Terzultima giornata della settimana culturale del Premio Dessì

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Giuseppe Langella presenta il libro “Reliquiario della grande tribolazione”, mentre Teresa De Sio il suo romanzo “L’Attentissima”. In serata si ride con Maurizio Lastrico in “Quello che parla strano”.

Volata finale, a Villacidro, per la settima culturale del trentesimo Premio “Giuseppe Dessì”. In attesa della serata di domenica, nella quale saranno annunciati e premiati i vincitori del concorso letterario, anche la giornata di oggi (venerdì 18 settembre) propone un fitto carnet di appuntamenti.
In mattinata, dalle 10 al Mulino Cadoni, prosegue il laboratorio per bambini dell’associazione InCoro, nel tardo pomeriggio c’è il consueto spazio dedicato agli incontri con gli autori che, per ragioni logistiche, si trasferisce da piazza Zampillo al cortile di Casa Dessì.
Alle 18, Giuseppe Langella, a colloquio con Duilio Caocci, presenta il suo libro “Reliquiario della grande tribolazione” (Interlinea). Nel volume storico-letterario dello scrittore e italianista marchigiano è evocata la vita quotidiana dei soldati della Grande Guerra, costretti nell’angustia delle trincee, fra reticolati e cunicoli, a partire proprio da queste esili tracce, dolorose reliquie di una via crucis di angosce, disagi e pazienza, nella quale poteva essere “clemenza / morire in un fulgore, / neanche il tempo di dire ‘muoio'”.
Alle 19 fa ingresso nel salotto letterario del Premio Dessì Teresa De Sio; intervistata dal giornalista Giacomo Serreli, la cantante e musicista partenopea presenta la sua seconda fatica letteraria edita da Einaudi, il romanzo “L’Attentissima”: la conquista della propria identità attraverso una lotta dolorosa e ostinata unisce, in un’unica, vorticosa vicenda, la storia di Karmen, violoncellista affermata, e quella di Domenico, un adolescente costretto a vivere tra i palazzoni di un quartiere anonimo alle porte di Napoli.
Alle 21.30 sul palcoscenico di Casa Dessì riflettori puntati su Maurizio Lastrico. L’attore genovese, dal 2010 in forza nella scuderia di comici della trasmissione televisiva Zelig, è di scena con il recital “Quello che parla strano”: narratore di storie condensate, in cui la sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto, attraverso i suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il tono alto e quello basso, Maurizio Lastrico ripercorre il meglio del suo repertorio, raccontando con ironia incidenti quotidiani, una sfortuna che incombe, un caos che gode nel distruggere i rari momenti di tranquillità della vita.

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