Proclamati i vincitori del ventisettesimo Premio Dessì. Salvatore Silvano Nigro con “Il Principe fulvo” (Sellerio) per la sezione narrativa e Gilberto Isella con “Mappe in controluce” (Book Editore) per la poesia.
La cerimonia di premiazione condotta da Paola Saluzzi, che si è svolta in una Piazza Municipio gremita di pubblico, ha suggellato l’edizione numero ventisette del concorso letterario intitolato allo scrittore di “Paese d’ombre”.
Sul palco i membri della giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Massimo Onofri, Stefano Salis, Giancarlo Pontiggia, Duilio Caocci, Evanghelia Stead, Giuseppe Langella e dal presidente della Fondazione Dessì, Giuseppe Marras.
Gli altri finalisti erano Edoardo Albinati con “Vita e morte di un ingegnere” (edito da Mondadori) e Sandro Bonvissuto con “Dentro” (Einaudi) per la narrativa; nella sezione poesia, invece, Fabrizio Bajec con “Entrare nel vuoto” (Con-Fine Editore) e Alessandro Ceni con “Parlare chiuso: tutte le poesie” (Puntoacapo Editrice).
I sei finalisti sono approdati alle premiazioni dopo la selezione che nei mesi scorsi ha impegnato i giurati nella valutazione fra le oltre quattrocento opere presentate quest’anno al concorso dai maggiori editori nazionali. In palio c’erano cinquemila euro per il vincitore di ciascuna sezione, e millecinquecento euro per ogni finalista.
Il momento più atteso della serata è stato l’intervento di Mogol, al quale è andato il Premio Speciale della Giuria, il riconoscimento che ogni anno viene tributato a una figura di rilievo della società o della cultura. Il “paroliere” più famoso della musica italiana, classe 1936, autore di tante canzoni indimenticabili, come quelle nate dal suo storico sodalizio artistico con Lucio Battisti, iscrive così il suo nome (Giulio Rapetti alla nascita, a cui dal 2006, autorizzato da un decreto del ministero dell’Interno, aggiunge come cognome l’originario pseudonimo Mogol) nel prestigioso albo d’oro in cui campeggiano giornalisti, politici e intellettuali del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilacqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, solo per citarne alcuni.
La cerimonia di premiazione si è arricchita degli interventi musicali dei Cordas et Cannas, una delle formazioni più longeve di quella scena musicale sarda che si muove fra tradizione e innovazione.
Villacidro.info – 23 settembre 2012
Grande manifestazione con una bella cornice di pubblico
Grande presentatrice che ha dato risalto alla serata
Unica nota stonata.alcuni personaggi della ex provincia del Medio Campidano che proprio non ne vogliono sapere di rispettare i risultati del referendum e continuano ad aggrapparsi alle poltrone come se nulla fosse accaduto e sfruttando alla grande le occasioni che gli vengono proposte pur di mettersi in mostra come personaggi di spicco della politica locale.
E, fossero stati solo gli ex (della defunta ex provincia) a metterdsi in mostra! Ce n’erano di politicanti di ogni risma! Il premio Dessì è una vetrina troppo succulenta aper non mettersi in mostra. Vero Siro, Sisinnio e C.?
“Grande manifestazione con una bella cornice di pubblico”.
Questo è il commento di Antonio,e, non avendo potuto essere presente, credo sulla parola al post di Antonio.
Non mi meraviglio nemmeno che altri personaggi di basso profilo culturale, politico ed etico,privi di pudore cioè, come Siro, Sisinnio,i quasi ex-provinciali, abbiano approfittato della “pedana” del Premio Dessì per mettersi in mostra sotto i riflettori ed in qualche modo cominciare la campagna elettorale prossima ventura. E c’è da fare qualche riflessione sulla loro presenza ad un Premio Dessì, che può mettere a disposizione dei premiati la bella somma di “ben 21.000 euro”!!! per tutta la compagnia degli scrittori, poeti, e selezionati alla finale. Ben 21.000 euro! cioè il “salario mensile” di un Sisinnio in Regione! Cioè ancora il salario lordo annuo di un (ex?)minatore della Carbosulcis di Carbonia! Cioè ancora il “salario” mensile di circa 40 disoccupati (quaranta disoccupati- capifamiglia in molti casi)della provincia del Medio Campidano. Ecco perchè al Premio Dessì questi ultimi – con tutto il tempo libero di cui “godono”,- erano così numerosi!
In Sardegna non esiste un solo F.Fiorito,come nella regione Lazio. In Sardegna siamo larghi!..e di Franchi Fioriti ne abbiamo a iosa, noi!
Poi c’è l’aspetto culturale…ma su questo è opportuno sorvolare.
vorrei sapere quanti soldi hanno speso x questa manifestazione,grazie,,,,,,,,,,,,,,,,,
hanno speso sicuramente 21mila euro in premi, poi tutto il resto non lo so. Ma credo che i bilanci della fondazione siano pubblici
sono pubblici e li dichiarano sempre….