L’iniziativa spontanea si è tenuta mercoledì scorso a Villacidro in risposta al discusso Flash Mob di Cagliari a favore della famiglia tradizionale e contro i matrimoni gay.
In risposta alle Sentinelle in piedi che “vegliano per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna”, abbiamo organizzato un incontro che voleva dare i diritti e non toglierli a nessuno.
Mercoledì 16 Luglio, nello spazio antistante il lavatoio, diverse decine di persone si sono scambiate le proprie idee su ciò che è la famiglia, in libertà, “senza libri in mano – come spiegano gli organizzatori – poiché nessun autore famoso può legittimare il diritto all’amore e alla famiglia o vincolarlo all’interno di canoni e stereotipi. “Abbiamo scelto il lavatoio – spiegano ancora i promotori del flash mob – perché un tempo accolse le donne del nostro paese diventando un punto fondamentale di scambio e di crescita per generazioni di villacidresi“.
“Dunque l’amore non ammette negazioni o limitazioni di genere, non divide ma unisce, questo è il momento di agire, di sollevarsi e di indignarsi di fronte alla chiusura, prima e unica fonte di conflitti, perché ancora si muore di ignoranza che si manifesta sotto forma di conflitti familiari, violenza di genere, femminicidio, fino ad estendersi al genocidio a cui stiamo assistendo in varie parti del mondo e per cui non possiamo più chiudere gli occhi. La famiglia tradizionale, secondo noi, è la famiglia in cui regna l’Amore. All’odio e alla chiusura, rispondiamo con l’affetto e l’apertura, a chi osserva in piedi, rispondiamo rilassandoci ben comode“. (L. S.)
