Iniziative forti a sostegno dell’Ippodromo di Chilivani: questa è la richiesta del Partito Democratico di Ozieri, che ha mobilitato i suoi esponenti in consiglio regionale affinché portino avanti una battaglia che nel salvaguardare la struttura ozierese faccia anche l’interesse dell’intero comparto.
In gioco c’è il futuro di centinaia di lavoratori, e anche di più: c’è in ballo la sorte di operatori, allevatori e utenti del territorio e di tutta l’isola. I tagli dell’Unire sono, per il Pd, la rappresentazione dello scarso peso politico dell’assessore all’Agricoltura e dell’intera giunta regionale. E del fallimento piange soprattutto Chilivani, «che è stato fortemente penalizzato – lamenta il Pd – nonostante il suo ruolo centrale nell’ippica e nell’allenamento dei cavalli non solo isolani e i risultati positivi ottenuti incrementando pubblico e scommesse». Il tutto per favorire l’ippodromo di Villacidro, poiché secondo il Pd ozierese «quattro giornate sicuramente non serviranno a renderlo economicamente competitivo». Insomma, per il Pd cittadino i tagli imposti dall’Unire non fanno altro che «indebolire alcuni impianti senza risolvere i problemi degli altri, ma anzi mettendo le basi per il fallimento di tutti». Di questo tema si è parlato di recente in un incontro che ha riunito la segreteria del Pd alla presenza del sindaco di Ozieri Leonardo Ladu, del consigliere regionale Pd Luigi Lotto e del vice presidente della Società Ippodromo di Chilivani Srl Diego Satta. Nella riunione si è posto l’accento in particolare su un secondo grave risvolto delle decurtazioni alle corse che hanno colpito Chilivani. «Esse infatti – si legge nella nota del Pd – mortificano l’impegno profuso dall’amministrazione comunale di Ozieri che si è assunta l’onere di acquisire l’impianto, eseguire lavori di ristrutturazione, investire nel rilancio dell’ippodromo». E l’Unire invece di incentivare stanga: la Regione deve intervenire. (b.m.)
Villacidro.info – 6 marzo 2011 Fonte: La Nuova Sardegna
dalla padella alla brace…
Il PD e non solo, avrebbe dovuto contestare la nascita dell’ippodromo di Villacidro, non i tagli. Sono solo uno sperpero di soldi pubblici che non portano nessun bene alla collettività villacidrese e del Medio Campidano. Quelli che ci credono sono solo dei poveri illusi. Ha ragione l’UNIRE a tagliare le corse in Sardegna. L’ippodromo campidanese è nato solo per reperire voti, infatti a ogni tornata elettorale c’è stata un’inaugurazione, e vedremo forse la prima corsa alle prossime elezioni amministrative villacidresi. E come direbbe il famoso TOTO’ “E IO PAGO”
sarei propio curioso di sapere da chi e partita l idea del finanziamento per la costruzione di questo impianto. quando nn ci son soldi per gli altri impianti gia esistenti