Una villacidrese la donna simbolo che rilancia la protesta anti-Equitalia

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VILLACIDRO. Riparte dal Campidano la nuova fase di lotta dei tartassati e delle Partite Iva.

Lunedì presenterà denuncia alla Procura di Cagliari Francesca Pinna, donna simbolo di una battaglia senza fine: dopo un modesto indebitamento cresciuto a livelli da guinness resiste da anni alle aste per la vendita della sua casa e dell’azienda di famiglia.
«Dobbiamo tutti reagire ai soprusi», dice ora a Villacidro. E spiega: «I casi come il mio, quelli di gente finita sul lastrico per quattro soldi di credito vantati dalle banche o dall’Agenzia delle entrate, in Sardegna stanno diventando migliaia. Troppi».

Con le ultime armi consegnate dal 1º ottobre a Equitalia vicende smili sono realmente destinate a moltiplicarsi. In Sardegna stanno già andando in esecuzione 80mila cartelle esattoriali. Nel frattempo scompaiono gli istituti giuridici dell’iscrizione a ruolo e della notifica obbligatoria. Una volta finiti nelle mani di Equitalia, i contribuenti dovranno versare entro 60 giorni l’intera somma richiesta o, se poi si presenterà ricorso, almeno un terzo della cifra (solo in un momento successivo infatti si potrà accedere alla domanda di sospensiva). Se non lo faranno, Equitalia entrerà in azione per riscuotere comunque. Magari iscrivendo ipoteca per i debiti più consistenti, con avviso di procedura alla Centrale bancaria rischi e quindi il pericolo della chiusura di eventuali fidi. O avviando al pignoramento dei depositi sui conti correnti del debitore. O dando preavviso della richiesta di ganasce fiscali per i veicoli di sua proprietà.
Oppure procedendo al blocco di soldi ancora depositati nelle casse di terzi che hanno a loro volta debiti con l’«evasore».

«Nessuno di noi vuole evitare di pagare il dovuto – spiega adesso Francesca Pinna – Però devono darci la possibilità di “rientrare” in termini corretti, non con metodi sempre più vessatori. Il sistema da fermare è quello che sotto questo profilo lega insieme molte banche, Equitalia e Agenzia delle entrate. Loro continuano a incassare denaro a palate. Noi non sappiamo più come difenderci e come fare ad andare avanti. Così storie come la mia, grazie alle micidiali armi date agli istituti e agli esattori, sono ormai tantissime in tutta la regione».

Costretta a due ricoveri in ospedale dopo i collassi seguiti allo sciopero della fame fatto per protesta nel 2007 a Cagliari davanti al palazzo della Regione, la donna divenuta suo malgrado leader di un movimento in passato è stata sostenuta nella battaglia da Altragricoltura, dagli indipendentisti dell’Irs, dai comitati nati a Decimoputzu contro la famigerata legge regionale sui mutui-beffa. Proprio quelle apparenti agevolazioni che avevano inguaiato il nucleo familiare di Francesca Pinna (12 persone in tutto), portando in una dozzina d’anni un debito iniziale di 36 milioni a oltre 240mila euro.

La prima asta, dopo la catena umana formata davanti alla sua tenuta dai compagni di lotta, è fallita nel febbraio 2008. Nello stesso mese, prima di una replica dell’esecuzione, un magistrato ha ravvisato un vizio formale nell’atto di vendita e così tutta la procedura è stata annullata e i soldi restituiti al compratore.

«Ora ci riprovano tentando di scorporare la proprietà in due distinte unità immobiliari – spiega la donna, che oggi ha 45 anni – Ma io e parecchi altri nelle mie condizioni abbiamo deciso di ribellarci. Per questo adesso faccio parte anch’io del movimento delle Partite Iva. E non staremo ad aspettare inerti. Per la mia parte, con l’assistenza dell’avvocato Alberto Appeddu, lunedì sottoporrò la questione alla magistratura con la dettagliata denuncia di ciò che ho subìto in questi anni. Ma non ci sono solo io: a tanti altri s’impedisce di fare impresa con il blocco di ogni attività economica».

Villacidro.info – 12 ottobre 2011 – Fonte: La Nuova Sardegna

74 COMMENTI

  1. ma perchè non si nasconde la cosi detta (signora)francesca che e meglio se pensava a pagare i debiti….e sopratutto gli operai che sfrutta come fossero animali ……io li pignorerei anche l’ultimo centesimo…(MOD).

        • sicuramente….ma purtroppo questo e’ il sistema.Cio’ non giustifica il fatto che i prestiti si debbano restituire,questo vale sia con le banche che nella vita quotidiana,tra amici,parenti,sia i soldi ,sia qualunque altra cosa datta in prestito.Con le banche,e con le tasse poi non si scherza.

      • equitalia =pizzo!!!!!!stiamo arrivando a poco a poco alla guerra civile!!comunque x la signora francesca e company ben gli sta !! sapevano che dovevano pagare tanti anni fa prima che ci fosse questa crisi !!!! ma loro hanno preferito i macchiiiiinooooni !!!invece di pagare come molti per quel prestito hanno fato !!!! piangere non serve a nulla !!! ora non si può pagare più nulla non prima che c era la possibilità !!!

  2. Non facciamo di tutta l erb un fascio… non dimentichiamoci che prima della cartella di equitalia, arriva sempre l avviso bonario dove, un imprenditore ha 60 gg di tempo per provare la sua posizione oppure dare ragione all’ agenzia delle entrate e dilazionare l eventuale debito dovuto. E’ ora di smetterla di fare proteste inutili che, nella maggioranza dei casi vengono portate avanti da persone che hanno accumulato migliaia di euro di debiti negli anni, fregandosene delle proprie responsabilità nei confronti dell erario…per colpa di certi “imprenditori” che vogliono fare i furbi, le imposte e le tasse continueranno ad aumentare, quindi dico basta a chi non è in grado di gestire un’ azienda o meglio fa il furbo nel gestirla..Io mi chiedo: Perchè non facciamo una battaglia per far si che si riducano i costi del lavoro e la pressione fiscale per far si che le aziende possano assumere e creare posti di lavoro e di conseguenza riattivare il sistema economico??? p.s. sono un imprenditore che paga regolarmente le tasse e non ha mai avuto problemi con equitalia..

  3. da che pulpito giunge la predica!!La signora in questione,con tutta la famiglia al seguito,invece che aver fatto dei soldi chiesti in prestito alle banche,strumento di lusso e sprecco,avrebbero dovuto pensare che i soldi le banche te li danno,ma bisogna restituirli!Le tasse vanno pagate con regolarita’,inutile poi sciopero della fame,manifestazioni,e scene alla Mario Merola.Nessuna solidarieta’ nei confronti di chi con capitali altrui ha datto sfogo a mille soddisfazioni,per poi chiedere che la Regione paghi cio’ che era di loro pertinenza.Ma ci rendiamo conto che ingiustizia sarebbe nei confronti di chi tutti giorni ha fatto salti mortali per poter restituire i debiti.Ma dai non e’ accettabile.

    • non siete ben informati visto che e notizia di ieri la legge 44 ( quella appunto della signora e di altre 5000 aziende ) e stata considerata truffa dalla regione sardegna visto che il capitale e stato pagato interamente con l aggiunta dell interessi al 100% pensate che la regione si prenderebbe carico se le cose fossero come dite voi? ho frequentato la fam per diversi periodi e sia la domenica che le feste natale compreso ho trovato i due operai rumeni seduti a tavola con loro ……non e da tutti specialmente dalla sig luciana che presumo abbia altro da fare

  4. Già. Hanno ragione le banche, le finanziarie, le borse, Wall Street, il FMI, la Banca Europea. Il Capitalismo senza regole e senza controlli pretende sempre di aver ragione. Proletari di tutto il mondo (parafrasando Marx): INCAZZATEVI!

    • O Marcialis non farti portavoce dei furbetti. Il capitalismo e tutte quelle balle lì non c’entrano. La maggioranza silenziosa degli onesti è stufa di pagare per i soliti che fanno casino e hanno da sempre contributi gratis. Sii almeno una volta attento alle istanze del popolo che davvero ha fame ma ha anche una sua dignità al contrario di chi invece ha avuto dalle istituzioni tutto e non ha mai pagato una lira e continua imperterrito a fare il diavolo a quattro! Hai una età tale tale che ti dovrebbe constentire di discernere!

    • Non esiste un capitalismo con regole, il capitalismo ha nella deregulation e nell’illegalismo le sue prerogative.

      Quelli che difendono equitalia, paragonando i suoi prestiti a quelli che si fanno tra amici, ovviamente non sanno di cosa parlano. Non sanno che un giorno potrebbe toccare pure a loro. Queste persone provino a leggere questo:

      italy.indymedia.org/node/1165

  5. Il male assoluto non esiste. Esiste il male. Il male viene chiamato assoluto quando lo si vuole strumentalizzare. Così è stato chiamato male assoluto il comunismo, il nazismo, il fascismo, l’antisemitismo e via discorrendo. Ciascuono esorcizza il male altrui non riconoscendo che il male è nel cuore dell’uomo. Di ogni singolo uomo. Le ideologie, le sovrastrutture, le economie ecc. sono alibi che proiettano al di fuori di noi il male. Il peggior nemico di ciascuno di noi è dentro il nostro cuore e connoi stessi dobbiamo avere il coraggio di lottare. Se mi libero da me stesso sono libero per tutti e di nessuno ho paura. Abbiamo questo coraggio e questa determinaziona a fare questo cammino?

    • Con male assoluto intendo il primo dei mali: la maggior parte dei crimini, delle violenze, dei sopprusi, esistono perchè esistono i soldi, o no? la distruzione del pianeta con l’inquinamento, le guerre, le varie strategie della tensione, esisterebbero se non esistesse il capitalismo? Per questo lo chiamo male assoluto. Poi che il male è dentro ognuno di noi, come il bene, è cosa logica.Sono daccordo anche quando dici che il peggior nemico di ciascuno di noi è dentro di noi e se lottiamo con coraggio ci liberiamo e non abbiamo più paura.
      Io personalmente non ho ancora questa determinazione e questo coraggio, ma ci sto lavorando.

  6. Ma non c’era un’insulto. Ignoranti lo siamo tutti, e dirlo anche in modo generalizzato come ho fatto io è ancora meno un’insulto. In vari commenti ci sono insulti e diffamazioni e voi moderate me? ma si può sapere con quali criteri moderate i commenti? su base moralistica? Se va contro la “vostra” etica, probabilmente religiosa censurate? forse non avete ben chiaro cosa significa libertà d’espressione.

  7. In effetti i debiti si pagano, quello che non e’ normale e’ che gli interessi superino il debito [agato a livelli non di usura ma semplicemente furto. Se poi si pensa che l’interesse in realta’ e’ qualcosa di abnorme ci si rende conto di quanto ci stiano marciando sopra. Ribadisco ancora si pagano i debiti, ma allora se i debiti si pagano e se per qualcuno e’ giusto anche che si paghino gli interessi, mi si deve spiegare il perche’ quando a me e’ lo stato o una banca che mi deve restituire qualcosa, gli interessi sono calcolati con circa 5 punti percentuali in meno rispetto a quello che le banche applicherebbero a me per la stessa somma dovuta. Guardate che e’ notizia di questi giorni che tutte i processi in opera, e le prossime denunce fatte contro le banche perche’ applicano un tasso di interesse superiore a a quello consentito (usura) rischiano di essere chiusi per atto di una legge retroattiva che li blocca fatta dal nostro governo liberale. Perche’ poi se siamo in un libero mercato e io do soldi alla banca sotto forma di risparmio la banca non mi fornisce lo stesso interesse che mi richiederebbe per la stessa somma in prestito?. Gli interessi semplicemente sono un mattone che qualcuno riuscira’ a pagare ma a scapito di altri che falliranno. Sarebbe normale che sia chi presta dei soldi(banche)e anche chi affida i soldi alle banche (risparmiatori)fossero trattati in egual modo. Io il libero mercato(che poi libero non e’) lo vedo solo da una parte. Ricordo a tutti che “il giusto e’ l’utile del piu’ forte”..una frase poco conosciuta e poco sentita, ma In Italia e’ sotto gli occhi di tutti.

  8. Bisognerebbe andare a studiare la storia, a pertire dal 1200-1300, quando nacque il commercio tra le città e Firenze divenne la patria del denaro e del commercio (e non solo Firenze). Poi Con il Rinascimento e la Riforma protestante il libero commercio e il profitto hanno messo radici salde in Europa e (poi) nel nuovo continente (l’America) di cui proprio oggi ricordiamo, non la scoperta, ma “la conquista” ad opera di quel tal Colombo…

  9. scusate ,mha , nel 1200 1300 e fino ai nostri giorni se chiedo un prestito ,dovro pur renderlo ,ho pretendo che venga dimenticato .I debiti vanno resi non serve lo sciopero della fame ,e poi dire ho fatto questo ho fatto ho fatto ,la bella presenza i soldi facili piace a tutti ,i solidi si rendono anche se con tanta fatica è inutile cercare posizioni di piacere ,

      • Bene felice per questo risultato,rimango pero’ dell’idea che qualche errore e’ stato comesso.Non vorrei essere travisata quando ho scritto che i debiti si sa’ che vanno resi perche’ altrimenti sono cavoli amari,non ho scritto di essere felice per la situazione che stanno vivendo questa famiglia ed insieme a loro tantissime altre

  10. Caro Giampaolo, la questione non è la propria liberazione ma la consapevolezza che questa si può raggiungere. Nella realtà ciascuno di noi insegue la propria liberazione a modo suo attraverso una strada fatta di tappe intermedie, di risultati parziali frutto della lotta quotidiana tra il desiderio di libertà e realtà oppressiva. Solo la condizione di razionalità porta alla comprensione del risultato raggiunto quotidianamente.
    La questione della Sig.ra Francesca attiene ad una sfera diversa dalla libertà. È più ascrivibile alla nuova questione dello sviluppo della Sardegna all’autodeterminazione del popolo sardo. Alla lotta senza quartiere che il sardo dovrebbe avere il coraggio di mettere in campo a tutela delle sue risorse: dall’ambiente, alla sua cultura pastorale, dalla sua storia alla sua ruralità diffusa, che per assurdo rappresenta la vera modernità e futuro dell’isola. Allora, hai ragione quando citi ciò che impedisce tale processo “le banche, le finanziarie, le borse, Wall Street, il FMI, la Banca Europea. Il Capitalismo senza regole e senza controlli che pretende sempre di aver ragione. Ma dopo aver citato le cause e le conseguenze emerge la domanda ossessiva di leniniana memoria: che fare?
    Nel frattempo che noi ci impegniamo a trovare una risposta serie e credibile perdiamo le nostre aziende agricole senza batter ciglio (nel 2007 erano censite in Sardegna 112.000 aziende agricole nel 2011 risultano essere 56.000), nel silenzio assoluto di tutti gli attori sociali di quest’isola. Ma ciò che dovrebbe scandalizzare è vedere gli imprenditorini di galline che si paragonano ai Berlusconi di turno e con essi si immedesimano nel chiedere maggiori libertà per l’impresa, eufemisticamente, per dire voglio decidere della vita di chi lavora per me, non devo rendere conto a nessuno se inquino nel fare la mia attività, se evado le tasse, e non devo essere obbligato a render conto delle mie attività fuori i neri da questa terra tranne quando devo tenerli come servo pastore a 15 euro al giorno perché del resto gli garantisco vitto e alloggio ( chissà cosa gli garantisco e come), voglio i soldi della comunità perché svolgo un servizio alla comunità perché ho delle perdite e se non bastano vendete il patrimonio collettivo per garantirmi i denari necessari alla mia attività d’impresa.
    Tutto ciò è un ragionamento, non accettabile o meno dipende da come ti collochi nel raggiungere la tua liberazione. Allora che sia discuta di giovani, o di economia poco conta. L’importante e cadano le barriere che ci separano, allora questi blogger perderebbero il loro valore, la loro parola sarebbe il nulla, il vuoto com’è stato fino ad oggi!
    D’altronde nessuno di loro, da Antignoranza a Trasparenza, da Pinco Pallino a Biddainforas per ciò che conosco, si è mai esposto a sostegno della libertà, purtroppo neanche della loro – Ciò è molto triste poiché chi è prigioniero di se stesso invidia che della libertà fa professione!
    Giuseppe60

  11. Il discorso dell’usura delle banche col conteggio degli interessi non fa una piega.Ma sbaglio o quando si va in banca per chiedere un prestito,in contratto c’e’ pure il conteggio degli interessi?Non dovrebbe stupire nessuno,tutti al momento in cui poniamo la firma siamo consapevoli di cio’ che dobbiamo rendere.Poi sappiamo pure che se ritardiamo nel pagamento,ci vengono conteggiati gli interessi passivi.Non sembra una novita’!E’ vero che fare impresa non sia semplice,ma quando uno vede che i conti non quadrano,bisogna
    intraprendere scelte differenti e troppe volte chiudersi in difesa ,non continuare a spendere e spandere,in certi casi mettendo a rischio pure beni altrui.Chi ha orecchie per intendere…..intenda!!!

    • Sono d’accordo che i debiti si debbano rendere, ma ti sembra logico che se ti devo io a te 10000 mila euro ti scriva che fra un anno me ne devi dare 20000. Tu stesso diresti che sono un usuraio e mi denunceresti forse spuntandola. Allora perche la stessa cosa non deve avvenire e non avviene quando la stessa cosa la fa una banca o una finanziaria. Se e’ vero che i debiti si pagano e se uno sapesse invece quale stronzata e’ l’interesse e il perche’ si chiede, forse capirebbe che l’unica cosa che io ti devo e’ il capitale prestato e nulla di piu’. l’aumento dei prezzi in continuazione, l’inflazione, sono legati al debito. se io tengo i prezzi costanti non mi aumenta l’inflazione non esisterebbe nemmeno la richiesta di intessi, che sono una pura invenzione per far fallire qualcuno a scapito di qualcun altra. Poi la realta’ dei fatti e’ che le banche chiedono un interesse, ma come mai le banche non danno interessi per le somme che detengono nelle loro casse, ai risparmiatori che le hanno messe? Se l’interesse vale per la banca deve valere anche al contrario fra cittadino e banca, altrimenti c’e’ solo chi prende e confisca, e dall’altra parte c’e solo chi perde e rimane nella strada. Attenzione che in Italia la riscossione del credito ha raggiunto livelli di arroganza e usura pari a quelli che ti rapinano. Faccio un esempio facile facile, se qualcuno mi ruba il veicolo e mi dice: se lo vuoi indietro mi devi dare 100 euro; questo reato come lo chiamereste? La parola esatta e’ estorsione. Mi si deve ora invece spiegare perche’ se io devo 100 euro allo stato, mi si deve confiscare il veicolo e vendere all’asta? Se il valore del veicolo supera di gran lunga il debito mi si deve far capire se questa non deve essere chiamata usura(era gia stata cassata tempo fa questa cosa) o meglio estorsione legalizzata. Cioe con la minaccia(perche di minaccia si tratta) che ti sequestrano veicolo o casa tu sei obbligato a pagare un debito che nel 90% dei casi e’ di gran lunga inferiore ai beni confiscati. Non sarebbe normale sequestrarmi un bene che si avvicina al valore dovuto, magari col televisore o un mobile??

    • dietro falso nome e facile giudicare non sapevo che oltre quella della sig ci fossero anche i tuoi beni visto che sei cosi sicuro di quello che dici dimostralo adesso pero puoi dormire tranquillo visto il provvedimento attuato dalla regione

      • Bhe per tua Sfortuna non ho un falso nome, e prima di giudicare la pagliuzza negli occhi degli altri guarderei la trave nel mio occhio. Io debiti non ne ho con nessuno e quando dico con nessuno intendo con nessuno, anzi forse in alcuni casi e’ il contrario. Quindi non solo hai sbagliato persona(mi dispiace ma non sei un veggente) ma leggerei meglio quello che ho scritto. Ho solo fatto degli esempi che dovrebbero far riflettere, senza difendere nessuno se non i ricatti che stanno avvenendo sotto gli occhi di tutti. Spero vivamente che per una bolletta ingiusta e non solo, come capita a tanti, non tentino di sequestrarti/ confiscarti casa o veicolo, visto che non esiste piu’ l’obbligo della notifica come avveniva una volta per tutte le cartelle esattoriali che magari non arrivavano a destinazione con la posta ordinaria. Per tua sfortuna quello che dico non deve essere dimostrato, visto che negli ultimi tempi le confische si sono fatte piu’ pesanti e ci sono denunce(vedi anche, ma non solo, ultima puntata di presa diretta) in atto da piu’ fronti. E’ logico che in mezzo ci sara’ anche chi non ha ragione, ma nella stragrande maggioranza dei casi e’ solo un furto di proprieta’. Nei casi che stanno poi capitando in Sardegna l’errore e’ proprio della regione che chiede indietro i soldi per un suo errore. Se prima tu firmi un documento dove ti prestano dei soldi a tasso agevolato(il caso dei pastori e agricoltori sardi con mutuo regionale) e poi l’unione europea dice che un aiuto non dovuto (chissa’ chi ha sollevato la questione davanti all’unione europea?) a quel punto la regione chiede i soldi prestati a tasso pieno; e’ normale che se io preventivo una rata secondo un certo reddito nel momento in cui me lo cambiano arbitrariamente, per un errore non mio, lo ritengo ingiusto(sopratutto con carte firmate alla mano) e sicuramente avro’ problemi a pagarlo. Detto questo non capisco cosa devo dimostrare?? me lo spieghi!! Basta vedere un attimo su intenet tutto quello che sta accadendo, e non solo Irs ha difeso tantissima gente che si trova nella situazione da me descritta, solo che quando ti devono confiscare un bene da 650000 euro e svenderlo a 150000 per un controvalore dovuto di 100000 come lo chiami???

      • Cosa dovrei dimostrare che le banche applicano almeno 5 punti percentuali in piu’ rispetto a quello che dovrebbero applicare, oppure che sui tuoi risparmi messi nelle loro casseforti non ti danno uno straccio di interesse? mentre se richiedi dei soldi in prestito tu, minimo ti chiedono se hai una casa tu e anche i tuoi parenti!!! Per favore….

      • Rettifico: esite l’obbligo di dimostrare la notifica della cartella esattoriale da parte dell’ente esattore, pena la nullita’ del procedimento.

        Tale onere è stato ribadito dalla Cassazione con la sentenza del 11 settembre 2010, n. 19415.

    • non sapevo che si potesse arrivare ad odiare delle persone per i debiti che non sono nostri ,e proprio vero che certa gente vive per criticare e sfamare i problemi altrui , non sapendo che di vita ne abbiamo una e le sodisfazioni sono altre , sappi che se odi tutte le persone che hanno debiti stai fresco.a ,anche io ho dei debiti quindi in quel siluro ci devi mandare anche me io ci salgo volentieri

      • Perfetto!!Concetto sintetico e semplice.
        Molta gente gode della sfortuna degli altri, non pensando che la sfortuna degli altri è anche in parte causata da noi tutti, con il nostro comportamento egoistico, sputando sentenze senza essere giudici.

        • non è odiare !!!! loro i soldini gli hanno spesi in altro modo macch …..ecc ecc….in più loro se la ridevano di chi pagava questo prestito dicendo che non era da pagare quindi io gli prenderei anche l ‘ ultimo euro !!!poi quest qua sono sempre in mezzo ai casini x gli conosce !!!!!!

            • marco le persone disoneste che vogliono vivere alle spalle degli altri sono mediocri, non chi rispetta le regole e quant altro… ordine e disciplina…

            • ???????non è invidia !!!ricorda che fare gli sboroni con i soldi delle banche piace a tutti!!!adios!!!

            • non volevo intervenire ma adesso mi avete proprio scocciato, vi faccio presente che della vostra solidarietà, ne posso fare ampiamente a meno. cara CLAUDIA ARU.. ti ricordo che tu non sei l’irs, sei solo un elemento che vuol far politica ma stai sbagliando di grosso.Questo lo dico x tutti quelli che si sono preoccupati di farmi conti in tasca, state tranquilli il vostro patrimonio non verrà intaccato x i miei debiti.I VIZI gli combattono i codardi.IO combatto i miei diritti. Non mi sento di dovervi nessuna spiegazione, o giustificazione.

            • Leo, la mia battaglia di 5 anni fa, non l’ha vinta l’irs ma l’opposizione fatta dal mio avvocato e dal movimento ALTRAGRICOLTURA. SEI MALE INFORMATO VISTO CHE SONO STATA ELETTA CON LA LISTA CIVICA.

      • Hai perfettamente ragione virgilio, l’odio e il disprezzo verso le persone in difficoltà (ma non verso le autorità, alle quali queste persone si mostrano sempre prostrate) che traspare in molti messaggi è desolante. Addirittura alcuni godono per le disgrazie altrui e ci si aggrappa ad ogni bassezza pur di trascinare nella melma i propri vicini. Vergognoso, insulso, penoso…quanti altri aggettivi adoperare per definire la bassezza di queste persone?

      • scusate se mi intrometto ma vorrei precisare
        alcune cose ,la prima con indigeno , da come parli sembri una persona molto sicura e molto informata visto che hai tirato in ballo le terre comunali , scusa se ti contradico a villacidro ci sono molte persono che hanno dei contenziosi proprio per queste terre alcuni per mancato pagamento alcuni in attesa di rinnovo contratto , preciso che io conosco la signora e ti posso asicurare che lei non ha nessun contratto per terre comunali, mi dispiace x te ma sei mal informato

        • voleva solo spiegarti che anche nelle terre pubbliche di villacidro e sucesso lo stesso fatto i pastori ele coop anno uttilizato le terre pubbliche e non hanno mai pagato l’affitto delle terre al comune ora il comune chiede giustamente il pagamento

      • caro zeus voglio dirti una cosa lavorare in agricoltura non e semplice , loro come tante altre persone a villacidro hanno cercato di crearsi un lavoro ma gia da quando la snia fibre aveva deciso di chiudere ,al periodo tutti avevano la macchina chi bella chi meno bella , non ti capisco quando parli di soldi spesi in macchine ecc ecc , scusa ma tu al lavoro vai in bicicletta !!

  12. Equitalia ha dei tassi mostruosi, ma non capisco perchè bisogna aspettare l’equitalia per pagare. La specialità della maggioranza degli italiani è quello di fottere e piangere nello stesso tempo. Per quanto riguarda questa signora, dalla faccia sembra una pazza per cui va internata all’istante. Non credo più a nessuno.

      • IRS non è la “Fate bene fratelli” e con questo chiudo, caro Leone io non ti conosco come tu non conosci me io dico ciò che ritengo giusto sempre e comunque senza dover chiedere il permesso a nessuno meno che meno a te. Parlo perchè so cosa dico e ho mille motivi per farlo. In bocca al lupo .

        • Io ho l’abitudine di firmarmi con nome e cognome, non so minimamente chi tu sia quindi quando alludi alle “nostre” case, non so – evidentemente- di cosa parli. Sto parlando di questo caso specifico, non della totalità, visto che il movimento di cui parliamo è stato ilprimo a far esplodere la bolla di Equitalia ed ha sempre dato sostegno alle 3500 aziende gabbate dalla legge 44. Martedì sarò al tribunale di Cagliari ad assistere alle aste, a leggere le carte , a parlare con gli avvocati e a vedere cosa si può fare, se vuoi ci vediamo lì.

  13. Sono dispiaciuto per questo ennesimo scippo è sempre una cosa triste assistere alla lenta agonia di aziende e famiglie sarde stritolate da equitalia, però è ora di finirla con gente che ha votato e sostenuto il centro destra beh si facciano difendere da Cappellusconi e i suoi onerevoli Campidanesi… e auguri. La Sardegna ed il suo popolo deve capire e deve fare scelte precise. Gli indipendentisti non sono il mutuo soccorso di nessuno e tanto meno si faranno strumentalizzare. Ci sono persone oneste e persone disoneste, persone che hanno sbagliato e che continuano a sbagliare e bisogna fare delle distinzioni. Massima solidarietà dal lato umano, noi continuiamo a denunciare e lottare attivamente contro una classe politica da destra e sinistra che ha voluto questo sistema Marcio sino al midollo, asservito alle segreterie romane e fallito. A mesu biere

  14. comunque a torto o ragione secondo me non è questo il modo di trattare il contribuente . se te ne devono dare decidono loro quando e con quattro soldi di interessi ti levano di torno , se li devi dare tu hai i giorni contati con more , multe , interessi da capogiro ecc, ecc . ma avete mai sentito dire che ti puoi ritrovare la casa ipotecata per un debito ridicolo ???? non bisogna fare di un fascio tutta l ‘erba . purtroppo viviamo in una jungla piena di cannibali .

    • infatti e’ proprio questo il problema, se tentano di confiscarti il veicolo con un debito di anche soli 54 euro!! Molta gente non sa che su questi casi la cassazione ha piu’ volte detto che non si poteva fare; ma il nostro caro governo l’ha cambiata varie volte la norma, in modo da evitare che la sentenza della cassazione fosse valida, se cambio la legge devo sempre andare in giudizio per ottenere lo stesso giustizia, anche se i casi sono identici. poi c’e’ qualcuno che ci marcia, ma se una persona deve perdere la macchian per un debito di 54 euro, allora alla fiat allora con i debiti che ha cosa gli dovrebbero prendere???

  15. la signora francesca e chi con lei nella sua azienda hanno usufruitto di un mutuo ora come tutti i comuni mortali deve restituirli non cerchi piu scuse ricordo che non meno di 5anni fa fece la stessa battaglia facendosi aiutare in questa da l’onorevole gavino sale dopo raggiunto l’obiettivo di blocare il provedimento lei si candidava nella lista di centro destra a villacidro io penso che ci voglia un po di coerenza nel perseguire gli obbietivi.(ce gente che viaggia con il fuori strada e ce gente che viaggia con la panda) traete voi le conclusioni.

  16. come al solito si guarda il dito e non la luna, il problema equitalia è veramente grave,non soffermatevi sulla signora che non invidio i certo,il suo lavoro non e facile fare agricoltura oggi e da pazzi ,con i prodotti sottopagati non si va avanti..si fanno solo debiti per poter tenere in vita questo settore. Si parla tanto di keller giustamente che perde posti di lavoro,ma sapete quanti posti di lavoro sono stati persi in Agricoltura ?non 500,non 1000,ma oltre 6000 unità lavorative davanti a una politica sorda ,cieca,e incapace.Se l’agricoltura sarda muore sapete cosa mangeranno i nostri figli,alimenti contaminati da trattamenti chimici senza alcun controllo,che arrivano da paesi esteri.Vi faccio un apello scendiamo tutti in piazza contro questa classe politica ,ci usa per metterci uno contro l’altro,non siamo noi piccoli che dobbiamo farci la guerra ma noi a loro indignamoci tutti uniti ogni categoria e appropriamoci dei nostri diritti calpestati.

    • 1. come al solito si guarda il dito e non la luna, il problema è veramente grave, soffermatevi su alcuni dati:
      2. anno 2001- 1120.000 aziende agricole
      3. anno 2011 : 57.000 aziende agricole di cui attive solo 35.600 circa
      4. anni 2001 – 2011 operai salariati – 36.000
      5. importazioni di ortofrutta + 76,9%
      perdere l’agricoltura significa perdere l’identità, la tradizione, i sapori, i saperi contadini, la cultura.
      Di quanto ci siamo impoveriti?
      Ma papà….. un pollo!
      Che miseria!
      No TAV, no stretto! Territori liberi!

      Giuseppe60

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