Keller, tutta una farsa

27

In attesa del “Si” da parte della commissione europea al finanziamento del rilancio Keller, scoppia la rabbia di un intero territorio per la risoluzione di una vertenza che, inspiegabilmente, tarda ad arrivare.

Si sono incontrati presso l’aula congressi del consorzio industriale ieri mattina a dichiarare guerra al governo, alla comunità europea e alla Giunta Cappellacci. Protagonisti del piano di rivolta la Provincia del Medio Campidano, i Sindacati, i sindaci dei paesi vicini e i lavoratori in cassa integrazione. Tutti animati dalla stessa rabbia per l’ennesimo tentennamento delle parti coinvolte nel recupero della fabbrica di rotabili villacidrese. E’ oramai una guerra tra poveri, che porta le parti in causa convenute a lanciare strali che colpiscono alla cieca tutti. Proprio ieri si attendeva il responso della commissione europea, un’altra volta disatteso, che avrebbe allargato il cordone dei finanziamenti predisposti dal MISE. Il significato dell’assemblea ha prescisso l’eventuale arrivo di notizie positive da Bruxelles. “In tutti questi mesi di attesa – ha detto il sindacalista della CGIL Efisio Lasio – ci è stato imposto, a noi e ai lavoratori, di tacere e di non disturbare il lavoro dei politici e dei banchieri, e noi ci siamo cascati”. Il risultato, a parere della platea è stata una politica ostruzionistica, da parte dello Stato, nei confronti della Keller prima, e della Sardegna intera poi.

“Il tutto – precisa il consigliere provinciale Massimo Sanna – subdolamente avallato dalla Giunta Cappellacci”. Il riferimento esplicito è quello dell’estromissione della Keller da alcuni appalti indetti dalla Statalissima Trenitalia. Il quadro si completa con l’annoso problema dello smantellamento della tratta commerciale tra Golfo Aranci e Civitavecchia da parte di FS, pur con la promessa di garantire un collegamento “a chiamata”, praticamente mai rispettato e definito “un insulto alla continuità territoriale come diritto inalienabile del popolo sardo”. “Che il Governo centrale faccia il doppio gioco si evince dalla politica attuata dal Ministero della Sviluppo economico – dice Marco Angioni della CISL – il primo a dare il via libera al piano di ristrutturazione finanziaria della Keller”. In questo contesto gli operai, da 2 anni in una cassa integrazione che risulta agli sgoccioli, si trovano ormai spaesati e senza certezze.

“Quando siamo stati allontanati dalla fabbrica – dice Antonio Muscas –  Le linee produttive erano cariche di lavoro. Se non era vantaggioso in passato costruire carrozze ferroviarie come può esserlo diventato ora?”. Il triste presagio di una possibile disfatta arriva dagli echi del passato. “L’attuale calvario della Keller – dice il consigliere comunale villacidrese Gessica Pittau – è iniziato anni fa, quando le fu revocato un finanziamento ritenuto illecito. Quella della Keller quindi non è una pratica nuova per la Commissione Europea, ma occorre anche rimarcare un’ambigua ulteriore sfaccettatura di tutta questa scena: l’assenza della dirigenza Keller in questa assemblea”.

Villacidro.info – 21 giugno 2011

27 COMMENTI

  1. Incredibile, perdete tempo a discuttere per settimane su fascismo, destra, sinistra, comunismo, droga… Qui parliamo di oltre 350 buste paga a rischio e nessuno mette una parola. La poverta dei sentimenti regna sovrana e la voglia di farsi i cavoli degli altri e troppo forte per occuparsi di temi così importanti.

    • Hai ragione, però guarda che non si capisce mica quello che sta succedendo se non si allarga il discorso ai massimi sistemi. Quello che capita alla Keller capita un pò ovunque, in Sardegna e in Italia. L’unica cosa che posso augurarmi è che i sindacati si decidano a fare i sindacati e che inizia una strenua difesa dei posti di lavoro.

  2. E’ una VERGOGNA, i politici regionali, lecca culo di berlusconi, ci hanno utilizzato come merce di scambio per i loro “SPORCHI” interessi all’interno della nostra regione, penalizzando non solo uno stabilimento all’avanguardia come la Keller ma un intero territorio come il medio campidano. Far fuori la Keller dallo scenario nazionale è un progetto che va avanti da parecchi anni, ma anche stavolta non ci RIUSCIRANNO. Credo sia arrivato il momento di prendere a calci in culo tutta la giunta regionale, inchiodarli alle loro responsabilità e ricordarli che la SARDEGNA fa parte del resto d’Italia, NON SOLO QUANDO SI PAGANO LE TASSE, ma anche quando le persone e le merci devono uscire dalla regione.

    • Siamo un’isola e in questo contesto il nostro status non può che penalizzarci:niente materie prime che dobbiamo necessariamente importare e il mare di mezzo che ci “inflaziona” le esportazioni dei prodotti finiti!è normale che aziende locate nella penisola siano più concorrenziali e Trenitalia se n’è accorta da un pochino mi pare…

    • io farei un bello sciopero original o meglio un gesto paradossale , qualcosa che lasci un segno , che si faccia sentire … presentate tutti le dimmissioni …a questo punto bisogna fare veramente … spero che comunque in qualche modo la cosa si risolva nuovamente perchè ci sono in totale 400 famiglie , non siete pochi , con il padrone 401 ciao ciao in bocca al lupo keller…

  3. Come volevasi dimostrare,ho sempre ritenuto che la “questione keller” fosse solo una farsa!Mi spiace per i lavoratori, ma penso che indipendentemente dal governo che ci sta dietro,questa sia un’industria ormai morta e i fondi europei non risolveranno proprio un bel niente ma saranno solo un prolungarsi di una lenta agonia!Rifocilleranno dirigenti ed elemosineranno gli operai e poi saremo,anzi saranno punto e a capo!Non è la keller la strada per recuperare lavoro,non è l’industria il motore della nostra isola!Mi spiace solo per le famiglie coinvolte…mi spiace tanto!

      • e che prezzo pensi possa pagare??? ti risulta che qualcuno abbia mai pagato per questi fallimenti annunciati??ti risulta che (a parte Lele mora…)qualcuno abbia mai pagato per le bancarotte fraudolente?Per aver creato società fittizie solo per i contributi statali?E dimmi…i proprietari della MACAR….che fine hanno fatto???Non credo più nella giustizia in questi termini,siamo arrivati al punto tale in cui rimboccarsi le maniche e sbattersi per andare avanti sia l’unica certezza che abbiamo…..sono forse un pò pessimista in questo e come già sai,per me contare sui sindacati,non ha nessuna utilità…

          • Mi spiace ma probabilmente mi sono spiegato male, il mio riferimanto alle richieste dei lavoratori era al passato (e neanche tanto prossimo), mentre tu parli al presente, quindi ci deve essere stata incomprenssione. Per quanto riguarda la FIAT ho già detto, basta chiuderla. Per quanto riguarda la Grecia non preoccuparti che ne pagheremmo tutti le conseguenze come è successo nei casi simili. Non è giusto che paghino i lavoratori ma essendo l’anello più debole le conseguenze delle scelte sbagliate ovviamente ricadranno anche su di loro. Ma potrei farti un parallello come mai quando lo Stato necessita di ulteriori entrate guarda caso queste si trovano sempre aumentando la pressione fiscale su quegli “evasori” degli imprenditori.

        • Bisogna restaurare l’odio di classe. Perché loro ci odiano, dobbiamo ricambiare. Loro sono i capitalisti, noi siamo i proletari del mondo d’oggi: non più gli operai di Marx o i contadini di Mao, ma “tutti coloro che lavorano per un capitalista, chi in qualche modo sta dove c’è un capitalista che sfrutta il suo lavoro”. A me sta a cuore un punto. Vedo che oggi si rinuncia a parlare di proletariato. Credo invece che non c’è nulla da vergognarsi a riproporre la questione.
          E’ il segreto di pulcinella: il proletariato esiste. E’ un male che la coscienza di classe sia lasciata alla destra mentre la sinistra via via si sproletarizza. Bisogna invece restaurare l’odio di classe, perché loro ci odiano e noi dobbiamo ricambiare. Loro fanno la lotta di classe, perché chi lavora non deve farla proprio in una fase in cui la merce dell’uomo è la più deprezzata e svenduta in assoluto? Recuperare la coscienza di una classe del proletariato di oggi, è essenziale. E importante riaffermare l’esistenza del proletariato. Oggi i proletari sono pure gli ingegneri, i laureati, i lavoratori precari, i pensionati. Poi c’è il sottoproletariato, che ha problemi di sopravvivenza e al quale la destra propone con successo un libro dei sogni

          Edoardo Sanguineti, Genova, gennaio 2007

          • Non conosco Edoardo Sanguineti e le sue opere, posso solo commentare questo stralcio (spero estrapolato da un discorso più ampio)che non condivido nel modo più categorico. Cosa vuol dire “odio di classe” ma siamo fuori di testa. Per aver proposto questo riferimento il primo sole estivo deve averti dato alla testa. Io sono un “piccolissimo” imprenditore, rientro anch’io nella classe da odiare?. Non odio i miei dipendenti e ti dirò di più questi svolgono un ruolo importante per poter svolgere il mio lavoro (come lo svolgo io per poter dare loro un lavoro). Si collabora per riuscire tutti ad arrivare a fine mese con uno stipendio che ci permetta di vivere. Comunque generalizzando starei lontano da qualunque forma di odio così strumentalizzato mi sembra quasi un discorso da fondamentalista. Sicuramente ci saranno molti “capitalisti” che sfruttano i lavoratori, ma non me la sento di dire che dall’altra parte ci sia la perfezione.

          • Sanguinetti non era un lacchè, forse è stato l’ultimo nostro intellettuale degno di questo nome. Lui dice che qualcuno sta odiando qualcun’altro e che questo qualcuno sta portando avanti una guerra di classe contro questo qualcun’altro. E’ vero oppure no?In Grecia chi è paga la crisi?Marchionne cosa vorrebbe fare degli operia della FIAT? Se qualcuno ti fa la guerra, cosa biosgna fare? Ognuno pensi quel che vuole, ma rifletta seriamente e non banalizzi un fatto che banale non è.

          • Come premesso nel commento precedente non conoscendo “Edoardo Sanguineti e le sue opere, posso solo commentare questo stralcio” e infatti mi sono astenuto da esprimere giudizi su di lui. Vorrei inoltre evidenziare come non tutto ciò che dice o scrive chi viene definito “intellettuale” debba essere condiviso a prescindere e preso come oro colato in quanto è pur sempre un essere umano fallibile e non onnisciente.
            Ritengo che quella che tu definisci lotta di classe non esista perché i capitalisti in quanto tali ragionano solo in termini economici, cioè valutano l’economicità o meno di un’attività economica. Da ciò discende che spesso vengono prese decisioni impopolari e non giuste per permettere a delle attività che andrebbero chiuse di sopravvivere per tutelare quelle classi, vedi lavoratori, che spesso sono quelle che poi ci rimettono. Una soluzione c’è chiudiamole, chiudiamo al FIAT, basta contributi pubblici, cassa integrazione ed ogni altra agevolazione che permetta ad attività non proficue di andare avanti. L’alternativa è una ristrutturazione aziendale che ovviamente andrà a ledere i diritti dei lavoratori. Ciò premesso vorrei sapere se negli anni i lavoratori abilmente rappresentati dai sindacati non abbiano “esagerato” con le loro richieste portando alcune iniziative economiche al fallimento e se l’eccesso di assenteismo non abbia contribuito al medesimo risultato. Trovo il tuo discorso più calzante quando si parla di speculazione finanziaria, ma in questo caso abbiamo ben pochi lavoratori da tutelare. Detto tutto ciò non voglio banalizzare nessuna discussione, posso condividere alcuni tratti del tuo ragionamento ma allontano ogni forma di oddio anche camuffandolo con pseudo valide motivazioni. Sicuramente serve una maggiore ridistribuzione dei redditi ma in tal caso dovremmo dividerci in sempre più ricchi(sempre meno numericamente) e sempre più poveri(sempre i crescita numericamente). Saluti

          • Non c’è bisogno di aver letto tutto Sanguinetti per commentare il suo scritto. Tu dici che bisogna allontanare ogni pensiero d’odio che c’è in noi. Benissimo, io la penso come te e credo che pure Sanguinetti lo penserebbe. Il punto è un altro, cioè che, secondo sanguinetti, qui c’è qualcuno che sta portando avanti una guerra di classe. E’ vero o non è vero? Tu dici che non è vero, ma perchè l’FMI vuol far pagare ai greci la crisi economica che non hanno provocato loro?Perchè gli operai della FIAT devono pagare la crisi?

            Si pensi quel che si vuole ma il sistema capitalistico non può essere cosniderato l’unico sistema sociale possibile. La vita non può essere pensata solo in un modo ed il fatto che tu dici che i lavoratori pretendono troppo è emblematico (troppo???????). Il sistema capitalistico ha regole che sfuggono al controllo dei più. Molti imprenditori pensano di poterlo fare, ma si sbagliano di grosso. Ci stiamo allargando per colpa mia come al solito. Meglio chiudere qui.

          • Mi spiace ma probabilmente mi sono spiegato male, il mio riferimanto alle richieste dei lavoratori era al passato (e neanche tanto prossimo), mentre tu parli al presente, quindi ci deve essere stata incomprenssione. Per quanto riguarda la FIAT ho già detto, basta chiuderla. Per quanto riguarda la Grecia non preoccuparti che ne pagheremmo tutti le conseguenze come è successo nei casi simili. Non è giusto che paghino i lavoratori ma essendo l’anello più debole le conseguenze delle scelte sbagliate ovviamente ricadranno anche su di loro. Ma potrei farti un parallello come mai quando lo Stato necessita di ulteriori entrate guarda caso queste si trovano sempre aumentando la pressione fiscale su quegli “evasori” degli imprenditori.

    • Io non sono in grado di proporre alternative,sono una semplice cittadina che si affida sul lavoro delle proprie mani,ma scusa la franchezza,pensi davvero che la Keller possa portare,non dico richezza e sviluppo,ma almeno uno stipendio per gli operai??Ti rendi conto che sono miliardi di investimenti che andranno al macero??Ti rendi conto che tutte le industrie in Sardegna (a parte la SARAS che ha il posteriori ben coperto anche se a costo della salute di migliaia di persone!!)stanno andando a morire???Hai visto cosa è rimasto del “POLO INDUSTRIALE DI OTTANA”??? Hai visto Portovesme? e Portotorres???Pensi sia io disfattista??Trai le tue conclusioni!

    • E poi,scusa un pochino,perchè dovrei tacere???Forse perchè non sono un operaio della Keller non ho diritto di esprimere un opinione sulle condizioni socioeconomiche in cui versa la mia cittadina??Sai qual’è il problema mia cara Candy Candy???è proprio questo “tacere”e farci stare buoni e calmi (come hanno detto gli operai stessi!)che ci rovina,che ci fa rimanere regione di serie B,sfruttati dal primo imprenditore che arriva con un pò di soldi presi in prestito magari da banche straniere e che speculano sulla nostra terra,sulle nostre vite…altro che tacere,qui bisogna tirare su la testa e iniziare ad urlare!Non siamo in un cartone animato e di “caramelle” date per tenerci buoni siamo stanchi!!!

      • ma perchè parlano solo persone che della keller non sanno nulla? e poi non mi sembra che ci sia stato un gran movimento dei lavoratori . . .forse la cassa integrazione è un buon motivo anche se i sindacati hanno più volte sollecitato alle iniziative con scarsi risultati…ognuno si metta la mano sulla coscenza anche le mogli dei lavoratori che predicano bene erazzolano male

    • ma quale disfattismo è realismo vero e proprio e tefania non ha tutti i torti.
      Illudere come si sta facendo è molto piu’ distruttivo perchè impedsce alle persone di guardare in altre direzioni di valutare le proprie capacita’ e di avere una propria autostima.
      Quando è che lo capiamo che noi ai pragmatici europei non andiamo a genio,non perchè siamo Sardi ma perchè aspettiamo che ci venga tutto dall’alto e aspettiamo che siano gli altri ad approvare.cio’ che dobbiamo fare.
      La grande industria in un’isola na ha senso di esistere,con i problemi gia’ preesistenti(vedi trasporti)bisogna rimboccarsi le maniche e cercare in una media e piccola industria.
      Mi dispiace per quelle persone che ormai superata una certa eta’ non hanno altra alternativa ma smettiamola di illudere i giovani.

  4. In queste discussioni avete già fatto fallire una marea di aziende!! Questo consiglio provinciale straordinario, è solo un teatrino politico fatto ad arte e qualcuno ci casca con facilità. Non sarebbe meglio aspettare il responso dell’Unione Europea prima di fasciarsi la testa?

    • Pinocchio,aspettiamo pure,tanto ormai non sappiamo fare altro…c’è poco da illudersi mi pare e chi continua ad avere il prosciutto sugli occhi ancora crede nelle favole…spero di essere smentita,fino ad ora purtroppo la realtà della nostra isola non fà che darmi ragione,poi ognuno è libero di farsi le favole che meglio crede!La vuoi un’altra azienda fallita???Ti ricorda qualcosa la CARTIERA DI ARBATAX????Meno male che ci sono rimasti i pini fatti impiantare all’occorrenza!Almeno in bellezza e ossigeno ci abbiamo guadagnato!!

  5. Io vorrei dire che si dispiace questa situazione della Keller , ma in tutta questa situazione hanno colpe pure i lavoratori . E’ facile incolpare sempre le istituzioni e il governo senza però analizzare bene tutti gli elementi . Io ho parecchi amici che lavorano li e vi posso dire che su 400 dipendenti circa dell impianto ,piu della metà nn andava mai a lavorare e sopratt quasi 1/4 dei dipendenti era costantemente in malattia !! La solita questione del lavoro nelle grandi industrie cosi come fu per la Snia e altre aziende . E’ facile andare avanti cn gli ammortizzatori sociali e quant altro , troppo facile !!! Pensate a quante piccole aziende a conduzione familiare sono in questo momento in crisi, gente che lavora 12 ore al giorno e anche piu per poter pagare le bollette e sobbarcare il lunario e a fine anno i conti sono sempre in rosso !!Tutte queste attività nn hanno il benche minimo aiuto da parte di nessuno, per loro nessuno fa niente !! A parer mio i lavoratori della Keller sono colpevoli in prima persona cosi come i loro dirigenti, in quanto ripeto un azienda che conta quasi 400 dipendenti e sempre andata avanti cn la metà del personale …quindi l altra metà era in esubero !! e sapete cosa vuol dire avere 200 buste paga in esubero ?? FALLIMENTO . E poi ci possiamo mettere tante altre cause cosi come si scriveva in altri link ,una tra tutte il fatto di essere un isola , logicamente saremo sempre penalizzati e la grande industria ha sempre fallito da noi anche per questo motivo. Poi logicamente mettiamoci pure i politici che in tutti questi intrallazzi , sono sempre quelli che ci guadagnano di piu !!

  6. Naturalmente quando si rischia di perdere il lavoro non si può essere tanto tranquilli e vien quindi spontanea la solidarietà con i dipendenti Keller (in generale).
    Ma crediamo davvero che si risolvano i problemi semplicemente dilatandoli nel tempo? Non è che un eventuale “sta bene” europeo servirebbe solo a illudere ulteriormente le persone prolungando una situazione che per altri versi non si sblocca?
    Concordo con chi sostiene che la grande industria da noi non possa trovare terreno favorevole per il proprio sviluppo (ammesso che la stessa grande industria abbia un senso in generale) e ce lo hanno dimostrato i fatti.
    I fatti parlano di politiche illusorie, di abbandono a noi stessi, di interessi che nulla hanno avuto e hanno a che vedere con le reali esigenze e peculiarità del nostro territorio. Per troppo tempo si è propagandata l’equazione: fabbrica = sicurezza a vita.
    Non so se qualcuno ci abbia fatto caso, ma viviamo in una nazione a rischio di collasso economico, se non fosse per i risparmi delle famiglie (anzi, delle famiglie che hanno potuto permettersi di risparmiare) la situazione sarebbe già precipitata.
    La situazione Keller non è molto diversa da quella di tante altre aziende italiane (in cui per ogni € di fatturato ce ne sono almeno 2 di debito) al limite della chiusura.
    A parte il fatto che ci si potrebbe chiedere dove sia la forza del Medio Campidano in Regione. E in Parlamento? Eppure…

  7. Ho notato una cosa, la frase ” ci è stato imposto, a noi e ai lavoratori, di tacere e di non disturbare il lavoro dei politici e dei banchieri”
    Complimenti, a chiunque abbia seguito questa linea. Un governo Baro e truffaldino come quello regionale e nazionale non avrebbe potuto chiedere di meglio.
    Purtroppo, bisogna pensarci prima, agli effetti che potrebbero derivare nel mandaer un lacchè di mister B. al governo della regione.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.