Entrambi avevano bevuto e sono arrivati alle mani di fronte all’anziana madre. Sul posto sono intervenuti i carabinieri: il “morto” era lievemente ferito, l’altro è stato rintracciato nelle vicinanze.
VILLACIDRO. “Ho fatto una c……a, ho ucciso mio fratello”: è la telefonata che questo pomeriggio dopo le 18, partita da Villacidro, è stata fatta al 113 della polizia. Dalla centrale operativa della questura di Cagliari è scattato l’allarme omicidio, girato poi ai carabinieri della compagnia di Villacidro. Alla fine, però, l’allarme si è rivelato falso, non c’era nessun delitto. Ma qualcosa era successo davvero.
Due fratelli allevatori che abitano assieme all’anziana madre in una casa di campagna in località “Sa mizza manna”, vicino alle cascate di Sa Spendula, hanno alzato abbondantemente il gomito e poi hanno litigato, davanti alla donna, fino a prendersi a botte per quanto instabili sulle gambe per via della sbronza. Uno di loro, nel cadere a terra, ha battuto la testa e perso i sensi. L’altro ha creduto di averlo ucciso ed è scappato nel buio della campagna. Poi ha chiamato il 113 e ha denunciato l’accaduto, ipotizzando l’omicidio del fratello.
Polizia e carabinieri si sono catapultati a “Sa mizza manna”, allertando anche il 118, e non hanno impiegato molto a ricostruire l’accaduto e accertare che non c’era nessun morto ammazzato. Però è sorto un nuovo allarme e cioè che l’assassino immaginario potesse aver deciso, in preda al rimorso, di suicidarsi dopo aver creduto di aver ucciso il fratello. Ma anche questo allarme è rientrato quando le forze dell’ordine lo hanno rintracciato nelle vicinanze.
Luciano Onnis
Fonte: LA NUOVA SARDEGNA