Il 6 agosto prossimo potrebbe essere la fatidica data dell’avvio della procedura di fallimento con il licenziamento di 269 addetti.
Ieri mattina ancora una volta i lavoratori della Keller hanno dato vita ad un sit-in davanti al palazzo della Regione di viale Trento a Cagliari, dove l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha ricevuto i rappresentanti dei sindacati e una delegazione di lavoratori. Il blitz nella sala dell’assessorato Industria, al quarto piano del palazzo di viale Trento, durato diverse ore, è stato interrotto dopo che le segreterie territoriali di Fiom, Fsm Cisl e Uilm, in accordo con la Rsu aziendale, hanno ottenuto importanti rassicurazioni e un nuovo vertice sulla vertenza, fissato in Regione per il 25 giugno e un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico fissato per il 7 luglio. Una riunione importante per chiedere ancora una volta l’apertura di un tavolo con i vari soggetti interessati: Sfirs, liquidatori giudiziali e commissario liquidatore dell’azienda.
Secondo i sindacati, l’ultima strada praticabile per salvare l’azienda e i suoi 296 posti di lavoro è l’amministrazione straordinaria controllata, nella speranza che si materializzino nuove commesse, magari da parte delle Ferrovie dello Stato e dell’Arst, che consentano la ripresa dell’attività produttiva.
Ancora a perdere tempo appresso a questi sindacalisti venduti. Si sn sempre rifiutati di fare casino per paura di qualche denuncia, sono capaci solo a riscaldare le poltroncine e dire “si signore” a politici e pseudo dirigenti e adesso si svegliano e fanno un po’ di gassosa
E sarebbe pur ora di mettere fino a quello che da una sfortuna si è trasformata in un privilegio!
Ma da quanti anni stiamo mantenendo queste persone che o passano la giornata al bar o si fanno un reddito in nero pesando doppiamente sulla comunità perchè sono mantenute e non pagano un centesimo di tasse ?
L’italia è piena di precari, mentre questi solo perchè hanno avuto la fortuna o il privilegio o l’accozzo di essere stati assunti in keller sono diventati dei privilegiati!!! Qualcuno pensa di essere che guevara e fa pure lezzioni di moralità agli altri!!
La casa integrazione deve essere un’ammortizzatore sociale, non un sostentamento perpetuo, non un mezzo per girare con automobili nuove e abitare in villette!
Se avete un po di dignità provate a vivere senza sostentamenti statali, e guadagnarvi la pagnotta ogni giorno, altrimenti siete dei parassiti!!
Già dobbiamo mantenere i militari e i loro privilegi, che alla società non portano nessun beneficio, anzi!!
E i sindacalisti la smettano di difendere (anche se solo di facciata) le aziende decotte e improduttive, in cambio di tessere e adesioni e permessi retribuiti, anche quando si tratta di mantenere in vita aziende che inquinano e seminano morte!!
Sveglia, siamo nel 2014, e l’economia è globalizzata!!!!!!!!
operaio keller, tu sei fra quelli imboscati dietro al computer che sicuramente non partecipano mai alle manifestazioni perché non hai il coraggio di farsi vedeti e inutile che attacchi i sindacati perchè attacchi te stesso visto che rappresentano tutti noi…ma quando lo capirai??se riesci a capire!!
Nicola, non so chi tu sia, ma sicuramente sei uno di quei pochi che crede ancora che i sindacalisti siano tutti in buona fede. Quando si verranno a sapere tutte le cose mi dovrai chiedere scusa. Non ci vuole tanto a capire che c’è del marcio in tutto quello che è successo: ricordi quando Antonio M. propose di aiutare l’RSU con un gruppo di operai?… Hanno gridato allo scandalo! Forse hanno paura che altri conoscano tutte le magagne? Poi come al solito salgono nel palco i soliti lecca culo a giustificare le tante fesserie che commettono. Ho potuto constatare con i miei occhi che solo alcuni non hanno obiettato, gli unici ignari di tutto e che considero miei colleghi… Mi dispiace per loro che vengano usati in questo modo…
non mi sembra che la persona che hai nominato sia mai venuta alle manifestazioni l’ultima volta è salita anche una delegazione di lavoratori ma chi faceva il professore non c’era e tu giustifichi chi parla parla e non fa niente come invece fanno tanti operai