Sbarco clandestino: in cella un pregiudicato algerino

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Sbarco clandestino nelle coste di Sant’Antioco: in cella un pregiudicato algerino che trasportava 9 profughi di differenti nazionalità.

Saber Lichie, 28 anni, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine sarde, perché pregiudicato e già domiciliato nel Comune di Carbonia, è stato tratto in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rinchiuso nel carcere circondariale di Uta. I fatti si sono svolti nel pomeriggio di ieri, quando un pastore del luogo ha intravisto, presso la località Porto di Triga, uno scafo di circa 6 metri, tentare di attraccare presso la scogliera. Insospettito dalla presenza di una decina di persone tutte di colore, l’uomo ha prontamente avvisato le forze dell’ordine che hanno proceduto ad inviare due pattuglie delle stazioni di Calasetta e Tratalias. L’intervento della motovedetta dei carabinieri di Sant’ Antioco ha appurato che la barca era vuota e incagliata nella scogliera così da non poter essere recuperata. Sono scattate le ricerche dei profughi che hanno portato al recupero di 9 persone più lo scafista, tutti maggiorenni e in buona salute. La provenienza da diversi paesi del nord e centro Africa ha reso difficile l’interrogatorio da parte dei carabinieri di Calasetta, Tratalias e Santadi, fino all’intervento di un agente specializzato in lingua francese presso il Centro Lingue estere dell’Arma che è potuto così risalire allo scafista colpevole della tratta degli extracomunitari grazie alla collaborazione di 2 dei profughi del Mali, di madre lingua francofona. (I.F.)

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