Randagismo: strage di pecore e conigli

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VILLACIDRO. Mute di famelici cani randagi tengono in ostaggio le campagne  villacidresi e fanno  strage  di animali d’allevamento, prevalentemente pecore, conigli e galline.  

Un deprecabile  fenomeno che si protrae ormai da tempo e che non trova argini. Le segnalazioni alla polizia locale e ai carabinieri stanno diventando sempre più frequenti. Anche ieri mattina due allevatori   hanno chiamato i vigili urbani per denunciare l’ennesima strage di pecore e conigli avvenuta nel cuore della notte.

Per Francesco Mele (del 1946) e Raffaele Cabriolu (1939), entrambi con allevamenti in località Nuraxi, nella parte bassa del nucleo urbano, non è una novità.  Al primo  i cani randagi hanno ucciso due settimane fa una decina di pecore, l’altra notte altre tre. A Cabriolu hanno sbranato una trentina di conigli dopo aver letteralmente distrutto le gabbie. Basta questo a dimostrare l’aggressività dei cani e il pericolo che costituiscono, e non solo per gli animali.

Nei due allevamenti hanno effettuato un sopralluogo gli agenti di polizia locale Carlo Puddu e Alessandro Mocci, che poi hanno  chiesto l’intervento di un veterinario della Asl 6 per la certificazione delle cause di morte di pecore e conigli.  I  vigili urbani  hanno  intensificato il controllo delle campagne finalizzato alla cattura dei cani randagi. (l.on)

6 COMMENTI

  1. La situaione stà diventando sempre più GRAVE,mi assoccio alla situazione problematica e ai danni economici degli allevatori Villacidresi, conosco i Signori, Francesco e Raffaele che hanno i loro allevamenti in località NURAXI; gente laboriosa e onesta. Credo sia giunta l’ora che le autoritgà competenti pongano rimedio a questa annosa calamità, dei CANI RANDAGGI, in primo luogo cheido che il SINDACO Pani ponga il problema con priorità assoluta, di sua competenza tutelare tutti i cittadini e le loro attività, penso sia giusto cercare fondi per un rimborso ECONOMICO, chiedo all’Assessore Carlo Murgia, uomo di campagna e sicuramente attento alle problematiche in oggetto,anche a lui nelle funzioni di amministratore porre immediato provvedimento ad arginare quest calamità per una situazione già gravosa per gli allevatori e agricoltori tutti.

  2. Bisognerebbe precisare, per guardare in faccia la realtà, che, oltre ai cacciatori poco scrupolosi che abbandonano in campagna i cani che non li soddisfano, anche i pastori fanno la loro parte. Se vi capita di frequentare un allevamento osservate come vengono trattati e tenuti i tantissimi cani.
    Decisamente sottoalimentati, vengono spesso nutriti con i resti, crudi, delle macellazioni occasionali, se non con veri e propri scarti di macelleria (osservate quante ossa di grandi animali si trovano sparse in giro). A ciò si aggiunge che molti sono i cani che girano liberi di scorrazzare e capiamo come accada che si uniscano im branchi per fare razzie, e ne basta uno esperto per insegnare a tutti.
    Quanto ai cacciatori, basterebbe fargli segnare sul foglio venatorio il numero ed il tipo di cane che porta a caccia, e controllare che li abbia.
    Alla Brambilla lasciamo i cani di piazza Duomo,,,,,quelli da lecco….

  3. Per riprendere un discoso non concluso, stasera, alle ore 18,30 sul piazzale dei supemercati Eurospin si aggiravano, con, direi spavalderia, almeno una dozzina di cani certamente non “accompagnati” dai proprietarii, perchè gli acquirenti erano due sole persone, che sono state ben ispezionate, piuttosto le loro buste della spesa. E’ sorprendente che nulla,assolutamente nulla sia stato fatto finora per ridurre il numero di questi animali, lasciando chi vive in campagna in completa balia di queste bestie affamate..
    Forse si aspetta che ci sia un attacco a qualche signora con la busta con della carne….
    Fose i signori amministratori speravano che votassero con i quattro gatti…..

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