“Villacidro.info ha riportato i fatti correttamente”
Raggiunta telefonicamente, Pamela Pia, sorella di Fabio, arrestato l’altro ieri per maltrattamenti in famiglia e danneggiamento, ci racconta la triste storia che ha visto coinvolti lei e la sua famiglia. Pamela vuole fare chiarezza sulla vera natura dei fatti, anche perché, a detta sua: “Molte persone hanno interpretato la notizia, non tanto leggendo l’articolo, quanto leggendo i commenti sparsi su Facebook, tali da generare una vera e propria storia parallela a quella reale”.
“Mio fratello – racconta la sorella – ha sempre avuto un problema: gli capita di avere scatti di rabbia e di nervosismo dovuti all’uso di sostanze stupefacenti, nella sua vita però non c’è mai stato un solo episodio in cui abbia anche solo lontanamente pensato di metterci le mani addosso. Mai e poi mai ha fatto questo. I fatti raccontati nel vostro articolo sono stati riportati correttamente, l’unica cosa che ho contestato è il grassetto iniziale che poteva, ripeto, poteva, trarre in inganno, ma da una attenta lettura appare diversamente. Poi con la fretta e la rabbia di quel momento ho scritto su Facebook delle frasi che hanno fatto pensare che il vostro lavoro fosse stato fatto male, ma non è cosi”.
“Fabio – prosegue la sorella – ha iniziato ad avere dei problemi già nel 2010, all’epoca minorenne, quando cercammo di farlo entrare in comunità, ma fu condannato a tre settimane di carcere minorile perché il giudice volle fargli capire cosa gli aspettava qualora avesse abbandonato la terapia in comunità, dove entrò subito dopo e vi rimase per un po’ di tempo. Uscito da li sembrava avesse ritrovato la giusta armonia, ma durò solo qualche mese, sino a quando, da due anni a questa parte ha nuovamente accusato problemi dovuti all’assunzione di sostanze stupefacenti. Fabio ha bisogno d’aiuto, non c’è la fa da solo, perche quella merda ti crea dipendenza. Quando entri in quel giro e non hai la mente ferma e lucida, non hai la forza, non c’è la fai, devi avere carattere”.
“Martedì mattina – continua Pamela – sono arrivata a casa di mia madre alle 7.30 e Fabio dormiva. La sera prima aveva chiesto a mia madre 520 euro. Quando si è alzato, verso le 11.30, ha chiesto nuovamente i soldi a mia madre, che si è rifiutata di darglieli, e ha iniziato ad alzare la voce. Eravamo d’accordo con il maresciallo che se avesse avuto un’altra crisi lo avremmo chiamato e sarebbe arrivato subito. E così è stato. Su richiesta di mia madre ho chiamato i carabinieri mentre Fabio sbatteva contro la cucina, i mobili e altre cose. Dopo due minuti la pattuglia era qui. Una volta dentro i Carabinieri hanno parlato con Fabio e gli hanno detto che lo avrebbero portato via. I carabinieri sono stati davvero presenti per ogni cosa, si sono resi disponibili a qualsiasi ora e il maresciallo Simone Vettese, il quale non finirò mai di ringraziare, ha sempre risposto in prima persona. Fabio è il ragazzo più buono del mondo – sottolinea Pamela – vi giuro che non ha mai mancato di rispetto a nessuno. Fabio ha bisogno di aiuto, di poter stare in una comunità, di un medico che lo segua e di personale specializzato. Voglio concludere dicendo che i carabinieri hanno fatto un lavoro eccezionale”.
Non ci resta che augurare a Fabio un grande “In bocca al lupo!”
Villacidro.info
Ci vuole coraggio a denunciare un familiare ma è il più grande atto d’amore quando c’è di mezzo la droga; anche se fa male, essere fermi e mettere i ragazzi di fronte alla loro responsabilità è l’unico modo per salvarli. Complimenti alla famiglia Pia!!!
Mi associo al commento precedente facendo i complimenti a questa famiglia, questo è il vero modo per aiutare una persona in difficoltà, non nascondendo la realtà dei fatti come fa la stragrande maggioranza. Auguro a questa famiglia tutto il bene del mondo e al ragazzo di vincere questa battaglia riprendendosi la sua vita.