Un risveglio difficile per la cittadina del Medio Campidano all’indomani di un atroce disgrazia di cui nessuno riesce a capacitarsi.
C’è incredulità e sgomento tra le persone che stamane fanno colazione al bar, comprano il giornale in edicole, fanno la fila alla posta. Una vicenda simile a tante altre sentite raccontare in televisione, questa volta però davanti a gli occhi non c’è il freddo vetro di un televisore ma la realtà e il dolore mista a impotenza e rabbia, una storia assurda che ha portato via un figlia, un’amica. E sorgono i primi interrogativi, anche alla luce dei retroscena emersi ieri e riproposti dalla stampa. Una richiesta di aiuto che potrebbe essere stata trattata con troppa superficialità? C’erano i tempi e i modi per intervenire subito?
La madre di Marta, al microfono della giornalista di Videolina, Mariangela Lampis, spende una parola per i genitori di lui: “Non hanno colpa d niente, loro non devono sentirsi in colpa“.
Intanto la Città si prepara per ricordare Marta con una fiaccolata silenziosa che si snoderà lungo le vie principale per concludersi di fronte a casa sua a due passi dal bar in cui lavorava e dove si sarebbe dovuta recare anche ieri all’alba, se solo il suo assassino non l’avesse attesa sotto casa per strapparla per sempre dall’affetto dei propri cari.
Villacidro.info
In colpa dovrebbero sentirsi le forze dell’ordine e lo stato. Bravi carabinieri, andate a cercare i ragazzini e le piantine invece di aiutare chi chiede il vostro aiuto e ne ha veramente bisogno. Vergogna. La legge se la prende con i più deboli e non ci protegge. Quella merda di uomo doveva essere fermato e punito molto prima.
purtroppo la colpa di tt cio nn e dei carabinieri, loro lavorano. quando loro ricevono una persona che fa una denuncia x atti simili anno il compito di avvisare la persona e poi se il magistrato nn da l’autorizzazione di arrestarlo loro nn possono farci nulla. di questo lurido bastardo solo gli amici di marta potevano pestarlo ma nn l’anno fatto xche nessuno immaginava questa scena orror spero con tt il cuore che in carcere le fanno pagare caro questo gesto tt i giorni deve soffrire ma nn x molto un mesetto e poi che perda la vita con tanta sofferenza come lui sta facendo soffrire a chi veramente amava questo piccolo angelo pieno di vita
Quando tutto questo sarà finito, il clamore svanirà e forse per tanti di noi l’atroce vicenda della povera Marta resterà soltanto un ricordo.
Una persona già se la passa bene in carcere con 2 pasti al giorno, la colazione, e tanti canali tv da scegliere; presto dimostrerà pentimento e avrà tutti i trattamenti di legge per essere “recuperato”, forse tra 8 anni uscirà… e si rifarà una vita con un nuovo lavoro e una nuova donna, in mezzo all’indifferenza di chi lo circonda.
Pensare a tutto questo mi sdegna nel profondo, nel vero profondo della mia anima…