Quello di domani sarà il giorno decisivo per il futuro della Keller.
Il giudice fallimentare del Tribunale civile di Cagliari si pronuncerà sul concordato preventivo relativo ai creditori dell’azienda in liquidazione che dovrebbe dare via libera, se positivo alla cessione del ramo aziendale alla “Tonard”, società di scopo con sede in Austria ma di fatto tutta Italiana con radici a Maddaloni, in provincia di Caserta. Ma anche con agganci in India e in Egitto, tenuti al momento dietro le quinte. Sulla Keller, a parte il passaggio di domani in tribunale, è sceso il silenzio totale.
Della serie non disturbate i manovratori perché altrimenti si potrebbe andare fuori dai binari e far deragliare il convoglio aziendale. Di certo c’è che la tanto strombazzata riapertura della fabbrica sotto l’insegna della “Mediterranean Sardinian railwais” costituita dalla poco trasparente Tonard, con rientro progressivo dei lavori a partire dallo scorso settembre (poi rinviato ai inizio 2013), non ha avuto seguito.
Il presidente della Regione Ugo Cappellacci e l’assessore all’Industria Alessandra Zedda si erano affrettati lo scorso settembre a dar fiato alle trombe con il grande annuncio della imminente riapertura della fabbrica dopo tre anni di “tutti a casa” – con quali meriti della Regione non si è mai capito – mai poi i fatti li hanno smentiti. La (ex) Keller è ancora chiusa, i 320 lavoratori aspettano di essere richiamati, continuano a vivere con l’assegno della cassa integrazione che oggi c’è e domani non si sa. Forse qualcuno – come dice un vecchio proverbio – aveva venduto la pelle dell’orso prima di averlo preso. I sindacati metalmeccanici territoriali (Fiom, Fsm, Uilm) hanno finora tenuto un profilo conciliante e collaborativo con la nuova proprietà aziendale rappresentata dall’amministratore delegato della Tonard, Nicola Berti, diventato un po’ il fantasma della situazione, ma da qualche settimana crescono preoccupazione e impazienza per la situazione di stallo e non nascondono che il tempo sulle promesse ricevute è ormai scaduto. E per questo non più di due settimane fa hanno chiesto la convocazione di un incontro urgente al commissario liquidatore della “Keller Elettromeccanica spa in concordato preventivo”, Marco Serpi, alla “Medeterranean Sardinina railwais” (ovvero l’ad NicolaBerti) e all’assessore regionale dell’Industria, Alessandra Zedda, che tanto si è spesa per l’accordo con gli austriaci della Tonard.
“Aspettiamo il responso di domani sul concordato preventivo con i creditori – dice Gianluigi Marchionni, leader della Fiom Cgil del Medio Campidano – , poi vedremo il da farsi. Con Fsm Cisl e Uilm abbiamo già espresso il nostro disappunto verso la società austriaca a cui è stata ceduta l’azienda, in contratto d’affitto per due anni e poi la vendita. Questo acquirente non ci convince per niente e cominciamo a sentire puzza di bruciato”.
Luciano Onnis
la keller fuori dalle balle , 320 operai che fanno la vita da pensionati,320 operai ogni giorno a pregare che non apra i battenti.mentre le piccole imprese non pagate dalla keller chiudono 320 operai mangiano a sbaffo. dunque la keller fuori dai piedi
vai da uno psichiatra se hai problemi, se sapessi quante sono le tasse sui lavoratori dipendenti…allora sapresti che un lavoratore la cassa integrazione se la paga da solo, e ne avanza pure
io ho pagato le tasse con 30 anni di lavoro, e pago le tasse per voi , molti cassaintegrati hanno lavorato qualche mese e questo li ha datto diritto ad un vitalizio di 800 euro, e un pensionato che che ha lavorato 35 anni lo prende ha stento
comunque la decisione del giudice è stata rinviata al 18 aprile, strano, non era ancora successo
Hai pienamente ragione.Difatti della Number 1 non ne parla nessuno,perchè ha meno di 15 dipendenti.Il sindacato si riempe la bocca con i numeri, ma non ha interesse che per se stessa.Più sono coloro che si uniscono al sindacato, più guadagnano.
ciao vorrei rispondere a travessu, ti dico innanzitutto che nn ti devi permettere di insultare 320 persone che hanno lavorato onestamente per anni, e che ora sono in cassa integrazione e specifico NON dI CERTO pEr VOLERE LORO! sono 320 famiglie che vivono in modo precario al limite della sopravvivenza e di certo non vivono a sbaffo! ti auguro di non perdere tu il lavoro in questo modo dopo ANNI DI SACRIFICI! SONO PERSONE CHE HANNO DIRITTO DI RICEVERE LA CASSA INTEGRAZIONE E NN DI CERTO VIVONO A SBAFFO! TU SE NN SAI COME SI VIVE IN QUESTE SITUAZIONI FARESTI MEGLIO A NN ESPRIMERTI IN QUESTO MODO!
TI PARLO X ESPERIENZA ECCOTI LA RISPOSTA DI UNA DI QUESTE 320 FAMIGLIE VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
X RISPONDERE A GOGGLE SU QUESTA FRASE: A parte il fatto che conosco tanti di questi operai keller e posso direcon certezza che l 80 % di loro sta bene in questa situazione in quanto oltre al piccolo sussidio della cassa integrazione , fanno dei lavoretti extra in quanto tutti sono o meccanici , o elettricisti, o carrozzieri !! ci vuole il lavoro non assistenzialismo !! TU CONOSCI L 80 X CENTO MA IL 20 XCENTO DOVE LO LASCI???????????? LA MIA FAMIGLIA FA PARTE DI QUEL 20 X CENTO! E TI ASSICURO KE NN USUFRUIAMO DI NESSUN A LTRA ENTRATA EXTRA DICI TU STIAMO FACENDO LA FAME!!!!!!!!!!!!! CERTE VOLTE LEGGERE QUESTE COSE MI FA ALTERARE XKE SO KE NN E COME DITE VOI! CE CRISI E LA CRISI E X TUTTI MA NN AUGURATE MAI A NESSUNO DI PERDERE IL LAVORO XKE LA RUOTA GIRA ! NOI NN VIVIAMO A SCROKKA NOI SIAMO UNA DI QUESTE 320 FAMIGLIE KE VIVONO ONESTAMENTE E VE LO SOTTOLINEO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! MIO PADREA HA SEMPRE LAVORATO CON ONESTA’ COME TUTTI GLI ALTRI OPERAI DELLA KELLER! NN PRENDETEVELE CN GLI OPERAI DELLA KELLER PRENDETEVELA CN LO STATO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!