Le elezioni comunali sono ormai archiviate ma la campagna elettorale sembra non sia ancora cessata, probabilmente perché, chi si ostina a proseguirla, ha capito che i Villacidresi non hanno difese contro i ripetuti lavaggi di cervello e sono ancora lontani dal riuscire ad esprimere le loro opinioni in tutta libertà, senza quei condizionamenti che arrivano da più parti.
Una cosa è certa, nessuna propaganda elettorale può prescindere dal conoscere alla perfezione la psicologia dell’elettore. Chi intende presentarsi come candidato ad una competizione elettorale deve decidere di far parte di una delle seguenti due categorie: la prima, quella degli ammaliatori, che conoscono i punti deboli dei singoli elettori e raccontano loro solo ciò che vogliono sentirsi dire, non disdegnando all’occorrenza di gettare fango sugli avversari, oppure la seconda, quella di chi non fa promesse, è corretto con gli avversari e crede che gli elettori disposti a concedere il proprio voto solo in cambio di un tornaconto immediato, non siano così tanti da condizionare in modo determinante il risultato elettorale. Ebbene, i candidati appartenenti alla prima categoria sono quelli destinati ad ottenere un buon risultato mentre quelli appartenenti alla seconda possono tranquillamente continuare a sognare. I candidati sognatori hanno solo due opzioni: usare le stesse armi degli altri, oppure lavorare perché l’elettorato maturi; la seconda strada è quella più difficile da percorrere, ma è sicuramente eticamente più gratificante della prima, indipendentemente dal risultato finale.
In queste elezioni Villacidro si è mostrato ancora molto lontano dall’essere un paese democratico e tollerante, un paese dove la pluralità di voci è stata vista con fastidio da certi poteri costituiti e da certi oligarchi di turno sia di centro sinistra che di centro destra e direi soprattutto di centro destra, o meglio, pseudo centro destra. Dove è scritto che le parrocchie politiche devono essere al massimo due e che il resto rappresenta l’eresia? ma soprattutto, dove è scritto che ci debbano essere parrocchie politiche. C’è chi continua a confondere il bipolarismo con il bipartitismo pensando che siano la medesima cosa. In Italia il bipartitismo non è mai esistito ed il bipolarismo è fallito miseramente sotto i colpi di personalismi distanti anni luce dal bene comune. A livello nazionale, le ultime amministrative, hanno dimostrato, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che, come cantava Gaber, la democrazia è partecipazione, quella partecipazione che va oltre gli schemi di partito e la politica fatta con lo stile acritico della tifoseria da stadio; questo si è visto in tutta Italia. Da questo punto di vista anche a Villacidro si è intravista una speranza di cambiamento, perché la presenza di quattro liste, tutte rappresentate in consiglio, ne è la dimostrazione più lampante. Ben 108 candidati hanno fatto si che buona parte delle famiglie villacidresi fossero coinvolte direttamente o indirettamente in una competizione elettorale che certamente ha inciso drammaticamente anche sulle relazioni di amicizia e di parentela di tanti. Nessuno mette in dubbio che le alleanze siano in linea di principio da preferire alle divisioni e che uniti si hanno maggiori possibilità di vittoria, a patto però che l’unità di intenti sia praticata anche dopo le elezioni, cosa che non si verificò, ad esempio, con la compagine che consentì l’insediamento della giunta guidata dal compianto Dott. Fanni. Gli elettori Villacidresi dovrebbero fare un balzo da gigante, sforzandosi di andare oltre la cosiddetta “politica del maialetto”, quella politica dove il consenso non è legato ne alla meritocrazia e neppure a raffinati ragionamenti politici sul benessere della comunità ma piuttosto ad intrecci affaristici, scambi di favori e aiuti vari ad amici e agli amici degli amici. Che andare oltre tutto questo sia solo un utopia? Può darsi. Sicuramente le strutture di partito, quelle principali e più radicate in modo capillare nel territorio, non agevoleranno questo cambiamento, piuttosto lo ostacoleranno con tutti i mezzi a loro disposizione, soprattutto quelli finanziari. La voglia di cambiamento e di partecipazione, soprattutto da parte dei giovani, c’è ed è forte; allora continuiamo a confidare in questo, perché, come disse J.F. Kennedy “non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”.
Antonio Nonnis
Villacidro.info – 18 giugno 2011
Questo pezzo è fantastico….grande Antonio!!!
Quoto in toto l’articolo,Villacidro come d’altronde tutta la nazione deve riuscire a spazzar via questi politicanti di mestiere che tutto hanno fatto fuorche’ una politica a favore della collettivita’.Purtroppo le vicende nazionali sono molto preoccupanti,lo spettacolo indecente di un individuo che invece di governare per il bene del paese ha pensato esclusivamente ai suoi interessi personali,un’ opposizione che non esiste,in particolare un pd meno elle guidato da un bersani che fa venire le lacrime quando parla,spero che la ventata d’aria fresca che c’e’ stata con i referendum continui a soffiare e diventi tempesta per la casta politica a tutti i livelli.Poco fa leggevo i commenti sul Fatto quotidiano e Sulla Padania,ormai la gente onesta ,quella che lavora e paga le tasse e’ incazzata e ha ragione d’esserlo.Come puo’ un lavoratore continuare ad accettare che questi personaggi continuino a mantenere privilegi feudali,mentre le famiglie non arrivano a fine mese,i giovani non hanno prospettiva di un futuro,i vecchi hanno pensioni,meglio chiamarle elemosine da fame?E’ tempo di dire basta,il popolo sia l’artefice di una democrazie partecipata,solidale e giusta,dove il cittadino ha dei diritti ma anche doveri.Per chiudere dico che a Villacidro per me il nuovo era rappresentato da Antonio Muscas e Gessica Pittau,il resto era vecchiume da rottamare,ma aspetto fiducioso gli eventi,un epoca sta finendo,chi ha il culo attaccato alla poltrona non vuole capirlo,mi auguro solo che il cambiamento non passi attraverso un’altra piazzale Loreto,quello che e’ gia’ successo puo’ ricapitare,non dimentichiamolo mai.
Approvo e condivido.
Nonnis voto 5-. Il campionato è finito e i giocatori sono quasi tutti in vacanza, squadra da rifondare e Pittau da esonerare non si può chiedere di avere giocatori di alto rango. Si spera che il calciomercato porti almeno un giocatore vecchio ma di esperienza.Come i migliori videogiochi, stavolta è finita male. Game Over!!!!!!!!!!
L’articolo è abbastanza brutto, secondo me. Si tratta del solito polpettone pieno di retorica…Innanzittutto non si deve citare Gaber ha sproposito, che certamente diceva che democrazia è partecipazione, ma non intendeva dire che la partecipazione si evince dal nuemro di candidati alle elezioni. Nella sua canzone Le elezioni (vedi youtube), deride le elezioni e la democrazia. Gaber era un libertario, se non un vero e proprio anarchico, quindi citarlo in questo contesto significa ofenderne la memoria. In ogni caso, coem dice la parola, democrazia è potere del popolo. Il potere del popolo non si manifesta candidandosi alle elezioni, il popolo ha potere quando può decidere direttamente le proprie sorti. A villacidro ci sta calando dall’alto un megaparco eolico senza che nemmeno la popolazione venga cosnultato. Dov’è il potere del popolo?Dov’è la dmeocrazia? La demcorazia muore nell’urna elettorale, caro Nonnis.
E poi la chisura finale con la citazione di quel reazionario di Kenendy. Ma cos’è questo paese per cui io dovrei fare qualcosa? E’ il paese delle favole, cioè quello che ci viene raccontato dalla retorica nazionalistica. Quel paese che come un buon padre abbraccia tutti i suoi cittadini e per i quali essi devono sacrificarsi. Sacrificati per amor patrio, dice Kenendy. Facile per lui dirlo, con tutte le comodità che la vita gli ha regalato solo per essere nato con quel cognome. Badate bene che queste scemenze Kenendy le diceva mentre i neri d’america vivevano in uno stato di segregazione razziale. Chideva sacrifici per un paese razzista. Mai una frase ha raggiunto un livello così alto di ignobiltà!
puoi avere anche ragione,pero’ Kennedy qualche piccolo lato positivo lo aveva.
E stato uno dei pochi presidenti che ha almeno tentato di combattere la segregazione razziale.
Il resto bisogna considerarlo nel periodo storico.
Oggi si è fatto qualche passo avanti grazie a quei pochi che hanno buttato qualche base senza le quali non si sarebbe qui e non si avrebbe un presidente americano afroamericano.
puo’ anche darsi che l’articolo abbia qualche imperfezione pero’ é da considerarsi coraggioso.
Un atto di denunzia della situazione attuale senza timori e una fiducia nel cambiamento che puo’ ispirare ottimismo e volonta’ di fare.
IL solito turpiloquio che non vuol dire nulla!!! Gianicolo, curati un po. Sei talmente strafottente che pretendi anche di interpretare il pensiero di Gaber e di spacciarlo per verità. Ridimensiona il tuo ego!!!
Prima di tutto non utilizzare parole a caso, visto che i miei commenti non sono farciti di parolacce o bestemmie non si può dire che siano un turpiloquio. Come seconda cosa, io non interpreto Gaber perchè le sue canzoni sono abbastanza esplicite. Cos’è, adesso qualcuno si vuol appropriare anche di Gaber? Già qualcuno ha cercato di appropriarsi di Rino Gaetano, adesso vorrebbe pure prendersi anche Gaber? Comunque aspetto che tu scriva qualcosa di sensato, anzichè lasciarti andare ai soliti commenti pieni di rancore verso qualcosa che non capisci…
Proprio il tuo tentare di appropriarti di Gaber è una bestemmia. Solo questo basterebbe ad etichettare il tuo squallido intervento come turpiloquio!!! Non sei in grado di dare lezioni a nessuno….
Basta ascoltare le canzoni di Gaber e si capisce cosa pensa. Non si tratta quindi di approrpiarsene, queste cose le lascio ad altri che non avendo riferimenti culturali li devono rubare, ma di ascoltare le canzoni. Consiglio: democrazia, le elezioni, l’anarchico…e dire che youtube è raggiungibile da tutti. Considerando che il pc ce l’hai, non credo ti costi molta fatica ascoltare bene le parole…
Infatti!!! Non trasformare le parole di Gaber in propaganda. Vergognati!!!
Gaber dice delle cose ben precise su elezioni e democrazia. Non devo approrpiarmi di niente, ti ripeto. Basta ascoltarle e capirai che per partecipazione non intendeva “partecipare alle elezioni” (questo l’ha pensato per gran parte della sua vita..). Prova a prenderti qualcun altro…vabbè voi avete solo morsello, mi rendo conto che è poa roba. Ciao
Effettivamente è vero, il confronto coni vostri sballoni e ubriaconi che scimmiottano sul palco e impari. Di qualità non ne avete e vi prendete Gaber!!! Non poca roba, nulla…
@anticentrosinistra: basta semplicemente un nome e un cognome: Fabrizio De Andrè. Il confronto è impari come vedi. Non sei un cattivo ragazzo, secondo me, devi solo informarti meglio. Ciao
p.s Finiamola qua. Mi porti sempre off-topic e mi cosstringi ad impartirti sonore lezioni…Basta così.
Però gilanico, anche Fabrizio beveva come un disperato, questo bisogna riconoscerlo..:P
Se è per quello Piero Ciampi era ancora più ubriacone, eppure è stato ugualmente un grande cantautore. Non mettevo in discussione che a sinistra ci fossero musicisti che alzano il gomito, quanto piuttosto che i cantautori di sinistra non valgono niente. E Leo Ferrè, dove lo mettiamo? Se poi li paragoniamo al mito della destra neofascista, cioé tale Morsello, ci rendiamo conto chiaramente che il confronto è impari…
Se parliamo anche di intellettuali, chiaramente a siamo spostati verso sinistra..Coraggio centrosinistra..Ascoltare guccini e la banda bassotti non è poi così male..Hai provato ad ascoltare fischia il vento rifatta da loro?é veramente emozionante, sembra di stare nella resistenza!
Mi piace molto anche Luna Rossa…cavolino, però tu non puoi ascoltare la banda bassoti e poi parlarmi come un saviano qualsiasi…
Condivido una parte del discorso, ma le citazioni proprio..te le potevi risparmiare.
Oltretutto, quella di Kennedy ormai è diventata un classico..suvvia..ci sono altre citazioni non solo quella.
Complimenti per questo articolo, veramente bello…
Carta e penna non sempre vengono utilizzate per decantare le proprie lodi.
Nel complesso non ho un’impressione negativa sull’articolo.
Però credo che se i risultati elettorali fossero stati diversi, probabilmente non avremmo avuto il piacere di leggere un articolo come questo.
Mi sembra un pò troppo semplicistico ridurre il tutto alla “politica del maialetto” (il mancato “balzo in avanti” dei votanti villacidresi è dovuto ad immaturità?), agli “amici degli amici” e così via. Ad un dato punto, se gli elettori villacidresi hanno fatto una certa scelta sarà meglio prenderne atto con umiltà e servirsi del tempo che manca alle prossime consultazioni per svolgere adeguatamente le funzioni controllistiche e propositive che si confanno all’opposizione.
L’attività politica seria può e deve continuare al di fuori dei tempi elettorali (ad esempio con qualche presa di posizione significativa sui mega impianti che si vogliono realizzare sul nostro territorio) con le stesse modalità della vita di tutti i giorni, proprio perchè l’attività politica deve far parte della vita quotidiana, con le nostre scelte di cittadini che devono farsi sentire a tutti i livelli.
Mi pare di capire che il problema di questo articolo sia Gaber! …..o forse Kennedy? bbooohhhhhh!!!