Basta un po di maestrale per far scattare la vena criminale del piromane che si sta accanendo contro Monte Omu.
Il fuoco è stato appiccato ieri notte intorno alle 2 ai piedi del depuratore di Giarranas nello stesso punto in cui è stato appiccato il secondo rogo del 19 agosto. Il vento di maestrale ha alimentato velocemente le fiamme che si son fatte strada tra la macchia mediterranea e gli aghi di pino. Sul posto sono intervenute le squadre del Corpo Forestale, i Vigili del Fuoco di Sanluri e i volontari della Protezione Civile Provinciale.
Intanto l’ente Foreste sta mettendo in sicurezza l’area con il taglio degli alberi di pino pericolanti perchè danneggiati alla base dalle fiamme. Una rigogliosa pineta che anno dopo anno, incendio dopo incendio, pino dopo pino, sta scomparendo per lasciare posto al terreno arido e roccioso con la sterpaglia che oggi ricopre Monte Omu. Proprio durante queste operazioni, stamane, le fiamme hanno ripreso vigore rendendo necessario l’intervento degli uomini della Forestale che hanno estinto le ultime fiamme e bonificato ulteriormente l’area presa di mira dagli incendiari.
Intanto c’è molto sbigottimento tra gli abitanti per il modo in cui il o i piromani riescano a prendersi gioco delle istituzioni e delle autorità riuscendo ad’appiccare il fuoco sempre negli stessi punti. Un area circoscritta in cui, volendo, nessuno riuscirebbe a mettere piede senza essere riconosciuto. Il disegno criminale ormai è appurato: annientare la pineta. Che siano ragazzini (come nel 2010) o che sia un mitomane non ha importanza, sono necessari più controlli per fermare questo scempio.
Villacidro.info