Se n’è parlato nel convegno “migrazione e spopolamento nel Medio Campidano” tenutosi sabato scorso nella sala convegni del Caffè Letterario di Villacidro.
L’incontro è stata l’occasione per presentare uno studio fatto dal CRENoS e illustrato dal ricercatore Marco Sideri, sullo spopolamento delle zone interne. L’evento, organizzato dal circolo Acli di Villacidro, ha visto la partecipazione del presidente delle Acli di Cagliari, Mauro Carta, del vicepresidente del Consiglio Regionale della Sardegna, Michele Cossa e del sindaco di Villacidro, Teresa Pani, che ha portato i saluti e provato a fare un resoconto sui numeri dello spopolamento elaborati dal CRENoS.
Lo studio ha evidenziato come i piccolissimi comuni ma in generale il Medio Campidano, stia subendo la piaga dello spopolamento come conseguenza della mancanza di lavoro ma ancora di più la mancanza di una prospettiva di vita. Il fenomeno coinvolge sopratutto i giovani, anche in comuni più grandi come Villacidro, Guspini, Sanluri, Serramanna e San Gavino.
Questi i numeri: maglia nera nel saldo naturale nel Medio Campidano, Guspini, che conta 12.163 abitanti (al 31 dicembre 2012) con 43 abitanti in meno; segue San Gavino, che conta 8.823 anime, e perde 38 abitanti. Villacidro non fa meglio e si piazza al terzo posto nella classifica negativa con 30 unità in meno e 14.232 abitanti (al 31 dicembre 2012).
Ma il dato che ancora di più fa riflettere è il saldo migratorio, ovvero la differenza tra i nuovi iscritti all’anagrafe e quelli che cambiano residenza, purtroppo ancora una volta valori negativi. C’è da tenere conto, tra l’altro, che molti, nonostante siano fuori per studio o lavoro, anche per tempi molto lunghi, mantengono la residenza nella città di origine, calmierando quindi la statistica. A mitigare questa emorragia sono gli stranieri che vengono a risiedere nei nostri paesi, i più numerosi provengono dalla Romania, dal Marocco, dalla Cina e dal Senegal.
I Pesi che dunque stanno pagando maggiormente in termini di abitanti sono le città che in passato hanno vissuto un forte sviluppo industriale: Guspini, Arbus, San Gavino e Villacidro. Quest’ultimo, come sottolineato anche dal Sindaco, negli anni è riuscito più di tutti a rallentare la perdita di abitanti, che comunque prosegue inesorabile, grazie alla riconversione della Zona Industriale.
Durante il dibattito, a sorpresa, interviene anche il Patron del Gruppo ISA, Giovanni Muscas, che porta la sua testimonianza di imprenditore in un territorio flagellato dalla disoccupazione. Molto critico, in chiusura, l’intervento di Giampaolo Marcialis che traccia un connubio preoccupante tra servitù militari e spopolamento. (A. S.)
Villacidro.info