Tocco: in tempi di decrescita l’attività della protezione civile del Medio Campidano merita un encomio
Con le piogge dei primi giorni di settembre, si può dire che la stagione balneare dei grandi afflussi volge al termine. “La pubblica amministrazione che garantisce la sicurezza sulle coste ha dovuto impegnarsi più del solito, in quanto se da un alto le risorse finanziarie disponibili sono sempre più ridotte, dall’altro lato le esigenze rimangono immutate e i problemi da affrontare lungo una costa assai variegata, che si estende oltre 47 km, richiedono un grande impegno di conoscenze, di lavoro e di coordinamento”.
Così ha commentato il presidente della provincia del Medio Campidano, Fulvio Tocco, soddisfatto per il servizio svolto durante la stagione estiva dalla Protezione Civile provinciale. “Questa è una delle fondamentali attività che il territorio non deve perdere, anche quando verrà effettuata la riorganizzazione dell’assetto regionale con un numero più contenuto di province”, ha evidenziato Tocco. “Quando i dati della stagione 2012 saranno resi pubblici, i sostenitori dell’abolizione affrettata dell’ente provincia potranno fare le proprie riflessioni e riconoscere che, in un periodo di crisi come quello che si sta attraversando, lo snellimento dell’elefantiaca burocrazia regionale richiedeva l’assegnazione di deleghe operative al territorio”.
Le cifre parlano chiaro e meglio delle parole: la Provincia del Medio Campidano è l’ente che ha speso più somme anche quest’anno per garantire il servizio di salvamento a mare lungo il litorale, oltre che ad aver impiegato 4 delle unità attive dell’organico, non quantificate dal punto di vista del costo in delibera, ma che hanno svolto un lavoro al limite delle proprie forze. Durante le giornate di salvamento a mare, nella Sala Operativa della protezione civile le luci non si son mai spente: Damiano Serpi, Heloise Cocco, Sergio Floris, e Puccio Pilloni hanno assicurato impegno, presenza, coordinamento senza sosta.
Costo totale dei servizi attivati al netto dei costi dell’ufficio della protezione civile provinciale:
€ 83.000,00 (di cui € 39.000,00 dal bilancio provinciale, € 33.000,00 dalla Regione Sardegna e € 11.000,00 del Comune di Arbus).
Commentando i dati, l’Assessore provinciale dell’Ambiente, Giuseppe De Fanti, ha dichiarato: “Sommando tutto questo gran lavoro sulla sicurezza a quello svolto per la pulizia delle spiagge, che ha visto impegnate 8 unità lavorative per un tempo pari a 2016 ore e una raccolta di 800 sacchi di spazzatura, è evidente quanto siano incisivi e indispensabili, per ogni stagione balneare, il ruolo e i servizi posti in essere dalla provincia”.
Villacidro.info – 6 settembre 2012 – Fonte: Provincia del Medio Campidano
Penso che qualcuno stia iniziando a preoccuparsi e puntando tutto sulla protezione civile per cercare il “salvataggio”: “non a mare”.
La “pulizia” doveva già essere fatta: quella delle provincie.
Beh! io chiederei l’intervento della Corte dei Conti!
Considerato che IN MARE, a vegliare sulla vita dei bagnanti e a rischiare la pelle per 1550 €, c’erano sette(7) ragazzi, cosa hanno fatto quattro impiegati(4) “24 ORE SU 24 a coordinare le operazioni”???
Controllavano (anche loro con i radiotelefoni) che i bagnini fossero svegli e al loro posto anche la notte???
Riflettendo e Proseguendo nella analisi:
1550 x 7uomini x 2 mesi = 21700 €
Come sono stati spesi i restanti 61.300 € per il Salvamento??
Attrezzature? Ambulanze?? Premi ai bagnanti??(per non essere affogati)??
Non succede che ,per caso, siano quelle “spese non quantificate nel costo in delibera” di cui parla il Vostro eroe??
Altre analisi:
Se sono state necessarie 2016 ore per raccogliere 8oo sacchi di spazzatura,
e quindi per ogni sacco ben 2,52 ore, quanto erano grandi i sacchi?
Ma per carità,, c’è qualcuno che fa qualche analisi prima di fare il trombone???
Ma , in coscienza,c’è qualcuno che si pente di aver votato SI al referendum??
No, ma mi chiedo se è servito; tutto è rimasto come prima, le provincie sono ancora li e a Carbonia si fanno ancora i concorsi per assumere – stile sicilia – Baciamo le mani
cosaaaa 1.500 euro al bagnini ma scherziamo. I bagnini hanno percepito uno stipendio base di 900 eurooooooooooooooo. 5 anni fa ci davano 1.300 quest’anno essendo in appalto la società che l’ha vinto non poteva garantire più di 900 euro e ad oggi non si sa neppure se danno il rimborso spesa. Quindi fatevi voi i conti di quanto ha percepito un bagnino tolte le spese di viaggio e di pasto per salvare la vita al prossimo, se restano puliti 500 euro è gia troppo. Ma di che si vanta la provinci ma di cosa di dare 500 euro a un bagnino che rischia la vita. MA CHE SI VERGOGNI FULVIO TOCCO CHE RASEGNI LE DIMISSIONIIIIIII
cidro, so benissimo quanto avete preso alla mano, ma volevo far notare la sproporzione tra le trombonate di un buffone politico che mangia a quattro ganasce i nostri soldi, e chi in effetti rischia la pelle per un tocco(mi viene di m…)di pane.Come al solito quando si parla di fatti concreti, i politici si guardano bene dal rispondere….Ci dicano a CHI sono andati GLI 83000Euro, se non a chi ha garantito con la propria pelle la sicurezza dei 57 chilometri di coste…
prova a chiederlo a Fulvio dove sono finiti i restanti soldi. Perche non si guarda a quando la provincia non esisteva, non c’erano di certo 8 bagnini in 57 km di costa a 900 euro, ma si arrivo ad averne più di 20.QUINDI MI CHIEDO DI CHE CAZZO si vantano, se non di aver fatto morire la costa arburese….
UNA STORIELLA ARBURESE…
a proposito di costa Arburese….
Sapete di cosa si sta occupando il nostro ineffabile “Ciuffetto bianco”? Ovviamente con la complicità della amministrazione comunale?..
Hanno affidato ad un professionista torinese, esperto in sentieri di montagna, (come se non esistessero i professionisti locali in grado di progettare la sistemazione di sentieri già tracciati, perchè la forestale non permette la apertura di sentieri nuovi) di progettare,tra l’altro, la “eradicazione del Carpobrotus acinaciformis (le ben conosciute lingue di suocera) da un tratto di costa di due kilometri tra le zone di Maga e Piscinas, per fare da battistrada ad una nuova moda: la ERADICAZIONE DELLE SPECIE INVASIVE ALLOCTONE.
Non me ne voglia il buon Mariano, espertissimo del problema ma che si dichiara assolutamente all’oscuro del progetto pur essendo la figura più qualificata per esprimere un parere in quella struttura, ma…. mi domando:
Pensate voi che i NOSTRI SOLDI, in un momento di crisi così drammatica possano venir dilapidati in una opera assolutamente inutile e inquinante come quella di raccogliere e accatastare tutte quelle erbacce che comunque fanno parte ormai del paesaggio? e quando dico inutile e inquinante so di cosa parlo.
Parrebbe che il brillante progetto preveda di raccogliere TUTTA la massa di materiale strisciante che ricopre un buon tratto delle nostre spiagge, o piuttosto delle zone retrostanti, e accatastare questa massa per darle fuoco!!
Provate voi ad accatastare centinaia di TONNELLATE (perchè se è eradicazione queste sono le quantità) di materiale simile alle pale dei fichi d’india e bruciarle!!!!a questo punto sono parecchie le domande che un povero agricoltore, già reso ricco dalle brillanti iniziative del tocco provinciale quale la elicicoltura, il melone in asciutto, la coltivazione intensiva delle leguminose da granella toccasana per il bilancio della CO2 del pianeta, i prodotti a km0, insomma, di tutto quel grande ed Organico, sopratutto organico,progetto dal nome di Vivere la Campagna (ma io sto in città) che finora ha drenato i fondi di questa disastrata provincia,
dicevo il ricco agricoltore che passando attraverso le splendide boscose colline per arrivare alle spiagge bene amate vedesse le squadre di operai indaffarati a spogliare le dune di questi materiali per accatastarli in grandi mucchi (dove?), si domanderebbe : ed ora? come distruggeranno questa massa per tre quarti fatta di acqua???
Ma come! non lo sapete?? Il tocco provinciale ha fatto un grande patto con l?Emiro dell’Oman che ,in cambio di una nave di ceci e lenticchie (e fave) fornirà al grandioso progetto, indispensabile per la CO2 mondiale, UNA PETROLIERA di nafta, sufficiente a mandare al creatore tutte queste brutte erbacce!!!!!!!!
E così ricchi di ceci e di sventura, i nostri agricoltori vedranno salire in cielo con le nuvole di fumo puzzolente di CRESURA i soldi che avrebbero potuto essere utilizzati per pagare meglio i loro bravi ragazzi che d’estate cercano di ragranellare due soldini vegliando con grande rischio sulla vita dei bagnanti dei 47 kilometri di coste arburesi….
Nel seguito, alle prossime puntate, vedremo le povere spogliate dune di Piscinas che un anno dopo la grandiosa impresa si rivestiranno gloriosamente di una bellissima fioritura rosso-viola di.. udite-udite….CARPOBROTUS ACINACIFIRMIS,
Rimango soncertato da questa ennemisa trovata di fulvio, se così fosse davvero ci troveremo davanti a un inspiegabile e continuo accanimento nel trovare le soluzioni più assurde di come sperperare in modo inutile i soldi dei contribuenti.
dovresti cercare di dare più rilievo a sta storia, spero che anche giggi lo faccia, che sto sito non si limiti solo a riportare i fatti di cronaca ma che si impegnasse anche in qualche indagine giornalistica….
Non posso che rimandarti a quanto scrive Geronimo nel blog sui parchi cittadini e i cani….Bisogna ricordare sempre che il lettore normale va a leggere gli ultimi cinque interventi,il risalto è dato dal numero di interventi, la qualità no.