Festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia

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Le assurde polemiche che hanno preceduto la festa Nazionale del 17 marzo se, da una parte, possono aver suscitato reazioni di difesa acritica, ancorata a un anacronistico e sterile nazionalismo, dall’altra, penso abbiano sortito il benefico effetto di suscitare una riflessione critica e un desiderio di approfondimento di un periodo storico fondamentale per l’Italia, il periodo nel quale la nostra patria vide nell’unificazione nazionale il coronamento delle aspirazioni alla libertà e all’indipendenza di tanta parte della popolazione.

E’ certamente questo lo spirito che ha animato tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione e alla realizzazione degli eventi coi quali, nel nostro Comune, si è voluto dare risalto  all’importantissimo anniversario che stiamo celebrando in questi giorni, ed è questo il messaggio che si è voluto trasmettere ai tanti Villacidresi che il 16 marzo, nella “Notte del Tricolore”, hanno gremito la palestra della via Stazione, e il 17 marzo, per la manifestazione “Buon Compleanno Italia”, hanno riempito le sale del Mulino Cadoni e che aspettiamo ancora, numerosi, per un’altra iniziativa culturale, sabato 19 marzo in Casa Dessì.

Celebrare questa ricorrenza ha significato per me e per tutti coloro che si sono impegnati nella sua organizzazione un dovere civile oltre che culturale, perché “l’identità, la consapevolezza storica, l’orgoglio nazionale di un Paese traggono forza dalla coltivazione e valorizzazione di fatti, di figure, di simboli, in cui il popolo, in cui i cittadini possano riconoscersi traendone motivi di fierezza e di fiducia” (G. Napolitano). A ognuno di noi quei fatti, quelle figure, quei simboli affidano la missione di far fruttare l’eredità della parte più nobile e vitale della nostra storia, della nostra patria, e di assolvere al meglio al nostro dovere di cittadini italiani in qualsiasi ambito della società operiamo, perché la realizzazione dell’ideale di un’Italia unita – pur nelle sue tante diversità-, giusta, responsabile, civile, solidale, dipende da quanto sappiamo esserlo noi.

Ringrazio i Dirigenti scolastici, i Docenti e gli Studenti, piccoli e grandi, di tutte le scuole villacidresi, la Fondazione Dessì, la Scuola Civica di Musica, la Banda Musicale “S. Cecilia” e il Coro Polifonico “Città di Villacidro”, le associazioni culturali Paesedombre ed Educanimarte che hanno animato e reso piacevolmente e festosamente istruttivi questi momenti di celebrazione; ringrazio anche i tanti esercenti che hanno aderito, con creatività, all’invito dell’Amministrazione di addobbare le vetrine dei loro locali; ringrazio tutti i miei concittadini che hanno esposto il Tricolore nei balconi delle loro case. Con tutti loro condivido la fierezza e l’orgoglio di essere italiana .

Giannina Orrù

Villacidro.info – 19 marzo 2011

17 COMMENTI

  1. Quanta inutile retorica. Ai bambini bisognerebbe parlare dei migliaia dei morti di Gaeta, cannoneggiata per mesi dall’esercito savoiardo. Bisognerebbe dir loro che ai meridionali fu promessa la terra e che non solo non gli fu data, ma addirittura chi protestava veniva messo a morte (vedi massacro di Bronte, in Sicilia). Bisognerebbe anche dire che il brigantaggio fu un fenomeno di opposizione alle conseguenze dell’unità d’Italia: mancata distribuzione delle terre, aggiunta di nuove tasse e servizio militare obbligatorio. Contro queste vessazioni il meridione si ribellò e il nuovo regno li represse con violenze. Se voi volete festeggiare fatelo, ma lasciate in pace in bambini, non fateli cantare: siam pronti alla morte!…Lasciateli in pace una buona volta, festeggiate voi ma lasciate in pace i bambini. Lasciateli in pace!

  2. bellissima iniziativa quella di coinvolgere tutti i plessi scolastici di villacidro il 16marzo l’unica nota stonata la palestra troppo piccola x contenere 500 bambini e ragazzi con familiari al seguito pericoloso x mancanza di norme di sicurezza io ero li con i miei bimbi uno di 4 e mezzo e 1 e mezzo nn ho visto niente stavo solo attenta che nn mi chiacciasero il piccolino . ci sono altri posti dove fare queste manifesrtazioni il campo sportivo o il palezzetto sono molto piu capienti . la manifestazione al mulino cadoni molto carina fatta su misura x i piccoli devo dire ke mio figlio si e divertito molto .(¥_¥)

    • Fai tutte le manifestazioni che vuoi ma lasciate in pace i bambini. Perchè li volete indottrinare?Oppure, perchè non raccontate la storia per intero, invece di raccontare storie mitologiche dell’italia costruita senza spargimento di sangue e senza sofferenze di innocenti. Bene iron, almeno su una cosa siamo d’accordo (e questa cosa non di poco conto). La patria è semplicemente il luogo dove uno nasce o dove vive o dove vuol vivere, non c’è nulla di male nell’amarla, (per i poeti dell’800 la patria era il paese dove nascevano e vivevano….ed avevavo ragione loro) ma è un fatto individuale e non c’entra nulla con il sangue, la storia (altrimenti perchè bisognerebeb esser fieri di essere italiani? per il fascismo, il berlusconismo, i massacri di bava beccaris del 1898? il colonialismo?) e tantomeno lo Stato. Il patriottismo è altra cosa, è un sentimento irragionevole ed è frutto dell’indottrinamento.

      Che cos’è mai il patriottismo, se non la vostra convinzione che un paese sia superiore a tutti gli altri, per il semplice fatto che ci siete nati voi? (George Bernard Shaw)

      Il patriottismo è l’ultimo rifugio delle canaglie. (Samuel Johnson)

    • mi dispiace dire che come al solito i nostri amministratori\ organizzatori di eventi hanno collezionato l ennesima penosa magra figura .alla signora giannina orru vorrei far presente, nel caso lei non si fosse accorta di niente, che la manifestazione era organizzata in modo a dire poco penoso. i nostri poveri bambini dopo essere stati spintonati da tutti, messi in mostra per il vostro piacere ma non per quello di noi genitori perche non siamo riusciti a vedere nulla, sono stati invitati dalla devo dire veramente gentile signora bruna frongia a sloggiare alla svelta e ad accomodarsi fuori dalla palestra. e noi poveri scemi che pensavamo che la manifestazione fosse per tutti .la prossima volta ci penserò due volte prima di partecipare ai vostri magnifici eventi cordialmente una mamma molto delusa

  3. Per metterla sarcasticamente ci sono anche altri motivi per essere fieri di essere italiani.
    Infatti siamo famosi anche per il terrorismo e le stragi di Stato, per l’enorme numero annuale di morti sul lavoro, per le mafie, per la corruzione diffusa, per i politici venduti, per le speculazioni sulle tragedie collettive, per i colossali sprechi di danaro pubblico in opere incompiute e nella gestione della Sanità pubblica e privata, per il collasso del nostro sistema ferroviario, per le perdite di tempo volontarie in campo energetico, per far scappare i giovani in gamba dalle nostre Università investendo sempre meno soldi nella scuola pubblica e nella ricerca.
    Continua…

    • Bisogna anche esser fieri delle leggi razziali, del “rispetto” dell’art. 11 della costituzione (L’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione..), della situazione carceraria, della disoccupazione giovanile al 30%, della Bossi-Fini, del precariato diffuso, di Marchionne che reintroduce la schiavitù, di Renzo Bossi, dei media italiani, di Lapo Elkann, dei Savoia, della retorica di Napolitano, delle barzellette di Berlusconi, del capo dei ROS condananto a 14 anni per droga, della morte di Aldrovandi, Sandri, Marcello Uva, Aldo Bianzino, Aldo Scarsella, Matrogiacomo, Giuseppe Casu, ecc. A questo punto passo la palla a Giannina Orrù, visto che è lei per prima ad aver scritto di essere è orgogliosa di essere italiana (ma poi è un merito o un demerito essere italiani? uno ci nasce un posto, di cosa ci si può vantare? boh…).

      • Delle Brigatte Rosse, dei no Global che distruggono Genova e Napoli. dei sindacati che spanciano privilegi per diritti fregando denaro ai lavoratori, dei fanatici ambientalisti che bloccano lo sviluppo del paese (No Tav etc etc) etc etc…

        • @ginettino: i NoTAV valsusini sono grandiosi, quindi sciacquati la bocca prima di nominarli. a Genova mi pare sia morto un ragazzo e poi a Bolzanetto e alla Diaz sono sucecsse cosettine di non poco conto. Sui sindacati siamo d’accordo, ma si tratta di una strategia del capitalismo: dividere i lavoratori, deviare il naturale corso storico del sindacalismo che nasce rivoluzionario poi diventa riformista e infine reazionario. Delle BR non conosciamo a fondo la storia, è certo che ci furono infiltrazioni..In ogni caso i fatti che hai citato non vengono esaltati dalle istituzioni o dai media e noi quello volevamo fare: smitizzare il mito di italiani brava gente.

          • Chiarisco il mio comemnto sul sindacalismo: la mia critica ai sindacati è una critica di sinistar e non reazionaria. Il sindacato più o meno nasce rivoluzionario, poi il suo corso viene deviato verso il riformismo e oggi verso il reazionarismo più o meno esplicito.

  4. Quanti progetti non si conoscono, quante balle ci raccontano. Vengono spacciati per apportatori di progresso dei progetti distruttivi e rischiosissimi per le persone e l’ambiente. Diciamo che ci sono delle opere che dovrebbero fare da specchio per le allodole ed il problema è che in effetti funzionano così. Io inviterei chi ancora non ha provato questa ebbrezza a fare un giretto sul tratto iniziale (diciamo i primi 100 Km) della Salerno-Reggio Calabria e poi vediamo come si spiega e che senso ha il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Sempre in tema di ebbrezza provate a prendere un treno “normale” in una qualunque regione del Sud. Altro che Tav. Ma c’è qualcuno che conosce l’Italia? Qualcuno che ha presente come è stata ridotta? Ogni volta che si alza la testa per dire che non è questa la strada si sollevano i cori del tipo “dagli ai bloccatori dello sviluppo”. Se ognuno di noi avesse un pò più di desiderio di apprendere dal mondo che lo circonda forse le cose sarebbero più chiare.

    • I NOTAV sono forse il movimento più bello degli ultimi anni, proprio per questo sono palesemente trascurati ed infamati dai politici e dai media. Hanno dimostrato che uniti si può vincere contro tutti e tutto. Stanno portando avanti una resistenza starordinaria, un’eroica difesa del territorio e della loro stessa vita.

  5. Alla signora mamma di Alessia vorrei rispondere solo dicendo che,per una volta tanto,non è stata responsabilità dell’amministrazione comunale l’organizzazione della serata! Sicuramente la mancanza di una struttura idonea a contenere tante persone e che allo stesso tempo avesse una acustica adeguata ha giocato un ruolo fondamentale! Forse dovremmo iniziare a lamentarci e a combattere per avere finalmente anche a Villacidro un vero e proprio TEATRO,per queste manifestazioni e tante altre che ne verrebbero!:)

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