L’assessorato allo Spettacolo e l’associazione culturale Tempu Nou presentano: Estate Doc 3.0, rassegna di film documentari.
Per stimolare le opinioni di una cittadinanza attiva, la terza edizione della rassegna è dedicata al tema: Sardigna, Genti chi bandat, genti chi torrat, genti chi abarrat.
Quattro documentari che osservano da diversi punti di vista il tema dell’emigrazione da e per la Sardegna.
Tutte le proiezioni si svolgeranno nel cortile della Casa Dessì a partire dalle ore 21:00.
Si parte mercoledì 21 agosto con Arturo ritorna dal Brasile – Marco Antonio Pani: Sardus chi bandant e torrant.
Il documentario racconta i 13 anni di emigrazione di Arturo Usai, sassarese di nascita e algherese d’adozione, medico, inventore e cineasta che, dopo la fine della 2º guerra mondiale, emigra in Brasile, a Rio de Janeiro, e partecipa (e filma) a una fase di cambiamento profondo del paese, assistendo agli avvenimenti più importanti e conoscendo personalità di rilievo provenienti da tutto il mondo, per poi tornare ad Alghero all’inizio degli anni 60′, e dedicarsi alla professione di dentista.
A seguire il dibattito: “Sardi che vanno e sardi che tornano“. Intervengono il regista Marco Antonio Pani-Gianni Collu (ex presidente del Circolo Sardo di Rivoli-Torino)
28 Agosto – Tedescus ca benint in Sardigna. Conversazione con SYBERBERG – Tore Cubeddu
Nel 1968 Hans Juergen Syberberg arrivò in Sardegna per girare Scarabea, un film sperimentale molto interessante e oggi ingiustamente dimenticato. Le location individuate furono Oliena e Orgosolo. A distanza di 44 anni Tore Cubeddu ha deciso di cercare Syberberg per un’intervista, la prima sul film rilasciata a una produzione sarda, dal 68 ad oggi. Ne è nato un documentario, piccolo ma intenso, da cui scaturisce la profonda passione di questo grande regista tedesco.
“Sardegna – Germania traiettoria di emigrazione“
Intervengono il regista Tore Cubeddu e alcune rappresentanze di sardi emigrati in Germania.
4 Settembre – Sardus chi bandant in Palestina. Testimonianza di un conflitto
Palestina-Israele, un conflitto apparentemente di facile soluzione ma che ancora oggi vive in uno stallo drammatico in cui centinaia di innocenti continuano a morire senza sosta. Embargo, bosforo bianco, razzi e ancora attacchi terroristici, kamikaze e cellule di ribelli, animano dal secondo dopo guerra quell’angolo di mondo in cui maggiormente andrebbe sentita la presenza di Dio, essendo la culla di tante religioni, ma che vive nel dolore, nella disperazione e nella povertà dei più deboli schiacciati dai più ricchi in una morsa difficile da allentare. Sono tante le missioni di pace che partono verso la striscia di Gaza, migliaia i volontari che rischiano la vita per portare un po’ di serenità tra i civili.
Ma non sempre tutto va come dovrebbe andare.
“Gerusalemme, io c’ero”. Interviene Renzo Caddeo, Presidente Progetto Sviluppo ONLUS
8 Settembre – Americanus ca benint in Sardigna. Piccola Pesca – Enrico Pitzianti
La storia misteriosa del poligono di Capo Teulada, fatta di espropri, vendite, passaggi di proprietà, porta alla creazione di una zona off limits di 750 ettari attribuita oggi al Genio militare. Accanto all’area lo specchio di mare interdetto totalmente ai pescatori sardi che non vi possono più accedere nemmeno durante le pause delle esercitazioni militari. Questo prezioso documento ci illustra chiaramente le contraddizioni e i drammi quotidiani di chi vive a ridosso delle basi militari.
“Le basi militari: è davvero conveniente avere la guerra in casa?”
Intervengono il protagonista del documentario Luciano Marica e Mariella Cao (Comitato Gettiamo le Basi).