E’ il verdetto della Corte d’Appello di Cagliari che ribalta la sentenza del Tribunale di Cagliari: nessuna volontà di spacciare.
I 300 grammi di “erba” trovati in possesso di un disoccupato di Villacidro, lo scorso maggio, è risultata essere di qualità scadente, ormai secca e con un contenuto di principio attivo (thc) piuttosto irrisorio, dunque non in grado di generare nessun effetto psicoattivo. Con questa motivazione, in sintesi, i giudici della Corte d’Appello di Cagliari hanno assolto Roberto Deidda, 49enne, che fu condannato ad un anno di reclusione dal Tribunale di Cagliari con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante il processo l’accusato, tramite il suo legale, ha dimostrato che non vi era l’intento di spacciare, anche perché, durante l’arresto, i Carabinieri non hanno rinvenuto materiale atto al confezionamento delle dosi, come spesso accade(bilancini, cellofan) o grosse somme di contante. Le analisi di laboratorio, in definitiva, hanno sancito che la marijuana trovata in casa del presunto spacciatore conteneva una quantità di principio attivo molto scarsa, non in grado di “sballare”.
Villacidro.info