Rogo all’interno di un terreno incolto in località “Bangiu”.
Non si contano più i terreni incolti e pieni di erbacce, una delle maggiori attrazioni per le mani dei piromani.
Intorno alle ore 15.45, un incendio di origine dolosa, si è sviluppato dall’interno di un terreno per poi estendersi a quelli affianco.
Immediato l’intervento delle squadre antincendio del Corpo Forestale le quali, coadiuvate dalla Polizia Locale e una squadra dell’Ente Foreste, è riuscita a domare le fiamme in pochissimo tempo, evitando che queste si propagassero ad una abitazione vicina.
Intervenuta sul posto anche una pattuglia del Nucleo Investigativo del Corpo Forestale e l’Assessore all’Ambiente del Comune di Villacidro per sincerarsi che la situazione fosse sotto controllo.
Quest’anno la lotta agli incendi si fa sempre più dura sotto il profilo investigativo.
Villacidro.info – 27 luglio 2012
Agosto bussa alle porte. Agosto è il mese a più alta pericolosità per gli incendi. Vigiliamo dunque per salvare quel che rimane del nostro patrimonio verde.
E pensare che si parla tanto di sicurezza nell’attività di spegnimento degli incendi…….in pantaloncini corti a contatto diretto con le fiamme….e se per caso si fosse ferito o peggio ustionato…. chi era il responsabile?????.
Non ho parole,il pericolo era tangibile….
e con la sigaretta in bocca.
Non avevo notato la sigaretta….perchè il personale della Compagnia barracellare non c’era?????.Ma è vero che non li vediamo in giro a fare antincendio ma solo prevenzione perchè sprovvisti di D.P.I. e visite abilitative al servizio???????????????????????????
E’ vero…
che si sappia che la Compagnia Barracellare con i suoi uomini è sempre pronta ad assolvere i propri compiti,anche di antincendio,basta dottarla ,di visite ,DPI,attrezature e mezzi idonei,in passato abbiamo sempre dato il nostro contributo,ma se le normative cambiano,e un loro (e parlo delle Istituzioni)dovere meterci a norma ,visto che la responsabilità,per eventuali incidenti,nell’intervenire in un’incendio,è in capo al Comandante della Compagnia,quindi mia,e io non me la sento a dover pagare di persona per dare un servizio alla comunità,e questo credetemi,non mi fà affato piacere.Noi siamo quì,aspetando che qualcuno si decida a renderci operativi
Quel signore è un semplice cittadino che non gli andava di stare solo a guardare. Non immagini quanto piacere si prova a rendersi utili per il tuo pese.
Lungi da me criticare l’operato di questo volontario,ma se fosse successo qualcosa che si sarebbe preso la responsabilità di questo incidente????.Come mi avete confermato,la Compagnia barracellare non interviene per quei motivi che abbiamo detto,se loro,nonostante le loro capacità e la loro buona volontà,non si muovono,i rischi sono molto alti.
Infatti quel cittadino non poteva intervenire e se si fosse fatto male la responsabilità sarebbe stata solo sua e/o, a seconda dei punti di vista, di chi non lo ha allontanato.
In questa situazione non vedo comunque dei grossi rischi, ben diverso è quando si opera per lo spegnimento di un’incendio boschivo
oltre ai piromani a volte sono gli stessi padroni che pulendo il loro terreno dalle erbacce(quando lo puliscono)se ne sbattono di farlo a norma di legge creando dei pericoli inutili e allerta degli organi competenti allo spegnimento che si potrebbero evitare e riservare nei casi di vera emergenza..poi certo nn sempre ripeto è cosi..ma è certamente una delle tante cause d incendi..
Non mi pare che l’incendio fosse di per se così temibile e non ho visto fiamme minacciose che circondavano il volontario. La sicurezza è una cosa seria ma non esageriamo: fino a trentacinque anni fa, quando si sviluppava un incendio importante, passava un camion e caricava nel cassone la gente che trovava per strada, pareva una deportazione e nessuno si scandalizzava. Ora sarebbe considerata una follia, ma adesso, anche perché la gente è diventata scaltra, si tende ad esagerare nel senso opposto. Non penso che, se ci fosse stata una situazione di pericolo, sarebbe stato permesso al signore di aiutare a stendere la manichetta. Un fuoco in un terreno di pianura che interessa prevalentemente sterpaglie, se non si fa allargare troppo il fronte dell’incendio, è facilmente controllabile e in genere non supera la temperatura 140-160 gradi, mentre un fuoco boschivo può superare temperature di 800 gradi, specialmente nei boschi ingovernati dove si verifica un forte accumulo di legna secca. I terreni agricoli abbandonati sono comunque insidiosi ed è importante intervenire subito prima che il fronte del fuoco, allargandosi, diventi meno governabile e raggiunga i boschi. Il fenomeno dell’abbandono dei terreni agricoli è un grande problema che Villacidro dove affrontare seriamente , poiché, oltre a creare facile esca per gli incendi, nel territorio montano può essere causa di forte dissesto idrogeologico: questi terreni faticosamente coltivati dai nostri nonni venivano continuamente tenuti in buono stato di manutenzione, non solo liberandogli dalle erbacce, ma anche con la creazione di muretti di contenimento, reti di scolo e opere di canalizzazione delle acque.
caro Mariano sappi che se quel cittadino ha fato un gesto da imitare,ma al giorno d’oggi le cose sono cambiate,se quella persona per qualsiasi motivo si sarebbe fata male,chi avrebbe pagato,sarebbe il responsabile dell’incendio,quindi il più alto in grado degli Agenti presenti,e ti giuro che c’è poco da scherzare con certe normative,e la legge purtropo non sente ragioni,
E’ proprio per questo motivo che dico che si è passati da un estremo all’altro: non ricordo bene in quale Comune della Sardegna è accaduto (Gonnesa??) che i familiari di un turista annegato hanno fato causa al Comune vincendola, perché non c’era un cartello che indicava che il mare era pericoloso, come se non si sapesse dei pericoli del mare (per quello dico anche che molti sono diventati scaltri). La sicurezza è senza dubbio importante, ma la normativa dovrebbe anche fare assumere all’individuo adulto e vaccinato una maggiore responsabilità delle proprie azioni senza caricarle sempre sulle spalle degli altri. Nella lotta al fuoco Villacidro ha sempre contato molto sul volontariato: negli anni 90, quando ci fu l’incendio di monte Omo, il fuoco era stato spento e bonificato in prevalenza da volontari che hanno efficacemente evitato che il fuoco raggiungesse le proporzioni verificatesi nell’ultimo grande incendio, malgrado l’imponente uso di elicotteri. Effettivamente, oggi è difficile poter contare su questa grande risorsa e se anche la compagnia barracellare non è messa più in grado di operare la situazione è davvero critica.
è vero prima ti prendevano dalle strade oppure c’era zia francesca che con il bando invitava tutta la popolazione a spegnere gli incendi, e allora c’era il rischo come adesso eppure i focolai erano molto meno, ma io ricordo anche le guardie forestali di allora che setacciavano il territorio fucile sulle spalle e a piedi oltretutto, ma forse si aveva un altra percezione del rispetto verso la natura,
Potete continuare a spegnere il fuoco a colpi di carta bollata e di radiotelefono, ma alla fine di ogni estate i danni li pagano i privati,mentre i soldi vanno a chi ha fatto del problema un affare!!!!!
VI ricordo che l’Ente Foreste è nato nel 2000!!!!!!