“Oggi ho vissuto l’inferno”. A tu per tu con un incendio

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“Puzzo di fuliggine, gli occhi mi lacrimano, l’adrenalina lentamente cede il passo a una forte emicrania ma non posso aspettare un minuto di più: devo raccontare quello che ho vissuto oggi 26.08.2011”

Era il primo pomeriggio, ricevo una telefonata “Claudia, c’è un grosso incendio nella zona di Montevecchio, devo fare un servizio per la stampa, vieni?”, dopo 10 minuti ero già in macchina, usciamo da Gonnosfanadiga e scorgiamo un piccola colonna di fumo in lontananza “ E quello cos’è? E’ un altro”. Decidiamo di puntare verso quel “piccolo” fuoco , sono le 14,45 , siamo nelle campagne di Arbus , quelle che da che ho ricordi, percorro per andare al mare.

Arriviamo, il fuoco è appena partito , ci sono pochi uomini della protezione civile,  è ancora domabile, purtroppo hanno solo un mezzo , ci avviciniamo e chiediamo come mai non intervengono “ La macchina non funziona”, mi dicono con aria perplessa.

In realtà oggi è un giorno particolare, dopo questa bolla di calore asfissiante che ha reso tutto particolarmente arido, oggi è entrato il vento: libeccio , “il peggiore in questi casi”. Siamo lì , facciamo foto, aspettiamo che arrivino i soccorsi.

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Lentamente arrivano i carabinieri , sudati e infastiditi ci fanno spostare le macchine, hanno la mitragliatrice penzolante, mi chiedo a cosa serva in quel contesto, ma poi ricordo che non possono abbandonarla incustodita e il loro aiuto, anche per questo, è limitato. Arriva la protezione civile, sono scoordinati, urlano tra di loro ma la realtà è che non hanno mezzi adatti, il fuoco si propaga con una rapidità disarmante. Sento un rumore strano e paradossale perché sembra acqua che scroscia ma non è acqua sono le fronde che bruciano ed emanano un calore insopportabile. Io sono lì, attonita che scatto foto e non ho la reale dimensione del danno perché la vista non è delle migliori, c’è tanto fumo e il calore mi allontana.

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Decidiamo di spostarci , ci infiliamo nelle stradine interne, guidati da pastori e agricoltori locali, mi sconcerta la loro tranquillità, “questa zona è durata anche troppo” , erano oltre 10 anni che non la bruciavano, come se fosse una cosa normale, in realtà loro conoscono il territorio e le sue falle e sanno benissimo che qui le ritorsioni nei confronti delle istituzioni e gli errori dei“nemici” spesso si fanno pagare col fuoco, non tenendo in considerazione che a pagarne lo scotto siamo tutti, tutti, nessuno escluso. Ci offrono dell’acqua fresca , è incredibile l’arsura che scatena stare così vicini al fuoco. Mi dicono “Siamo senza mezzi aerei e questo incendio lo combatti solo così”, mi chiedo come mai non ci siano allora questi aerei “Sembrerebbe che siano tutti in Italia, in Liguria, anche quelli sardi sono lì”.

La Sardegna in uno dei giorni più pericolosi per gli incendi , sembra che sia senza aerei.

Da questa postazione la visione è ancora peggiore. Il cielo è grigio, improvvisamente sembra sia diventata sera, in realtà sono le 15,45 . Il sole è una palla arancione che si confonde con le lingue infuocate sempre più alte e minacciose , a un certo punto sembra che nevichi , in realtà sono le foglie di macchia mediterranea arse che volano nel cielo posandosi sulle cose proprio come neve. Ero con una piccola squadra della forestale , li ho visti sudare e diventare paonazzi nel cercare di lottare con un nemico incredibilmente più grande di loro, ma coi mezzi di terra si può fare ben poco, servono gli aerei, accidenti, gli aerei! Sono le 17,30 sembra passata un’eternità, vediamo un uomo sfrecciare e correre in una strada laterale “ Ha i terreni e una casa qui” , mi dicono. Lo vedo correre disperato ma il fuoco sembra inarrestabile e continua ad avanzare senza sosta.

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Vediamo la casa , non è lontana, sembra salvarsi, a un certo punto parte il fuoco dal tetto, in pochi secondi è avvolta dalle fiamme , di quel signore non so più nulla, immagino solo il suo dolore. Vediamo dei cervi meravigliosi scappare disperati poco dopo mi sfreccia davanti una splendida volpe in cerca di riparo e penso “Questa è casa loro, cosa c’entrano in tutto questo?”  Incontriamo altre persone , un vecchio molto saggio chiede “Ma gli aerei?” la forestale risponde che stanno arrivando, la sua lapidaria risposta dice più di mille parole “ Perfettu , arribanta imoi ca esti totu abruxiau”. Sono le 18,15 e sentiamo un suono d’aereo, si accende la speranza, arriva l’elitanker e inizia a gettare acqua, è come se avessero cominciato ad affrontarlo solo ora.

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Erano le 14,45 quando c’erano solo poche lingue di fuoco , sono le 18, 30 e la distruzione è a perdita d’occhio. Vado a vedere cosa lascia il fuoco: sono scheletri neri di alberi e arbusti carbonizzati fumanti , il perfetto scenario dell’inferno Dantesco . Si perché questo mi sento di aver  vissuto oggi, ho vissuto l’inferno e l’idea che sia stato un mio simile a scatenarlo mi lascia un dolore inconsolabile.

Solo oltre mezza notte l’uomo ha vinto sul fuoco, ciò che rimane è uno spettacolo spettrale che non so quando avrò il coraggio di guardare di nuovo.

Claudia Aru

Fonte: Sa Matriota Sarda – sabato 27 agosto 2011


Filmato del rogo di Arbus durante la notte

 


110 COMMENTI

  1. Poverini…noi l’abbiamo vissuto 4 anni fa lo steso inferno…tanta tanta solidarietà….se continuiamo così diventeremo un deserto!!!

  2. Articolo molto bello, soprattutto perchè solleva degli interrogativi inquietanti. Perchè gli aerei arrivano solo quando il danno è fatto? La risposta è evidente, almeno per me…

      • E’ comunista!!! Pensa che gli aerei e gli elicotteri sono arrivati in ritardo perché impegnati su un’altro incendio nella penisola.

          • Non vedo complotti, vedo la realtàdei fatti. La realtà dice che gli incendi sono unìaffare e che se non ci fossero in tanti piangerebbero disperati. Solo gli ingenui o quelli che mettono la testa sotto la sabbia possono pensare che le sitituzioni vogliono seriamente combattere questa piaga. Solo gli ingenui possono seriamente pensare che si voglia combattere la droga, tanto per fare un altro esempio. Dove ci sono affari non c’è morale che tenga.

            Con questo non dico che quei tizi di cui si racconta nell’articolo non abbiano voluto spegnere l’incendio, ma che si crea una macchina burocratica che rende difficoltoso operare immediatamente. Fin quando gireranno una marea di soldi gli incendi devastanti ci saranno sempre.

    • Condivido chi dice che l´autrice dell´articolo cerca solo visibilitá.
      Chissá se un domani la troveremo candidata.
      Il fuoco é una cosa seria..non ci si scherza su..fare una foto vicino al bosco che brucia in posa..ci sarebbe da vergognarsi e basta..mi ricorda tanto chi portó un´immagine della pineta bruciata in processione..

      • Light, il mestiere del giornalista o di chiunque si impegni per un articolo è LA VISIBILITA’. Visibilità significa informazione anche per te che hai letto, potuto vedere le foto e le immagini comodamente da casa tua. L’autrice dell’articolo ha trascorso la sua giornata accanto al fuoco, al pericolo dunque, non credo sia da tutti. Grazie a lei ed ad ogni persona che ha scritto, scattato foto si ha avuto celermente informazione su ciò che stava accadendo. Ti dovresti vergognare tu per ciò che hai scritto, e vergognati anche perché non riesci a metterci il tuo nome e cognome nel tuo commento diffamatorio. Ho pena per te.

        • No aspetta..un conto é dare un resoconto della giornata, etc..un conto invece é fare delle foto dove ti metti in mostra come ha fatto lei!!!
          Io non mi vergogno, dovrebbe vergognarsi lei, e chi ha manie di protagonismo.
          Inoltre, studia cosa sia la diffamazione.
          Come ha detto `mario`, spesso chi si firma con nome e cognome, cerca comunque visibilitá.

          • ahahaha sì cerco visibilità su villacidro.info parlando con nick name….uhhh che fama. magari sei il mio vicino di casa, quello che sbava ogni volta che mi vede un centimetro di gamba. sei per caso lui?
            ironizzo ovviamente.
            Nelle foto non vedo nessuna posa. Nessuna. Hai davvero grossi problemi LUCE, ma questo te l’avevo già detto tempo fa. Hai commentato anche come Edward di Twilight? Quando esce il prossimo film? Ne sai qualcosa?

  3. vedendo queste foto mi ricorda l’inferno di 7 anni fa alla pineta del carmine di fronte a casa la solidarieta a questa povera gente e scontata!!!! ma xke dobbiamo vivere con quest’incubo tutti i giorni x 3 mesi l’anno ??? xke lo stato pensa ad altro e nn all’emergenza fuoco nn solo in sardegna ma in tutta italia !!! meglio spendere miliardi di euro x le guerre degli altri ke acquistare i mezzi ke servono x far fronte a queste emergenze !!!! DESOLANTE E TANTO TRISTE

  4. povera Sardegna, popolata da gente così orribile che la distrugge senza porsi alcun problema. i sardi non si meritano una terra così bella e meravigliosa non la amano e non la rispettano otre a nona averla mai saputa sfruttare ed utilizzare nel modo migliore. povera sardegna, poveri cervi , povere lepri, povere volpi come dice Claudia è casa loro e noi l’abbiamo distrutta!

    • i sardi non si meritano? ma che stai a di? mica devi colpevolizzare tutti i sardi per colpa di qualche criminale!! si tratta spesso di menti malate che godono parecchio nel leggere questi reportage, sopratutto quando ci sono anche foto e filmati…

    • non generalizzare troppo che rischi di cadere in errore e di avere il paraocchi quanto gli altri se non di piu’

  5. Veder gli occhi lucidi di quel vecchietto di fa capire quanto dolore possa aver portato questo disastro…

  6. Adesso ho proprio deciso, voglio diventare anch’io indipendentista!!! … Si, ma da tutti quei sardi imbecilli che vogliono ridurre in cenere la propria terra, l’isola più bella del mediterraneo … Si, proprio da questi individui mi voglio dissociare e non avere più niente in comune; perché un atto di vigliaccheria, un crimine di simili proporzioni nei confronti della natura e dell’ambiente non può essere giustificato in nessun modo, neanche davanti alla miseria e alla disperazione più grande.
    Ecco dunque il lavoro che dobbiamo fare! Bisogna lottare contro l’ignoranza, la malvagità e la miseria; si ma quella miseria mentale ancora più profonda, prima ancora di studiare piani strategici e soluzioni per attenuare quelle condizioni di disaggio sociale derivanti dalla crisi economica. Tante persone, in Sardegna, vivono una condizione di precariato che non dà nessuna speranza per il futuro, ma continuano a lottare per migliorare la propria posizione con dignità e rispetto per il prossimo e sopratutto per la propria terra, che non ha nessuna colpa ma solo il triste destino di essere abitata da un popolo di stolti.

    • Marco scusami ma io non sono d’accordo, io non credo che tutto ciò sia opera di un popolo di stolti, ma solo di poche, pochissime menti criminali. Infatti, questo tipo di crimine ha origini lontane, veniva compiuto anche in tempi in cui le varie politiche e problematiche sociali non erano neppure all’orizzonte. Non so se ricordate ma nel 1976, 7 Agosto, proprio a Villacidro, durante un’operazione antincendio mori un uomo di 39 anni che lasciava moglie e tre figli che ancora oggi convivono con l’incubo del terribile assassinio compiuto, (magari da uno stesso compaesano!!!), incubo che in giornate come quella di ieri e oggi si rinnova inesorabilmente. Appiccare un incendio non significa solo distruzione, desertificazione ecc. e solo una mente criminale, simile a quella dei più feroci assassini, può commettere un’azione del genere senza pensare alle molteplici, terribili conseguenze che questa può comportare. Quello che noi possiamo fare è sensibilizzare la gente affinchè prestino attenzione e collaborino per fare in modo che questi individui vengano isolati, denunciati e processati come i più pericolosi criminali.
      P.S
      Per Claudia Aru,
      Grazie…….
      Il tuo articolo è molto bello, ha reso pienamente l’idea dello “spettacolo” terrificante che si presenta ogni qualvolta viene appiccato un incendio e delle domande che ogni volta nascono spontanee.
      Ho capito che sei rimasta molto toccata e per questo vorrei invitarti per il prossimo 27 Luglio alla Giornata regionale della sensibilizzazione contro gli incendi, organizzata a Tempio Pausania
      “La giornata di sensibilizzazione contro gli incendi boschivi
      nasce per onorare tutti i caduti negli incendi e per commemorarli nella speranza che la memoria ci aiuti a diventare sempre più forti nel prevenire e combattere simili tragedie.(in Sardegna dal ’47 ad oggi sono circa 65).

      • Io sono “toccato” dagli incendi da tantissimo tempo, sono stato a tu per tu con il fuoco parecchie volte, ma non ho un articolo su Villacidro.info e neanche una foto dove mi dimeno tra le fiamme. Posso venire comunque il prossimo 27 Luglio alla Giornata regionale della sensibilizzazione contro gli incendi?

        • A parte il fatto che quando parli di argomenti cosi seri, sarebbe molto più carino firmarsi con il proprio nome, magari cosi potrei capire se veramente sei stato a tu per tu con il fuoco, come dici, o sono solo parole. Dal mio punto di vista, ribadisco, l’articolo va visto solo come strumento di sensibilizzazione, tutto il resto sono solo inutili, sterili chiacchiere.
          Per quanto riguarda l’invito alla giornata di sensibilizzazione contro gli incendi, mi sembra di percepire una nota di sarcasmo, ti informo che non è necessario nessun invito ma solo un motivo per partecipare e se in 27 anni (tali sono state le ricorrenze) non lo hai ancora fatto, evidentemente non ne hai ancora trovato uno.
          Il mio invito rivolto a Claudia era solo un volerla informare su questo evento, magari il prossimo anno potrebbe decidere di partecipare.
          Il resto come hai detto tu (sotto) è tutto bla, bla, bla.

        • Il “tu per tu con gli incendi” è molto relativo, per qualcuno è scattare delle foto, per qualcuno è porgere un pò d’acqua a chi è impegnato attivamente nella lotta, per altri si tratta di un vero faccia a faccia, per altri ancora è un approccio da lontano. Curiosità, tu in quale categoria ti identifichi?.

      • Vedi, Loredana, con tutto il rispetto io invece la penso esattamente al contrario. Dietro questi incendi, sono convinto che non ci siano solo “pochissime menti malate” come dici, ma una vera e propria organizzazione criminale sparsa in tutta l’isola con un progetto ben preciso, che sa come, dove e quando agire in modo lucido e razionale. Purtroppo la maggior parte delle persone, come te, sottovalutano questa possibilità.

        • E già!!! sempre la stessa “organizzazione”, con la stessa motivazione che dal 1947 ad oggi ha ucciso 65 persone in tutta l’isola.

          • E vabbè, chiamiamolo “Endemismo Culturale”!!! Meglio di “organizzazione”, non sei d’accordo?

          • @Marco F.
            Chiamala organizzazione criminale perchè di questo si tratta.
            Definendola endemismo culturale si rischia di discriminare un intero gruppo etnico e diffondere notizie non corrette.
            In Sardegna non esiste la cultura del piromane comune a tutti i sardi ma solo ad una categoria di persone che possono essere considerati dei veri e propri criminali.

          • @aritapi. Inizialmente ho usato il termine “organizzazione criminale”, ma ho avuto la sensazione che qualcuno non approvi … dunque ho adottato l’altro. Sono tuttavia preoccupato che si stia procedendo verso l’endemismo, visto e considerato che si tratta di un fenomeno sempre più diffuso e non si riesce mai a dare un nome e cognome ai piromani …

        • C’è una buona possibilità che sia così:persone unite dallo stesso scopo criminale,distruggere per un interesse comune anche se non necessariamente devono conoscersi per forza tra di loro.
          Se fossero solo delle menti malate non sarebbe difficile individuarle in un luogo dove tutti sanno tutto di tutti,una mente malata presenta poi delle caratteristiche che non gli consentono di restare per sempre anonimo,prima o poi viene scoperto.

  7. Siano maledetti per sempre e che la loro coscienza bruci assieme alle loro mani. PS: complimenti per l’eccezionale reportage di Villacidro.info e di Claudia Aru

  8. Sono SCONCERTATA dal tuo egoncentrismo.Sinceramente non capisco il senso e lo scopo di andare li e farti fotografare.Anzi,lo scopo è chiaro,come sempre è quello di metterti in mostra anche nelle tragedie,cercare un pretesto per essere in primo piano.Parli di essere stata a TU PER TU con l’incendio..Ma stai scherzando vero???sei andata lì apposta per fare questa sceneggiata!!!Complimenti,VERGOGNATI!!!

    • Condivido … Ach’io francamente trovo di pessimo gusto romanzare, o enfatizzate con reportage fotografici le tragedie e i disastri ambientali: qualcuno in passato intravide un’ottima opportunità per guadagnarci visibilità e ricevere consensi in diversi fronti ( politica, ad esempio! ).
      Vi prego di non fare entrare questo costume tipicamente berlusconiano nella nostra cultura!!!

      • in effetti se non sei li perché devi dare una mano, allora vuol dire che stai solo facendo da intralcio.

      • Sul reportage non ci trovo nulla di male è cronaca ed informazione, e il romanzetto drammatico ch’è davvero squallido. A chi ti riferisci quando scrivi: “qualcuno in passato intravide un’ottima opportunità per guadagnarci visibilità e ricevere consensi in diversi fronti ( politica, ad esempio! )” Puoi fare nomi cognomi e circostanze?

        • Se ti sforzi un po, non è difficile risalire a chi seppe ben strumentalizzare eventi di questo tipo per emergere politicamente … è comunque un dato importante oggi, rilevare quante persone sappiano sfruttare ogni occasione per apparire e ricevere consensi di pubblico ( vedi berlusconismo ).
          L’articolo è, “a mio parere”, palesemente romanzato; ma sarebbe stato di gran lunga più efficace riportando solo i dati più importanti relativi all’accaduto, con qualche testimonianza di chi veramente ha operato nel fronte dell’incendio a voler sensibilizzare l’opinione pubblica, con le sole immagini che imprimono il disastro ambientale provocato dall’incendio.

    • sono daccordo con Leonardo, cercare un posto al sole utilizzando disgrazie, è alquanto squallido…….che pena!!!!

  9. *Sbavagliato:”complimenti per l’eccezionale reportage”?Ma quale reportage scusa????non fatemi ridere..Questo è un insulto ai veri giornalisti.

    • Cara “Leonardo”… ma i veri giornalisti, che rispetto come rispetti tu… dov’erano ieri? Hai visto le home page delle varie testate italiote o di tiscali? Tutte impegnate a parlare degli incendi, a tuo parere? O forse l’ importantissimo sciopero dei pallonari si è guadagnato la prima pagina? Le foto he hai visto anche tu sono agghiaccianti, e non ne ho visto in altri siti, e neanche nei vari telegiornali di oggi…
      Pertanto, grazie a Claudia che con coraggio (coraggio, caro amareggiato, perché questo ci vuole per gettarsi in mezzo a quell’inferno e testimoniarlo) ci ha documentato tutto questo…

      • e quello lo chiami coraggio???
        quella è incoscenza bella e buona,se uno deve fare un servizio del genere non si mette di certo ad un metro dalle lingue di fuoco a farsi fotografare per giunta!!!così facendo non solo metti in pericolo la tua vita,ma distogli e metti in pericolo anche chi cercava di arginare le fiamme.
        peccato non ci fosse un vecchio comandante dei vigili del fuoco…….sai quanti calci nel……
        non so come leggi i giornali tu,ma l’unione sarda ha parlato abbastanza dei vari fuochi sardi (in prima pagina)e sai dove si trovavano i giornalisti???a debita distanza,non in un punto dove metti in pericolo la tua vita e quella di chi realmente combatte il fuoco!

  10. Devo ammettere che ho pensato la stessa cosa. Un semplice articolo di cronaca sarebbe stato più che sufficiente. Non capisco perché Villacidro.info dia cosi tanta visibilità ad opinioni banali che non hanno nulla di eccezionale o di straordinario. Questo articolo è pieno di piagnistei uguali a quelli che si vedono in tv da Barbara D’Urso, stare a tu per tu con il fuoco vuol dire tutt’altro, e anche Gianluigi lo sa…

    • Condivido ciò che dice Ezra Paund,la Aru parla di essere stata”a tu per tu”con il fuoco come se fosse stata casualmente e disgraziatamente in quei pressi o come se stesse aiutando a spegnere l’incendio…Mentre si è recata appositamente,insieme a qualcun altro,per realizzare un presunto reportage.Io ci vedo solo un pretesto per emergere.E che non mi vengano a dire che per questo”contributo dato”il loro amore,il loro rispetto e la loro sensibilità per la nostra terra è maggiore di quello di qualsiasi altro sardo.Per me sensibilità NON vuol dire farsi fotografare con le fiamme alle spalle!

    • Spero che le persone come te si rendano conto che le notizie proposte in questo blog hanno lo stile, la qualita’ ed il tono che hanno i racconti fatti in “bottega”. Quindi anziche’ stare seduti in casa ad aggiornare la pagina di villacidro.info forse e’ meglio uscire e vivere il proprio paese, parlare con le persone e sentirsi dire che cosa realmente succede. Perche’ queste non sono informazioni, sono “pettegolezzi” e anche mal scritti dato che non si capisce nemmeno quali aree abbia interessato il rogo.
      Sono sicuro che se vado in piazza s’osteria e parlo un po’ con qualche compaesano ottengo molte piu’ informazioni e mi vengono date anche con lo stesso “sensazionalismo” che viene usato in questo pseudo articolo.
      Sveglia ragazzi che a stare qui dentro a leggere questa roba e ad aspettare di farci raccontare le cose dalla redazione gli stiamo solo regalando il nostro tempo e i nostri soldi.

  11. L’articolo va anche bene, le foto che ritraggono Claudia pure, pubblicarlo nel suo blog è anche lecito, un blog è una cosa personale, ci pubblichi ciò che vuoi, è l’esaltazione dell’ego. Villacidro.info pensavamo fosse un’altra cosa, ha sempre scritto articoli di cronaca molto dettagliati. Questo articolo dell’esaltazione dell’ego a chi serve? Non sono riuscito a capire dove fosse questo rogo.

  12. Una mente malata, un cervello impazzito,una banale disattenzione, spirito di emulazione o una strategia con dietro interessi privati, queste alcune cause che alimentano il fuoco il resto rimangono discussioni sterili e senza senso. Il diritto di cronaca è e deve rimanere libero, ed ognuno lo interpreta a modo proprio, ritengo l’articolo ben fatto, forse personalmente avrei evitato una foto, il resto va bene. Chi scrive deve avere la capacità di trasmetterti le sensazioni che si provano trovandosi nel bel mezzo dell’incendio, questo può avvenire solo stando sul posto. Sono certo che Claudia aveva un unico intento e cioè quello di trasmettere le sue sensazioni allo scopo di far capire ancora una volta la distruzione che gli incendi causano al nostro patrimonio boschivo, lasciamo da parte il resto. Evitiamo di cadere nella solita gelosia paesana che spesso ha visto noi Sardi aprire le porte al forestiero a prescindere dalle loro capacità per poi denigrare e buttare al mare i nostri conterranei o paesani. Lavoriamo tutti affinché la piaga degli incendi possa essere debellata.

    • discorso in parte condivisibile, ma mi pare che non si stia parlando di inviati di guerra. A me risulta che a parte gli operatori tutti gli altri devono stare alla larga per non creare ulteriori fattori di rischio, per cui non mi pare che da questo punto di vista l’articolo stia dando il buon esempio…

    • Sono d’accordo Marco, l’intento di Claudia va visto proprio sotto quell’aspetto: SENSIBILIZZAZIONE.
      E ciò non può essere fatto di certo leggendo un trafiletto sulle pagine di un qualsiasi quotidiano, ma trasmettendo sensazioni forti che solo chi si trova sul posto, ovviamente a debita distanza, può provare.
      l’energia sprecata in sterili discussioni potrebbe essere molto più produttiva se veramente tutti, sul posto e no, ci impegnassimo per eliminare questa terribile piaga.

      • Parole sante

        “energia sprecata in sterili discussioni potrebbe essere molto più produttiva se veramente tutti, sul posto e no, ci impegnassimo per eliminare questa terribile piaga”

        Più concretezza, meno foto autoreferenziali, meno articoli inutili e meno Bla Bla Bla e piagnistei!!!

    • Marco Leo o Leo Marco come preferisci farti chiamare, utilizzare questo blog e specificare il proprio nome per dire poi presuntuosamente e sopratutto senza cognizione di causa che l’articolo è fatto bene (sei forse giornalista, critico o letterato?)è un modo, come ha fatto la Aru, per avere visibilità. Parlare poi di ambiente da uno che fatto radere al suolo la gran parte degli alberi delle nostre strade pur non essendocene bisogno!!!!

      • Mario sei libero di chiamarmi come vuoi, non ho nessuna presunzione, ho solo liberamente fatto un commento alla discussione che è nata dopo la pubblicazione dell’articolo. Sei anche tu libero di firmarti con nome e cognome o restare anonimo, lascia la libertà agli altri di fare come vogliono. Gli alberi che sono stati tagliati a Villacidro nel breve periodo in cui ho avuto la delega al verde pubblico (ottobre 2010- maggio2011) non sono più di una ventina, tutti alberi che hanno causato danni o erano pericolanti, sono stati tagliati dopo che varie persone esperte hanno verificato il tutto. Ti è sfuggito un’altro aspetto importante, sempre nello stesso periodo a Villacidro sono stati messi a dimora oltre 500 alberelli e arbusti della macchia mediterranea, senza che questo abbia richiesto nessuna spesa da parte del comune, gli alberelli offerti dall’Ente Foreste e la piantumazione a cura degli operai del comune e dei lavoratori ex Scaini. Il tuo giudizio vale 1, come il mio pensiero vale 1, la differenza? Tu continui a sparare da dietro un muretto, meno male a salve e con una mira pessima, per carità nessuno ti vieta di continuare. Io ancora una volta non nascondo il mio operato e il mio pensiero e chiaramente mi assumo la responsabilità, tra le due cose ti assicuro c’è una grande differenza. Buona giornata.

        • Caro Marco Leo (mi hanno insegnato a scrivere prima il nome poi il cognome)continuo a restare anonimo in questo blog perchè voglio dare semplicemente il mio contributo alla discussione con le mie idee, non per codardia, tra l’altro non ho la presunzione di pensare che tutti coloro che scrivono in questo blog mi conoscano! Le mie generalità sono poco importanti, sono solo un semplice cittadino villacidrese, uno dei tanti, non un politicante… per te è diverso, hai un elettorato al quale rispondere e… ogni occasione è buona, in questo caso anche gratuita. Per quanto riguarda il discorso alberi, proprio in questo blog, ho sentito un’opinione differente espressa da un tecnico e se permetti, la sua versione era molto più articolata e convincente della tua.

  13. E’ uno schifo! La nostra amata terra (in realtà non è nemmeno nostra) distrutta in questo modo! Ogni anno la stessa storia e ci ritroviamo quì a fare discorsi, congetture, sul perchè ciò avviene, ma non cambia mai nulla! Dobbiamo decidere una volta per tutte cosa vogliamo fare del nostro futuro, vogliamo preservare questo enorme patrimonio che appunto non appartiene solo a noi? Allora chiediamoci seriamente perchè questo avviene. Io non sono “dell’ambiente” quindi non conosco esattamente che interessi possano gravitare intorno all’affare incendi! Ma una cosa è sicura, non si tratta di incuranza, fatalità, della semplice sigaretta gettata per sbaglio, si tratta di incendi dolosi e per combatterli occore che siano ben chiari i motivi che spingono vere e proprie organizzazioni (perchè non può trattarsi di persone isolate) a creare questo inferno!

  14. :-(( poveri animali..poveri noi sardi che vediamo bruciare cosi’ la nostra terra!!graziee a tutti quelli che si fanno in quattro per riuscire a salvare quel poco che rimane…e a te piromane dei miei stivali ATTENTO perche’ potresti ritrovarti in mezzo pure tu con quelle povere bestioline!!!!!

  15. Il mio commento è asciutto:manca la prevenzione ;la pulizia del bosco va fatta durante gl i altri mesi.Se il bosco è pulito e manutentato il fuoco fatica ad attecchire.Pochi si rendono conto che il bosco è un valore non un gruppo di alberi.Nel caso specifico si nota la mancanza totale di mezzi
    a datti allo spegnimento……….a me non interessano le opinioni dei politici e le belle parole.Alla Sardegna servono mezzi permanenti e persone qualificate,è finito il tempo della ramazza e dell’improvvisazione.Sulla presenza della blogger sul luogo dell’incendio dirò solo che,forse,credeva di fare una cosa utile.

    • La risorsa boschiva e oramai vista nell’immaginario collettivo come un sistema completamente naturale, è stata di fatto abbandonata e si è rinunciato al principale prodotto che questa può fornire, nell’illusoria speranza che non avvenga mai interessata dagli incendi. Tutto ciò è privo di fondamenti tecnici ed ecologici, perché in ambiente mediterraneo, gli incendi non costituiscono solo un danno ma sono un importante fattore ecologico. Infatti, la presenza di numerosi adattamenti al fuoco in numerose specie che caratterizzano la nostra vegetazione, indicano che questi si sono sempre verificati ed hanno avuto un fondamentale ruolo nella loro evoluzione, molto prima della comparsa dell’uomo, tanto è vero che eminenti esperti in materia sostengono, senza mezzi termini, che il fuoco in ambiente mediterraneo è il motore della biodiversita. E’ quindi certo che i nostri sistemi vegetali sia naturali che agrari, se lasciati al loro corso naturale e ingovernati, sono predisposti al passaggio del fuoco che, con tempi diversi da quelli attualmente dettati dal piromane (volontario o involontario) di turno, prima o poi finiscono per dar luogo ad eventi catastrofici di vaste proporzioni che inevitabilmente coinvolgono anche le strutture create dall’uomo Se si comprendono le dinamiche naturali è quindi evidente che solo un sapiente intervento attivo dell’uomo sulla vegetazione è in grado di limitare i danni che possono essere causati dagli incendi di qualsiasi natura, consentendo anche l’utilizzo di una preziosa fonte energetica rinnovabile che prima o poi finirà per essere dispersa nell’atmosfera quando di calore non serve. E’ semplicemente ridicolo che importiamo dalla Toscana, dalla Corsica ecc, un prodotto ingombrante come la legna da ardere: credete che in Toscana stiano distruggendo i propri boschi per fare cassa? Prima di dare una risposta sarebbe meglio chiedersi perché il bosco è considerato una risorsa rinnovabile. Il fatto è che in Toscana esiste ed è radicata una coltura forestale che si preoccupa della gestione attiva dei boschi, che gode di un forte sostegno da parte delle istituzioni, le quali per evitare i danni derivati anche dall’abbandono dei sistemi agrari si preoccupano di favorire in modo più generale l’utilizzo delle biomasse, sottraendole a possibili incendi e facendole diventare una risorsa economica. Da noi è tutta un altra musica e ne paghiamo le conseguenze, cercando come unico capo espiatorio il piromane. Avete mai sentito parlare di valorizzazione delle professionalità? Bene, per fare un esempio concreto, io ho una certa esperienza in campo forestale (sia teorica che pratica con tanto di qualifica di addetto alla prevenzione incendi) e lavoro in un Ente Pubblico che ben ha pensato di farmi occupare, ex-novo, di una materia totalmente diversa. Non ho certo la presunzione di avere in tasca soluzioni miracolose per risolvere il problema degli incendi, ma sicuramente potrei dare un modesto contributo tecnico-pratico. Questo per evidenziare che le responsabilità non sono solo di colui che applica materialmente gli incendi, ma di un intero sistema di organizzazione sociale.

      • FINALMENTE UN COMMENTO DEGNO DI NOTA, AVETE BUTTATO MER… SOPRA UNA RAGAZZA E UN FOTOGRAFO SENZA NEMMENO AVERE UN MINIMO DI CONOSCENZA.

        Ho letto parole come “endemismo”, intralcio, bla bla bla. Nulla di concreto, persone che al massimo si fanno magari qualche giro in montagna ma che non gliene frega nulla se accade qualcosa alla nostra terra.

        Questo commento dovrebbe essere un esempio per tutti noi, in tutti i sensi.

        MARIANO SEI L’ORGOGLIO DI TUTTI I VILLACIDRESI (x mod1 sto urlando)

  16. ma quale inferno:tu guardavi tranquilla dalla strada e il tuo paparazzo ostacolava addirittura le operazioni, mentre noi civili, non i falsi volontari delle associazioni,tra l’altro impreparatissimi a questi eventi perchè tutta gente senza esperienza che non sa neanche come comportarsi sul campo (e già non era una delle loro simulazioni), camminavamo sui tizzoni dalle 15:15 sino alle 02:00 (e sveglia alle 05:30 per andare a mungere quel po di produzione effettiva che ancora la sardegna riesce tirar fuori : mica servizi e politica, beni di prima neccessità).
    noi si abbiamo vissuto l’inferno, non voi fighetti finto rivoluzionari-indipendentisti che non avete ancora capito ca sa sardigna kerere zente chi si scipiada imbuttai e chi no timada mancu su fogu candu esti ora de cumbatti.

    p.s.
    se non fosse che ti ho visto,a giudicare dalle favole che hai scritto giurerei che tu ieri chissà dove eri quando le fiamme divoravano i nostri ovili,le nostre sughere, il profumo del nostro mirto e della nostra merda di maiale da cui vengono fuori stupendi fiori e saporitissimi ortaggi.

    • …il tuo paparazzo ostacolava addirittura le operazioni…

      In quale occasione avrei ostacolato le operazioni di spegnimento? Vediamo un po’ se riesci a giustificare le falsità delle tue parole. Accetto qualsiasi tipo di critica, sempre che queste siano costruttive, ma non tollero che mi si accusi ingiustamente di qualcosa che non ho fatto per il solo spirito di screditarmi.

      • Hai ostacolato mentre noi si cercava di fare qualcosa e tu te ne stavi in mezzo alla strada col traffico che già andava in tilt, standotene a pochi cm dal fronte del fuoco ignorando gli inviti ad allontanarti, io stesso te l’ho ripetuto diverse volte(ma vabbè ero solo un c….one civile senza autorità, anche se con decine di incendi combattuti nel corso degli ultimi 25-30 anni). Un buon fotografo dovrebbe avere un ottimo zoom e saper scegliersi una postazione ideale ma non di intralcio.E chiunque,non solo un fotografo,deve sapere che in quelle situazioni o si fa qualcosa,e non fotografie,o si sta lontani.
        Ma forse la tua inesperienza non poteva farti capire che basta una folata di vento contrario per essere stordito dal fumo(in passato ho avuto anche un principio di infarto per via del fumo inalato) o ustionato da una fiammata improvvisa alimentata dal vento, sopratutto dal maestrale che stava dando i primi segni di rinforzo.
        Inoltre un buon fotografo dovrebbe sapere che quando si è intenti a mirare con l’obbiettivo non ci si accorge di cosa sta succedendo attorno,tant’è che se chiedi a me in quale occasione sei stato di disturbo è probabilmente perché,
        distratto dal tuo scoop,non ti sei reso conto di quante macchine di spaventati turisti o di impegnati e agitati attivisti antifuoco ti hanno sfiorato; e poi,per chi cerca di spegnere un incendio,è sempre un fastidio avere tra i piedi qualcuno che non fa niente di utile.
        E se malauguratamente cadi vittima di qualche disgrazia almeno un altro paio di persone dovranno abbandonare l’impresa antincendio per dedicarsi a te.
        Credimi: non ti conosco e non ho nessun motivo di voler screditare te e la tua collega Clodia (anche essa per me sino ad ora una sconosciuta).
        Noto che la discussione verte anche sulla politica:se pensi che io possa avere motivi politici per screditarti sappi che non voto da 42 anni(e sono del ’69..).
        Mi pare di capire che siete di villacidro:io no e non ho alcun interesse a partecipare alle vostre meschine beghe di rione.
        Non sono neanche di arbus eppure appena ho visto il fumo,sapendo che la mia piccola esperienza poteva essere d’aiuto mi sono catapultato,anche perché nel bosco(estraggo sughero) e con il bestiame ci lavoro e se altri sardi
        (veri sardi:quelli che non sono voluti emigrare e/o non hanno voluto cercare vie facili nella vita,quelli che si svegliano alle 5 di mattina e lavorano 12-15 ore al giorno per garantire alla nostra terra ancora un minimo di produttività)
        stanno rischiando di perdere il proprio motivo d’orgoglio e di dignità arrivo a capire che la perdita e la sconfitta è anche mia,di me che ho fatto le loro stesse soddisfacenti (non economicamente) scelte di vita.
        Se poi tu non arrivi a capire tutto questo,ti chiedo scusa.

        • Intanto non hai ancora risposto in quale punto e in quale momento avrei ostacolato le operazioni di spegnimento. Fondamentalmente credo che non risponderai mai, anche perché LE TUE AFFERMAZIONI SONO FALSE. Dimmi chi sei e dove ti trovavi in quei fatidici momenti!!!

          Poi parli della mia inesperienza senza nemmeno conoscermi e senza nemmeno sapere quante situazioni di questo tipo ho affrontato nel corso degli anni.

          Purtroppo conosco il fuoco, dico purtroppo perché essendo figlio di un sottufficiale del Corpo Forestale, ho avuto modo di “vederne” tanti di incendi. Chi ti dice che o non conosca il fuoco anche più di te, ma non perché ho studiato sui libri…? NON ERGERTI A EROE e in ogni caso stai giudicando a “prescindere” senza sapere, quindi stai solo SCREDITANDO!

          Claudia non è una mia collega, ma un amica che ho portato con me, la quale ha deciso scrivere nel suo blog e questo sito ha riportato l’articolo.

          Sul vero sardo potremmo stare qui a scrivere romanzi…

          • ti rispondo io se permetti….è palese il disturbo.
            chi spegne il fuoco…….e tu avresti dovuto impararlo da tuo padre(o sul campo),cerca di avere occhi per tutti quelli che sono sul fronte del fuoco,e il solo fatto che debba dare uno sguardo anche a voi è un disturbo,visto che si trova già in una situazione di pericolo e l’attenzione deve essere rivolta sull’evolversi del fuoco per preservarsi e preservare chi “combatte”con lui.
            passi il servizio;uno può criticarlo o meno,ma la prima foto “distrugge” tutto il resto del servizio,foto fatta in una stradina secondaria”in posa” con affianco il fuoco,che una folata di vento può alimentare in uno schiocco di dita.quella è l’incoscienza di cui parlavo,un mettersi a rischio inutilmente,per il semplice scoop.fai vedere la foto a tuo padre,sono sicuro che ti dirà lo stesso.
            se in questa claudia l’amore per la sua terra è così forte avrebbe sicuramnte dato una mano,magari inutilmente,visto che con le frasche la lotta è impari,ma non da semplice spettatore,a romanzare sono capace anche io che non ero lì.
            era pieno di fumo che non si capiva il reale danno,con gli occhi lacrimanti,eppure riesce a scorgere cervi volpi,e chissà,anche qualche formicaio che “trasloca” per salvarsi.

        • crabaxiu ottigaiu, le cose sono due, o tu sei un falso o stai sbagliando luogo e persona.

          Ho inviato a questo blog la richiesta di contatto di Gianluigi Deidda per fornirgli, eventualmente, una serie di fotografie che lo ritraggono in un angolo (sta a te dire in quale posizione) dove non disturbava a nessuno. Anche io ho assistito a scene incresciose dove il panico regnava sovrano. In ogni caso il grande lavoro dei volontari si deve riconoscere.

          Non ho avuto modo di vedere nuovamente il fotografo con la tipa, perché sono dovuto rientrare a casa, indossare la divisa e andare a lavoro.

          Finitela di accusarvi in questo modo squallido, come se la colpa di tutto questo fosse di una ragazza che ha scritto due righe e di un fotografo che ha scattato qualche fotografia.

          BUONA DOMENICA

        • i veri sardi?
          Cosa è uno scherzo.?
          Non esistono veri sardi o no ma solo gente che vive in una terra che è di nessuno e di tutti.
          Accidenti credevo di vivere un’isola e invece scopro che non siamo isolani ma isolati dal resto del mondo,ancora a discutere chi è piu’ vero e chi è piu’ falso perchè esiste ancora qualcuno che si marchia a fuoco e vuole obbligare anche gli altri.

    • Vorrei che tu ti firmassi per dimostrare di tenere testa ad un discorso da uomo. Mi chiedo cosa hai fatto tu perchè questo non accadesse…mi chiedo cosa hai fatto tu negli anni per migliorare i posti dove vivi. Sicuramente sei uno di quei tanti servi pronti a scrivere per screditare una certa libera informazione. Anche io ero li ma dall’altro versante e ti posso assicurare che la macchina dei soccorsi è stata lenta e farraginosa, disorganizzata. E poi dove è la prevenzione ? Iniziamo a parlare chiaro con nomi e cognomi? Facciamolo. Ma facciamolo sul serio. Credo che certe cose siano state omesse nell’articolo… e’ dura la verità vero?

  17. ma scusate….voi che tanto criticate la claudia aru per essere andata sul posto e aver testimoniato di prima persona i danni provocati da questo tremendo incendio avete da dirle qualcosa???siete i primi che state criticando….alle spalle dell’articolo che lei ha fatto con tutto il suo cuore rischiando pure, per essere criticata da un mucchio di persone che, al posto di commentare sulle foto etc critica sul fatto di pubblicare o meno questo articolo…vergognatevi siete ridicoli!!!Lei ha fatto il suo dovere…ha semplicemente informato!!!E voi siete soltanto persone insensibili e superficiali!

    • …e io ti dico che se fossi un vigile del fuoco e avessi qualcuno tra i piedi intento a fare foto, gli caccerei un urlo che gli farebbe più paura del fuoco stesso….Non credo sia una novità che su questo blog ci possano essere commenti non solo mielosi ma anche critici, quindi non c’è bisogno che ti scaldi fino a questo punto….Non stavamo aspettando questo reportage per sapere quanto drammatici siano gli effetti di un incendio e quanti rischi comporti per persone e cose…

      • E invece io mi scaldo perchè non state dicendo nulla di sensato…se è riuscita a portare a termine il reportage(e anche molto dettagliatamente cogliendo davvero la paura e l’emozione della gente che ce l’aveva sotto gli occhi)vuol dire che nessuno l’ha ostacolata mandandola via o cose simili…evidentemente se è riuscita così ad avvicinarsi alle guardie antincendio etc vuol dire che non disturbava a nessuno!State dicendo idiozie

    • ma che bel servizio! sembra un raccontino…la signorina che c’è andata a fare lì , a farsi fotografare? ma perchè non ha dato una mano anzichè fare la modella..e criticare chi l’incendio lo stava spegnendo rischiando la vita. ma per carità quando si fanno servizi giornalistici si raccontano i fatti senza tanti ricami e soprattutto senza mettere in primo piano se stessi..
      cari saluti

      • Dall’odio di queste parole si capisce chiaramente che sei una donna , anzi, una femmina, le donne non si comportano così.

  18. Eri:io non mi vergogno affatto di affermare che una persona che si reca nel luogo dell’incendio e si fa fotografare con le fiamme dietro,simulando di scappare come se fosse una del posto colpita da questa disgrazia,è solo in cerca di notorietà.Ma quale informazione?!!!Per favore,non prendiamoci in giro.

    • Se lei non avesse pubblicato questo articolo tu non saresti qui a criticare, non facendo nulla proprio come affermi che abbia fatto lei…non vi rendete conto di quello che scrivete….

  19. Hahaha, fate sorridere con queste critiche senza senso. La maggior parte di voi, almeno credo, forse è rimasta in casa a guardare la televisione mentre accadeva tutto questo. Uno scempio che non ha eguali. Se capisco l’italiano è andata così: Gianluigi Deidda, l’autore delle fotografie, ha contattato Claudia Aru per andare sul posto. Mi capita spesso di vedere delle fotografie di Deidda sulla Nuova Sardegna, anche le foto dell’incendio dei pneumatici di San Gavino portano la sua firma e non solo. Anche in questo caso, come dichiarato, gli sono state chieste delle fotografie. Questo per dire che non erano li per fare chissà che cosa, uno stava lavorando, l’altra in quell’occasione ha deciso di raccontare la sua storia. Si parla di intralcio, ma in quali termini? Non mi sembrano delle persone sprovvedute che hanno creato dei problemi alla macchina antincendi.

    Tutto questo credo che derivi da una profonda antipatia che ha portato ad affossare il lavoro di due persone. Parlate di prevenzione? Ma voi la fate stando tutto il giorno rinchiusi in casa e vivendo in un mondo tutto vostro, la realtà e tutt’altra cosa.

    Condivisibile o meno, hanno riportato un racconto, il quale non doveva essere corredato da dati tecnici quali località, ettari, mezzi, uomini. Tutti gli altri articoli riportano solamente dei dati e sono un copia e incolla dell’altro.

  20. Senti io non ero in casa ma a lavoro.La Aru evidentemente non ha nulla da fare se ha tempo per andare a farsi fotografare.

  21. Ci siamo sempre distinti per la bellezza del nostro territorio e per la capacità che i nostri avi hanno avuto nel preservarlo. Nel giro di pochi anni gran parte di questo patrimonio è andato distrutto. I motivi sono diversi e li conosciamo,provoca comunque una certa irritazione, in particolare a chi, come me ha passato gran parte delle sue estati di ragazzo a combattere le fiamme da volontario, vedere, prima una signora ergersi a paladina dell’ambiente senza che ne avesse titolo alcuno per poi scalpitare tempestivamente e vittoriosamente nella bagarre elettorale e vedere poi oggi che la storia si ripete, con tanto di foto e articolo da libro Cuore nel blog più letto dai cidtresi, una donna, anch’essa, come la prima, abile nel canto, ad ammaliarci con le sue liriche.

  22. certo che siete proprio contorti ,se nessuno ci da delle informazioni abbiamo qualcosa da dire ,, se qualcuno fa informazione lo critichiamo … ma in effetti cosa volete ? anche io ero ha lavoro e sicuramente non potevo intervenire ,ma se fosse stato anche il contrario cosa avrei potuto fare ?senza un coordinamento ….avrei disturbato forse piu di claudia aru ,che invece ringrazio , per aver messo a conoscenza di quanti scemi ci sono in giro che vanno ad appicare incendi a desta e a manca ….. se certa gente non fosse cosi ignorante anche claudia sarebbe rimasta a casa senza fare foto nessuno l’avrebbe criticata e il bosco sarebbe intatto ….. facciamoci un esame di coscienza …fate fare informazione cosi se si vede qualcuno di questi (bastardiiiii) piromani si possano acciufare … scusate certe parole ma hanno distrutto un patrimonio di tutti i sardi….

  23. Chi non vuole essere oggetto di critica, se ne sta chiuso in casa e fa in modo che tutto il mondo ignori la propria esistenza. Quando ci si espone in pubblico, poiché siamo in un paese dove ancora vige la libertà di pensiero ed è possibile esprimere le proprie opinioni, si devono accettare anche le critiche negative e i pareri discordanti che dissentono, non solo i consensi e gli apprezzamenti; naturalmente, questo a prescindere dalle buone o cattive intenzioni di chi si espone alla pubblica opinione. Se il messaggio è arrivato in maniera così distorta, ossia, se l’articolo si presta a molteplici interpretazioni tanto da suscitare nei lettori, me compreso, sensazioni come le ricerca dello scoop e lo spirito di protagonismo, evidentemente qualche errore di forma e di stile è stato fatto; fermo restando che gli intenti fossero solo ed esclusivamente quelli documentaristici. Ben venga la buona informazione e ben vengano le segnalazioni da parte degli utenti ( critiche, osservazioni e commenti ) che contribuiscano a migliorarla.

  24. Fare informazione è cosa buona e giusta, se la si fa con etica, al servizio del prossimo. Per quanto riguarda il problema incendi c’è da dire ben poco, si fa solo della banale retorica, da fare invece c’è molto ma noi da volontari possiamo solo cercare di limitare i danni. Il problema di cui si discute è invece un altro e cioè trattasi di informazione corretta l’articolo di cui sopra con relative fotografie in posa o peggio foto in cui si simula la fuga dalle fiamme? Personalmente credo si sia andati oltre, le foto vanno bene, ma era necessario che in primo piano anzichè le fiamme ci fosse la Aru che improvvisava la scenetta drammatica? Se poi si tiene conto che la Aru è impegnata in politica… i villacidresi non sono stupidi, hanno appena mandato a casa una che ha fatto la processione con le foto della pineta poco prima che si candidasse!

  25. Ma vergognatevi..pensate alle povere persone che hanno perso il poco che avevano..e tu vai a metterti in posa???
    Un conto é fare informazione, un conto é farsi delle foto per sponsorizzarsi.
    Smettetela di cercare visibilitá sfruttando le tragedie.
    Come dice crabaxiu, pensate di essere sardisti, indipendenti, rivoluzionari..ma siete peggio dei politici che dite di voler combattere.

    • davanti a uno scempio del genere perdete tempo a commentare 2 foto di una persona che francamente neanche conosco, questa cosa è ancora più avvilente del fuoco stesso e vi definisce alla grande. Quanta pochezza, quanta superficialità, quanta invidia… ma per cosa, mi chiedo? Che pena.

      • è un atteggiamento tipico delle province snobilitare chi fa qualcosa o vuole portare qualche novità, di che ci meravigliamo.
        Ci si lamenta che niente cambia che tutto rimane fermo ma quando qualcuno prende unîniziativa tutti addosso.
        La verita’ e che non si vuole cambiare non si vuole migliorare perchè a vivere da vitteme è piu’ facile e piu’ comodo:Qualcuno mosso da pieta’ poi ci dara’ una mano!!!!!!!!!

  26. in tutto questo vedo solo un inuttile discussione,ricordate che l informaz serve,documentare serve,serve chi di mestiere spegne i fuochi(come me)serve(ma non x questo si diventa eroi). se invece d esser tutti contro tutti si fosse piu uniti sarebbe meglio.x quanto riguarda la velocità dei soccorsi e i mezzi,bè sono pienamente d accordo su quanto siano scarsi.la colpa non è di chi opera sul posto ma di chi sta dietro una scrivania.ricordate k molte volte buona parte di chi interviene lo fà x volontariato non x soldi.non sono preparati a certe situazioni,ma va riconosciuto l impegno e il rischio k corrono x aiutare gente k nemmeno conoscono. molte volte il vero intralcio sono i curiosi del posto k stanno li a dir la loro senza muovere un dito x la loro terra. e ricordate,serve chi documenta tutto ciò,serve chi si lancia a proprio rischio in questi inferni,serve la gente del posto k può esser d aiuto data la conoscenza del posto,ma ciò k serve di piu è k chi vede e sà chi provoca questi enormi danni,PARLI xk si sà!!!!!!ora invece di farvi queste critiche pensate a qualcosa di piu produttivo.

  27. carissimi amici mi pare che si stia facendo un gran polverone per nulla. Leggo dei commenti molto banali. Chi fa il reporter o il giornalista non intralcia nessuna operazione ma è testimone di quello che accade sul campo, oppure forse per questi signori anonimi, sarebbe meglio non raccontare nulla ? Io vedo poca analisi vera e poca critica costruttiva , ci vedo nelle parole di alcuni molta paura o molta gelosia, e per cosa ? Per un articolo? Per una testimonianza ? Oppure paura per quello che questo blog libero vuole rappresentare? La verità è che il nostro sistema antincendio è ridicolo e non per colpa di chi fa il suo lavoro o chi rischia la vita ma perchè non esiste un sistema che controlli e gestisca emergenze simili. Come al solito si è sempre impegnati a polemizzare invece che tirare fuori soluzioni o esprimere il nostro cordoglio per la morte del territorio per mano di piromani senza scrupoli. Esibizionismo ? beh ne vorrei mille di donne cosi esibizioniste percchè le donne sono molto piu’ coraggiose di certi uomini.Per quanto riguarda la politica beh, ogni volta che una donna si espone allora sta cercando di farsi strada. Spero che se ne candidino mille di donne cosi anzichè dare spazio a certi zoombies della politica sarda e locale. Adiousu. Grazie per lo spazio.

    • suvvia! in un blog è più che normale che accada. L’importante è non scadere nell’insulto e poi si può discutere di tutto. Forse evitando qualche foto tutte queste polemiche non sarebbero nate. Certe considerazioni prendetele come critiche costruttive per quando confezionerete i prossimi reportage.

    • è strano che si ci sia concentrati sul dito e non sulla luna……hai ragione…….ma se il dito è talmente in primo piano da occultare la luna è chiaro che si discuta su quello.non sempre si riesce a far passare quello su cui si vuol discutere,e non credo sia solo un problema di chi critica,ma anche un problema di esposizione dei fatti.
      avevate un messaggio da far passare???volevate discutere su un problema in particolare???perchè non siete stati più diretti,e invece di romanzare non avete descritto e criticato le mancanze della macchina organizzativa(se questo era il punto),cosa che è stata fatta in maniera velata e senza prendere una posizione.
      l’argomento non è stato affrontato da chi ha fatto l’articolo,e dovevamo noi ricamarci una discussione costruttiva???
      gilanico hemingway era uno scrittore ed è giusto che abbia raccontato le cose a suo modo,diverso è se si parla di giornalismo,il giornalismo non deve far trasparire preferenze ma esporre i fatti chiari,dirigerli dove meglio crede,ma senza troppi fronzoli che confondono e distolgono lo sguardo da ciò che si vuol far passare.dici a claudia di lasciar correre,sai……a mio parere è proprio questo che denota una mancanza.il fatto che uno non risponda e non chiarisca la sua posizione ammettendo se deve anche l’errore fatto,fà percepire una nota di altezzosità(rivolto un pò a tutti quelli che fanno gli indifferenti quando si discute con loro) che non la mette in buona luce.sono sicuro che lei ha moltissimi pregi e che sia da elogiare per certe sue cose,ma questo non la esenta dal ricevere critiche se in un campo non eccelle,sia lei…….sia lo stesso villacidro info.

  28. Quando il dito indica la luna, lo stolto guarda il dito…

    Qui si dovrebbe parlare degli incendi e delle problematiche inerenti, invece si attacca chi scrive un articolo che descrive quanto accaduto. A me pare che l’articolo sia scritto molto molto bene. Molto meglio dei freddi articoli giornalistici, che ti lasciano appunto freddo di fronte ad un evento drammatico. Per quanto mi riguarda l’articolo è molto molto bello, principalmente perchè ti rende partecipe del dramma. E’ come se anche il lettore fosse balzato dentro l’incendio. E’ un merito questo e non una colpa. Trovo anche molto bello che ci abbia raccontato che l’incendio non colpisce solo gli uomini ma anche gli altri animali. Il fatto che l’abbia scritto denota una sensibilità non comune…

    Hemingway ha romanzato la prima guerra mondiale e la rivoluzione spagnola, eppure nessuno l’ha mai messo in croce per questo. Non vedo perchè un articolo debba essere scritto solo a mò di articoletto gironalistico e non in un’infinità di modi. Credo che ci voglia veramente coraggio a star lì a far le pulci a chi ha scritto un articolo, quando le pulci bisognerebeb farle a chi non è stato pronto a spegnere l’incendio.

    Claudia, non ti curar di loro ma guarda e passa.

    • e tu ti permetti di dire che gli altri fanno le pulci? ma se tu non fai altro in questo blog. Hai mai sentito parlare di critica costruttiva? oppure ti interessa solo parlare di complotti capitalistici?

      • Tu chiami complotti ciò che non conosci, io parlo di cose reali e non di fantasie complottiste. Le pulci le faccio sulle cose concrete e non su un articolo che ben descrive un fatto. Alcuni stanno discutendo sul soggetto e non sull’oggetto. Questi “alcuni” si stanno interessando alla forma anzichè alla sostanza dell’articolo.

    • Giuro che il mio riferimento al dito e alla luna non è stato copiato dal messaggio del moderatore qua sopra. Per una volta abbiamo usato la stessa metafora…

  29. Ogni anno migliaia di ettari andati in fiamme:natura incontaminata ma anche terreni colturali,case e possedimenti!Il problema è sempre lo stesso:i farraginosi tempi delle reazioni ad un incendio!Perchè la macchina della protezione civile non funzionava???un incendio visto praticamente sul nascere che poteva essere spento in poco tempo è diventato un disastro immane!!!e il bosco in che condizioni era???I terreni dei privati in che condizioni erano???La prevenzione ancora non riusciamo a ficcarcela in testa e questi sono i risultati!!!

  30. Siete patetici, decine di post per dire se era giusta la presenza o meno dell’autrice delle fotografie sul posto e se era di intralcio, e nessun pensiero agli infami che hanno appiccato gli incendi.
    Bleah!!

    saluti

    • allora di qualcosa tu a questi bastardi e vediamo se riesci a non scadere nella solita retorica. Diciamo loro tutti insieme “fermatevi”, come ha detto il vescovo di Nuoro; devono essersi impauriti parecchio adesso che qualcuno ha detto loro “fermatevi”. La questione incendiari è molto più complessa di quella che si vuole far credere perché comprende satanismo, squilibrio mentale e speculazioni varie di gente lucidissima ma c’è anche un’altro fattore, l’ambientalismo estremo, lo stesso che ha scacciato dai boschi e dalle campagne persone e bestiame la cui presenza è sempre stata per secoli un ottimo deterrente e non hai mai danneggiato nessuno.

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