cassa integrazione a intraprendere una nuova forma di lotta, quella per l’Indipendenza, assieme a un Sindacato Sardo e a dei partiti che seguano esclusivamente gli interessi dei lavoratori Sardi. Cosa che quelli italiani non fanno e non hanno mai fatto (a Berlinguer della Sardegna non glien’è mai fregato nulla).
@Marieddu: appunto, di lotta sociale Gramsci parla, invece IRS è interclassista e trasversale rispetto agli orientamenti politici. Il sindacato poi non deve distinguere sulla base della nazionalità e deve (dovrebbe) fare gli interessi dei lavoratori e defli sfrutatti.
quanta retorica e quanda strumentalizzazione vedo in certi commenti , dimostrazione che dal maialetto si arriva alla frutta. Il rispetto dei pastori poi…diciamo pure che certi politicanti dovrebbero avere piu’ rispetto per i pastori per quello che ne so io Claudia Aru era in prima fila durante le lotte al fianco dei pastori , in mezzo ai lacrimogeni in quelle tristi giornate, mentre chi si riempie tanto la bocca era a casa a farsi in overdose di quella scatuledda chiamata TV. Villacidresi scidaisindi!
Cara claudia erano anni che non sentivo tanto vibrare e tanda chiarezza nell’amore della propria patria,,,grazie mi fai ben sperare,,,
@Claudia mi complimento per l’intervista e ti chiedo:Ma perchè non possiamo usare quel bellissimo Lago che sta li a sussurrare ed invogliare….tutti coloro che passano nei suoi lati? Un po di mezzi ad energia cinetica (canoe) o solare/eolica per attraversalo e visitarlo non sarebbe male, speriamo che la nuova giunta faccia qualcosa di utile per il cittadino che ama la sua terra e l’aria aperta. Per L’indimpendenza penso che sia un argomento che non avrà futuro inquanto Italiani siamo e Italiani rimaniamo!!! Comunque Forza Paris!!!