Conosciamoli: Stefano Mais e la sua arte

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Stefano Mais di appena 22 anni. Lui ama dipingere e lo fa in maniera eccezionale, ma appunto per il momento il suo è solo un hobby anche se in futuro si augura possa diventare una professione dato che frequenta il terzo anno di scienze della architettura di Cagliari.

Ma da dove è nata la passione?
Non ricordo quando sia nata la passione per il disegno, perché già dalla tenera età mi cimentavo con matite colorate, pennarelli e acquerelli. Una certa consapevolezza delle potenzialità espressive della pittura e del disegno ricordo di averle iniziate a maturare durante il periodo di scuola media. All’epoca ero rimasto particolarmente colpito dal movimento impressionista e dall’uso che pittori come Monet e Cézanne facevano del colore e iniziai proprio in quel periodo a cimentarmi in alcuni disegni a tempera per sperimentare la tecnica impressionista.

Un lavoro fatto sui libri che poi hai tradotto nelle tue opere.
Sì! Durante gli studi al Liceo iniziai con interesse a studiare tutte le materie umanistiche e fu allora che nacque in me la passione per l’architettura, la pittura, la storia e la filosofia. Tuttavia non avevo ancora dimostrato una certa assiduità nella pratica della pittura.

Qual è stato l’anno della svolta?
Sicuramente il 2007: iniziai con costanza a dipingere, per lo più su tela con colori acrilici. I temi che furono oggetto iniziale dei miei dipinti erano paesaggi e il mondo floreale. Una volta iniziati gli studi in architettura mi son avvicinato poi all’idea crociana di opera d’arte intesa come intuizione ed espressione ossia come un’immagine interiore che esiste solo “nelle anime che le creano o le ricreano”. La realizzazione di questa immagine è l’attualizzarsi dell’opera, ossia la sua espressione.

Dopo il 2007 il diploma, l’anno successivo e poi potremo dire l’anno della tua maturazione, anche se sei ancora molto giovane con i sogni.
Non solo sogni ma anche fiabe. L’idea di una serie di dipinti che hanno come tema la notte stellata accompagnata dalla luna piena che risplende su verdi colline. Nasce dalla volontà di creare sulla tela uno spazio fantastico – fiabesco nel quale l’osservatore possa trovare uno sfondo per adagiare i suoi sentimenti e ritrovare un momento di distacco dalla realtà per entrare in quello che a me piace definire “il mondo dei sogni”. Tutti gli elementi presenti in questi dipinti concorrono a questo. In essi infatti vi è sempre il cielo stellato con luna piena (come simbolo di bellezza e grandezza della natura) e verdi colline con sopra un elemento costruito dall’uomo (un nuraghe, un mulino, una casa, ecc.) che simboleggiano una realtà abitabile dall’uomo in coerenza e rispetto con la bellezza della natura.

Cosa è per te la pittura?
Intendo infatti la pittura come un modo per liberare la fantasia partendo dall’interpretazione della realtà che mi circonda per poi poter creare nuovi mondi da condividere. Il dato di partenza è quindi sempre quello tangibile e reale, come la visione di un paesaggio notturno, per arrivare poi ad un esito filtrato dalla fantasia che sia come il frutto di un “sogno” ad occhi aperti.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
In passato ho esposto a Villacidro e Cagliari. Ora in progetto ho ulteriori esposizioni ma soprattutto la voglia di sognare ancora ad occhi aperti per materializzare chissà quale altro mondo dei sogni.

Fausto Orrù

Villacidro.info – 4 maggio 2012  –   Fonte: Comprendo

 Questo il link della pagina personale su Facebook di Stefano Mais: Il mondo dei Sogni – di Stefano Mais

3 COMMENTI

  1. complimenti STEFANO. ottimo esempio per tutti i giovani in un periodo critico. tu l’impegno e la bravura nella pittura, che sia di stimolo per tanti giovani in qualsiasi altra attività. con impegno e sacrificio si ottengono i risultati. tantissimi AUGURIIIIIIIIIII. ciao MARCELLO

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