Gli studenti si rivoltano: no al decreto

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Oggi, giovedì 21 Novembre, gli studenti del Liceo Piga hanno deciso di mobilitarsi in preparazione della manifestazione di sabato 24 Novembre, che avrà luogo a Cagliari. In sede di Assemblea d’Istituto, dopo aver a lungo discusso sul decreto che rischia di mutare radicalmente l’istituzione scolastica, si è deciso di organizzare tre giornate di autogestione che culmineranno con la dimostrazione dei diritti e del libero pensiero di ogni studente.

Sin da subito il dirigente scolastico si è dimostrato contrario alla concessione dell’autogestione, malgrado diversi docenti abbiano dimostrato di essere dalla parte degli studenti soprattutto perché il decreto tocca anche le loro posizioni. Il preside Macchis ha piuttosto proposto un dialogo con gli studenti, al fine di risolvere la questione senza la perdita di preziose ore di lezione.

La situazione, tuttavia, non poteva essere risolta così facilmente: ormai il malcontento tra gli studenti è palpabile, il decreto che potrebbe essere approvato propone innovazioni ritenute da tutti negative e inaccettabili.

Questa mattina dunque tutti si sono recati davanti ai cancelli del Liceo, determinati a non desistere a qualsivoglia minaccia, uniti in una protesta comune. Lo scopo di questo movimento non è, come sostengono molti senza però reale cognizione di causa, una scusa per sprecare le ore scolastiche: la situazione è ben diversa.

Ciascuno studente vuole dire no alla privatizzazione della scuola, vuole ribellarsi alla privazione dei rappresentanti di classe e delle assemblee d’istituto, unici momenti di incontro e di dialogo per gli studenti e dunque occasioni da preservare.

I locali scolastici volevano essere utilizzati come luoghi in cui realizzare cartelloni, cortometraggi, articoli di giornale e numerose altre iniziative in vista della giornata di sabato. Gli studenti del Piga hanno tuttavia dovuto aspettare quasi sino alle 11 per poter entrare nelle aule e iniziare i loro progetti, e anche in questo caso senza l’appoggio del dirigente scolastico. In ogni caso tutti si sono mobilitati all’unanimità per portare avanti le attività previste, malgrado il tempo perduto.

Nelle prossime giornate l’autogestione continuerà, possibilmente senza dover aspettare tutta la mattina per poter avere un’aula dove lavorare. Gli studenti del Piga, come anche diverse altre scuole del circondario, vogliono far capire a tutti come questo decreto sia ingiusto e a sfavore della scuola. Ha davvero senso gettare fango su tutto ciò che si è ottenuto negli ultimi anni? Si è già dimenticato quanto si è lottato per una scuola pubblica, per un’istruzione accessibile a tutti?

L’unica cosa che si otterrebbe sarebbe una scuola peggiore, non più incentrata sulla cultura e sulla crescita in ogni ambito delle persone. Anche un’istituzione così importante diverrebbe un’azienda con il solo scopo di far guadagnare gli altri, tassando pesantemente i pochi che potrebbero ancora permettersi di stare sui banchi e garantendo loro un livello di istruzione molto discutibile.

Gli studenti del Piga, consapevoli di tutto ciò, non smetteranno di lottare e faranno sentire la propria voce. Faranno valere i loro diritti, in un modo o nell’altro.

Il comitato degli studenti

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3 COMMENTI

  1. Voglio vedere quanti di voi saranno a Cagliari il 24 Novembre. Io ci sarò. E porterò appeso al collo il contrassegno “STAMPA”. Chi è del Liceo Piga e parteciperà alla manifestazione si appenda al collo un contrassegno con la scritta “LICEO PIGA-VILLACIDRO”. Gli farò la foto da mettere sul web…Fischia il vento…infuria la bufera…

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