Anche la Keller ha un lato oscuro: i suoi manager

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I revisori dei conti nel 2010 scrivono ai soci: «dirigenti da cambiare». Bilancio in ritardo, assemblee deserte, imposte e contributi evasi per 6 milioni di euro. La dura relazione del Collegio sindacale rimasta inascoltata. “Necessario l’inserimento di un qualificato direttore o amministratore delegato”

I guai della Keller non sono tutti recenti e non sono legati esclusivamente all’ultima commessa ritirata da Trenitalia da 20 milioni di euro. Per la fabbrica di Villacidro che da decenni si occupa di progettazione, costruzione e revisione di carrozze ferroviarie ci sono anche peccati originali.

Al di là del ruolo giocato da Regione, ministero Trasporti e governo sull’effettiva dismissione in atto della rete ferroviaria sarda. E al di là dello stato di crisi che grava su tutte le industrie ferroviarie italiane strette dai colossi stranieri, affossate dalla domanda interna. A parlare dello stabilimento d’eccellenza ma con 320 operai in cassa integrazione sono i documenti. L’ultimo bilancio della Keller elettromeccanica, che appartiene per il 37 per cento al gruppo Busi- Aldrovandi, è stato chiuso nel 2009 e depositato, con ritardo, alla Camera di commercio. Un bilancio che è stato comunque approvato. Il buco è di quasi 15 milioni di euro dovuto, si legge, sia alla congiuntura internazionale, sia alle difficoltà di rapporto con Trenitalia, considerato sempre il cliente principale. Nel documento, consultabile da chiunque, c’è la relazione dei revisori dei conti : i cosiddetti “sindaci”, espressione dei soci. E i rilievi dei tre non sono clementi con la dirigenza aziendale: nero su bianco c’è una lista puntuale di accuse e anche richiami. Sembrerebbero delle sgridate se non ci fosse di mezzo il futuro della Keller, e centinaia di posti di lavoro. Le bacchettate. Si parte dal ritardo, oltre i termini previsti, con cui è stata consegnato il bilancio, l’unico disponibile al momento. E poi le constatazioni, a partire dalla base di ” un elevato numero di assemblee deserte” registrato nel 2010. Ed ecco la sferzata sulla dirigenza: secondo i tre ” risulta necessario potenziare il settore amministrativo, in particolare (…) la funzione del controllo di gestione e della rendicontazione finanziaria ”. Per questo chiedono più “tempestività, dettaglio e assiduità dei flussi informativi”.

Sotto analisi il piano industriale (2010-2013) della Keller che punta su un portafoglio pari a circa 70 milioni di euro, completato da circa 25 milioni di contratti in corso di acquisizione. Il principale cliente resta sempre Trenitalia ed è ancora citata la misteriosa commessa iraniana. Un’ipotesi basata su due contratti per 340milioni di euro che si rincorre dal 2007, e per cui sono state fatte anche delle assunzioni. E la commessa iraniana appare anche nel piano industriale seppure non inserita “in via prudenziale”. Un fattore che non passa inosservato anche ai revisori che puntualmente ribattono: “ è stata ulteriormente rinviata nonostante gli importanti investimenti già realizzati negli esercizi precedenti”. Il richiamo. Sul documento approvato a ottobre 2010, c’è proprio un richiamo. Secondo la relazione è necessaria ” una forte riqualificazione dell’assetto manageriale con l’inserimento in particolare di un qualificato e autorevole direttore generale e/o amministratore delegato”. Insomma accuse mosse a persone precise che ricoprono ruoli di grande responsabilità, tacciati di incompetenza: il presidente della società dal 2008 è Gianfranco Borghini, patron di Sviluppo Italia (fino al 2006) e Stefano Aldrovandi del gruppo Busi è l’amministratore delegato dal 2008. Il direttore generale in carica è Marco Serpi che più volte si è speso in questi giorni di lotta per il salvataggio per la Keller. Questione di banche. Fino a poche settimane fa, prima che scoppiasse la questione Trenitalia, la dirigenza Keller lottava per ottenere un finanziamento da 32 milioni di euro. Per averla era necessaria l’autorizzazione e la fidejussione del ministero dello Sviluppo economico, nonché il via libera della finanziaria di Stato Invitalia, ex Sviluppo Italia. Sembrava tutto risolto quando l’Unicredit ha offerto una parte del finanziamento. E qui entra in gioco il ruolo di Stefano Aldrovandi, sia amministratore delegato Keller, sia legato alla banca. Eppure per la copertura totale mancava la disponibilità di altre due banche sarde, mai arrivata. La conclusione. E infine la stoccata finale nella conclusione sul futuro Keller definito ”incerto” proprio per la “riqualificazione dell’assetto manageriale ed organizzativo”. Tutti richiami e appelli finora rimasti inascoltati a cui si aggiunge la questione contabile, gravissima. I revisori segnalano infatti “mancati versamenti di imposte, ritenute e contributi che secondo l’ultima verifica (che risale a luglio 2010) ammontano a 6milioni di euro.” E per il datore di lavoro questo è un reato penale.

Monia Melis

Villacidro.info – 27 settembre 2011  –  Fonte: SARDEGNA 24

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23 COMMENTI

  1. “imposte e contributi evasi per 6 milioni di euro”. Ma vogliamo scherzare spero??? Ma dove vogliamo andare? Continuiamo a bloccare la 131 oppure bloccare i binari dei treni, quando l’unica manifestazione da fare e quella contro i dirigenti e la proprietà della Keller???
    Questo articolo la dice lunga su quanto sia affidabile il management della Keller!

  2. infatti la vera lotta va fatta contro la triade, e dirigendi amministrativi , , ma forse qualcuno vuole salvare i dirigenti e non gli operai..fatto gravissimo questi giorni scorsi il sindacato si è riunito per mettere il cassaintegrazione gli operai attualmente in forza lavoro, ma come contro mossa l’azienda ha collocato gli operai in ferie per due giorni.sicuramenti avvisati da il sindacato stesso….e poi si lamentano che non si sta più partecipando al presidio in stabilibento che è solo una pagliacciata, le persone che vanno in azienda lo fanno perche la birra scorre a fiume e alcol di tutte le specie.o si butta fuori tutti quelli che si recano a lavoro opp. non ha senso la lotta…

  3. tante colpe le ha anche il sindacato che si è comportato come le tre scimmiette, non vedo non sento e non parlo,e sta continuando a non dire la verita a gli iscritti che invece di essere tutelati vengono tenuti a l’oscuro di tutto, e gli vengono propinate le cose che l’azienda consiglia hai nostri sindacati, ben lontano dalla verita, e guai se cualcuno si permette di far uscire notizie diverse dalle loro andando contro l’azienda…

  4. Forse cari amici inizierete a capire che questi sindacalisti, come ho scritto in altri commenti, sono la rovina dei lavoratori, ormai son diventati politici di professione e del vostro futuro non gli interessa niente, tanto hanno le spalle coperte…!!!! Altro che aiuti della regione e dello stato; qui si sta parlando di milioni di euro di debiti verso l erario.. perchè mai lo stato e la regione o meglio ancora la comunità europea dovrebbe aiutare chi non è in grado di gestire un azienda di un certo livello e per lo più debitrice nei confronti dello stato stesso??? provate a chiedere a qualsiasi piccolo artigiano o commerciante se, per qualche mese no n paga i contrubuti e quant altro a cosa va incontro???? non ha accesso a nessun tipo di lavoro… E provate a chiedergli se lo stato gli aiuta per pagare i debiti nei suoi confronti??? risposta negativa, al massimo una rateazione e se sgarri con le rate niente durc e niente lavoro…. ùquindi cari amici io spero che la keller riparta il prima possibile, anche perchè 300 buste paga per il nostro territorio vorrebbero dire rilancio dell’economia (gli aiuti pubblici si danno a chi lo merita), però consentitemi di dire che non è giusto aiutare un azienda che ha dei dirigenti non in grado di gestirla e forse neanche in buona fede…

    • Gli operai non hanno colpa, altriemnti bisognerebeb criminalizzare anche tutti i lavoratori di mediaset per varie accuse che pendono sull’azienda del nostro amato premier. Che i sindacati abbiano colpe è lampante, ma non perchè sono troppo radicali, bensì perchè in buona parte si sono venduti agli industriali.

      La soluzione non quindi un maggior moderatismo, come sembrerebbe suggerire trasprenza, bensì, al contrario, un maggior radicalismo operaio. Gli operai della Keller vanno tutelati (li cogliamo cornuti e mazziati?), il resto sono chiacchere reazionarie di persone che non capiscono la situazione contingente in cui ci troviamo e parlano come tanti piccoli Marchionne.

  5. é da sempre che dico che le colpe di questo disastro in primis sono da attribuire all’azienda e poi al sindacato che rema sempre a favore della azienda e prende per il culo gli operai
    prima frequantavo l’occupazione, ma da un pò ormai o disertato perchè l’atteggiamento del sindacato è penoso..come dice “operaio keller” “guai se cualcuno si permette di far uscire notizie diverse dalle loro andando contro l’azienda”
    che tristezza

  6. Proprio non vi capisco l’articolo parla di azienda e voi attaccate il sindacato vi faccio queste semplici domande, ma se due anni fà il sindacato non avesse dato fiducia al piano industriale e voi non aveste avuto la cassa integrazione cosa avreste fatto? avreste crocifisso il sindacato come fate sempre perchè non avete gli attributi per dire che ve ne siete sempre fregati..altro che rinunciare al presidio e la solita scusa di non vuole fare mai nulla ma criticare e basta saranno molto contente le vostre rispettive che hanno dei parassiti a casa aspettando che noi, dal presidio, vi salviamo il di dietro…
    fareste bene a vergognarvi e a partecipare attivamente invece di buttare feccia addosso agli altri che si stanno impegnando, sopratutto i nostri sindacati che voi di sicuro non frequentate ma criticate e basta….vergogna

    • il sindacato doveva dare più fiduccia a chi li paga la tessera invece di sostenere a spada tratta l’azienda,invece ci troviamo senda contributi versati alla cometa dal 2008, non ci dimentichiammo regolarmente trattenuti dalla busta paga, senza contare della cassaintegrazione ordinaria che l’azienda doveva antecipare regolarmente erogata dall’inps trdicesima e qualtaltro, ma stranamente risultante nel cud, quindi abbiammo anche pagato le tasse su soldi mai avuti.vogliammo poi parlare del presidio!il sindacato in seha una partecipazione assente ,solo la cgil(fiom)e posso fare anche il nome perche merita (mauro nonnis)che presidia giorno e notte lo stabilimento.per gli altri chi sono lo stesso che in assemblea a accussato di parassitismo operai non pagati tessera sindacale, questa è la cisl maggior sostenitori della azienda, la uil sta in mezzo.ma sia uil e cisl nonpartecipano chi sta a cagliari e altri per l’oro impegni.ognuno sa dei suoi ploblemmiperche come sindacato non cominciano a rimborsare qualche viaggio a cagliari o anche per andare in azienda che i soldi sono finiti anche per fare la spesa, invece di comprare birra e super alcolici.forse qualche collega parteciperebbe maggiormente….

  7. Io attacco l’azienda e di conseguenza anche il sindacato che è una sua costola, non sono l’unico a pensarlo, quindi forse qualcosa di vero ci sarà!
    Molte persone si sono allontanate dal presidio perchè non ne possono più di certi atteggiamenti, il sincato è bravo solamente a censurare le persone che postano commenti a loro non graditi su facebook e dare del parassita a operai non iscritti, anche su facebook la gente si è allontanata dal gruppo, e non parlo di persone al di fuori della vertenza!!!
    Per il sindacato un non iscritto è un parassita(parole testuali del sindacato), e non ha diritto di critica,(questo è vergognoso) quindi meglio che stia lontano visto che è quello che vogliono..

  8. le novita dei colleghi attualmente a lavoro, devono andare sino al 5 , perche l’azienza ha detto che trovera i soldi per pagarli e ha chiesto al sindacato di firmare un accordo che non so sa bene cosa sia….e la presa in giro continua, visto che in regione l’azienda sosteneva di non avere neanche i soldi per pagare l’energia elettrica…

  9. leggo ora dal sito dell’unione sarda che la keller si aggiudicata una commessa da 80 milioni di euro in nord africa, sarà la nuova iran?
    Vedrai che darà un elemosina il 7 ottobre cosi gli operai resteranno ancora dentro, e il sindacato si vanterà che grazie a loro l’azienda a dato qualcosa agli operai..come sempre! non ottiene nulla e la figura di merda la rigira come qualcosa di guadagnato..mi dispiace maggiormente per chi crede in loro e li paga la tessera

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