Nella foto la prima storica rappresentazione dolciaria de Sa coga de Biddacidru.
Viene realizzata per la prima volta nella storia, l’immagine più “dolce” de sa coga. E’ stata infatti riprodotta l’icona della maliarda, oggetto di antiche credenze villacidresi, strenuamente combattuta dal santo ritenuto “nascidu in Eleni, bella e florida zittadi”, san Sisinnio. L’ìimmagine stampata nella torta è tratta da un quadro commissionato appositamente dallo scrivente al pittore Salvatore Sanneris. Si tratta di un acquarello riproducente sa coga che abbraccia idealmente Villacidro, la sua “patria” tradizionale. Quest’immagine ha fatto da copertina ad uno dei tanti libri su questa fammigerata leggenda villacidrese.
L’iniziativa gastronomica-culturale ha trovato nell’auotore della torta, un fervido sostenitore che si è dimostrato fermamente convinto che la promozione turistica di Villacidro possa essere sostenuta anche da queste iniziative “politicamente scorrette”, come lanciare l’argomento “coga” in diversi ambiti, uno dei quali è quello alimentare-dolciario. Ma sicuramente tutto il settore artigianale, editoriale, culturale in genere potrebbe avere uno straordinario sviluppo se si volgesse la mente a sfruttare questo argomento per il quale Villacidro dovrebbe pretendere il copiright: sa coga è infatti un prodotto esclusivo di Villacidro. Se si avessero vedute meno miopi e più aperte questo tema potrebbe essere sfruttato con grande vantaggio per tutti. Tanto per riferire spigolature di cronaca: è frequente che riceva richieste del libro citato dal continente e anche dall’estero. E’ frequente che neolaureandi mi vengano a chiedere informazioni su temi quali Inquisizione, stregoneria, magia, superstizioni, sette sataniche in Sardegna e segnatamente a Villacidro.
Gian Paolo Marcialis
Villacidro.info – 15 ottobre 2011
sa coga è infatti un prodotto esclusivo di Villacidro. Se si avessero vedute meno miopi e più aperte questo tema potrebbe essere sfruttato con grande vantaggio per tutti .. bell’articolo a villacidro !!
grazie a marcialis gian paolo e le sue larghe vedute , arriveremo a dire che a villacidro ci sono anche i marziani , ma non scherziamo caro amico maestro …
Guarda che fa parte della tua storia e della tua tradizione…non sminuire certe credenze…al massimo di che non ci credi, ma non criticare chi ci crede e il lavoro degli altri.Villacidro è ed era anche questo,un capoluogo di superstizione e di credenze popolari che si sono tramandate fino ai nostri tempi, e di cui io e altri andiamo fieri!
Caro disocupato, evidentemente non sei molto ferrato in tradizioni e credenze popolari. Marcialis ha perfettamente ragione e ti spiego perchè.
Sai qual’è l’emblema della città di Bruxelle? Un bambino che fa la pipì. E sai quanti di questi vengono acquistati dai turisti? A migliaia! Quindi dove stanno i marziani?
A villacidro c’è davvero un marziano. Ed è per giunta…disoccupato.
caro maestro quando ci incrociamo in paese fammi una foto che poi dividiamo che sono un po spianto ” con rispetto marcialis ” ciao e cibiribibi kodak ….
ma per piacere…diamo pienamente ragione a disoccupato…Bruxelle non è un valido esempio…e avere per immagine di Villacidro una strega..è patetico
Perchè patetico? fa parte della nostra tradizione,non vedo perchè rinnegarlo!Effettivamente abbiamo poco sfruttato questa nostra parte di storia,perchè di questo si tratta!
Ma patetico secondo me sei tu!!!è una bellissima tradizione…e come noi non abbiamo prove che siano esistite davvero tu non hai prove del contrario!
Blabla, già dal nome ti (s)qualifichi. Intanto si scrive Bruxelles. Sa coga è un’icona (ma conosci il significato di questo termine?) e ben rappresenterebbe Villacidro che potrebbe usare questa icona… (ma, a questo punto mi fermo perchè non voglio, te lo dico in sardo: pistai su cuu in s’acqua…) Per cui ogni discorso è vano. Vai a scuola. Studia e fra qualche anno ne potremmo riparlarne…Ammesso che tu abbia intanto coltivato lo scarso sale ch’hai in zucca e ammesso anche ch’io, tra qualche anno, abbia voglia di riprendere l’argomento!!!
a proposito di scuola.Qualcuno molto disinformato sull’argomento non sa che pure a scuola insegnano questa parte della nostra cultura.Quando andavo a scuola io mi ricordo che studiavamo anche il sardo e la storia di Villacidro, e la maestra spesso come compito ci diceva di farci raccontare dai nostri nonni(per chi li avesse ancora) storie sulle coghe ,studiando anche prorio la morfologia della coga e tutti i suoi aspetti!Quindi per chi sminuisce l’argomento, sappia che anche a scuola viene trattato, e non c’è nulla di cui vergognarsi.Ci sono cose molto più brutte a Villacidro che credere ancora nelle coghe!
E.C.: Ne potremmo riparlare.
quanto sono affascinanti le streghe!! sarebbe bellissimo se venisse valorizzato questo aspetto…una mia parente emigrata in Piemonte ha raccontato che un giorno il suo datore di lavoro, dopo aver letto su una rivista nazionale un articolo su Villacidro paese delle streghe, le disse “adesso capisco perchè stai sempre seduta mentre lavori…per nascondere la coda!” e fu molto affascinato dall’argomento.
simpatico!!!
Ho letto tutti i commenti e non riesco proprio a capire intorno a quale argomento ruota il disaccordo.
in effetti “Sa coga” é storicamente e culturalmente presente a Villacidro nei suoi periodi passati? “SI”
“Sa coga” ha influenzato generazioni di Villacidresi nella loro cultura,arte, religiositá ecc.? “SI”.
“Sa coga” é un essere esistente o la cui esistenza é scientificamente provata? “NO”
Puó “Sa coga” essere utilizzato come simbolo di appartenenza culturale e/o folkloristico? “Perche no!?”
In effetti nei secoli si sono sempre usati questi simboli un po’ arcani e un po mistici: es. Il drago, ippogrifo, la testolina del grigio tanto cara agli ufologi, quattro teste bendate ecc…
Quindi ancora mi chiedo: “Ma qual’é l’oggetto della contestazione?”