Ieri sera a Villacidro si è svolta la tradizionale processione religiosa in onore del “santo guerriero”.
Una fresca e fastidiosa brezza ha accompagnato la tradizionale processione. Non era tanta la folla che ha partecipato alla cerimonia che sicuramente riflette la situazione di crisi più ampia che percorre tutte avvenimenti di questi tempi tormentati. Pur nella sua sobrietà la sfilata è stata carica di suggestione e di emozioni per i colori sgargianti dei costumi sardi, per le musiche eseguite dalle launeddas e dalla banda musicale, e per il solenne giogo di due possenti bovi che hanno pazientemente percorso le vie del c idrese borgo con la loro flemma maestosa.
Era presente anche la cavalleria villacidrese che tradizionalmente accompagna il simulacro del santo, la confraternita e una piccola folla di fedeli. Atrus annus!
Gian Paolo Marcialis
bella sfilata come sempre..quanto mi manca il mio paese!!! saluti dalla germania..
Francamente non è la crisi la causa! ste cerimonie e processioni vengono seguite sempre meno perche nessuno si adopera x renderle appetibili e fondamentalmene perche nei ragazzi si perde l’interesse per la sacralità dell’evento!Ieri tanti Villacidresi erano alla sagra della fragola, compreso me, e vi garantisco che di bello aveva poco, anzi la nostra festa delle ciliege è + interessante!Inoltre c’erano altre iniziative a vallermosa, a Sanluri ecc!Molte volte una buona pubblicità aiuta!Inoltre, ultima mia considerazione, è bene santificare le festa, ma quando son troppe so troppe: S.Efiso,S. Isidoro, S Giuseppe, S Sisinnio, S Barbarara, e la Madonna del Carmine, ecc ecc ( l’elenco continua).
scusate che c’entra sant’efisio con villacidro?