ACI: quando l’educazione “va a corrente elettrica”

3

VILLACIDRO. “Si e’ trattato di un problema di erogazione di energía elettrica”. Con queste parole il responsabile dell’Unita’ Territoriale ACI Medio Campidano, Angelo Damiani, ha voluto cercare di mettere una pezza al disservizio patito da alcuni utenti per il diniego dell’espletamento di una pratica di passaggio di proprieta’ per un’automobile.

A lamentarsi per l’accaduto, risalente allo scorso gennaio, e’ stato Giovanni Soro, residente a Villacidro, che all’epoca dei fatti accompagno’ il padre , proveniente da Sassari, a richiedere un passaggio di proprieta’ per un veicolo di suo possesso, negli uffici ACI, ospitati nel plesso del centro servizi del consorzio industriale villacidrese. I due sono incappati in una dipendente descritta nella lettera di laméntela inviata da Giovanni Soro alla direzione ACI come: “scarsamente gentile” e in ultima analisi poco propensa a espletare le sue funzioni di dipendente pubblico pagato dalle tasche dei contribuenti. La lunga attesa e il disservizio causato dal comportamento della dipendente convinsero i due a rivolgersi presso un altro ufficio per espletare la tediosa pratica burocratica. L’accaduto ha poi spinto Giovanni Soro a lamentarsi, attraverso una lettera, con la direzione dell’ACI Medio campidano che, nel nome del suo responsabile Angelo Damiani ha semplicemente imputato le colpe del disservizio ad un ipotetico problema nell’erogazione della corrente elettrica piuttosto che all’atteggiamento dell’impiegata pubblica.

IVAN FONNESU

3 COMMENTI

  1. Come ho descritto nel reclamo l’impiegata in servizio in quel momento, si è rifiutata di completare la pratica, adducendo motivazioni poco chiare e non riscontrabili nella “Guida pratiche auto” su indicata.Non ha mai parlato di problemi legati all’erogazione di energia,ma tra le tante fesserie ha dichiarato che l’ora di presentazione della nostra richiesta (11.00!!!) non consentiva di completare tutte le operazioni necessarie per perfezionare il passaggio di proprietà. FANNULLONA INCAPACE

    • Nel caso il disservizio fosse dovuto ad un “problema di erogazione di energia elettrica”, lo si sarebbe dovuto prontamente comunicare agli utenti, non solo verbalmente, ma anche con avviso scritto in caso di perdurante carenza..
      Ora, non solo deve essere “corretta” la condotta dell’inadempiente impiegata, ma anche della persona che ne dovrebbe essere “responsabile”, nel momento in cui adduce motivazione poco probabili a supporto del fatto che il suo ufficio non ha svolto il lavoro per cui è deputato!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.