L’istituto di Villacidro ha concluso in questi giorni la sua campagna di orientamento rivolta agli allievi delle scuole medie dei principali centri della Provincia.
Il trend delle iscrizioni negli ultimi anni è positivo; si contano infatti ben 90 allievi, tutti regolarmente frequentanti. I buoni risultati sono stati raggiunti soprattutto grazie alla passione e all’impegno del corpo docente e del Dirigente che puntano su un Istituto che ha, oggi più che mai, un’importanza strategica per il territorio. Il rilancio dell’economia locale, e non solo, non può prescindere dallo sviluppo sostenibile dell’agricoltura. Un’agricoltura che, per essere competitiva e rispettosa dell’ambiente, richiede professionalità sempre più alte e soprattutto giovani motivati che credono in questo progetto.
In questo scenario l’Istituto Agrario di Villacidro presenta una valida offerta formativa, anche grazie ad importanti investimenti. Si pensi alla recente attivazione del laboratorio di Micropropagazione, resa possibile dalla preziosa collaborazione dell’Agris; il laboratorio, entro l’anno scolastico in corso, sarà dotato di due ulteriori cappe a flusso laminare al fine di incrementare le postazioni di lavoro, a tutto vantaggio della didattica laboratoriale, che nell’istituto di Villacidro è ormai una realtà. Recentemente è stata completata l’installazione delle LIM nelle aule e degli accesspoint per rendere fruibile il segnale wi-fi in tutti gli ambienti della scuola.
Dal 03 febbraio al 28 febbraio saranno aperte le iscrizioni che anche quest’anno andranno fatte via internet. l’Istituto Agrario sarà a disposizione per questa operazione. (Gian Paolo Marcialis)
è arrivata l’ora di rendere giustizia a questo istituto che ha delle potenzialità enormi in questo territorio, ha grande vocazione agricola .
Genitori non sottovalutate questa specializzazione.
Finalmente una buona notizia per i vilacidresi! Spero che gli studenti acquisiscano quella cultura agricola necessaria per sfruttare al meglio le potenzialità del settore, spesso mortificato da politiche regionali improntate al clientelismo e allo sperpero del pubblico denaro. Ormai urge un’agricoltura coniugata alla tutela dell’ambiente, capace di attrarre il consumatore con prodotti tracciabili e di buona qualità. Il consumo a km. zero deve affermarsi come sistema. Giuro che non riesco a capire perché importiamo l’aglio dalla Cina pur avendo tanti disoccupati e terra incolta!!