Il Lavatoio, terra di teppisti

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Uno dei (pochi) monumenti esistenti a Villacidro subisce un lento ma costante degrado ad opera dei giovinastri che vi trovano rifugio e materiale su cui sfogare la propria frustrazione e la voglia di danneggiamenti.

Chi si avventura tra le antiche vasche la domenica o il lunedì mattina vi troverà di tutto e di più: bottiglie vuote (spesso in frantumi), lattine, cartoni per pizza, buste vuote, bicchieri di plastica e così via. Per non parlare delle nauseabonde chiazze di piscio e vomito sparse qua e là. Ma il vandalismo, in questi ultimi giorni, si è manifestato in maniera ben più pesante: è stato infranto un vetro di una bacheca riportante le fasi della realizzazione dei leoni collocati sul davanti, sono stati asportati almeno una dozzina di rubinetti d’ottone fissati alle vasche, i tubi delle grondaie per la raccolta dell’acqua piovana sono tutti danneggiati, per non parlare delle scritte idiote che imbrattano i vetusti muri di mattoni. Dai tempi della precedente Giunta Fanni si parlava di un sistema di videosorveglianza che però non è mai stato reso operativo, nonostante i cartelli.
L’attuale amministrazione non vede, non sente e non parla: preferisce minimizzare anziché affrontare seriamente il problema. Che, alla fine, resta un problema di educazione familiare lacunosa: si ha paura di imporre regole ai propri figli, si sono abolite le punizioni in nome di un buonismo che crea solo frustrazione e squilibri tra i giovani, brodo di coltura a future devianze e dipendenze.

Intanto i danni restano (anzi aumentano), nessuno fa nulla, pochi ne parlano. Si preferisce nascondere la polvere sotto il tappeto.

Gian Paolo Marcialis

13 COMMENTI

  1. Non solo al lavatoio. Nel parco comunale di via Farina nonostante siamo stati posizionati numerosi cestini per i rifiuti, bande di ragazzini continuano a gettare i rifiuti nell’erba. Si tratta di ragazzi di 12-13 anni, per ammirare il loro comportamento basta avvicinarsi tutte le sere dalle 18 alle 20 presso il parco comunale di via Farina. Se si volesse avvicinare anche qualche vigile urbano non farebbe male. Purtroppo ai vigili non è concesso dare calci nel sedere ma penso sarebbe un ottimo deterrente

  2. vorrei far notare che non è questione d’età;ho visto persone al di sopra dei 50-60 anni gettare cartacce per strada dal finestrino della propria auto per non rischiare di lasciarsi un pò di spazzatura all’interno della stessa,tanto cosa vuoi che sia cartaccia più cartaccia meno.E non sono per forza i ragazzini a scaricare quintali di spazzatura per le campagne per evitare di portare un pò di spazzatura ingombrante nelle isole di smaltimento.se si punta il dito,come sempre,solamente sui “giovinastri”,come li chiama qualcuno,si cade sempre nello stesso errore di pensare che chi è più adulto è per forza più maturo,mentalmente s’intende….

  3. Non ho voluto parlare dell’abbandono dell’immondezza nelle campagne, ma del degrado del Lavatoio, ad opera di quelli che continuo a definire “giovinastri”. Non confondiamo le carte in tavola.

  4. Lo stesso cetto sociale che ha colpito il Lavatoio è stato presente anche nella chiesa del Carmine, pinetta circostante compresa.
    Penso sia ora di individuare i responsabili e di punirli con servizi sociali, tipo ripulire e riparare ciò che hanno devastato.

  5. Pietro scrive: “Lo stesso cetto sociale che ha colpito il Lavatoio è stato presente anche nella chiesa del Carmine, pinetta circostante compresa.
    Penso sia ora di individuare i responsabili e di punirli con servizi sociali, tipo ripulire e riparare ciò che hanno devastato.”
    PIETRO: Potresti essere più chiaro? A chi ti riferisci? Il tuo mi sembra un discorso banale…Al Lavatoio pisciano e vomitano quelli che definisco “giovinastri”, che non hanno mai assaporato la frusta dei genitori sulla schiena… PINETA E CHIESA DEL CARMINE E’ ALTRO DISCORSO…

    • Carissimo Gian Paolo,il mio non voleva essere un discorso banale ma bensì una segnalazione di ciò che ho visto domenica mattina passeggiando in pinetta. Cartoni di pizze, bottiglie di vetro, lattine e tanto altro. Naturalmente muro e portone della chiesa pisciati. Insomma, una discarica.
      Non so se sia opera di “giovanastri” come dice lei ma la situazione in paese sta veramente peggiorando.

  6. Purtroppo questo è un’altro allarmante segnale di quello che è lo stato di abbandono in cui versano alcuni ragazzi. Non credo sia questione di “frusta sulla schiena” o altri discutibili metodi educativi. In tutta la mia vita ricordo due soli episodi dove incassai, due più che meritate sberle,una da parte di mio padre e una da parte di mia madre…par condicio, eppure non mi sono mai sognato di andare a demolire beni comuni o buttare un solo pezzo di carta per strada, e come me tantissime altre persone. Penso che più che di mancanza di frusta, questi ragazzi subiscano la mancanza di considerazione e attenzioni da parte dei genitori, che per chissà quali inspiegabili motivi, non si interrogano sul perchè i loro ragazzi debbano stare fino alle 4 del mattino nel parco Marchionni o magari al lavatoio, per due esempio. Certo le istituzioni potrebbero fare di più, io sono favorevole all’installazione di telecamere, che problema c’è nel farsi riprendere? Se non si ha nulla da nascondere, e visto che il grado di civiltà di alcune persone non consente di farne a meno, io piazzerei le videocamere nei pressi delle zone più colpite, e per il resto del paese, farei sgranchire un pò di più le gambe a vigili urbani e carabinieri, non sarebbe brutto vederne più spesso in giro a qualsiasi ora della giornata, ma specialmente in quelle notturne. A mio parere questi episodi sono più il simbolo del fallimento di una generazione di genitori, che una carenza dal punto di vista dell’amministrazione.

  7. Ne abbiamo già parlato tante altre volte… davanti ad una dilagante ed assordante assenza dell’educazione non c’è amministrazione comunale che tenga! Le istituzioni devono fare le istituzioni, non devono perder tempo ad educare i cittadini! Le telecamere servono per prevenire e reprimere l’inciviltà dei cittadini, ma nulla possono contro la maleducazione!
    Sapete, ci stavo riflettendo proprio stasera: ci stiamo avvicinando sempre di più al momento in cui, per definire una persona sciatta, gaglioffa e priva dei fondamentali dell’educazione si dirà: “Sei proprio un italiano…”. Sembra proprio che ce la stiamo mettendo tutta…

  8. Eh…sì! Siamo italiani! L’educazione ci piace averla “pro-forma”, servili, opportunisti, dipendenti dal potente di turno, furbastri, piagnucoloni quando serve, forti con i deboli, deboli con i forti. Pronti a tutto perchè: (si diceva al tempo degli stranieri in Italia)”O Francia o Spagna, purchè se magna!”

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