Bici elettriche e piste ciclabili. Un progetto del Comune

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E-Bike sharing e piste ciclabili per la mobilità sostenibile. La giunta Pani ha partecipato al bando regionale per finanziare il progetto.

Bike sharing ovvero “condivisione della bicicletta”,  è uno dei sistemi di mobilità sostenibile  in cui le amministrazioni pubbliche mettono a disposizione i veicoli, in questo caso bici elettriche, per migliorare la mobilità cittadina integrandole con gli altri sistemi di trasporto pubblico e non.
“E-bike in Villacidro” è il nome del progetto presentato dal Comune  per essere ammesso alla selezione per la realizzazione di azioni innovative e sperimentali del Piano di Azione Ambientale Regionale.

L’E-bike Sharing è un progetto pilota rivolto in particolare ai cittadini villacidresi residenti nel centro storico, è rivolto agli studenti delle scuole secondarie e degli istituti superiori che utilizzano le bici per recarsi in biblioteca, centro di aggregazione giovanile e strutture sportive, infine è rivolto ai turisti che potranno noleggiarle assieme ai palmari con le guide multimediali, per visitare gli itinerari storici, culturali ed ambientali di Villacidro.

Il progetto consiste nella realizzazione di un sistema integrato di e-bike sharing, articolato su 3 ciclostazioni, localizzate in punti strategici di Villacidro, 10 rastrelliere posizionate in diversi punti del paese, e di 10 biciclette a pedalata assistita(batteria ricaricabile); inoltre sarà sviluppato un sistema multimediale di guida interattiva per i turisti integrato con il sistema e-bike.
Ogni ciclostazione è composta da una pensilina in metallo dotata di 7 posteggi per le bici elettriche, la copertura della pensilina sarà integrata con una serie di pannelli fotovoltaici che consentono di ricaricare le e-bike rendendo il sistema completamente autonomo e autosufficiente dal punto di vista energetico.

Il Comune si impegnerà anche a realizzare un chilometro e mezzo di piste ciclabili, dotando tutti i percorsi di apposita segnaletica orizzontale e verticale tipica delle piste ciclabili.
Le biciclette che verranno utilizzate hanno una autonomia di 60 chilometri circa su percorsi pianeggianti, mentre nel caso di percorsi misti, con pendenze tipiche degli itinerari di Villacidro, l’autonomia cala a circa 25 chilometri.
L’importo dell’opera da finanziare è di 294.272 euro;  200.000 provenienti da risorse regionali (provenienti dal PO-FESR 2007/2013 Asse IV Linea d’intervento 4.1.2 b) e la restante cifra, 94.272 euro, da fondi propri del Bilancio comunale. (A. S.)

Villacidro.info – 9 marzo 2012

44 COMMENTI

  1. ma per andare dove ? per fare cosa? ma mi faccia il piacere caro comune di villacidro vergognatevi attingete a qualsiasi progetto che porti soldi alle vostre tasche … basta … basta quale è l’esempio di cittadinanza che fa uso di questo spreco di soldi che dovremmo fare coda anche noi cittadini di paese d’ombre .. .. soldi buttati come l’acqua gassata e smettiamola che ci rendiamo ridicoli…

    • L’acqua gasata è stata ridotta a spreco da questa amministrazione inefficiente e dispettosa. Con 1000,00€ e le schede magnetiche che regolano i consumi potremmo avere acqua gasata a costo zero per tutti.

    • hai ragione disoccupato: sono soldi buttati al vento. sicuramente è passato qualche amico della nomenclatura politica a proporre il progetto chiavi in mano, tanto paga pantalone! Villacidro potrebbe ospitare piste ciclabili nelle larghe strade del consorzio industriale non certo nel centro storico. Se a villacidro le biciclette non sono mai state usate una ragione ci sarà (le pendenze? il traffico caotico? le strade piene di buche?), penso siano tre eterrenti che non li rimuoverà il progetto col titolo in inglese. Piuttosto è vergognoso che si propongono simili progetti per il centro storico quando sulle strade di esso mancano i marciapiedi (via Roma, Parrocchia, via Garibaldi via V.Emanuele). Se è così sicura di saper rappresentare i bisogni dei cittadini, perché teresa pani non indice un referendum? Forse ha paura di mettersi alla prova? Suvvia sindaco, non abbia paura del vero esercizio democratico.

  2. è rivolto agli studenti delle scuole secondarie e degli istituti superiori che utilizzano le bici per recarsi in biblioteca, centro di aggregazione giovanile e strutture sportive, infine è rivolto ai turisti che potranno noleggiarle assieme ai palmari con le guide multimediali….ma è uno scherzo?? stiamo parlando di Villacidro? Biblioteca come centro di aggregazione giovanile? passo più volte al giorno davanti alla biblioteca e non ho mai visto ragazzi arrivare in bici e ne tanto meno ho mai visto turisti in giro a piedi per le vie di Villacidro, forse gli stessi soldi si potevano spendere per qualcosa che il turismo lo incrementasse invece…

      • Non sanno come vanno realizzate le piste ciclabili…Forse dovrebbero farsi un giro in danimarca, svezia e olanda, così non avrebbero neanche il coraggio di pensarle certe boiate!!! Sicuramente faranno una linea sull asfalto con una bomboletta “rossa” e per loro è tutto ok…La stessa “pista ciclabile”fatta a San Gavino; scandalosi…

  3. infine è rivolto ai turisti che potranno noleggiarle assieme ai palmari con le guide multimediali, per visitare gli itinerari storici, culturali ed ambientali di Villacidro. Queste attività devono essere svolte da privati, non dal comune!!! perchè non fare un bando/progetto, dove si mettono a disposizione fondi per poter creare questo tipo di attività!!! E poi perchè non usare bici normali….!!!! chissà chi dovrà fornire le bici elettriche, sempre che il progetto venga accettato….

  4. parlano di ecologia, inquinamento etc…. provate a chiedervi con quali criteri strutturali si sta realizzando il nuovo centro in acqua!!! ve lo dico io……con il massimo dello spreco energetico che si può avere in un edificio del genere per quanto riguarda la gestione!!! hai voglia di pedalare!!!

  5. Prima di spendere € 94.272, 00 provenienti dai fondi Comunali bisognerebbe valutare in modo rigoroso l’utilità dell’opera: dico in modo rigoroso e non cercando di giustificare a tutti i costi l’utilità per potere accedere al finanziamento.
    Le premesse per la quale si vuole realizzare l’opera mi lasciano perplesso e vorrei capire da quali analisi è supportata la scelta: per esempio, si sa quanto viene frequentata la biblioteca? Come è distribuita l’utenza nei quartieri di Villacidro e come si spostano gli utenti? Quanti turisti arrivano a Villacidro? Cosa vanno a visitare e come preferiscono spostarsi? Quanto costeranno le manutenzioni? Si riuscirà a proteggere la strutture e le biciclette dagli atti vandalici? L’utilità giustifica l’investimento?
    Penso che prima di prendere decisioni appropriate ci voglia un minimo di pianificazione da realizzare su basi certe e concrete, e che i tempo di navigare a vista in direzione del primo finanziamento all’orizzonte sia al tramonto: non possiamo più permetterci di spendere i pochi soldi dei bilanci per coofinanziare opere sulle quali aleggia l’incertezza della funzionalità e dell’utilità. Se si vogliono offrire dei servizi alla popolazione sarebbe meglio chiedergli di quali servizi ha realmente bisogno.

  6. e come sempre i villacidresi protestano io invece trovo bella l’idea ma mi preocupa che fine faranno le biciclette perchè qui in paese esistono molti individui incivili che non rispettano la proprietà altrui e distruggono tutto quello di buono e bello che c’è mi sa che se il progetto non durerà sarà solo perchè le biciclete verranno distrutte con la conseguenza che chi vuole usufruirne non potrà farlo svegliatevi gente e punite chi distrugge invece che evitare di fare delle cose utili

  7. buon giorno!!! scusate, mi sono appena svegliato e forse non del tutto!!! ho letto una notizia strana, ero convinto che si stava parlando di san gavino, di villasor o di qualche paesino posto in pianura con delle strade larghe e con delle piste ciclabili già previste!!! ma dopo un caffè mi sono accorto che si parlava di villacidro!!! ma state scherzando???????? chi ci guadagna in questo progetto??? a cosa serve??? al posto di sparare fesserie, perchè non istituire un servizio taxi per accompagnare gli anziani e i giovani nei vari punti d’interesse del paese? perchè non pensare a cose sensate, lasciando stare queste idee inutili??

  8. Secondo me quei soldi gli avrebbero potuti spendere per rifare tutto il manto stradale di Villacidro,perché credo che sia impossibile andare in bicicletta in un paese del genere,tutto buchi e voragini che se li prendi ci sprofondi e per farti una bella pedalata devi fare lo slalom.Già ci stiamo rovinando le macchine con tutti i buchi e i rattoppi delle vie, figuriamoci le biciclette!ma quando si decideranno seriamente a rifare in modo decente l’asfalto?forse non si rendono conto delle figure che fanno pure con i turisti,che vedendo un paese così mal tenuto girano al largo.Davvero, non scherzo,ho certi amici che si rifiutano di passare a Villacidro proprio per via delle condizioni delle strade perché hanno paura di rovinarsi le macchine!Ogni 2 metri trovi buchi,fossi di tutto!Prima le strade,poi si potrebbe pure promuovere questa idea

      • le piste ciclabili fanno studiate in funzione del traffico e della larghezza delle strade (non abbiamo la cultura della bici), da noi si potrebbe fare la pista ciclabile dalla via monti mannu fino alla diga sul rio leni, li si recano ogni giorno centinaia di persone a passeggiare e a correre, rischiando di venir messe sotto dalle macchine, gli spazi li si che ci sono per realizzare una pista ciclabile in tutte e due i sensi di marcia… Se non sbaglio in un programma elettorale relativo alle ultime elezioni, si proponeva qualcosa del genere….

      • siccome avvolte ho molto tempo libero anche io , come tanti , nel mio paesetto ,un giorno un’anziano parlando mi disse , se fosse per me rifarei in sardegna le strade come erano realmente una volta, al massimo nei centri abitati in pietra o ciottoli…. su queste parole mi sono detto perche’ non inventarsi un lavoro ?cioe si potrebbero portare bambini , anziani e non , turisti in giro per villacidro a dorso di un bel asinello ,ma non da una bici elettriche … queste, queste cose progettate comune di villacidro magari gestite da una coperativa di tipo “b”
        sembro ridicolo con le mie idee ? “cosidette da tempo libero ? “

        • Cooperative di tipo B? Sbaglio ho sono quelle cooperative che possono prendere tramite affidamento diretto del denaro pubblico (quindi senza gara d’appalto)e assumere chi vogliono senza rendere conto a nessuno?

          Io direi di utilizzare dei metodi più trasparenti!!!

        • Dimenticavo… chi viene assunto dalle coop ti tipo b deve avere delle problematiche ben identificate e i semplici disoccupati non fanno parte di questa tipologia di persone. Anche se ognuno fa un po quello che vuole..

  9. altro che bici,non sarebbe meglio che il comune istituisse un servizio pubblico per il trasporto deo pazienti,prevalentemente anziani e che forse non votano teresa, che dalla parte alta del paese devono andare al poliambulatorio per poter usufruire di un servizio indispensabile e che tutti paghiamo? sig. sindaco ci pensi!

  10. Si può essere d’accordo o contrari, ma se si vuole discutere seriamente su l’argomento bisogna tenere conto del fatto che, fatta salva la quota di coofinaziamento a carico del Comune (quasi 100.000 euro), i restanti 200.000 euro non possono essere spesi in un modo diverso da quanto specificato nel bando Regionale. I finanziamenti regionali sono quindi vincolati alla tipologia di spesa per i quali sono stati stanziati, pertanto, se si rinuncia al progetto, i 200.000 euro non arriveranno mai nelle casse del comune. Resta quindi da valutare se è opportuno investire 100.000 euro delle casse del Comune per questa iniziativa, oppure è meglio destinare la somma ad altro.

      • la logica è sbagliata se si corre solo dietro il finanziamento (che comunque rimane un fondamentale elemento da considerare), senza fare una valutazione approfondita che, per le opere in generale, dovrebbe riguardare aspetti tecnici, sociali ed economici: per esempio, dove localizzare le opere e garantirne la funzionalità, la manutenzione e la gestione, verificare quale sia il gradimento dell’opera da parte della popolazione e quindi il potenziale utilizzo che ne verrà fatto, stimare se i costi, non solo di realizzazione, ma anche di gestione sono sostenibili, considerare investimenti alternativi della parte coofinanziata, ecc. (non escludendo quindi l’opzione zero).

          • Appunto, bisogna avere il buon senso di optare per l’opzione zero (rinuncia al progetto)se gli aspetti tecnici, sociali ed economici non vengono tutti soddisfatti. Per questa tipologia di opera darei un grosso rilievo all’aspetto sociale,dal momento che l’opera è rivolta ai i cittadini, che devono quindi gradire e valutare se porterà un reale beneficio. Ma ritornando sul generale, i finanziamenti sono importanti ed irrinunciabili per la realizzazione di molte opere e servizi, quindi non vanno ne demonizzati ne sperperati (sono sperperati anche i fondi comunitari non spesi, nei tempi e per le finalità previste dalle norme che ne consentono lo stanziamento, poiché questi vengono sottratti alle regioni che non riescono a spendere per finire nelle casse delle regioni “virtuose” nella spendita – che non a caso sono quelle che sanno programmare meglio. Quindi non si viene premiati se si risparmiano i soldi che la (CE) mette a disposizione, pertanto se si vuole spendere bene, è necessario invertire radicalmente la logica con la quale troppe amministrazioni presentano i progetti, cioè facciamo qualcosa perché ci sono i soldi. Per riuscire a spendere in modo sensato e proficuo, è necessario programmare ed individuare in anticipo le emergenze e le necessità infrastrutturali e sociali, dando delle priorità e prendendo in considerazione le istanze dei cittadini e loro associazioni, in modo da accedere ai bandi regionali con progetti che poggino su solide basi e non realizzati su due piedi per l’occorrenza (spesso con progetti fotocopia).

  11. Esistono altre città dove esiste il Bike Sharing,città grandi e con un orografia simile alla parte alta del paese,il progetto non e’ andato bene,poche bici utilizzate,rastrelliere inutilizzate e vuote,non credo sia conveniente una spesa simile.

  12. piste ciclabili per i turisti? Ahahah buffoni, ma quali turisti ?! Villacidro stà morendo e mi parlano di turisti … La notte non c’é un cane in giro, e sprecare soldi con delle piste ciclabili non farà di certo rianimare il paese … dopo una settimana sarebbero distrutte da quanto siamo incivili, perché sappiamo tutti che andrebbe a finire così. Se pensassero a usare i soldi per ridare vita al paese e aggiustare come prima cosa le strade … Che pagliacci -.-

  13. Vorrei proporre un altro utilizzo per i 100.000,00 euro che il comune deve spendere per questa cosa del bike sharing che funziona unicamente in città con più di 50.000 abitanti con una diversa tipologia urbanistica ed attenzione ai bisogni della società che la nostra beneamata cittadina villacidrese; non spendeteli ed evitate di applicare le tariffe massime dei tributi che aumenteranno in questo 2012 così al posto di prendere soldi poche persone (chi progetta e chi realizza)li risparmieremo tutti noi cittadini.
    Questo è un guadagno.

  14. Forse ci si riferisce ai turisti che verranno a vedere la nostra meravigliosa diga… vuota? O a quelli che vorranno portare a spasso i loro bimbi in mezzo alla pietraia e agli alberi abbattuti di Villascema? O forse a quelli che vorranno andare a farsi divorare dalle zanzare del parco di Via Repubblica?
    Ah certo, dimenticavo le migliaia di spettatori dell’ippodromo.

    Ma e’ cosi’ che Villacidro si doveva rialzare?

  15. E dringhidi sa mesu canna,dasi propriu agatau su cidresu,ca girada in sa bidda in bicicletta. No andada mancu a pei, figurau si chi andidi in bicicletta.Chi ci podiadi intrai cun sa macchina in su bar,o in sa buttega, du fadiada chenza ci pensai dua botas.Po torrai a nosu,non esti chi in qustu progettu de i biciclettasa ,anti intendidu fragu de dinai e funti pensendu a si prei i busciacas a cumenti e sempri!!!!!!!!!!!!.Certu ca su turista chi beidi a bidda e si poidi a girai in bicicletta in su centru storicu,abarrada prandidu e cenau.Specialmenti in custasa disi,bastada a bi sa capada de frontera,sa prazza de su zampillu,paridi che esti passau u terremotu.Cu is problemas chi ci vunti in bidda ci mancata sceti i bicicletasa.Chi si pensada a sistemai sa bidda, sa campagna e sa pinetta.Itaseusu abettendu chi arribidi sistadi po sacabai de coi cun sun fogu!!!.Cussu dinai ciccai de du ponni in cosasa chi serbidi po tottusu,e non po cussa pariga.

  16. perchè il Comune non inizia a dotarsi di assicurazione rc in modo da risarcire i danni sofferti dagli utenti della strada per colpa delle varie buche, manto stradale sconnesso, marciapiedi “frananti”? come mai ci sono i soldi per iniziative come questa e poi non ci sono per risarcire a pieno gli utenti infortunati o gli automobilisti danneggiati?

  17. no, mi dispiace a devo intervenire!!!! quali turisti??? l’unica risorsa turistica di villacidro è d’estate quando fanno ritorno gli immigrati, ma cosa trovano??? balere, cinema, attrazioni teattrali e non parliamo dei concerti, la porcheria dell’anno sconso, dimenticata?? lo dico io, non trovano nulla, se si decide una passeggiata in via monti mannu, non sei sicuro di fare ritorno, rischi l’investimento, cosa costerebbe almeno d’estate modificare il piano stradale, facendo a senso unico diverse starde, se la via in questione fosse a senso unico e per il ritorno si utilizzasse la strada dove prima pilleri faceva le gazzose??? cosa impensabile, ci vogliono 100 euro di cartelli, una spesa norme, poi come si dovrebbero dividere le percentuali per il consiglio comunale? un problema!!!

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