Alluvione: Dichiarato lo stato di calamità naturale

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Pubblichiamo la delibera di Giunta Comunale con la quale si dichiara lo stato di calamità naturale a seguito del nubifragio che ha colpito il nostro territorio nelle giornate del 21 e 22 Novembre c.a.

LA GIUNTA COMUNALE

DATO ATTO che nella note tra il 21/11/2011 e il 22/11/2011, si è verificato nel territorio di Villacidro un violento nubifragio, che ha determinato uno stato di calamità naturale così come definito dall’art. 1 della L.R. 21/11/1985 n. 28;

PRESO ATTO che il fenomeno meteorico suddetto ha danneggiato: opere pubbliche (strade, canali ponti, ecc…), civili abitazioni all’interno del centro abitato e nelle campagne, strutture agro zootecniche;

PRESO ATTO altresì che l’evento meteorico ha innescato ulteriori e potenziali situazioni che comportano un grave danno all’incolumità delle persone e ai beni;

CONSIDERATO che gli effetti dell’evento calamitoso per la loro natura o estensione devono essere fronteggiati con interventi tecnici urgenti e straordinari;

EVIDENZIATO che si rende quindi necessario ed urgente, un immediato e specifico intervento, per far fronte alla nuova situazione di emergenza che si è verificata;

VALUTATO che interventi tecnici urgenti e straordinari riguardano:

1. il soccorso delle persone isolate, disperse o in grave difficoltà;

2. la tutela delle reti stradali e di distribuzione dei servizi pubblici;

3. la salvaguardia dello svolgimento delle attività produttive;

4. la salvaguardia di beni di riconosciuto valore ambientale, storico, artistico;

5. il soccorso agli animali;

6. altri interventi urgenti necessari dalle situazioni di emergenza verificatesi;

RILEVATO che esistono tutte le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità naturale e di emergenza per i danni già verificatesi e a causa del pericolo concreto di ulteriori danni;

VISTI:
– il D.Lgs. 18-8-2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;
– la L.R. 21-11-1985 n. 28 “Interventi urgenti per le spese di primo intervento sostenute dai comuni, province e Comunità montane in occasione di calamità naturali ed eccezionali avversità atmosferiche”;
– il DLgs. 12-4-2006, n. 163 e il D.P.R. 5-10-2010 n. 207 in materia di lavori pubblici;
– lo statuto comunale vigente;
– Acquisiti i pareri in ordine alla regolarità tecnica e contabile ai sensi dell’art. 49 del Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000, come inseriti nella presente deliberazione;

Con voti unanimi espressi per alzata di mano. D E L I B E R A

DI DICHIARARE, per le motivazioni indicate in premessa, lo stato di emergenza e di calamità naturale ai sensi dell’art. 1 della L.R. 21/11/1985 n. 28;

DI DARE MANDATO al Sindaco di trasmettere la presente alla Regione Autonoma della Sardegna e alle altre Istituzioni competenti affinché procedano ad un intervento urgente ed immediato con trasferimento di risorse per fronteggiare la situazione di emergenza descritta in premessa;

DI DARE MANDATO al Sindaco di trasmettere la presente alla Regione Autonoma della Sardegna al fine di chiedere l’anticipazione sui contributi di cui al primo comma dell’art. 1 della L.R. 21/11/1985 n. 28, in quanto i danni provocati dall’evento calamitoso ed il pericolo imminente di danni futuri sono tali da comportare urgentissimi interventi di primo soccorso;

DI DARE ATTO che entro centottanta giorni dalla data di adozione della presente deliberazione sarà presentata all’assessorato regionale competente la domanda per essere ammessi ai contributi di cui al citato art. 1 della .R. 21/11/1985 n. 28;

DI PROVVEDERE, attraverso i Responsabili del Servizio Patrimonio e del Servizio di Protezione Civile e i relativi Responsabili dei procedimenti ad eseguire gli interventi finalizzati alla eliminazione delle situazioni di pericolo nonché alla tutela delle reti
stradali e quant’altro previsto dall’art. 1 della L.R. 21/11/1985 n. 28;

DI RENDERE la presente deliberazione immediatamente esecutiva, con votazione unanime, ai sensi dell’art. 134 – 4° comma – del D. Lgs.vo n. 267/2000.

Scarica la delibera della Giunta Comunale in formato PDF da questo LINK

Villacidro.info – 26 novembre 2011

13 COMMENTI

  1. una presa d’atti, conseguente all’evento, per la quale tutti i cittadini,che hanno avuto danni ,di una certa consistenza,potranno fare riferimento al Decr. Lgs per un eventuale ,risarcimento dei danni, bene ha fatto l’Aministrazione a prendere i provedimenti del caso

  2. E’ facile considerare calamità naturale un evento verificatosi per colpa dell’uomo.Quante autorizzazioni a costruire dove non si doveva sono state nel tempo concesse? Poi ci si lamenta del danni che l’uomo ha provocato.

  3. Perchè non si parla del conflitto di (in)competenze tra Genio Civile,Forestale, Regione, Provincia, Comune a proposito di controllo del territorio, di prevenzione, di interventi? Non serve piangere poi. E’ urgente riappropriarsi di una sola cosa: ONESTA’ e COMPETENZA (cose finite nel dimenticatoio della storia).

  4. Non sono una grande sostenitrice di questa amministrazione ma secondo me dobbiamo fare i nostri complimenti per come hanno affrontato l’emergenza! E’ vero che una parte di colpa e’ da attribuire alle opere create dall’uomo e la poca manutenzione fatta ai corsi d’acqua, ma non tutto può essere controllato. Penso che non esiste al mondo posto “sicuro” siamo tutti soggetti all’imprevedibilita’ della natura.

  5. Il comune non poteva fare altro che dichiarare lo stato di calamità: è un atto doveroso in queste circostanze. Non si può pensare che tutto sia prevedibile, anche con la più accurata manutenzione del territorio, in certe situazioni, si possono solo limitare i danni. Non facciamo come per il processo ai sismologi per il terremoto dell’Aquila: si sa che certi eventi naturali sono prevedibili in via teorica, ma non nella pratica, in quanto non si sa quando, come e dove colpiranno. Ho constatato che in aree di montagna, dove l’uomo non ha creato alterazioni (es. parte alta del rio Narti, nei costoni rocciosi di Tuvaruttas”) si sono verificate frane e c’è stato un forte trasporto di materia solida nei fiumi. Questo evento molto intenso, arrivato all’improvviso su un terreno fessurato dall’aridità è stato caratterizzato da un forte trasporto solido: si è trattato di un evento concomitante che ha favorito fenomeni franosi aggravandone le conseguenze (160 mm non sono il massimo di quello che può accadere, ma sa si tratta sempre di un quarto della precipitazione annua buttata giù in tre ore e in certe aree montane possono essere state anche più intense). C’è chi riferisce di corsi d’acqua divisi in due, non perché a valle c’era incuria, ma a causa della forte massa di pietre e rocce trasportate dallo stesso e rilasciate di colpo dove diminuiva la pendenza. Stabilire in che percentuale i danni siano attribuibili all’uomo è molto aleatorio, anche se ci sono casi in cui l’uomo può avere peggiorato la situazione. Prima di andare a cercare responsabilità individuali o collettive (questo è gia un dilemma di per sé) non si può negare che il territorio debba essere risistemato e che, chi ha avuto danni, debba essere aiutato. Se non si chiede lo stato di calamità naturale con quali soldi pensate si possa fare la manutenzione del territorio che tutti desideriamo? La cosa più importante è che questi soldi vengano spesi nella maniera giusta. Questa è un occasione per capire le criticità e farne tesoro.

  6. La pioggia eccezionale caduta sul nostro territorio circa 200ml in poco meno di 4-5 ore deve portare a rifletterci sulla vulnerabilità del nostro territorio. Ma dovremmo riflettere tutti un po di più su chi ha la responsabilità di effettuare, quelle opere di manuntenzione neccessarie affinche certi disastri non si verifichino più.
    Mi chiedo se il CONSORZIO DI BONIFICA che tanti di noi sostengono pagando una non indifferente quota annuale, effetua come da statuto e come da recenti leggi regionali ribadiscono quelle opere di manuntenzione idrauliche sui canali che si trovano sulle nostre campagne, che a causa del loro straripamento hanno causato danni ingenti ai nostri agricoltori.
    Paghiamo annualmente per una manuntenzione che non viene fatta ma non ostante ciò il presidente del consorzio si porta a casa comunque circa 180 mila euri….a voi le riflessioni….

  7. Il consorzio di bonifica non solo non fa le manutenzioni che dovrebbe ma non si cura neanche di eliminare quello scandalo di canalizzazioni vetuste che vanno da Villasor verso Villacidro,ma noi agricoltori allora perchè paghiamo i contributi di manutenzione?

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