Serramanna, fallisce il colpo al Banco di Sardegna. In manette un giovane di Orgosolo, in fuga i due complici.
SERRAMANNA. È successo di tutto, ieri pomeriggio, all’agenzia del Banco di Sardegna e nelle strade vicine: rapina a mano armata, arrivano i carabinieri che fronteggiano con le pistole d’ordinanza i tre malviventi. Poi, con il bottino di 56mila euro racimolato, i banditi fuggono a piedi inseguiti dai due militari dell’Arma. Si spara (in aria) da una parte e dall’altra, prosegue la fuga e uno dei malviventi viene raggiunto dopo trecento metri dalla giovane marescialla comandante della stazione di Serramanna, Gloria Mercurio, 27 anni, abruzzese di Villafranca al Mare. Durante la fuga, il rapinatore, che teneva nella mano sinistra il sacchetto con il bottino, si è voltato per puntare ancora la pistola contro la sottufficiale, la cui risposta sono stati altri due colpi in aria. La fuga è finita quando il bandito ha sbattuto contro un’auto in transito, è finito a terra e la “carabiniera”, esperta in arti marziali, gli si è gettata sopra e, dopo una colluttazione, lo ha immobilizzato e ammanettato, sottraendogli pistola e bottino. Il bandito si chiama Francesco Pira, ha 23 anni ed è di Orgosolo, una fedina macchiata da diversi precedenti specifici. Gli altri due malviventi, inseguiti dal secondo carabiniere, sono riusciti invece far perdere ogni traccia.
Erano appena passate le 16 quando i rapinatori, mascherati con passamontagna, hanno fatto irruzione nell’agenzia del Banco di Sardegna, nella centrale piazza Martiri, passando dall’ingresso principale dotato di porta girevole e metal detector. Il fatto che non sia scattato l’allarme, lascia presupporre che le pistole che impugnavano fossero armi giocattolo modificate. Mancava poco alla chiusura e in quel momento dentro la banca c’erano cinque dipendenti e tre clienti. Davanti alle armi spianate nessuno si è mosso, sono stati costretti tutti a sdraiarsi sul pavimento per essere legati mani e piedi con fascette di plastica. Ma prima, qualcuno fra i dipendenti bancari aveva fatto in tempo ad azionare l’allarme collegato alla centrale operativa della Compagnia dei carabinieri di Sanluri. La segnalazione di rapina in corso è stata girata alla stazione di Serramanna e tempo una manciata di minuti la marescialla Mercurio e il suo assistente hanno fatto irruzione in banca con le pistole d’ordinanza in pugno. Sono stati momenti terribili, ad altissima tensione. Banditi e carabinieri si sono fronteggiati per alcuni secondi ad armi spianate, ma nessuno ha sparato. I rapinatori, con il bottino arraffato, hanno scelto la fuga. Due attraverso la porta d’uscita antipanico, l’altro dal “bussolotto” dell’ingresso principale. Appena fuori, due si sono diretti sul prolungamento della via Roma (dove forse c’era la loro auto), inseguiti dal carabiniere Pinna. A Francesco Pira, attardatosi con l’apertura della porta scorrevole, ha pensato il maresciallo Mercurio. Il malvivente, una volta in strada, ha puntato la pistola contro la graduata (che si è messa al riparo dietro un’auto in sosta) sparando un colpo presumibilmente con l’arma caricata “a salve”. È iniziato l’inseguimento lungo la via Parrocchia, con altri due colpi di pistola esplosi in aria dal maresciallo Mercurio quando il fuggitivo ha ripuntato, voltandosi, l’arma verso l’inseguitrice. Dopo trecento metri, l’epilogo con la cattura del rapinatore.
Vana finora la caccia agli altri due malviventi, con una task force coordinata sul posto dal maggiore Gianluca Puletti, comandante della Compagnia di Sanluri, e dal colonnello Giovanni Fiorilla, responsabile del Comando provinciale di Cagliari.
Luciano Onnis
Fonte: La Nuova Sardegna
speriamo che il furfante abbia una condanna esemplare,almeno alla pari del coraggio che ha avuto la Marescialla per come ha afrontato il periccolo,ma non essendoci certezze della pena,sono molto scetico,congratulazioni comunque al sottuficiale dell’Arma per la sua freddezza
comuque sia complimenti per l’ottimo lavoro dei carabinieri e supr carabiniera……….
ma quanti complimenti, minchia ha arrestato un rapinatore, diamgli una medaglia!!!! la signora (maresciallo e non marescialla)lo sa che c’è gente che di questi arresti ne faceva uno al giorno senza ricevere nemmeno un mi piace su facebook!!quanta pubblicità, continui così senza mettersi in posa in tutti i giornali!!!!!
non capisco questa ironia è semplicemente una o vale lo stesso se fosse stato uno che ha fato il suo dovere fino in fondo rischiando forse anche più del dovuto , non è che si deve mettere in evidenza solo quando fanno fesserie come tutti i mortali ma bisognai elogiare anche il lavoro ben fato ,o forse a qualcuno rode che sia una donna ……..
La figlia di chuck norris!!!Ma le pistole usate dai malviventi non erano di plastica?visto che non hanno fatto scattare il metal detector della banca,com’è possibile che stessero incrociando uno scontro a fuoco con colpi a salve e pistole giocatolo???? Non ho capito nulla,però sono contento che la nostra chuck norris e il suo fido trivette,a bordo dell’imponente pick up dell’arma dei carabinieri,ci terranno al sicuro dalla delinquenza giornaliera…grazie