Scetticismo per la notizia “bomba” che ridarebbe vita allo stabilimento villacidrese.
Questo il comunicato stampa integrale diramato dalla Keller.
Con l’impegno siglato a Praga in data 30 settembre 2011 in forma di “manifestazione d’interesse” dalla Škoda Transportation a.s. nei confronti della Keller Elettromeccanica S.p.A., sotto l’egida della finanziaria regionale della Sardegna SFIRS S.p.A., si darà il via al più importante investimento estero diretto in Sardegna degli ultimi dieci anni.
Al tavolo, che ha riunito il presidente della Škoda Tomáš Krsek, il direttore generale della Keller Marco Serpi ed il delegato della SFIRS Massimo Concas, si è discussa e definita l’architettura industriale, commerciale, giuridica, economica e finanziaria per un “nuovo inizio” dell’azienda di Villacidro. La multinazionale della Repubblica Ceca punta ad affittare il ramo d’azienda sardo di Keller per un periodo di circa due anni, con un opzione di acquisto che sarà esercitata se la nuova società raggiungerà un buon livello sui risultati commerciali, industriali ed economico/finanziari.
Questo risultato, che rappresenta un passo importante oltre che una vera e propria svolta per il futuro dell’azienda avente sede in Sardegna, nasce da un approfondito esame condotto nel corso degli ultimi mesi dagli esperti di Škoda, sulla struttura industriale, commerciale ed organizzativa della società, nonché sul suo portafoglio commesse: si tratta di contratti di significativo valore, conseguiti da Keller in Italia, nel Nord Africa e nel Vicino Oriente grazie ad alcuni elementi che ancora oggi rendono la società più competitiva di altri costruttori attivi nel comparto. In particolare: tecnologie migliori, forte aggressività commerciale oltre che una forza lavoro di grande livello.
«La società, in perfetto coordinamento con la SFIRS, aveva già considerato e predisposto questa operazione nell’ambito del proprio piano industriale e, anche alla luce dei recenti avvenimenti, ha solo accelerato un percorso che era stato individuato e deciso oramai da tempo. Questa di oggi è la risposta concreta che l’azienda, la sua forza lavoro, il suo management e soprattutto il suo know-how ed i suoi conti sono sani, tanto da essere riusciti a passare, in modo più che positivo, il vaglio selettivo di una due diligence durata oltre otto mesi e condotta da una multinazionale del calibro di Škoda Transportation a.s.», dichiara il direttore generale della Keller, Marco Serpi, che aggiunge: «Adesso ci sarà tanto lavoro da fare per perfezionare in tempi rapidissimi l’accordo raggiunto e renderlo pienamente operativo».
«L’entrata di Škoda in Sardegna rappresenta un’opportunità di crescita e di rilancio fondamentale per il comparto industriale isolano», afferma Gianfranco Borghini, presidente della società, che sottolinea anche il significato strategico dell’operazione industriale avviata: «Oggi Škoda è una multinazionale leader nel comparto della produzione di materiale rotabile a trazione elettrica, composta da sei principali società, con stabilimenti attivi nella Repubblica Ceca, in Ungheria ed in Russia. La partnership con Keller rappresenta lo snodo per l’ingresso di Škoda nel mondo occidentale, con particolare riferimento al mercato del bacino del Mediterraneo, che poi si apre ai mercati del Nord Africa e del Vicino Oriente, nonché al mercato asiatico in generale».
Soprattutto in questi ultimi mesi, la SFIRS ha sostenuto attivamente il management della Keller nell’opera di coinvolgimento di Škoda nel progetto, per inserire la fabbrica sarda in una strategia industriale nazionale ed internazionale finalizzata al raggiungimento di quattro principali obiettivi: 1) fornire nuova credibilità finanziaria ed economica alla società per attivare con celerità l’esecuzione di tutte le commesse oggi nel suo portafoglio; 2) salvare la fabbrica ed evitare la dissipazione di un patrimonio di competenze industriali, commerciali ed organizzative unico e difficilmente ripetibile; 3) attivare tutte le capacità espansive collegate ad un partner industriale di primaria grandezza, pronto ad accrescere la propria quota di mercato nel settore del materiale rotabile in Italia e all’estero; 4) cogliere l’occasione storica ed economica dei possibili nuovi investimenti in Nord Africa e in Vicino Oriente, verso i quali la Sardegna ha una vocazione geografica naturale.
Per attuare l’impegno firmato a Praga, la Škoda Transportation prevede la creazione di una nuova società in Italia da essa posseduta. Il contratto per l’affitto del ramo d’azienda preciserà quali attivi aziendali e quali risorse tangibili ed intangibili dell’attuale Keller faranno parte del “nuovo inizio” assieme al prezioso bagaglio di risorse umane.
L’impegno che porta all’ingresso di Škoda sarà accompagnato fin da subito da alcuni importanti passaggi societari e di natura economica.
Il futuro di questa comunità industriale sarà deciso nei prossimi giorni in vari tavoli istituzionali sui quali saranno chiamati ad intervenire la SFIRS, gli altri azionisti privati e gli attori sociali interessati per assumere le decisioni che, alla luce di questo importante evento, consentano una rapida ripresa di questa realtà industriale e, quindi, del progressivo assorbimento della forza lavoro ad oggi in larga parte collocata in cassa integrazione.
Villacidro.info – 3 ottobre 2011
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaa finalmente ora nella zona industriale saranno autorizzati i testa e skoda ahahahhahahaha
invece che keller perchè non cambiano il nome con killer ha ammazzato un sacco di gente con la speranza di un futuro
Sicuramente è tutta opera dei sindacati! Vedremmo nei giornali le loro dichiarazioni “Siamo fiduciosi, dobbiamo attendere”. Sempre le solite dichiarazioni da 3 anni a questa parte. Io mi aspettavo “Abbiamo analizzato nel dettaglio la proposta della Skoda e possiamo dire che… Servirebbero delle correzioni…
Le indiscrezioni emerse in questi giorni lato Skoda non “gradirebbe l’aiuto dei sindacati”! Fatte un pò voi.