Villacidro in lutto per la morte di Romina Vargiu

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La ragazza, 34 anni, è deceduta giovedì scorso intorno alle 20:30, nel letto della sala parto dell’ospedale Nostra signora di Bonaria, mentre dava alla luce la sua primogenita.

Salva la bambina che, a seguito di alcuni problemi respiratori transitori, è stata ricoverata presso l’istituto pediatrico cagliaritano. Nulla da fare invece per la giovane mamma, deceduta dopo meno di un ora di sofferenze, durante l’esecuzione del parto cesareo. Dolore e sconforto tra i familiari e tra i medici che hanno seguito l’intervento di routine, ma le cause del decesso sembrano essere tutt’altro che chiare. Per fare luce sull’accaduto sia la magistratura cagliaritana che una commissione interna alla struttura ospedaliera hanno aperto le indagini per capire se possa essere imputata qualche colpa all’errore umano. Questa tesi lascia nel dubbio i parenti della vittima che assicurano che la ragazza godeva di ottima salute sino a quando non l’hanno vista trasportare, priva di sensi, dalla sala travaglio alla sala parto della clinica sangavinese. A far tremare l’equipe medica sarebbe il sospetto che la ragazza fosse affetta da un distacco della placenta che le avrebbe procurato alcune perdite di sangue avvertite circa una settimana prima del ricovero in ospedale. La patologia non sarebbe stata riconosciuta dai medici ospedalieri che avrebbero rispedito a casa la ragazza senza effettuare le dovute analisi. Secondo atto della tragedia sarebbe stata una visita avvenuta lunedì scorso, in cui alla ragazza non sarebbe stata effettuata una ecografia che avrebbe potuto riconoscere il distacco di placenta. I medici insistono con la tesi della emorragia interna, come causa del decesso, facendo appello ad una casistica molto limitata di esperienze simili.

Due i medici iscritti nel registro degli indagati, Carlo Tommasi, primario del reparto di Ostetricia e Neonatologia, e Alessandro Biggio.   L’autopsia prevista per le prossime ore dovrebbe fare luci sui lati oscuri che contornano la vicenda. La Direzione generale e sanitaria della Asl 6, così come l’assessore regionale della Sanità Antonello Liori, hanno espresso la massima vicinanza e partecipazione ai familiari della vittima, garantendo che sulla tragedia verrà fatta piena luce.

Rimane certo, invece il dolore per la scomparsa prematura di una ragazza vitale e piena di aspettative che non ha potuto donare alla figlia neonata il dono più grande: l’amore materno.

Villacidro.info – 20 maggio 2011

73 COMMENTI

    • ….ho appreso la notizia….non ho parole. Non giudico ma voglio abbracciare la piccola Aurora per un futuro sereno nonostante la tragedia. la tua mamma ora e’ un angelo, ….cosi’ come e’ un angelo la mia bimba deceduta due anni fa a 35 giorni per una malattia rara . il tempo aiutera’….e cosi come Eleonora e’ sempre qui con me….anche Romina vegliera’ sempre su di voi. Ora il Signore mi ha dato un’ altra gioia….Francesco che ha 8 mesi (con il secondo cesareo). Proprio ieri l’ ho portato con me al rosario in convento portando voi nel cuore…..LILIANA SAN GAVINO

      • Mi pare di aver letto gli interventi di alcune signore che hanno subito il cesareo. Sarei curioso di sapere con quali argomenti è stata motivata questa scelta nei Loro confronti e con quale frequenza tale intervento si effettua in questa struttura.

  1. Chi ha sbagliato deve pagare!!!io ho vissuto una situazione simile per la mia primogenita.In quell’occasione sia io che mia figlia per negligenza loro,stavamo morendo.E’ assurdo che nel 2011 si trascurino certi aspetti in una donna gravida.Romina vegliera’ sulla sua bambina costantemente,affinche’ lei cresca anche senza l’amore di mamma.Riposa in pace tesoro

  2. Vorrei salutarti, ma mentri scrivo mi vien da piangere perche mi ricordo i tempi in cui il mio gruppo insieme al tuo, ogni sera si incontrava in via repubblica, fianco al parco, davanti a quell’albero ormai tagliato, che magari, fatemi credere, io immagino sia lassu e tu, dalle sue fronde sbirci x guardar verso la terra, cercando la splendida creatura che hai messo al mondo e provando a incrociare gli occhi di tuo marito!Mi spiace davvero tanto, Ciao!

  3. Troppe morti dentro quella squallida maccelleria, è vergognoso e assurdo morire in questo modo, a 34 anni poi… ma non scherziamo. Vogliamo parlare di tutte le persone che sistematicamente arrivano a S.Gavino per poi essere rispedite a Cagliari? Quando mori mia nonna ci dissero, andate a casa, non ha senso restare qui, sta benissimo, domani ve la rimandiamo a casa, e cosi fu, in bara.

    Quel posto va chiuso, non siamo in Africa, non si può morire di parto, non oggi, non in Italia.

  4. è assurdo ciò che è sucesso . è inacettabile. anch’io come luciana ho vissuto un esperienza simile . per negligenza del primario stavammo proprio per andare nell’aldila. devo sempre ringraziare un ostretica che si era presa la responsabilità di procedere. e non dobbiamo dimenticare francesca e luisella che come romina hanno lasciato un vuoto incolmabile dentro di noi. ciao romy da lassù veglia su aurora e su tutti i tuoi cari .

  5. Lasciamo stare. Non fatemi ricordare certe esperienze che la mia famiglia ha vissuto sulla propria pelle anni fa. Solo la voglia di vivere e la resistenza di certi pazienti piuttosto “coriacei” tante volte evitano il peggio.

  6. Avete tutti ragione sull’ospedale di san gavino,ma come ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro..in questo caso è la nostra cara romina che ci ha rimesso,perdendo la vita,e la piccola che dovra’ crescere solo con il padre..credetemi anche questa è vita,è un ciclo che purtroppo non si puo’ interrompere..io credo che un giorno rivedremo romina e tutti i nostri cari in cielo,e credo che solo allora ci renderemo conto quanto siamo piccoli in questo mondo che la maggior parte delle volte è ingiusto..Amica cara riposa in pace..Arrivederci!!

  7. Credo che sia sbagliato accusare i medici se non si conosce quel che è successo. E’ troppo facile sputare sentenze a prescindere, prima addirittura che si faccia l’autopsia. Purtroppo il rischio ZERO non ci sarà mai, nemmeno per la gravidanza. Si può morire anche per un’appendicite. E’ giusto accertarsi se ci sono state colpe, ma parlare di pene severe o altre cose del genere mi pare una scemenza. Ha ragione l’utente che si firma un amico: questa è la vita. Non necessariamente ci sono colpe.

    Pensiamo invece che al 99% nessuno muore di parto e che non tanti anni fa questa percentuale era molto più bassi.

    Bisognerebbe anche denunciare le difficoltà che incontrano i medici e gli infermieri con i sempre più frequenti tagli di personale e di risorse. Anzichè accusare gli uomini e le donne che lavorano negli ospedali, denunciamo le difficoltà che queste persone incontrano nel loro lavoro quotidiano.

    • La possibilità di morte in sala parto esiste, è una cosa tragica lo sò, ma non è sempre colpa dei medici, non prendiamo per oro colato quello che dicono i giornalisti, si sà.. loro vogliono far notizia, più costruiscono polemiche e più ci guadagnano.. Posso solo dire che a noi insegnano a considerare molto seriamente i possibili distacchi di placenta, un medico non si diverte a far morire le persone.
      Cmq la negligenza andrebbe punità in tutti i campi, non solo quello medico, anche i giudici che condannano innocenti andrebbero puniti, tutte le persone che con la loro negligenza arrecano danno a qualcuno…
      Le mie condoglianze alla famiglia

    • hai perfettamente ragione pero’ devi anche ammettere che molti medici (non tutti per fortuna)peccano un po’ di presunzione ritenendosi un po’ superiori e spesso trascurando dei sintomi che loro considerno trascurabili.
      Si fa poco uso della tecnologia e troppo spesso si visita ancora con la trombetta.
      Una ecografia fatta in tempo avrebbe forse potuto salvarle la vita.
      Si chiede condizioni di lavoro migliori per tutti ma anche medici e personale infermieristico piu’ preparato,meno preuntuoso,piu’ gentile e piu’ comprensivo con i pazienti.
      Si chiede anche piu’ igiene,troppo spesso gli ospedali sono troppo sporchi.
      C’è pero’da ringraziare che in Italia un minimo di assistenza viene garantita a tutti mentre in altri luoghi considerati molto civili non ti viene fornita se non con soldi sonanti e chi non li ha non viene curato perchè privo di assicurazione

    • Non voglio accusare nessuno rispetto alla tragedia che sta vivendo la famiglia di Romina, ma devo fare una critica alla categoria medica, ho notato che da alcuni anni una buona parte dei medici , si occupano di politica( vedi consiglieri regionali ,provinciali e assessori comunali),tutto ciò secondo me toglie del tempo prezioso alla loro professione, quel tempo che loro dovrebbero occupare all’aggiornamento professionale per migliorarsi e dare maggiore assistenza anche quando si presentano le urgenze importanti.Non dimentichiamoci che Villacidro negli ultimi dieci anni ha perso tre giovani donne,e questo mi fa pensare che è un ottimo reparto di ostetricia per i parti semplici ma non è in grado di gestire situazioni difficili e importanti.

  8. Le colpe ci sono eccome , troppa negligenza , troppi dettagli e malori trascurati dai medici . In questo caso non hanno dato importanza a delle perdite di sangue , impensabile al 9 mese di gravidanza!
    Non metto in dubbio che abbiano fatto di tutto per salvarla , ma perchè arrivare sempre a quegli estremi invece di fare un po più di attenzione prima?
    Vi auguro di non vivere mai situazioni simili da vicino !

    • La negligenza ci può pure essere ma bisogna rilevarla e non dire che c’è a prescindere da tutto. Non si possono accusare le persone senza prove. E se pure ci fosse negligenza bisogna vedere in quali condizioni i medici e gli infermieri sono costretti a lavorare. Se per esempio in un reparto ci dovrebbero essere due medici ma, per colpa dei tagli al sanità, ce n’è solo uno, allora è più facile incorrere in errori a causa della stanchezza. Si vuol sempre far credere che le colpe stanno alla base del sistema e mai ai vertici, invece bisogna guardare sempre in alto.

      Comunque, prima di accusare i emdici, aspettiamo almeno i risultati dell’autopsia.

      • Qui non si sta accusando nessuno, se non la assurda gestione di un presidio ospedaliero che non presidia un bel nulla. Non esiste che uno arriva in ospedale in ambulanza, magari dopo un incidente e non c’è il radiologo o bisogna aspettare che arrivi il chirurgo da un altra struttura. Un ospedale non è un generi alimentari, se non ci sono tutte le persone neccessarie al suo funzionamento in sicurezza va chiuso e quei medici destinati ad altre strutture.

        • Ma se non c’è il medico secondo te la colpa di chi è?Se sei sicuro che il medico stia giocando a golf a Is Molas, allora dovresti denunciarlo..temo però che se il medico non c’è è perchè proprio non c’è oppure perchè ha mille impegni e non può essere ovunque. Anzichè accanirsi contro il singolo medico bisognerebbe denucniare il taglio del personale che costringe molti medici e infermieri a farsi un c. così ( ). Il problema è che se un medico o un infermiere\a sbaglia per stanchezza può uccidere. La colpa però non sua.

          • Quell’ospedale è una vergogna, e ancuno parla di ampliarlo, quando non ci sono i soldi manco per pagare quelli che servirebbero. Io non ho dato la colpa a nessun medico, ho semplicemente deto che visto che non ci sono le risorse per tenere operativa una struttura come sangavino, la stessa struttura vada chiusa, dirottando in personale esistente in altri ospedali.

  9. Non è giusto ed è innaturale morire così!!! Pensare che non ha potuto vedere neanche un istante la sua meravigliosa creatura che per 9 mesi è sempre stata con lei, che ha immaginato e sognato in ogni momento di quel viaggio stupendo che è la gravidanza e che, il suo desiderio di conoscerla, abbracciarla, baciarla, coccolarla e crescere con lei non potrà essere realizzato perchè il destino è stato troppo crudele, è un pensiero troppo atroce e troppo doloroso che ci fa piangere perchè la mente umana non concepisce certe tragedie! Non sarebbe MAI dovuto succedere!!! Riposa in pace Romina. Un forte abbraccio alla bimba, in cui tu continuerai a vivere e al papà, che dovranno ora attingere ad una forza sovraumana per superare questa immane tragediae ma che per il tuo bene ce la faranno. Una madre triste

  10. eppure mi permetto di scagliare una lancia a favore del personale di san gavino…la maggior parte sono persone amorevoli e attente, l’ho constatato in prima persona… prima di gridare che sono dei mostri accertiamoci che sia realmente colpa loro…. dubito sul distacco di placenta di una settimana fa…. sarebbe morta dissanguata subito…. i giornali pur di vendere scrivono di tutto…. un abbraccio ad aurora e a tutti i familiari…. ciao giovane angelo….

    • Forse perche siamo all’interno di una crisi economima globale? Cosa è meglio avere 20 strutture che vivono di stenti o 10 che possono funzionare a pieno regime e in sicurezza. Ho amici e parenti che lavorano li dentro e tutti lamentano la stessa cosa, l’inadeguatezza del numero di personale rispetto alle reali neccessità di organico. E’ troppo semplicistico parlare di ampliare e migliorare infrastrutture senza avere una cognizione della reale situazione economica in cui viviamo. Sono bravi tutti a fare grandi progetti e disegni aveneristici di megastrutture, a tirare poi fuori i soldini per poterle realizzare e tenerle in esercizio però????

      • Come dicono anche gli spagnoli di Puerta del Sol la crisi non la dobbiamo pagare noi. La crisi l’hanno provocata loro e loro la devono pagare. Non possiamo accettare i tagli agli ospedali e alle scuole quando loro le banche e le multinazionali le finanziano…Ok, non dobbiamo uscire off-topic, ma se si tagliano gli ospedali non è perchè non ci sono soldi, ma perchè i soldi vengono indirizzati da latre parti. San gavino non deve chiudere, san gavino deve essere migliorato nelle sue strutture e infrastrutture.

        • i soldi ci saranno pure ma non sono in mano alla regione.
          Per fare quello che dici tu non basta una semplice manifestazione ormai il sistema è talmente complesso che non se ne cava un ragno dal buco e i modi per poterlo fare sono troppo rischiosi.
          Io sono del parere di Luca cosa te ne fai di una struttura che non funziona ma seve solo come caseggiato?

        • @Gilanico: Ringrazia che c’è ancora un po di persone che possono permettersi di pagarsi i ticket e le visite specialistiche in privato (visto che nel pubblico ormai le code si contano in mesi) Se tutta la collettività si ripiegasse sulla sanità pubblica gli ospedali sarebbero gia tutti chiusi

          • ringrazia pure che non ti devi pagare tutto da solo e di essere costretto a morire non perchè non ci sono medici ma perchè non puoi pagare quel medico che ti guarda mentre muori nell’indifferenza di tutti.
            Come ho gia’ detto prima l’Italia è l’unico paese che offre un minimo di assistenza sanitaria gratuita a tutti.

          • Non ti è chiaro che se la sanità pubblica non funziona perfettamente non è per caso, bensì perchè si vuole indirizzare il malato verso il privato. Già la trasformazione dell’USL in ASL fu un segnale della piega affaristica che stava prendendo anche la sanità italiana. E’ incredibile che dei cittadini chiedano lo smantellamento della sanità pubblica, come se fosse vantaggioso per la maggioranza. Credo che manchi la reale comprensione dei meccansimi afafristici che regolano la nostra scoietà

            Io ribadisco che San Gavino non deve assolutamente chiudere e anche che bisogna aspettare le indagini sulla morte di questa ragazza.
            Il parto è comunque sempre un rischio:

            medicinalive.com/le-eta-della-salute/maternita-e-puericultura/parto-in-italia-non-sempre-sicuro/

          • Gilanico, prenditi un libro e studia, noi viviamo di PIL, come il resto dell’ocidente, se per te questo è un concetto astruso e inaccettabile dovresti traslocarti in Africa almeno vivi in modo coerente con i tuoi pensieri.

      • Se il giorno in cui è nata mia figlia avessi perso un’ora per scendere in un ospedale a Cagliari io ora non starei a guardare la mia bellissima bimba che in questo momento guarda i cartoni in tv. Quel giorno nell’ospedale di San Gavino c’era quel medico che ora tutti accusano di negligenza.
        Talvolta il tempo impiegato per raggiungere un ospedale può fare la differenza.
        Per me, o meglio per mia figlia, l’ha fatta.
        L’ospedale deve restare dov’è. Certo tante cose sarebbero da cambiare.

        • Io credo che tutti noi vorremmo che ognuno potesse compiacersi di una tal fortuna, invece ci troviamo a constatare che qualche mamma la sua bambina non la ha potuta vedere per nemmeno un istante. Non è possibile che il momento più bello della vita possa trasformarsi in questo. Non stavano facendo un intervento a cuore aperto, stavano facendo un operazione di routine, che ha segnato in maniera indelebile la vita di troppe persone.

          • io non capisco perchè si continua a chiamare le operazioni,operazioni di routine.
            Tutte le operazioni hanno i loro rischi che non stanno solo nella capacita’ del medico ma nel funzionamento del nostro organismo.
            Non tutti sopportano le operazioni allo stesso modo e credo forse che l’errore sia proprio questo affrontare con troppa sicurezza sia da parte dei medici che da parte dei pazienti.
            Certo che dire che i medici sospettano un distacco di placenta mi fa pensare un poco.
            Scusate ma nessuno al momento del parto le ha fatto un’ecografia per vedere la situazione o per vedere la sofferenza fetale?
            Non ditemi che non hanno un ecografo o che non lo sanno usare.

          • Un taglio cesareo, per quanto sia un intervento di routine non è da intendersi privo di rischi. Come per tutti gli interventi i rischi ci sono. Certo io ho avuto fortuna e Romina no. Accettare la morte di un giovane è già abbastanza difficile, perdere la vita nel momento della massima espressione dell’altruismo umano è quasi impossibile da accettare.
            Comunque il mio appunto era solo per sottolineare l’importanza di avere un ospedale (pur con tutte le sue carenze) non troppo lontano da casa.

          • Quell’ospedale è in quelle condizioni per il semplicissimo motivo che l’utenza è inferiore ai costi di gestione della struttura stessa. Ma credete davvero che se ci fosse un utenza tale da giustificare un ospedale qualcuno non avrebbe già aperto una clinica privata?

            Intervento di routine significa che se ne fanno in continuazione. Quando nacque il mio primo nipote al nido (ospedale civile di Cagliari) c’erano 12 bambini di cui 9 nati per cesareo a 15 minuti l’uno dall’altro. Qui siamo ancora a livello di credenze popolari dove si pensa che i bambini debbano per forza uscire dal buco giusto, e chi in tal modo non li partorisce non sia donna.

            Provate per un istante a pensare a uno staff medico che deve restare in attesa del quando nasce con tutte le complicazioni che ne derivano. Ci vuol poco a capire che in realtà si tratta di parti programmati per rispettare una detterminata tabella di marcia, come è giusto che sia. Massimizzare il servizio e minimizzare il rischio

    • accade anche in altre parti la differenza è che in Italia se ne parla molto.
      Il fallimento è mondiale vedi la Grecia,vedi la Spagna vedi il Portogallo.
      In un certo senso Gialanico ha ragione ma purtroppo la situazione non si puo’ risolvere in breve tempo.
      La colpa è nostra che ci siamo fatti ingannare dall’effimero e dall’illusione del momento.

      • Infatti ha ragione in senso “ideale” ma la vita di tutti i giorni si basa sul reale che ne è ben distante. Vi basti pensare che a San Gavino giaciono macchinari inutilizzati perche nessuno degli addetti è in grado di farli funzionare.

        • Scena di vita vissuta. Vado a fare una lastra panoramica odontoiatrica alla ASL di Sanluri. Ore 8.30 mi chiedono se ho l’esenzione e al mio no mi fanno subito pagare 30 euro di ticket. Attendo tutta la mattina in una sala strapiena di gente perdendo un intera giornata lavorativa. Ore 13.30 Finalmente entro nella sala e l’operatore con tanto di manuale di istruzioni in mano del radiografo si appresta a farmi la lastra. Dopo piu di 10 minuti ad armeggiare con il macchinario riesce a farmi la fatidica foto. Esco fuori e vengo invitato a tornare dopo 2 giorni per ritirare lastra e referto.

          Sempre Sanluri, qualche mese dopo. Ore 10.30 ripeto lo stesso esame in uno studio privato, pago 36 euro alle ore 10.45 esco dallo studio con lastra e referto.

          A voi le conclusioni del caso.

          • nel resto dell’europa le radiografie le fanno i tecnici radiologi che frequentano una semplice scuola professionale.Il medico si limita a leggere la radiografia.
            Ai medici italiani si vuole dare troppe competenze senza che gli venga insegnato come affrontarle.
            Posso dire a loro discolpa che l’errore sta negli atenei e nell’organizzazione del lavoro un po’ confusionaria.

          • La conclusione è che c’era un novellino inesperto che avrebeb dovuto avere dei validi assistenti, invece questi mancavano e lui è stato costretto a farsi in 3 o quattro. la colpa non è del novellino, perchè tutti abbisognano di tempo per imparare e fa re esperienza, la colpa è del sistema che taglia il personale medico. Lo Stato risparmia sulla salute degli italiani. Le file nella sanità pubblica hanno la funzione di indirizzare le masse verso il settore privato. La colpa non è quindi degli uomini e delle donne che lavorano nel settore pubblico, la colpa è di chi sta a monte di questo settore, che gioca sulla salute degli italiani.

            Caro Luca, il fatto che il nostro sistema si fonda sul PIL non è una buona giustificazione per mantenere il vita certi sconci, altrimenti bisognerebbe tollerare anche la mafia, che si fonda sul pizzo e la spaccio di droga.

        • hai toccato un altro tasto ,i medici italiani dopo l’universita non fanno nessun corso di aggiornamento,si limitano a mettere in pratica solo quello che imparano all’universita’,cioe’ Tanta teoria ma niente pratica.

  11. La sanità pubblica o è veramente tale oppure c’è qualcosa che non torna. Se si devono sopportare attese di mesi per un esame specialistico, non vedo cosa ci sia di pubblico in un servizio come questo. Si è così resa necessaria la sanità privata, nella quale l’efficiente mentalità organizzata degli imprenditori sanitari può esplicarsi liberamente; ma ogni tanto abbiamo incidenti gravi anche nelle cliniche private.
    Allora, con tutto il rispetto per le opinioni altrui, le più diverse che possano essere state espresse: nessuno è immune da errori, ma qui non si tratta di rispondere alle domande di un qualunque presentatore di quiz televisivi. In un ospedale, in ballo abbiamo la vita delle persone, quindi o si possono fare le cose seriamente oppure non si fanno affatto. Se non ci sono le condizioni per farle, chi opera in una data struttura potrebbe chiaramente denunciare la situazione ed usare tutti gli strumenti che i lavoratori usano per far conoscere le proprie ragioni.
    Altrimenti si può anche cogliere una certa contraddizione, ad esempio, nella tendenza a consigliare operazioni ai pazienti (che, infatti, non raramente rifiutano) anche quando non sono proprio necessarie.
    Poi, che il mondo (a parte) della medicina sia piuttosto chiuso e tronfio di certezze e sicumera è ancora un altro discorso. E per fortuna lo riconoscono alcuni stessi (pochi) medici.
    Io non me la sentirei di andare dai famigliari di tutte queste persone che non ci sono più a raccontare che “questa è la vita”…

    • No, non bisogna dir loro che così è la vita, bisogna indagare ed appurare eventuali errori umani. Se ci sono erroi umani bisogna appurare quali sono le cause di questi errori: stanchezza? incompetenza?

      Non me la sento di sparare sui medici. Sparo invece, metaforicamente parlando, sugli uomini che stanno al vertice della sanità pubblica, che fanno i tagli speculando sulla vita e la salute dei cittadini.

      • E’ ovvio che vanno determinate le cause di questa specifica disgrazia come di altre ma, buon Ret, quello che voglio dire è che si tende a deresponsabilizzare la classe medica, come se fosse infallibile. Ripeto: se ci sono problemi specifici in una data struttura, che vengano chiaramente alla luce in maniera pubblica, anche in questa occasione; altrimenti di cosa parliamo?
        Perchè gli operai si espongono e gli operatori sanitari no?
        Le cose sono due: o si ha paura di esporsi denunciando apertamente delle carenze rilevate oppure si vuole che le cose continuino in questo modo. In ambo i casi sarebbe utile capire come mai.
        A parte il fatto che potrà essere capitato a più di uno di noi di assistere a scene che nulla hanno a che vedere con la carenza di personale o con la stanchezza, ma, al massimo, con la supponenza ed affini.

        • Io credo che si tenda addirittura a colpevolizzare eccessivamente medici e infermieri, di modo che si distolgano le attenzioni dai reali problemi della snaità, che stanno sempre a monte. Se un dottore fa da solo il lavoro che dovrebbero fare due è più suscetibile alla stanchezza e quindi all’errore. Se ci costringono a file lunghe non è perchè geneticamente il settore pubblico è inferiore a quello privato ma perchè c’è una precisa strategia: deviare i malati verso il settore privato.

          L’indagine è giusta, ma non per arrestare i dottori bensì per stabilire eventuali errori ed evitare che questi non si ripetano. L’indagine deve rimanere interna all’ospedale secondo me. Se si appura che non c’è stata negligenza allora non si può che accettare la vita per quello che è.

          • Sappiamo bene dei tagli ma mi sembra che si ruoti sempre attorno allo stesso punto; gli affari si fanno nel privato: scuola, sanità…, non nel pubblico (almeno, di solito), questo è piuttosto ovvio.
            In riferimento alla struttura di cui si parla: se l’indagine dovesse rimanere interna all’ospedale mi sa che si potrebbe pensare al fatto che ci sia necessità di nascondere più di qualcosa. Non è ragionevole colpevolizzare genericamente il personale sanitario ma neanche fare di medici ed infermieri in modo sistematico delle vittime (sarebbe proprio il colmo). Se ci riferiamo a questo come ad altri casi specifici più ragionevole potrebbe essere attendere l’esito delle indagini.

          • no,gialanico qui c’è un sospetto caso penale in una struttura pubblica come si puo’ pensare che venga risolto all’interno dell’ospedale.Allora i pazienti non contano niente?
            Sono d’accordo quando parli dei tagli di personale pero’ questo non include negligenza da parte del personale sanitario.
            I medici nel caso abbiano dei problemi dovrebbero parlare con i pazienti e insieme cercare una via strategica affinche’ il problema venga risolto.
            Si dovrebbe lottare uniti.

    • giusto.
      Noi italiani andiamo avanti a forza di principi,per cui anche chi è ricco o benestante sfrutta la sanita’ pubblica.
      Ci si dovrebbe vergognare un poco perchè cosi’ facendo si impedisce ai poveri di potersi curare.
      Non abbiamo nessun senso sociale non siamo neanche degni di essere chiamati FRATELLI D’ITALIA

      • La cosa assurda è che nonostante chi non è esente paghi il servizio per chi ha l’esenzione è comunque mediocre o semi-inesistente. Arrivati a sto punto lo stato dovrebbe pagare a prescindere lasciando libero il cittadino di scegliere a quale struttura medica affidare le proprie cure.

  12. al mio secondo cesario a san gavino ci stavo per rimettere la vita,stavo malissimo, nessuno mi diceva cosa mi stava succedendo..non lo hanno scritto neanche nella cartella clinica che poi ho richiesto…solo dopo essermi rivolta ad un altra struttura sanitaria ho capito di aver avuto un principio di embolia,ancora oggi non riesco a credere di essere ancora viva…non solo non mi veniva detto cosa mi stava succedendo, ma nn potevo neanche lamentarmi per nn essere maltrattata dal personale!!! per nn parlare di tutti i bambini che nn sono riusciti a nascere in quell ospedale, l ultimo a febbraio, una ragazza che è riuscita a portare a termine la gravidanza senza nessun problema è andata a partorire, gli hanno detto (nonostante il termine fosse scaduto)che la macchina nn segnava le contrazioni, quindi hanno aspettato e quella povera creatura è morta!!spero per la memoria di romina che l inchiesta vada fino in fondo,chi ha sbagliato paghi……

    • Purtroppo anche io mi sono trovata molto male in quel reparto, mi hanno lasciato 15 ore in travaglio e poi mi hanno fatto il cesareo d’urgenza! L’ostetrica che mi ha seguito è stata pessima, da prendere a schiaffi se ne avessi avuto la forza!

  13. sono sarda ma purtroppo vivo lontana dalla mia terra.ho letto la tristissima storia di questa bellissima mamma e senza averla mai né vista né conosciuta ho pianto…ho pianto x lei,per la sua bambina ke dovrà affrontare il mondo e le sue cattiverie da subito,per il marito ke nel vivere la gioia della nascita della figlia viene investito da un dolore atroce..stanotte e tutte le notti Aurora avrà un angelo speciale ke le farà fare sogni sereni e lì dove la realtà e la fantasia si uniscono sarà cullata dalle braccia amorevoli della sua splendida mamma.

  14. morire d parto nel 2011 lascia sconcertati;non è accettabile..Non condanniamo senza sapere ma io non posso non dire che la preparazione di tanti medici è basata sulla teoria più che sulla pratica.Formiamo di più e con oculatezza i tecnici che ci accompagnano dalla vita alla morte e nei momenti drammatici in cui la nostra salute è traballante.
    un pensiero di vicinanza alla famiglia tutta

    • Non si possono usare queste occasioni per fare questo tipo di considerazioni.
      Certamente dispiace la morte di una mamma così giovane e bisogna stare vicini alla famiglia che sicuramente soffre, ma non dimentichiamo anche chi con la propria professionalità si accolla certe responsabilità . In questo momento soffrono anche loro per quello che è successo! E’ troppo facile giudicare senza conoscere la realtà dei fatti!!!!!!!!!

  15. Purtroppo di parto si muore nel 2011 e si morira’ fra un secolo.Non dimentichiamoci che non siamo macchine e mai potra’ essere eliminato il rischio anche se minimo che accompagna quest’evento.Riguardo a questo caso non credo che si tratti d’inesperienza,trent’anni d’attivita’ professionale credo che bastino,aspettiamo le conclusioni senza colpevolizzare i medici,se ci sono state negligenze dovranno essere accertate e punite,ma fino ad allora smettiamola di sbattre il mostro in prima pagina coma ormai fanno certi pseudogiornalisti.

  16. Anche l’anatomia umana è diventata un’opinione: si deve partorire come la scienza medica decide, non come natura vorrebbe. Ogni intervento presenta una certa dose di rischio, per quanto frequentemente lo si esegua.
    Come mai, nelle strutture sanitarie, sono quasi scomparsi/e gli/le ostetrici/che?

  17. Ciao mi chiamo Alex ho 33 anni e una moglie e un figlio di 2 anni,due anni fa il 21 Maggio,mia moglie aveva rotto le acque,siamo andati in ospedale la mattina e l’anno rimandata a casa,siamo andati al pomeriggio e di nuovo mandata a casa,la terza volta la sera ho detto che non sarei tornato indietro una terza volta…cosi l’anno ricoverata,mia moglie era piena d dolori stava male,quando l’ho accompagnata nella stanza le dissi che sarei sceso in macchina a prendere le sue cose,e poi non mi hanno fatto piu salire,lasciandomi separato da lei dalle 19,00 di sera fino alle 5 del mattino maledetti,poi l’anno portata in una sala di sotto e mi hanno chiamato,sono stato vicino a lei,tutta la mattina e le spiegai perché non c’ero durante la notte..una infermiera doriva sulla scrivania,e la dottoressa e medici in un’altra stanza gusrdando la tele,e noi per 26 ore li a soffrire insieme,dopo ben 26 ore decisero di fare un cesareo…giuro che dal primo momento che entrai in ospedale non solo mi hanno messo in una stanza con la sicurezza dell’ospedale che quasi li scanno a tutti,ma hanno pure chiamato la polizia…mio figlio quando ra nato era freddo come un ghiacciolo,perche gia non spingeva piu…ma vi dico una cosa mai piu ospedali mai piu a che fare con i medici mai piu di tutto questo…All’uscire dall’ospedale abbiamo parlato con la direttrice dell’ospedale e le mostrai le foto e i vieo dei suoi dipendenti che dormivano e guardavano la tele e mi chiese di cancellare il video quasi supplicandomelo decidemmo di perdonarli ma vi assicuro che li avrei uccisi a tuttI!Gente attenzone agli ospedali attenzioni ai medici infermieri tutto cio e uno schifo assurdo dove andremo a finire?

  18. Ciao Romina…..non so veramente spiegarti come mi sento da quando ho sentito cosa ti e’ accaduto….sono mamma di 2 figli e non credevo potessero ancora accadere delle disgrazie del genere…..il giorno piu’ ballo che diventa tragedia…..anche se non ti conoscevo….ti mando un abbraccio sincero e voglio dire a tuo marito di essere forte perche’ gli e’ stato affidato un duro compito e la piccola Aurora lo aiutera’ a superare questa grande prova di vita…….ciao bella!!

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