Domenica ad “elevato pericolo di incendio” su tutta l’isola per la giornata di domenica.
A dichiararla per oggi la Direzione generale della protezione civile-servizio previsione e prevenzione rischi della Sardegna in un bollettino emanato ieri. L’elevato pericolo – si legge nel bollettino – scatta quando le condizioni sono tali che, a innesco avvenuto, l’evento, se non tempestivamente affrontato, si propaga rapidamente raggiungendo grandi dimensioni nonostante il concorso della forza aerea statale.
La giornata di allerta riguarda i territori dei Comuni delle Province di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia Tempio e si invitano le amministrazioni e gli uffici competenti ad attivare tutte le procedure previste in situazioni di tale livello di classe estremo.
Villacidro.info – 15 luglio 2012
Articolo interamente tratto da: www.unionesarda.it
Scarica il bollettino della Protezione Civile della Sardegna:
BOLLETTINO PREVISIONE DI PERICOLO DI INCENDIO PER IL 15.07.2012
certo che ricordare che oggi è una bella giornata per gli incendi, è una grande cortesia per qualche piromane esaltato! che notizia del cavolo!
Hai proprio ragione…è giusto dare l’allerta ma non è bello fare una cortesia ai piromani! Più che ricordare l’allarme ricordiamo di guardare i nostri monti(ogni tanto) giusto per vedere se è tutto apposto!
detto fatto.. oi oi l’idiozia del giornalismo da 4 soldi
I bollettini vengono pubblicati per mettere in allarme la popolazione, casomai il problema è che non esiste una “cultura” attenta alla previsione dei rischi, rendendone quindi vana la diretta utilità per il cittadino. Magari si rinuncia alla gita perché si prevedono piogge ed invece non si considera se sia il caso di infilarsi in un imbuto in mezzo alla macchia o in qualche pineta litoranea in una giornata a forte rischio di propagazione degli incendi. Se considerassimo questo tipo di informazione, almeno al pari delle previsioni del tempo, senza panico ed anche decidendo di non rinunciare ai nostri progetti, ci sarebbe comunque una quota di avveduti che rinunciando non concorrerebbe ad intasare la viabilità e quindi ad aumentare i rischi e provocare il ritardo degli interventi di spegnimento.