I “giovani” del 1963 spengono le candeline

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Anche quest’anno  i cinquantenni villacidresi si sono dati appuntamento con la voglia di festeggiare questo importante traguardo della vita e con il piacere di rincontrare i vecchi compagni di classe.

Una bella giornata ha permesso ai festeggiati di fare una bella passeggiata nel parco Marchionni e poter scambiare quattro chiacchiere anche con coetanei non più  residenti a Villacidro, ma che si sentono a tutti gli effetti dei villacidresi.  Rituale e voluta da tutti la  tappa al cimitero, per deporre una confezione di fiori a ricordo dei defunti del 1963. Trasferimento nella parrocchia di Santa Barbara per assistere alla Santa Messa presieduta dal Parroco Don Corrado, nato  anche lui nel 1963, che con la  sua simpatia è riuscito subito ad instaurare quel sano piacere di stare in chiesa. Una bella Omelia è stata seguita con attenzione da tutti i partecipanti, dove ai canonici richiami del Vangelo e delle letture ci sono state anche delle belle parole dedicate alla ricorrenza. Ci ha ricordato che “ i quarant’anni sono la vecchiaia della giovinezza e  i cinquant’anni sono la giovinezza della vecchiaia”.  Dalla chiesa ci si è spostati al Lavatoio per la classica e doverosa foto di gruppo, dove il buon Fabio Angius ha avuto vita difficile per mettere in posa i circa 40 festeggiati che dopo vari spostamenti e richiami a mantenere la posa ha dato via a numerosi scatti. Senza indugio e con quel sano “vuoto allo stomaco” in molti, sottovoce, indicavano la strada del ristorante, senza altre parole, senza perdere molto tempo si sono ritrovati tutti al ristorante, aperitivo e tavoli imbanditi hanno accolto i festeggiati e i loro accompagnatori. La giornata è proseguita con vari e simpatici intrattenimenti, una lotteria ha permesso a tutti i festeggiati di vincere un simpatico premio e la buona musica anni 70/80 del DJ Bruno ha permesso a tutti di divertirsi e di poter salire tutti  sul “mitico e irrinunciabile” trenino. Il comitato organizzatore ringrazia tutti per la riuscita della festa e saluta affettuosamente tutti i coetanei che per vari problemi non  hanno potuto partecipare. (M.L.)

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