VILLACIDRO. Dopo la pioggia il lastricato di granito si è smantellato ulteriormente, disagi e pericoli per pedoni e automobilisti.
Tempi duri per pneumatici e sospensioni delle autovetture a causa di una pavimentazione “ballerina” con le lastre di granito che saltano ad ogni passaggio lasciando profonde voragini e rimbalzando pericolosamente sotto la scocca delle auto. Il tutto si accentua dopo qualche giorno di pioggia più marcato, come se l’acqua avesse quasi il potere di sciogliere la malta tra i giunti delle lastre. Il traffico molto sostenuto fa il resto. Gli operai comunali ormai si limitano solamente a colmare le buche con un po di bitume o cemento che rendono il lastricato esteticamente osceno ma quantomeno percorribile senza troppi disagi.
Sono passati diversi anni da quando è stato realizzato ed è evidente che l’unica parte di pavimentazione ad avere dei seri problemi è solamente quella che va da piazza Marconi a piazza Santa Barbara passando per piazza XX Settembre così come il tratto nei pressi del lavatoio. Non ha mai presentato nessun difetto invece la pavimentazione realizzata successivamente, ossia quella di viale Don Bosco, via Gialetto, via Asproni e Via Garibaldi nonché via Scuole e via Municipio.
Villacidro.info
io non sono un esperto ma chi era preposto al controllo durante l’esecuzione dei lavori ed al successivo collaudo dell’opera prima del pagamento della stessa chi è ? all’ufficio tecnico del comune nessuno sa niente ? la corte dei conti di cui si parla sempre deve intervenire per accertare le eventuali responsabilità e richiedere il pagamento dei danni. se non si accertano i responsabili villacidro continuerà ad avere le strade prima chiuse al trafico e poi nelle condizioni di cui al bel servizio fotografico.
Teresa Pani era l’allora assessore ai LL.PP.
PIAZZA PULITA
La piastrella ballerina,
dalla sera alla mattina,
sbuffa, sbalza, scalcia , impazza
poi finisce che s’incazza,
e, dal sito uscita fuori,
provoca molti dolori
a chi va con la vettura
per bisogno o per ventura.
Se percorri, per disgrazia,
la via Roma o il Lavatoio
quanta gente, come pazza,
si lamenta con cordoglio!
Lancia strali all’architetto,
che un dì stese il progetto,
lancia “tenere” parole
al carissimo* assessore,
e d’ingiurie coltre spessa
alla Pani sindachessa.
Ogni giorno puoi incontrare
gli operai a “riparare”
le piastrelle sempre inferme
che non restano mai ferme.
Ogni giorno, ma è “spes vana”*,
(e non è la cosa strana),
trovi un tratto imbalsamato
nella strada disastrato.
Ogni giorno salta fuori,
senza suscitar clamori
in un popolo caprone
la piastrella ch’è in azione,
sempre pronta a ricordare
di taluni il malaffare
perché quando c’è l’imbroglio
poi si vuota il portafoglio*!
*carissimo, nel senso che costa tanto al contribuente.
*spes vana= speranza vana (latino)
*il portafogli del cittadino, ovviamente!
BABBO NATALE
Mi stringe il cuore pensare allo sperpero di soldi pubblici, e dire che stà passando il tutto nel dimenticatoio.Denari pubblici buttati al vento,Progettisti e Direttore dei Lavori pagati profumatamente… e sembrano uscirne impuniti da questa vicenda,si vede lontano un miglio che i lavori sono stati fatti male e diretti ancor peggio.Io dico ma nessuno interviene a definire questa questione annosa… nessuno ha sbgliato??? a casa di un privato queste cose non sarebbero passate impunite,ma nel PUBBLICO tutto sembra lecito.La Corte dei Conti deve intervenire, al più presto
LA PIESTRELLA BALLERINA
La piastrella ballerina
dalla sera alla mattina
balla, freme, vibra, impazza
e la gente poi s’incazza
quando, con la sua vettura,
si ritrova per ventura
a passar col cuor tremante
nel selciato traballante.
Ora è sindaca, ma allora
era in carica assessora:
voglio dir Pani Teresa
che dovrebbe stare in chiesa
a pregare, il cuor pentito,
per ciò che ha a noi condito…
Olindo Ferrari
IL LASTRICATO MODERNO
(Dalla Piazza Marconi alla Piazza Zampillo)
Mi ricordo ancora di quel vecchio asfalto
che aveva perso tutto anche lo smalto.
Vecchio nel tempo, certo non più nuovo
e l’uomo disse: «Questo lo rinnovo!»
Fu detto e fatto, dopo un bel progetto,
chissà se all’ingegnere o all’architetto
venne fatta una lezione di spessori,
perché da qui iniziarono i dolori.
La prima lastra che il murator piazzò
cercando di assestarla, si spezzò.
Nessuno disse niente, e non sia mai…
fermar quel che sarà causa di guai.
La penitenza che ora noi subiamo
di qual peccato poi, non lo sappiamo.
Forse abbiamo inventato quel lavoro
che a tutti noi ci leverà il decoro.
Non mancherà il lavoro a quei ragazzi
che come Sisifo s’impegneran da pazzi.
Sappiam tutti che è umano lo sbagliare
ma più diabolico è il perseverare.
Noi siamo qui, ahimè da tanti anni
che ne paghiamo conseguenze e danni.
E quei “crack” che sentiamo giorno e notte
Sono le mattonelle, le mattonelle rotte.
(trascritto da un antico
manoscritto rinvenuto nella biblioteca
di un convento di frati).
chi sa denunci tutto alla corte dei conti, chi non lo fa è complice di un danno ha tutta la comunita di villacidro dico ai consiglieri di minoranza fate qualcosa per risolvere questo scempio chiunque sia il responsabile
signora sindaco, visto e considerato che le ditte che hanno costruito queste opere le conoscete così come tutti i tecnici che avrebbero dovuto ben vigilare durante la messa in opera, cosa ne dice se ora si scomoda dalla sua poltrona ed inizia a lavorare per la popolazione facendo riparare il mal fatto a chi male ha costruito e vigilato?????? Evitando di dover rimettere le mani sulle “tasche” dei cittadini??????
Ecco questo sarebbe fare buona gestione dei soldi pubblici……….
Non lo fà perchè si darebbe la ZAPPA AI PIEDI, Lei era assessore ai Lavori Pubblici e il sindaco era Franco Sedda; hai capito perchè non fanno nulla…. voglino che passi tutto in dimenticatoio, ma gli viene male perchè lo scempio è alla luce del sole.
Mi pàrit ch’est movendu bentu scucuradori po calincunu politicanti…
la questione che non è soltanto di competenza della corte dei conti ma anche della procura della repubblica. ecco da chi siamo amministrati,vedremo tra poco le nuove tasse che ci imporrà il comune e così continueremo a vedere eseguire lavori come quelli di piazza zampillo.