Una comunità ancora sconvolta e preoccupata per un gesto che poteva avere conseguenze terribili.
Il fallito attentato dinamitardo al Caffè Letterario rappresenta inequivocabilmente un punto oscuro nella storia della comunità villacidrese. Quasi sicuramente si è trattato di un atto intimidatorio. Non si può credere che sia stato premeditato per uccidere, vista l’ora mattutina in cui è stato ritrovato il pacco inesploso. Ma è la quantità di esplosivo e la sua composizione a suscitare i maggiori interrogativi. L’utilizzo di un chilogrammo di nitroglicerina si addice più alla missione di un commando paramilitare piuttosto che a una rappresaglia di paese. Reperire quella quantità di quello specifico esplosivo significa essere a contatto con ambienti malavitosi alquanto elevati. Di questa oscura faccenda risulta assai difficile capire il reale movente. L’attentato potrebbe essere stato indirizzato all’amministrazione pubblica, proprietaria dello stabile, ma anche ai gestori dell’esercizio commerciale. L’assegnazione del Caffè Letterario è stata, nel corso degli anni, parecchio tribolata, e avrebbe potuto attirare dissensi nei confronti della Giunta. Nel caso invece il pacco bomba fosse destinato alla gestione del bar, cosa avrebbe potuto scatenare una simile ira verso i due giovani esercenti villacidresi? Per non lasciare nessuna interpretazione intentata, in un’epoca storica segnata da grandi eventi e onnipresenti teorie complottiste, chi potrebbe escludere a priori che tale fallito attentato non sia stato premeditato come atto di depistaggio per concentrare l’opinione pubblica sull’efferatezza apparentemente ingiustificata di un simile evento, mentre altrove si compiono i destini di una comunità attonita, senza che i diretti interessati vengano coinvolti su decisioni o azioni che ricadrebbero sulla loro pelle? Certamente questa teoria si allontana parecchio da altre più plausibili interpretazioni, ma la storia, soprattutto quella contemporanea, ci ha reso testimoni e partecipi di eventi che nella loro apparente semplicità nascondevano, in realtà, ben più difficili chiavi interpretative.
Non saranno “menti raffinatissime”, di falconiana memoria, ma certo dietro c’è qualche furbastro che la sa lunga…
non lo si vuol dire direttamente ma certe cose sono visibili agli occhi di tutti.Lo stesso articolo lo esprime ma lo tiene nascosto,non siamo cosi scemi sa non capire che il problema è politico e va ben oltre.
..accidenti ! Non avevo capito ! Quindi si tratta di “attentato politico” ? …
questo non lo possiamo dire con certezza,ma una cosa è certa,se diamo licenze o deliberiamo a favore di persone che ruotano intorno ai “sistemi” di clientelismo di favore,aspettiamoci anche questo.Antipolitic ha lanciato una freccia,sta a noi capirne il significato