Il villacidrese GiòTanchis si presenta in uno dei musei privati più importanti d’Italia dopo la mostra al Palazzo del Collegio Raffaello di Urbino del 2012.
Presentata dal Professor Francesco Martani, noto come uno dei più grandi esperti tra i collezionisti in Italia, al quale Arte Mondadori, nel numero di Ottobre, ha dedicato un articolo di sei pagine, l’esposizione comprenderà 20 tra tavole e tele di varie dimensioni.
Continua il ciclo della rappresentazione materica del toro. Nel suo percorso stilistico Tanchis(Walter Marchionni) approda ad una sintesi delle forme; in questo allestimento infatti vengono presentate nove tavole rappresentanti la figura del toro, dove la sintesi appare con ampie e larghe stesure di colore (rosso, nero giallo, bianco) che coprono gran parte della tavola stessa, ottenendo uno spazio dove dai lati (da sinistra o destra) affiora, con linee ben marcate di nero, la figura accennata del toro. Oltre al percorso di sintesi Tanchis continua nella sperimentazione dei materiali; La figura del toro ora prende corpo con molta più evidenza; la forza dinamica si esalta con l’utilizzo della materia, un mix di polistirolo, poliuretano espanso, sabbie, le paste acriliche, gli smalti e vernici. Il Toro sporge notevolmente rispetto alla superficie del supporto come se fosse quasi un bassorilievo.
Scrive il Prof. Martani: “dall’analisi dunque delle opere di Tanchis ho rivolto lo sguardo non al passato, che qui non è memoria, ma al vissuto che aspira al piano del corpo, riprendendo coscienza. Il lavoro di Giò è la fusione di dati reali e di stimoli che ci portiamo nell’astrazione assoluta. I suoi blu, neri, gialli o rossi, catturano la nostra intenzione e ci riconducono al vivente, al “bios” a unire l’arte alla vita. Dal magma della materia astrae composizioni espressionistiche informali, che si fondono in una realtà di idee non materiali, quali le funzioni dell’ordine, del caso e dell’interazione.
Le sue creazioni nascono in virtù delle cariche positive in esse contenute, le sue idee danno origine ad immagine informali, che, per connessioni, dei segni, dei colori e spessori, conducono a formare coese viventi che interloquiscono con il linguaggio della comunicazione, della vita, della natura, e danno origine ad elementi che mutano, modificano ed arricchiscono il mio, il tuo ed il nostro modo di essere.
La nitidezza delle produzioni artistiche di Tanchis mi hanno spinto a studiarne le origini, e penso che l’artista le abbia raccolte con fiducia, ed abbia cercato di comporre i propri problemi, ed abbia aiutato a risolverli sempre partendo dal vuoto, dal cielo per finire nella materia, nella terra affabulando programmi da proporre al mondo virtuali e degli infiniti clics.”
Inaugurazione domenica 29 marzo 2014 – ore 16.00
30 marzo – 13 aprile 2014 Area Museale di Ca’ la Ghironda
Via Leonardo da Vinci, 19
Ponte Ronca di Zola Predosa – Bologna
