Volantinaggio per le vie del paese: due cittadini convocati in caserma

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A Villacidro non è permesso far valere i propri diritti, neppure chiedere conto di come sono utilizzati i soldi sborsati in tasse inique

Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato stampa dell’Assemblea Permanente di cittadini.
L’Assemblea dei Cittadini di Villacidro, che prosegue la sua battaglia contro il caro tasse, in un incontro di qualche giorno fa ha deciso di stampare dei volantini da distribuire nell’abitato per informare la comunità che Sindaca e Giunta comunale ancora non hanno fornito risposta alcuna alle domande poste sin dagli inizi di gennaio in merito alle bollette pazze della TaRi 2014. Nonostante le promesse scritte su tanto di carta pergamena e inviate a casa degli utenti, nessun provvedimento di abbassamento delle bollette è stato adottato dall’Amministrazione comunale.
E così, questa mattina è successo che due componenti dell’Assemblea si sono imbattute nel parlamentare villacidrese al quale hanno avuto la bizzarra idea di consegnare a mano una copia dei volantini. Il parlamentare, risentito, ha avvisato le due che le avrebbe segnalate, poiché responsabili di aver violato diverse e non ben chiare leggi.
Minaccia evidentemente non priva di fondamento poiché a distanza di poche ore i carabinieri si sono presentati a casa di una delle due per convocarle in caserma.
Assieme alle due, però, in caserma si sono presentati numerosi membri dell’Assemblea pronti ad autodenunciarsi nella remota possibilità in cui fossero state mosse delle accuse di reato.
Pare che i carabinieri si siano attivati a seguito di una “segnalazione” e per effettuare non meglio specificate verifiche; non meglio specificate poiché nessuna accusa è stata rivolta alle due e neppure è emerso se una qualche legge sia stata violata.
Diciamo la segnalazione indubbiamente è provenuta da persona di una certa importanza vista la celerità con la quale i carabinieri sono dovuti intervenire.
Letta da fuori sarebbe una chiara intimidazione rivolta a dei semplici cittadini colpevoli di pretendere trasparenza amministrativa e rispetto per i propri diritti.
In questo paese evidentemente fare domande non è ritenuto lecito, neanche quando si chiede conto di soldi versati in tasse inique senza aver neppure ricevuto le più semplici e ovvie giustificazioni in merito
.”

5 COMMENTI

  1. La realtà di queste situazioni dimostra la totale incapacità di questi personaggi di agire alla luce del sole,
    loro non vogliono rispondere mai in pubblico delle loro azioni, il loro terreno di gioco sono le cerchie ristrette, i comitati, le commissioni. E’ un sistema ben collaudato quello di tirare dentro qualcuno dei più aggressivi degli antagonisti in un comitatino senza importanza ma che distragga i cattivoni dal mordere dove c’è polpa. Poi, in quattro al chiuso di una stanza, con pochi testimoni, si possono promettere tante cose, l’importante è evitare il dito che si agita nella piaga.., davanti al pubblico….
    suggerirei ai signori “NoTaRi” di non farsi abbindolare e chiedere la stretta applicazione della legge
    “Obblighi di pubblicazione dei dati relativi agli enti pubblici vigilati, e agli enti di diritto privato in controllo pubblico, nonche’ alle partecipazioni in societa’ di diritto privato,”
    come indicato all’articolo 22 comma 1 lettera a), b), c), d), comma 2 e 3 del Decreto Legislativo 33/2013.
    come ho già suggerito,
    in particolare chiedendo l’immediata applicazione dell’ultimo comma riguardo al divieto di finanziamento delle pertecipazioni irregolari e non documentate.
    “Nel caso di mancata o incompleta pubblicazione dei dati relativi agli enti di cui al comma 1, e’ VIETATA l’erogazione in loro favore di somme a qualsivoglia titolo da parte dell’amministrazione interessata.

    • Capron 3, intanto una doverosa specificazione: comitato NoTari e Assemblea dei Cittadini sono due cose distinte. L’Assemblea dei cittadini, rimasta coinvolta in questo curioso episodio, è da gennaio che chiede trasparenza e applicazione della legge e delle regole. Ma, come si può ben vedere, il semplice chiedere non garantisce il risultato. È per questo che la protesta di gennaio si è trasformata in azione costante e scontro piuttosto duro con l’amministrazione per rivendicare il diritto dei cittadini ad essere ben amministrati in una condizione di equità, massima trasparenza, nonché intelligenza e lungimiranza. Doti che non sembrano appartenere ai nostri amministratori piuttosto infastiditi invece dalle “assurde” pretese avanzate dai cittadini vessati.

  2. Arrivati a questo punto, un cittadino che crede nelle istituzioni, di fronte all’interessamento della ufficialità investigativa, comincia a porsi delle domande che oltrepassano il puro fatto economico. E ci si comincia a chiedere:
    Ma cosa c’è in questa discarica che chiunque se ne occupi diventa intoccabile?
    Quanto interessa alle istituzioni questo versatoio da non permettere nessuna critica o domanda?? come mai non si può parlare di magistratura senza che scattino delle reazioni pesanti??

  3. La cosa veramente scandalosa non è tanto che “qualcuno” sia andato a segnalare ai carabinieri il volantinaggio, quanto il fatto che questi ultimi abbiano preso in considerazione il sollecito di questo signor “qualcuno”.

    La domanda è: se uno non fosse “qualcuno” ma semplicemente nessuno, riceverebbe gli stessi riguardi da parte delle forze dell’ordine?

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