Asilo nido Pimpa e la vergogna della copertura all’ingresso

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Polemica e disagi per genitori e bambini durante i giorni di pioggia per la mancanza di una protezione all’ingresso dell’edificio.

VILLACIDRO. Nelle giornate piovose come oggi, i genitori che accompagnano i propri figli all’interno dell’asilo nido comunale Pimpa sono costretti, magari con il neonato in braccio, ad attendere sotto l’acqua finché la porta d’ingresso non viene aperta, sempre chiusa per motivi di sicurezza. Questa situazione si protrae da oltre quattro anni e, nonostante i ripetuti solleciti da parte della scuola e dei genitori, l’amministrazione comunale non è riuscita a reperire i fondi (parliamo di qualche migliaio di euro) per realizzare una copertura. Il vice sindaco Federico Sollai, interpellato oltre un mese fa per avere informazioni su questa vergognosa situazione, ci ha parlato di un mega finanziamento di oltre 600.000 euro per la messa a norma dei plessi scolastici e di un altro finanziamento di 149.000 euro, messo a disposizione dalla Fondazione Banco di Sardegna a seguito dell’alluvione del 18 novembre 2014 e sarà interamente destinato all’asilo nido Pimpa. Il vice Sindaco, raggiunto telefonicamente, ci informa che “stanno terminando il progetto esecutivo delle opere di manutenzione straordinaria dove è compresa anche la copertura del lucernario dell’andito. A breve dovrebbe arrivare all’approvazione della Giunta”.

11 COMMENTI

    • Vedi Pigna, le tue sono semplicemente parole buttate al vento senza avere la minima consapevolezza della situazione che vivono quotidianamente i genitori che accompagnano i propri figli all’asilo. Portare un neonato e attendere anche solo 30 secondi sotto l’acqua è sconcertante. Ci siamo sempre chiesti: ma è possibile che non siano a riusciti a trovare qualche soldo per evitare questo assurdo disaggio? Evidemente Pigna non solo non hai figli, ma non hai neanche la minima sensibilità di comprendere quello che è stato scritto.

      • Oh sì, probabilmente vivete un disagio, ma parlare di vergogna perchè l’amministrazione comunale non riesce a reperire fondi è assurdo e chiaramente strumentale. Sarebbe vergognoso se i soldi ci fossero e non venissero utilizzati oppure se se li fossero mangiati, ma i soldi a quanto dice l’articolo non ci sono, però si accusa l’amministrazione comunale di non riuscire a reperirli. Ma che razza di accusa è?Perchè Deidda non ha contattato l’assessore regionale alla pubblica istruzione oppure il ministro omonimo? E a loro che bisognerebbe chieder conto se si volesse fare giornalismo serio…

        Ma poi, scusate, è fuori moda usare gli ombrelli?

  1. Pigna ti devi vergognare, per non avere rispetto dei bambini che vanno alla scuola materna, i soldi ci sono eccome, si spendono 700 ml euro dall’introito della Tari 2014,solo per illuminare la panoramica della zona Castangias acquedtto Giarranas, e i restanti 300 ml euro li mettono dovè..
    Prima di aprire il muso informati!!!!E non difendere l’indiffendibile.

  2. Chi non rispetta i bambini non ha idea di cosa voglia dire vivere in una società civile. Forse il signor pigna ha un idea tutta sua della civiltà. I soldi si trovano per abbeverare le scrofe in montagna ma non si trovano poche migliaia di euro per sistemare un tetto in vetromattone. Io però me la prendo anche con i genitori maleducati: accompagnano i bambini all’asilo con l’auto e la parcheggiano sistematicamente davanti al cancello di ingresso impedendo agli altri di entrare o uscire. Signor Sindaco mi rivolgo a Lei, metta un sistema di sorveglianza e un divieto di parcheggio nei 50-100mt dalle scuole come è stato fatto per le elementari, punisca chi parcheggia selvaggiamente, lo faccia per i bambini. Metta il caso che una di queste macchine prenda fuoco, o che ci sia un emergenza.

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