Una folla commossa ha salutato per l’ultima volta le spoglie di Romina Vargiu.
Il funerale della madre villacidrese che ha perso la vita durante il parto, giovedì scorso nell’ospedale di San Gavino, si è svolto questo pomeriggio nella chiesa della Madonna del Rosario. Al momento dell’arrivo del feretro sono stati liberati in aria dei palloncini bianchi e rosa, in ricordo della giovane Romina, volata in cielo per dare corso ad una nuova vita. Hanno presenziato alla messa il sindaco Teresa Pani e una delegazione di Vigili urbani che hanno ostentato il vessillo comunale in segno di lutto.
La messa è stata presenziata dal parroco Franco Tuveri che ha aperto l’omelia in ricordo di Romina Vargiu esortando la comunità locale a stringersi in un unico abbraccio attorno alla famiglia della giovane madre scomparsa. La folla straziata ha occupato ogni angolo della chiesa e della piazza antistante. Dentro e fuori l’edificio sacro svettavano le immagini della giovane Romina vestita da sposa. Un pensiero di speranza è andato alla piccola Aurora, la figlia rimasta senza madre nel giorno della sua nascita, ancora ricoverata nella clinica pediatrica di Cagliari. I familiari di Romina hanno assistito con doloroso silenzio al rito cattolico, mentre il marito, Giovanni Schiavi, dimostrava grande forza d’animo sostenendo e confortando chiunque gli porgeva l’abbraccio. La bara è stata portata a spalla sino al cimitero comunale, sostenuta da amici e parenti che si sono alternati durante il percorso.
Ora si rimane in attesa dei risvolti delle indagini indette dai magistrati cagliaritani. La tesi della perizia medica sul corpo della giovane ha aperto nuovi scenari possibili su possibili responsabilità umane nel tragico decesso.
Villacidro.info – 24 maggio 2011
CANTO DELLA TRISTEZZA
Non resta che invocare il tuo nome, creatore della vita:
soffro, ma tu soltanto sei nostro amico!
Parliamo solo il tuo incantevole linguaggio,
diciamo il perché della mia tristezza:
Cerco la grazia dei tuoi fiori,
l’allegria dei tuoi canti, i tuoi tesori.
Dicono che in cielo vi sia gioia,
vita e letizia: lì risuona il tamburo,
il canto è incessante e con esso si dissolvono
il nostro pianto e la tristezza,
nella sua casa dimora la vita…
questo sanno i vostri cuori,
oh principi!
Pablo Neruda