Villacidro, furto al Sidis di via Nazionale

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Furto nella notte ai danni di un supermercato della Sidis.

L’attento lettore della stampa isola avrà non notato con inquietudine l’incremento di  furti e rapine un po’ in tutta la Sardegna e anche nel nostro territorio. Pochi giorni fa è stata la LIDL di San Gavino a subire la visita dei soliti ignoti.
Lunedì 19 notte è toccato al negozio di generi alimentari SIDIS di Matteo Piras, sito nella centrale via Nazionale.
Col favore delle tenebre uno o più ladri sono penetrati nel negozio passando da una finestrella che dà sul bagno annesso al negozio. Dopo aver sfondato il vetro di protezione si sono calati nel bagno, dopo essersi anche procurati delle ferite con i frammenti di vetro poiché hanno lasciato nella parete evidenti tracce di sangue.

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Hanno fatto piazza pulita dei soldi custoditi nella cassa (circa 600 €) e si son portati via salumi e prosciutti.
Il danno complessivo stimato è sui 1000 €. Sul furto indagano i carabinieri di Villacidro.

Gian Paolo Marcialis

Villacidro.info – 20 dicembre 2011

31 COMMENTI

  1. dopo aver fermato uno spinellato, due ubriaconi e un’altro che ama andare in giro con due fiori di erba in tasca, i carabinieri non sono riusciti a prevenire l’ennesimo furto al market a soli 500 metri dalla caserma… booo

  2. Io credo che siamo tutti distratti. Non sappiamo “leggere” i tanti segnali di malessere che serpeggiano anche qui a Villacidro: quanti sbandati sostano in piazza XX Settemre davanti ai bar a guardare la gente che passa, mattino e sera? Di che cosa campano? Dove vivono? Sono persone invisibili che vediamo ma non sappiamo guardare nel profondo. Il malessere si va sempre più diffondendo. Il disagio aumenta. E’ necessario che tutti, politici,imprenditori, commercianti, associazioni culturali e sportive, chiesa tutti quanti, insomma, mettiamo in atto una STRATEGIA DELL’ATTENZIONE, per capire, per agire.

  3. Quando si attraversa un periodo di crisi, la societá si “abbruttisce”: il disagio,il malessere, la mancanza di scopi e di riconoscimenti portano ad una rabbia interiore e all’acuirsi delle distanze tra le varie “gerarchie sociali”. Da una parte chi in cerca di “bottino” si abbandona, vuoi per indole, vuoi per necessitá, ad atti contro la legge e contro la civile convivenza; chi, invece, dall’altra parte teme di veder lesi i propri diritti o i propri “beni” che invece di “scendere il crinale” per comprendere e cercare di affrontare il problema reale (quale causa scatenante) che affligge la societá, di rimando accatasta le pire per accendere i roghi dove bruciare i colpevoli (o comunque qualcuno che venga ritenuto tale dall’opinione pubblica). É triste vedere ancora, dopo millenni di storia sempre uguale, che quando “gli dei non volgono a noi il loro magnanimo sorriso” ci trasformiamo in aguzzini armati di torce e forconi alla disperata ricerca di un “capro espiatorio”.

    • Caro/a Wonderw, permettimi di dissentire: “Chi ha fame davvero, é disposto anche a rubare, e gli esempi li abbiamo sempre avuti…anche di recente”. In questo caso non si tratta certo di furto per fame ma per pura “indole a delinquere”. Ne approffito comunque per fare un augurio a tutti i villacidresi e al paese tutto. Sperando che il paese d’ombre ritorni ad essere quel paese splendente e desiderabile cosí come é conservato nei miei ricordi di bambino.

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