Dramma Keller, ora è ufficiale: la fabbrica chiude, tutti a casa

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La chiusura dello stabilimento e licenziamento di tutti gli operai è la drammatica notizia tanto temuta dalle ultime tute blu della martoriata zona industriale di Villacidro.

Qualcuno si chiede a gran voce se la responsabilità sia da addebitare alla crisi economica oppure alla cattiva gestione dello stabilimento? I sindacati che ruolo hanno avuto in questi anni, oltre ad annunciare imminenti aperture? Quanti giornalisti, privi di scrupoli, che per interessi economici hanno dato notizie false sul reale stato di crisi della keller? Tante domande a cui qualcuno dovrà dare risposte ai 287 padri di famiglia lasciati soli e obbligati al silenzio.

Non c’è l’accordo al ministero del Lavoro sulla proroga della cassa integrazione in deroga per i 287 lavoratori della Keller di Villacidro e per i 170 dello stabilimento secondario di Carini (Palermo) e da domani cominceranno a partire le lettere di licenziamento collettivo, provvedimento che decorrerà dal 6 agosto prossimo. La lunga riunione tenutasi nel pomeriggio al Ministero, presenti le organizzazioni sindacali, i liquidatori giudiziari e quello sociale, gli assessori regionali all’Industria (Maria Grazia Piras) e al Lavoro (Virginia Mura) e i loro colleghi della Regione Sicilia, si è conclusa con un verbale di mancato accordo. Il Ministero si è detto disposto a concedere altri due mesi di cassa integrazione per consentire l’ipotizzato ricorso all’amministrazione straordinaria dell’azienda in liquidazione concessa dal ministero dello Sviluppo economico, soluzione sollecitata dai sindacati e dalle due Regioni, ma i tre liquidatori giudiziali sono rimasti fermi sulla posizione intransigente espressa già nei precedenti vertici ministeriali. Per loro non esistono i requisiti di legge perché venga avviata la procedura di amministrazione straordinaria e pertanto inutile parlare di tutto il resto.

La proroga della cassa integrazione avrebbe bloccato i licenziamenti e costituito uno dei tasselli per l’avvio dell’amministrazione straordinaria e la ricerca, da parte del commissario straordinario, di acquirenti del ramo aziendale, con conseguente riavvio della fabbrica. Sindacati, assessore regionale dell’Industria e lo stesso liquidatore aziendale hanno confermato che esistono tre manifestazioni di interesse per l’acquisizione della fabbrica (fra cui la Skoda Transportation), ma dopo il risultato negativo della riunione di questo pomeriggio al ministero del Lavoro i margini di salvataggio della Keller e dei suoi livello occupazionali sono praticamente nulli.

Villacidro.info

14 COMMENTI

  1. La chiusura della Keller è l’epilogo di un imbroglio social-economico perpetrato fin dagli anni ’60 quando la Democrazia Cristiana d’allora con la benedizione di santa romana chiesa illuse i gonzi col miraggio dello sviluppo industriale. Furono in tanti a vendere i terreni adibiti a giardini e orti attratti dal posto in fabbrica (tra l’altro concesso per grazia ricevuta dai politici locali e non). Ora a oltre 60 anni di distanza dove un tempo esistevano SNIA, FILATI INDUSTRIALI, VILLAFLOOR, SCAINI, AVIOTEK, KELLER, resterà solo un cimitero industriale ad arrugginire e chissà cosa sepolto sotto palme e oleandri…

  2. E’ una vergogna….questi sono i risultati di una politica sterile sindacale. La politica regionale e nazionale fanno finta di niente… e si continuano ad eliminare posti di lavoro, l’importante avere 80 euro in più in busta paga; ma una buona parte di popolazione che non ha neanche il pane per sfamarsi…

    • ….quello che stupisce è l’assoluto silenzio dei lavoratori Keller…..I dipendenti Alcoa, Eurallumina ecc ecc si muovono, fanno manifestazioni, cercano di tenere alta l’attenzione anche dei mezzi di comunicazione….qui invece tutto tace…chiudono una fabbrica con la perdita di centinaia di posti lavoro e sembra che vada bene a tutti….in primis agli amministratori comunali…avete mai sentito il sindico o qualche assessore fiatare???….non parliamo poi dei deputati che esprime il territorio….possibile che l’unico ruolo che sono in grado di rivestire sia quello di carta da parati a Montecitorio????????

      • lambretta, i lavoratori keller da subito volevano fare come Euralluminia, pastori sardi, ecc, ma questo nn è stato permesso dai sigg. sindacalisti che più volte ci hanno intimato di nn fare casino e che le cose si sarebbero sistemate, dicendoci anche che loro nn avrebbero mai preso una denuncia per noi…. Altre volte invece ci facevano andare a fare qualche sit-in guidato dicendoci anche che nn dovevamo però creare nessun disagio, ma serviva solo per poter scrivere due righe sui giornali. Poi abbiamo bloccato un treno che solo dopo abbiamo saputo che era vuoto. Questo ti fa capire che il destino della keller è sempre stato quello del fallimento, voluto da alcuni personaggi che noi operai conosciamo molto bene.

        • …..senti senti…..che storie succedono a Villacidro…..Però non capisco…come mai i sindacalisti del Medio Campidano temono le denunce e quelli di Carbonia-Iglesias no??? Non fanno parte degli stessi sindacati? E se voi conoscete molto bene i personaggi che hanno voluto il fallimento della Keller, perché non fate i nomi?……

    • I nostri politici a Roma ci vanno solo per prendere lo STIPENDIO…… Vergognatevi…. vergognatevi e pentitevi del maltorto fatto al vostro elettorato e non.
      Esseri insignificanti… a loro interessa solo il DIO denaro.

  3. con tutta la solidarieta possibile… pero bisogna dire che a questi opearai per lo meno gli arriva qualcosa !!non possono pretendere la solidarieta dal punto di vista di uno che veramente nn guadagna un soldo..!!in effetti son anni che stanno prendendo la cassa….oppure x dirlo in altre parole son anni che prendono soldi senza fare nulla ( non e colpa loro ma e cosi) il minimo x sopravivere dovrebbe essere un diritto di tutti( cassaintegrati disocuppati, inoccupati….e purtroppo nn si vede luce in fondo al tunnel!!

  4. Il sindacato ha fatto tutto quello che poteva fare ma alle iniziative non andava nessuno perché arrivavano i soldi della cassa integrazione . Il tribunale ha deciso per la salvezza e c’è chi sperava nel fallimento per accusare i sindacati. Chi è causa del suo male pianga se stesso e non cerchi chi ha fatto il massimo

  5. Mah…..io credo che chi sa deve parlare, fare nomi e cognomi, anche dietro l’anonimato , l’importante è far sapere a tutti chi sono i colpevoli che per anni hanno tenuto là regia occulta di un fallimento annunciato per chi sa quale altro intrigante interesse!!!!

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